Si fa spedire droga per posta, arrestato dai Carabinieri alla consegna del pacco

E’ stato arrestato dai Carabinieri perchè si è fatto spedire via posta tre panetti di hashish. Il contenuto del plico, partito dalla Spagna, non è sfuggito ai vari controlli della filiera internazionale di spedizione. I Carabinieri hanno allora atteso la consegna per intervenire e arrestare in flagranza il 21enne siracusano Antonino Concetto Mericio, residente a Floridia.
La “tecnica” della spedizione via posta dello stupefacente non è nuova. Anzi, la pandemia e la limitazioni negli spostamenti ha spinto il ricorso a questo sistema. Il 21enne si era fatto spedire dalla Spagna tre panetti di hashish da 100 grammi l’uno, per un peso complessivo di 300 grammi, ben celati all’interno di un pacco spedito col sistema postale.




Siracusa. Controlli anti-contagio, chiuso per 5 giorni un bar: 19 persone all'interno

Nonostante da mesi siano ormai in vigore le norme anti-contagio, c’è chi ancora “fatica” ad adattarsi. Nei giorni scorsi ha destato una certa sorpresa la notizia delle 19 persone sorprese all’interno di un bar, nella zona alta di Siracusa. Alcuni consumavano bevande, altri giocavano a calcetto balilla. Una summa di comportamenti vietati per prevenire il contagio e per questo sanzionati dalla Polizia.
Oggi è stato notificato ai proprietari del bar la sospensione dell’attività commerciale per cinque giorni, così come disposto dal Questore di Siracusa.




Mafia: sequestrati beni per 3 milioni di euro al reggente del clan Trigila di Noto

I militari della Guardia di finanza di Catania hanno sequestrato i beni riconducibili a Waldker Domenico Albergo, indicato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catania come uno degli esponenti di spicco del clan Trigila di Noto.
Posti sotto sequestro 4 esercizi commerciali attivi nel settore dei bar e della ristorazione; 3 fabbricati; un appezzamento di terreno e disponibilità finanziarie. Valore complessivo stimato in circa 3 milioni di euro.
Le indagini, svolte dalle unità specializzate del Gico di Catania con il supporto dei militari della Tenenza di Noto, hanno passato al setaccio il profilo patrimoniale di Waldker Domenico Albergo, considerato il referente del clan Trigila attivo in provincia di Siracusa, e già condannato con sentenze definitive per associazione mafiosa nel 1993, nel 1994 e nel 2006 e, da ultimo, sulla base di indagini svolte sempre dal Nucleo PEF della Guardia di finanza di Catania, destinatario di misure di prevenzione relative alle sue attività commerciali.
Le investigazioni hanno consentito di accertare che diverse attività commerciali e beni immobili acquisiti nel tempo in modo sproporzionato rispetto al profilo reddituale di Albergo, erano state intestate a familiari e conviventi. E questo nel tentativo di eludere la normativa antimafia.




Furto di cosmetici al supermercato, rossetti nascosti nel body e in borsa: arrestata

Arrestata in flagranza di reato Dorina Mariana Constantin, poiché ritenuta responsabile di un furto ai danni di un supermercato di Carlentini. I Carabinieri sono intervenuti presso il “Conad” di contrada Madonna Marcellino, dove era stata segnalata una donna che, dopo essersi aggirata lungamente con fare sospetto nei pressi degli scaffali adibiti alla vendita di prodotti di cosmetica, ne aveva sottratti diversi occultandoli abilmente.
La donna si era infatti ben preparata per effettuare il furto, apponendo del nastro per imballaggio all’interno della borsa che portava con sé per cercare di “schermarla” ed evitare quindi che la merce sottratta fosse rilevata dai dispositivi antitaccheggio. Indossava anche un body elastico, al centro del quale aveva predisposto un foro per inserirvi e nascondere all’interno la merce rubata, tenendola aderente al corpo.
La merce sottratta, del valore stimato di circa 140 euro, è stata prontamente restituita al legittimo proprietario.
La donna è stata invece arrestata ed anche sanzionata per la violazione delle norme anticovid: residente a Catania, senza giustificato motivo fuori dal comune di residenza.




