Sbarco di migranti autonomo, in sessanta raggiungono Marzamemi. Arrestati due scafisti

Nuovo sbarco autonomo di migranti sulle coste siracusane. Ieri sera un gruppo di circa 60 persone ha raggiunto Marzamemi, nella zona sud della provincia di Siracusa. Si tratta prevalentemente di egiziani, tutti uomini. Dopo essersi avvicinati alla spiaggia dell’area di Morghella a bordo di una imbarcazione, hanno raggiunto a nuoto la terraferma per poi tentare di far perdere le loro tracce.
Sono intervenute le forze dell’ordine e, su disposizione della Prefettura, è stato disposto il trasferimento in pullman dei migranti ad Augusta, al porto commerciale, per le procedure di identificazione e accoglienza.
Diventa così circa 900 gli stranieri sbarcati nel siracusano nell’ultima settimana, in occasione di quattro diversi eventi.
Due egiziani sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco dei giorni scorsi, quando 69 migranti di nazionalità irachena ed iraniana, a bordo di un veliero battente bandiera tedesca denominato “Lena”, sono stati intercettati a circa 36 miglia dalle coste siciliane. Soccorsi e trasbordati, sono poi sbarcati presso il Porto Commerciale di Augusta.
Le attività investigative hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due cittadini egiziani, di 48 e di 51 anni. Le dichiarazioni dei migranti, circa la dinamica della traversata e la conduzione dell’imbarcazione, opportunamente riscontrate anche con la presenza di foto e video all’interno dei cellulari hanno consentito di procedere al fermo di indiziato di delitto a carico dei due che, al termine delle incombenze di rito, sono stati condotti in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.




Restano in carcere i poliziotti arrestati per droga, il Riesame rigetta il ricorso

Restano in carcere i due poliziotti arrestati a Siracusa perchè accusati di essere fiancheggiatori dello spaccio di droga in alcune “piazze” cittadine. Il Riesame di Catania ha rigettato l’istanza presentata dalla difesa Rosario Salemi e Giuseppe Iacono che aveva chiesto l’annullamento della misura cautelare.
Tra gli elementi dell’accusa anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Cesco Capodieci, l’ex “re” del Bronx, circa il presunto ruolo dei due poliziotti nella gestione dello spaccio.
Nelle carte dell’inchiesta anche le “soffiate” al contrario, con i due rappresentanti delle forze dell’ordine che avrebbero avvisato i “sodali” sulle indagini a loro carico o sulle loro attività illecite, con tutta una serie di indicazioni per farla franca anche in presenza di telecamere e microspie, di cui sarebbero stati prontamente informati.
E’ stata invece scarcerata (era ai domiciliari, ndr) l’ispettrice Claudia Catania, in un primo momento arrestata insieme ai due poliziotti ed un quarto uomo. Una consulenza calligrafia ha permesso di dimostrare che non era sua la firma in calce a documenti sullo spostamento di stupefacente sequestrato che sarebbe poi stato sostituito con altro e “restituito” ai pusher. Anche la difesa dei poliziotti in carcere attende l’esito di una perizia calligrafica.




Sbarchi ad Augusta, quasi 800 migranti arrivati in una settimana

Anche senza polemiche sulle navi delle ong, il fenomeno migratorio verso la Sicilia fa registrare numeri alti tra Pozzallo ed Augusta. Sono stati quasi 800 i migranti condotti nel porto megaresi nel corso dell’ultima settimana. A fornire il dato è la Questura di Siracusa, impegnata nella gestione degli sbarchi e relativi controlli sugli stranieri che giungono nel porto commerciale di Augusta. Sbarchi autonomi oppure successivi a soccorsi al largo delle coste siciliane operati dalle motovedette della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza.
I circa 800 migranti sono arrivati sulle coste siracusane in tre diversi momenti, nel corso di queste ultime giornate. Provengono prevalentemente dall’Egitto, dal Bangladesh e dalla Tunisia. Indagini in corso anche per risalire all’identità degli scafisti.

foto archivio




Denunciato titolare di un hotel: organizzato ballo per 300 persone, senza autorizzazioni

Un ballo organizzato nei saloni di un hotel di Siracusa è costato una denuncia al titolare della struttura. A disporre i controlli mirati al rispetto della quiete pubblica e per evitare la somministrazione di alcool ai minori, è stata la Questura di Siracusa. Gli agenti della Polizia Amministrativa e Sociale hanno verificato che la struttura – di cui non ha fornito elementi per una identificazione – era priva delle prescritte autorizzazioni di Polizia.
In particolare, gli agenti hanno constatato la presenza di circa 300 persone all’interno della sala adibita al ballo. Sala che però era priva dell’agibilità rilasciata dalla competente commissione tecnica che vigila sulle condizioni di sicurezza dei locali a tutela dell’incolumità degli avventori.

foto dal web




Ruba un portafogli sotto l’occhio delle telecamere: denunciato un 48enne

Un netino di 48 anni è stato denunciato per furto. Le indagini erano scattate lo scorso 12 novembre, quando poliziotti in servizio di controllo hanno rinvenuto in via Ricasoli, a Noto, uno zaino con un portafogli poggiato sopra.
All’interno del portafogli, documenti e carte di credito grazie alle quali sono riusciti a risalire al proprietario dello zaino, il titolare di un esercizio commerciale che si trova a poca distanza dal luogo del ritrovamento.
Agli agenti l’uomo ha raccontato che poco prima ignoti si erano introdotti nell’esercizio dall’entrata secondaria, asportando lo zaino contenente il portafogli con 450 euro, carte di credito e documenti vari.
Visionando le immagini della videosorveglianza interna, gli investigatori sono riusciti a risalire, in breve tempo, all’autore del furto, un uomo già conosciuto alle forze di polizia che, per tali motivi è stato denunciato.




