Halloween sicuro, 60mila prodotti sequestrati dalla GdF a Noto

La Guardia di Finanza di Siracusa ha sequestrato oltre 60mila prodotti non conformi agli standard di sicurezza, pronti per essere venduti in occasione di Halloween. Le Fiamme Gialle della compagnia di Noto, dopo alcuni sopralluoghi, hanno individuato un esercizio commerciale che dava agli avventori la possibilità di acquistare gadget ed accessori per prepararsi all’imminente “Notte delle streghe”. Tuttavia, ad un più attento esame del materiale, i finanzieri notavano la totale difformità dei prodotti da quanto previsto dal Codice del Consumo, vista la mancanza delle informazioni minime: dati relativi al produttore e all’importatore, paese d’origine e natura dei materiali impiegati per la loro realizzazione.
Queste informazioni, obbligatorie per legge, devono oltretutto essere presenti sulle confezioni in maniera chiara, leggibile ed in lingua italiana. La merce irregolare, per un valore di oltre 30mila euro, è stata sottoposta a sequestro amministrativo, mentre il titolare dell’esercizio commerciale, oltre ad essere stato segnalato alla competente Camera di Commercio, rischia una sanzione da un minimo di 250 ad un massimo di 25mila euro.




Rifiuti in fiamme, alta colonna di fumo: sequestrato un terreno ad Augusta

Una segnalazione circa un’altissima e densa colonna di fumo nero proveniente dall’hangar dirigibili di Augusta, ha permesso agli uomini della Capitaneria di Porto di intervenire e sequestrare l’area dove venivano bruciati rifiuti.
Individuato il terreno, di proprietà privata, è stato sul fatto il responsabile del rogo di rifiuti di varia natura. Poco distante è stata anche stata trovata una zona in cui erano stati depositati rifiuti in maniera incontrollata. Sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco.




Scene di ordinaria violenza, brutale aggressione ad Avola: arrestati parenti del boss

Forse pensavano di farla franca, perchè parenti del boss Crapula di Avola. Ma la loro violenta aggressione, consumata in pieno giorno ed in una zona centrale della cittadina non poteva passare inosservata. E grazie alla coraggiosa denuncia della vittima, pestata con violenza per futili motivi, i Carabinieri della Compagnia di Noto sono riusciti a chiudere il caso in poche ore ed ottenere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini. Hanno 35 e 44 anni e sono ritenuti responsabili della grave aggressione, avvenuta alla presenza di numerosi testimoni.
I due hanno avvicinato il 41enne con l’inganno, fingendo cordialità – spiegano gli investigatori – per poi passare alle vie di fatto, colpendolo anche mentre giaceva al suolo gravemente ferito. Ha riportato alcune fratture al volto e perduto dei denti.
Filmati di sorveglianza e la denuncia della vittima hanno consentito di chiarire i contorni del brutale agguato. Gli autori dell’aggressione, parenti del boss mafioso Crapula di Avola, sono stati condotti in carcere.
“La coraggiosa denuncia della vittima che ha abbattuto il muro di omertà che spesso copre condotte criminali perpetrate da uomini vicini a clan mafiosi e la pronta risposta dei Carabinieri, che in poche ore hanno raccolto importanti fonti di prova messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, hanno fornito, attraverso l’arresto dei due autori, la risposta adeguata dello Stato a tutela delle vittime e della collettività”, commentano dal comando provinciale di Siracusa.




Rimprovera un cittadino che abbandona rifiuti, aggredito il sindaco di Augusta

Aggredito il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare. Un uomo sorpreso mentre si sbarazzava di scarti di lavorazione edile in maniera scorretta, infastidito dal rimbrotto ricevuto dal primo cittadino, avrebbe ben pensato di passare alle mani anzichè arrossire di vergogna e scusarsi.
Cinque giorni di prognosi per Di Mare che ha fatto ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso del Muscatello. Sull’episodio ha presentato anche una denuncia in Polizia.
“Un cittadino mi ha aggredito verbalmente e fisicamente in un luogo pubblico davanti a diverse persone solo perchè lo invitavo gentilmente e con toni pacati a compiere un’azione di salvaguardia e di rispetto delle norme sul conferimento dei rifiuti”, racconta il sindaco megarese.
“Durante la pausa pranzo, ieri, mi accorgo che questo cittadino, con menefreghismo e in maniera disinvolta, abbandona dei rifiuti edili, in maniera del tutto irregolare, in un carrellato a servizio di un’attività commerciale. Mi avvicino a lui e in maniera educata gli chiedo di riportare indietro i rifiuti e di provvedere successivamente a conferirli in maniera idonea. E lui ha reagito in maniera del tutto spropositata iniziando, dapprima con le minacce verbali e subito dopo passando a quelle fisiche”.
Alcune persone accorse hanno evitato che la situazione degenerasse. “Non è la prima volta da quando faccio il sindaco che mi capita di ricevere minacce, atti vandalici e improperi sui social che puntualmente ho denunciato”, rivela il sindaco Di Mare. Ferma la condanna verso i seminatori di odio, “inquinatori di pozzi che agiscono egoisticamente pensando al loro ego e al loro tornaconto”.
Di Mare assicura che l’episodio non lo farà indietreggiare. “Io ho le spalle larghe e non ho intenzione di indietreggiare neanche di un millimetro. Io sono qui, mi metto in gioco ogni santo giorno per la mia Augusta e non mi fermo davanti a nulla. Devo fermarmi per qualche giorno. Tornerò presto e più forte di prima”.




Incidente autostrada, tamponamento in galleria San Demetrio: grave una 58enne

Nuovo incidente sulla Siracusa-Catania, nei pressi dello svincolo di Lentini. E’ avvenuto nella giornata di ieri. Un tamponamento in galleria, nella corsia di marcia in direzione del capoluogo aretuseo. I rilievi sono stati eseguiti dalla Polizia Stradale. Due i mezzi coinvolti.
Ad avere la peggio, la coppia che viaggiava su di una Fiat Punto. I due, coniugi modicani sessantenni, hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari. Per l’uomo, di 62 anni, prognosi di 10 giorni. E’ invece con la prognosi sulla vita riservata la moglie, di 58 anni.




Ruba la borsa dall’auto di una donna: identificato, scatta l’arresto

Ieri, al termine di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ed espletata dagli agenti del Commissariato di Noto, guidati dal dirigente Paolo Arena, è stato arrestato, in esecuzione dell’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari, un giovane di 24 anni per il reato di furto aggravato.

Lo scorso  maggio un’anziana donna, mentre si trovava a bordo della propria autovettura, si accorse di essere seguita da due giovani in sella ad uno scooter.

Dopo aver parcheggiato il veicolo, la donna è stata raggiunta da uno dei due individui il quale, aperta la portiera lato passeggero, si impossessò della sua borsa posta sul sedile in maniera così repentina da non consentirle alcuna reazione.

I due ladri si erano poi allontanati velocemente a bordo dello scooter su cui viaggiavano. 

Ad un incrocio, il conducente provocò un incidente con un altro veicolo. Uno dei due malviventi si era dileguato a piedi, con la borsa della donna,l’altro aveva guadagnato la fuga a bordo del ciclomotore. 

Le informazioni acquisite dagli investigatori hanno consentito di risalire all’identità del responsabile del furto sottoponendo a perquisizione la sua abitazione dove, nel vano sottoscala, è stato rinvenuto un sottoscocca bianco appartenente allo scooter utilizzato per il furto.

Inoltre, nelle pertinenze dell’abitazione, è stato trovato uno scooter appena verniciato di nero ma con aloni di colore bianco non del tutto ricoperti dalla vernice. L’acquisizione, infine, di immagini tratte da un impianto di video sorveglianza, installato nel luogo ove erano avvenuti i fatti, non lasciava alcun dubbio sull’identità del giovane il quale, avvalendosi della complicità di un minore, aveva messo a segno il furto. Il giovane, raggiunto in carcere, dove si trova ristretto per altra causa, ha ricevuto lì la notifica dell’ordinanza.




Migranti: soccorsi in mille a largo delle coste siracusane. Ci sono anche due cadaveri

Dalla serata di ieri e fino a questa mattina, sono state condotte, al largo delle coste siracusane, in area di responsabilità SAR italiana, due complesse operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma (IMRCC), nei confronti di due pescherecci con diverse centinaia di migranti bordo, provenienti dalla Cirenaica. Sono intervenute motovedetta da Siracusa, Pozzallo e Catania.
Sul primo peschereccio, a circa 35 miglia dalla costa, sono intervenuti: nave Diciotti della Guardia Costiera, che ha tratto in salvo 416 migranti, e un pattugliatore spagnolo in missione FRONTEX, che ha recuperato 78 migranti. La nave fa rotta verso Augusta.
Un secondo peschereccio è stato soccorso, sempre durante la notte, a 60 miglia dalla costa. In area d’operazione sono intervenuti nave Diciotti, un pattugliatore della Guardia di Finanza e due motovedette della Guardia Costiera. Tratti in salvo 663 migranti e recuperati due corpi privi di vita.




Rissa con spari in via Cappuccini: sei denunciati, si indaga ancora

Identificati i presunti partecipanti alla rissa dello scorso 24 ottobre in via Cappuccini, a Lentini.

Si tratta di sei persone, tutte lentinesi, denunciate dagli agenti del locale commissariato.

Nel corso di quella rissa era stata segnalata anche l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.

Giunti sul posto, gli agenti avevano constatato che, poco prima, vi era stata una rissa tra contrapposte fazioni per motivi ancora in fase di accertamento, nel corso della quale sarebbe stata utilizzata,  a scopo intimidatorio, una pistola a salve con tappo rosso. L’arma è stata successivamente rinvenuta e sequestrata.
Tutti i soggetti convolti nella rissa si sono mostrati poco collaborativi con gli inquirenti e non hanno fornito particolari importanti sul movente dell’acceso e violento litigio.




Evade 4 volte in 4 giorni dai domiciliari, per lui si aprono le porte del carcere

Dopo 4 evasioni dai domiciliari, si aprono per lui le porte del carcere. Un 26enne siracusano è stato arrestato dai Carabinieri della stazione Ortigia. A suo carico, un ordine di aggravamento della misura cautelare disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Si trovava ai domiciliari, con obbligo di braccialetto elettronico, per reati in materia di stupefacenti e per piccoli furti in attività commerciali.
Per ben quattro volte in altrettanti giorni della settimana scorsa proprio l’allarme del braccialetto elettronico ha segnalato ai Carabinieri l’allontanamento arbitrario del soggetto dall’abitazione dove era ristretto.
Questa volta, però, i militari lo hanno accompagnato direttamente a Cavadonna.




Incendio nella dependence di via Elorina: due avvisi per omicidio colposo

Avviso di conclusione indagini preliminari per due uomini, un 46enne ed un 44enne accusati di  omicidio colposo, lesioni colpose, delitti colposi di danno in cooperazione. Un altro uomo, invece, un imprenditore di 57 anni, dovrà rispondere di violazione della normativa in materia di prevenzione incendi.

Questi gli avvisi emessi dalla Procura della Repubblica di Siracusa e notificati dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
I fatti risalgono al 30 settembre 2021, quando a causa di una fuga di gas, una piccola abitazione, adibita a dependance per i dipendenti di un’azienda agricola di  Via Elorina, è andata completamente distrutta. La deflagrazione ha cagionato la morte di un uomo e di una donna, lesioni gravissime (ustioni di 3° e 4° grado) a una terza persona e ustioni di secondo livello ad altri due soggetti rimasti coinvolti.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini preliminari, anche alla luce delle ricostruzioni della dinamica dell’evento effettuate Vigili del Fuoco del Nucleo Investigativo di Palermo e del Comando Provinciale di Siracusa, l’esplosione sarebbe da imputare alla condotta negligente, imprudente e, in special modo, imperita degli indagati, i quali, nell’installazione del dispositivo che avrebbe dovuto fornire di gas l’unità abitativa, avrebbero omesso sia di applicare un riduttore di pressione di secondo livello, necessario ai fini della regolazione della pressione in entrata, sia il successivo collaudo di sicurezza dell’impianto.
Questa contingenza avrebbe determinato il formarsi all’interno del vano cucina di una sacca di gas, un‘atmosfera infiammabile, che è esplosa a causa dell’innesco derivante dall’attivazione di un interruttore di energia elettrica. L’onda d’urto che ne è derivata ha travolto le persone presenti all’interno e all’esterno dell’abitazione con le conseguenze per l’incolumità fisica delle stesse sopra descritte.
Dal quadro investigativo è emersa la violazione della normativa in materia di prevenzione incendi (ex artt. 16 e 20 D.lgs 139/2006) da parte del rappresentante legale dell’azienda agricola, l’uomo di 57, destinatario del provvedimento.