Siracusa. Piazze dello spaccio, droga sequestrata e un arresto in via Immordini

Ancora droga sequestrata in via Immordini, a Siracusa. Agenti delle Volanti hanno rinvenuto, in uno stabile, 14 dosi di marijuana e 26 di cocaina. Poche ore dopo, sempre in via Immordini, i poliziotti hanno arrestato il 32enne Luigi Giardina, residente a Carlentini, per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo è stato sorpreso in possesso di una dose di marijuana, due di crack e tre di cocaina oltre a 293 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio. E’ stato posto ai domiciliari.




Trasportava generi alimentari ma anche droga: tre chili di hashish nel suo furgone

Circa 3 chili di hashish nel suo furgone. I Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio un incensurato siracusano.
Nel corso di un normale servizio di controllo del territorio, la pattuglia dei Carabinieri  ha intimato l’alt ad un furgone che trasportava generi alimentari, che  procedeva a velocità sostenuta lungo  Contrada Biggemi. I Carabinieri hanno verificato la bolla di accompagnamento della merce e la patente del conducente, peraltro  illeggibile a causa del suo stato d’usura. La pattuglia ha accompagnato l’uomo in caserma per gli accertamenti del caso e per appurare se il soggetto fosse o meno in possesso del previsto titolo di guida.
La patente risultava scaduta dal 2018. Nonostante si trattasse di una violazione amministrativa, il nervosismo dell’uomo appariva eccessivo rispetto alla circostanza, atteggiamento notato anche quando, durante il primo controllo, i militari avevano sommariamente dato uno sguardo al furgone. Questo ha indotto i carabinieri ad approfondire l’ispezione. Nel furgone, tra gli  scatoloni di patatine e caramelle, i militari hanno rinvenuto una busta di carta contenente trenta panetti di hashish da 100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di ben tre chilogrammi.
Il conducente del furgone è stato arrestato e condotto nel carcere di Cavadonna.




Siracusa. Sorpreso a tagliare palme da un giardino: denunciato per tentato furto

E’ stato sorpreso a tagliare palme da un giardino pubblico di via Montebianco. Sorpreso da una pattuglia delle Volanti, un uomo di 33 anni, siracusano, è stato denunciato per tentato furto. Al 33enne sono anche stati sequestrati una scala ed un coltello da cucina.Non è escluso che l’intento fosse quello di procurarsi delle palme da vendere in occasione della Domenica delle Palme per il consueto rito della benedizione.




White Mountains, 7 arresti tra Melilli e Siracusa per traffico e spaccio

Nuovo blitz antidroga dei Carabinieri, è
l’operazione White Mountain. Nelle prime del mattino, sono state eseguiti 7 arresti a Melilli e Siracusa, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catania. I 7 avrebbero costituito un sodalizio criminoso operante nel comune ibleo, ritenuto responsabile di traffico e spaccio di cocaina. Il gruppo criminale aveva costituito una piazza di spaccio nel comune di Melilli l, rifornendosi dello stupefacente nella vicina frazione di Villasmundo e nella frazione di Belvedere di Siracusa.
Numerose le perquisizioni con l’ausilio di cani antidroga. All’attività, eseguita da circa 50 militari, concorrono assetti specialistici dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori “Sicilia” di Sigonella, nonché un elicottero dell’Arma.




Operazione “White Mountains”, sgominato sodalizio criminale: i dettagli, i nomi e le immagini

Alle prime luci dell’alba di oggi, su delega della Procura della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri della Compagnia di Augusta hanno sgominato quella che è ritenuta una fiorente piazza di spaccio attiva a Melilli.
Con un dispositivo composto da oltre 50 Carabinieri, tra cui quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” di Sigonella, del Nucleo Cinofili di Nicolosi e del 12° Nucleo Elicotteri CC di Catania Fontanarossa, i militari dell’Arma hanno dato esecuzione, nei comuni di Melilli e Siracusa, a 7 provvedimenti cautelari in carcere emessi dal Tribunale di Catania – Ufficio GIP, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di aver preso parte ad un sodalizio criminoso dedito al traffico, trasporto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I reati contestati a vario titolo sono quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini nei confronti del sodalizio criminale, avviate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Augusta a maggio 2019 e condotte mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento con fotoriprese ed intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di acclarare l’esistenza di un sistema criminale, capeggiato da Rosario Vinci, che dopo essersi approvvigionato di cocaina nella frazione Villasmundo di Melilli e nella frazione Belvedere di Siracusa, avrebbe gestito  un gruppo di spacciatori al dettaglio nel comune ibleo.
Lo spaccio organizzato sarebbe stato capillare nel territorio, dove venivano utilizzate cassette della posta ed autovetture in disuso parcheggiate sulla pubblica via come nascondigli per lo stupefacente. Vinci avrebbe diretto  gli spacciatori alle proprie dipendenze nel soddisfare le richieste di stupefacente, insegnando loro le tecniche di taglio ed espedienti utili ad eludere i controlli da parte delle Forze dell’Ordine, come ad esempio quello di rispettare il Codice della strada – obbligando i propri spacciatori all’utilizzo del casco protettivo quando erano alla guida di scooter – o, nel caso di spostamenti in autovettura, quello di posizionare la cocaina sfusa sul tappetino dell’auto tenendo sempre a disposizione dell’acqua da versarvi sopra per scioglierla – anziché gettarla dal finestrino – se fermati dalle Forze dell’Ordine.
Avrebbe anche avuto l’abitudine di redarguire i propri “dipendenti” quando non conferivano in tempo le somme di danaro ricavate dalla vendita, o quando “tagliavano” male la cocaina, ricevendo lui stesso le lamentele dei clienti ed occupandosi di spacciare in prima persona solo in favore di amici stretti.
L’operazione è stata denominata “White Mountains” dal nome di chi è ritenuto il principale fornitore di cocaina del sodalizio, Antonino Montagno Bozzone, attinto  dall’ordinanza, nei confronti del quale i sodali avrebbero nutrito un profondo timore reverenziale, conoscendo la sua indole violenta in caso di ritardi nei pagamenti e quindi di mancanza di fedeltà. Un atteggiamento, questo, tuttavia mitigato in altre occasioni connesse ad “incidenti del mestiere”, come quando, per permettere al gruppo di continuare a lavorare, si sarebbe dimostrato comprensivo cedendo gratuitamente una quantità di cocaina per così dire “da appoggio” agli spacciatori che si erano disfatti frettolosamente dello stupefacente in occasione di controlli dei Carabinieri.
A Montagno Bozzone è  contestato anche il reato di estorsione, atteso che quando i suoi debitori non avevano la possibilità economica di pagare lo stupefacente acquistato, secondo gli inquirenti, era uso farsi consegnare le loro autovetture.
Sequestrati circa 50 grammi di marijuana e 5 di hashish, rinvenuti nella disponibilità di due dei soggetti. A Montagno Bozzone il provvedimento è stato notificato nella casa circondariale di Caltagirone, dove si trova ristretto per altra causa.
Gli altri arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Catania e presso la Casa di Reclusione di Augusta-Brucoli.
Si tratta di Salvatore Aresco, siracusano di 28 anni, Christian Crucitti, siracusano di 33 anni, Nicolò Minardi, siracusano di 31 anni; Alfonso Sollano, augustano di 25 anni, Rosario Vinci, siracusano di 29 anni, Montagno Bozzone, 31 anni, di Augusta. Marianna Mandragona, 30 anni, di Siracusa.




Rottami ferrosi pronti per essere spediti: "Ma erano rifiuti", scatta il sequestro

Cumuli di rottami ferrosi, destinati alla spedizione, per 3.700 tonnellate circa, ammonticchiate su aree di estensione complessiva di mille e 800 metri quadrati al porto di Augusta. Sono stati sequestrati dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta.
Si trovavano all’interno di un tratto in concessione ad un operatore portuale, ma anche su un tratto di banchina pubblica il cui uso è stato temporaneamente autorizzato.
Gli Agenti della Guardia Costiera hanno riscontrato delle irregolarità, poiché tali ammassi di rottami sono stati ritenuti essere costituiti da rifiuti, e quindi non conformi a quanto riportato nella documentazione di accompagnamento.
Ciò ha comportato il blocco della spedizione e le consequenziali attività di polizia giudiziaria.
Altresì, all’interno della predetta area in concessione sono state ravvisate sia delle difformità demaniali rispetto a quanto consentito, per ciò che attiene alcune strutture ivi presenti, e sia delle violazioni per quanto concerne talune zone destinate a deposito incontrollato di rifiuti. Ciò ha comportato il sequestro sia delle strutture che dei depositi, per un totale di circa 120 metri quadrati.
Il responsabile delle attività di movimentazione dei rottami, ed il concessionario dell’area, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.
Nel corso dei controlli, altri due soggetti, che si sono abbandonati a condotte irriverenti ed intimidatorie, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per oltraggio e minaccia a Pubblico Ufficiale.