Acqua in sala macchine, motopesca rischia di affondare al porto Grande

Un motopesca siracusano aveva iniziato ad imbarcare pericolosamente acqua, rischiando di affondare. La Capitaneria di Porto, allerta dall’equipaggio, ha chiesto allora l’intervento dei Vigili del Fuoco che sono prontamente arrivati nei pressi della banchina del molo Sant’Antonio, nel porto Grande di Siracusa.
I Vigili del Fuoco hanno scongiurato l’allagamento della sala macchine – che avrebbe potuto portare all’inabissamento dell’unità navale – aspirando l’acqua con una pompa elettrica e manichette da 70. Non si rilevano ulteriori danni a persone o cose.




Migranti, tensione dopo il soccorso: la Guardia di Finanza di Siracusa riporta la calma

Circa 230 migranti soccorsi da un rimorchiatore a diverse miglia dalle coste siciliane hanno dato vita ad una rivolta. Probabilmente volevano che l’unità navale facesse subito rotta verso terra. L’improvvisa agitazione a bordo ha sorpreso l’equipaggio, che si è barricato in cabina di pilotaggio da dove hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
In poco tempo è arrivata nella zona di mare indicata la motovedetta G79 “Barletta” della seziona navale della Guardia di Finanza di Siracusa. Grazie alla professionalità ed al sangue freddo dei militari, in poco tempo è ritornata la calma a bordo.
La motovedetta ha abbordato il rimorchiatore e nonostante le difficili condizioni meteo-marine, le Fiamme Gialle sono riuscite a salire a bordo. La vista delle divise, circa venti militari di equipaggio, ha subito placato la tensione tra i migranti, precedente trasbordati da un motopesca sovraccarico ed a rischio galleggiamento. Nessun ferito, nessun danneggiamento segnalato.
L’episodio risale ai primi giorni di novembre ma solo oggi se ne è avuta notizia, grazie al sindacato Usif. Il segretario provinciale, Vincenzo Marino, ha voluto ringraziare pubblicamente l’equipaggio della motovedetta della sezione navale di Siracusa. “Sono appena venuto a conoscenza di una importantissima operazione di servizio svolta in mare. Intervento caratterizzato da elevato rischio e pericolo, in quanto eseguita con condizioni meteo marine avverse e in un contesto operativo altamente difficile, a causa delle condizioni di ordine pubblico createsi a bordo di un rimorchiatore”, scrive nella nota di encomio. “Sono queste le operazioni di servizio che rendono fieri e orgogliosi di appartenere alla grande Famiglia delle Fiamme Gialle!”, sottolinea il segretario provinciale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri.




L’omicidio di Corrado Vizzini, un arresto: deve scontare una condanna a 15 anni

E’ stato arrestato per scontare 15 anni di carcere per omicidio volontario in concorso. Sono stati gli agenti del commissariato di Pachino ad eseguire l’ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Catania nei confronti del 28enne pachinese Stefano Di Maria.
L’agguato mortale avvenne la sera del 16 marzo 2019, in Via De Sanctis. La vittima, Corrado Vizzini, sorvegliato speciale, alla guida del proprio ciclomotore, stava rincasando. Durante il tragitto fu centrato da diversi colpi d’arma da fuoco e trasportato all’Ospedale Di Maria di Avola.  Morì dieci giorni dopo a causa delle gravi lesioni interne subite.
Le indagini condotte dagli investigatori del Commissariato di Pachino, hanno consentito alla Procura di emettere un fermo di indiziato di delitto nei confronti di quattro persone. Le altre tre sono state tutte già condannate a 24 e 30 anni di carcere.




Vendeva caldarroste e spacciava droga: arrestato 37enne

Venditore di caldarroste, percettore di reddito di cittadinanza, ma anche spacciatore.

Gli agenti del commissariato di Pachino hanno arrestato, venerdì sera, un uomo di 39 anni, residente nel comune della zona sud, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. 

L’uomo, già conosciuto alle forze dell’ordine, è caduto nella rete degli investigatori che hanno notato in lui un mal celato nervosismo alla vista della polizia, mentre svolgeva l’attività di vendita di castagne.

Un accurato controllo personale, esteso all’auto del venditore di caldarroste, ha consentito di rinvenire e sequestrare 24 dosi di cocaina, 15 di marijuana e del denaro.

Scattata la perquisizione domiciliare, i poliziotti hanno scoperto che confezionava droga. Su un tavolo, un piatto di ceramica intriso di sostanza stupefacente, schede telefoniche usate per tagliare la droga, un bilancino di precisione, mannite, un frullatore e alcune bustine di plastica utilizzate per confezionare lo stupefacente. Per il 37enne sono scattati i domiciliari. 




Passeggiava per strada nonostante i domiciliari: 39enne arrestato

Bloccato per strada, mentre passeggiava nonostante fosse sottoposto ai domiciliari per furto aggravato.

Così i carabinieri della stazione di Francofonte hanno arrestato un 39enne, adesso accusato di evasione.

Dopo le formalità, l’uomo è stato ricollocato ai domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria.