Una serra in casa per coltivare marijuana, arrestato un avolese

I carabinieri di Noto sono intervenuti all’interno dell’abitazione di un pregiudicato avolese 46enne che aveva allestito una serra in casa per la coltivazione di marijuana.
Nel corso della perquisizione sono state rinvenute piante con infiorescenze pronte per la raccolta e la successiva commercializzazione e marijuana già essiccata per oltre 20 grammi nonché materiale per il confezionamento dello stupefacente.
L’uomo è stato quindi arrestato e posto agli arresti domiciliari, come disposto dalla Procura della Repubblica di Siracusa.




Due incidenti in autostrada tra Siracusa e Catania, un ferito

Due incidenti stradali in mattinata lungo la Siracusa-Catania. Il bilancio è di un ferito lieve. Lievi anche i riflessi sul traffico.
Il primo sinistro poco dopo le 5, con due auto coinvolte, una Polo ed una Peugeot 208. Le vetture erano in marcia in direzione Siracusa, poi il tamponamento per cause al vaglio della Polizia Stradale. Soccorso uno degli occupanti delle auto, conseguenze fortunatamente lievi.
Agenti in azione anche alle 6.45, questa volta per un sinistro autonomo che ha avuto come protagonista una Ford Ka, sempre nel tratto autostradale in direzione Siracusa.

Foto archivio




Smaltimento di amianto “fai da te”, interviene la Municipale: sequestro in città

Il nucleo Ambientale della Polizia Municipale di Siracusa ha sequestrato un terreno nella zona alta della città, in via Daniele Monteleoni, nel quartiere Akradina.  Una segnalazione alla sala operativa e il pronto intervento degli operatori ha permesso di bloccare operazioni non autorizzate di demolizione di una copertura di amianto di un casolare. “Rischiava di essere una ulteriore ferita al nostro territorio, considerate le modalità di smaltimento e messa in opera, prive di ogni preventivo rispetto alle norme previste in simili situazioni”, spiega una nota della Municipale diretta da Delfina Voria.
La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta.




Migranti: “sono loro gli scafisti”, due marocchini in stato di fermo

Due marocchini, rispettivamente di 28 e 41 anni, sono stati posti in stato di fermo da agenti della Squadra Mobile di Siracusa. Sono accusati, in concorso tra di loro, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
I due facevano parte di un gruppo di altri 56 migranti, di nazionalità egiziana e siriana, giunti a bordo di un veliero battente bandiera statunitense. L’imbarcazione, partita da una località costiera nelle vicinanze della città turca di Izmir, è stata intercettata, la notte del 29 Ottobre scorso, dalla Nave “Ubaldo Diciotti” della Capitaneria di Porto, a circa 90 miglia dalle coste siciliane.
Successivamente, i migranti sono stati fatti salire sull’unità della Guardia Costiera che li ha condotti presso il porto di Augusta, dove sono arrivati nella mattinata del 30 ottobre.
Le attività investigative hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due marocchini che sono stati arrestati. Si trovano in carcere.

foto archivio




“Ha sparato per uccidere”, fermato un uomo: è accusato di tentato omicidio

Ha sparato “per uccidere”. Ne sono certi gli investigatori che hanno posto in stato di fermo un uomo accusato di aver esploso almeno due colpi di arma da fuoco dopo una lite con alcuni condomini delle palazzine popolari di via Giuntommaso, a Noto.
Polizia e Carabinieri hanno chiuso i cerchio in poche ore, rintracciando e fermando l’autore del tentato omicidio che stava preparando la fuga. Si trova in carcere, a Cavadonna, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
L’arma utilizzata è stata ritrovata da Polizia e Carabinieri, intervenuti congiuntamente. Alla base dell’alterco, vi sarebbero futili motivi.




Incidente in Corso Gelone, pedone travolto da auto

Incidente stradale questa mattina in corso Gelone.

Pochi gli elementi che trapelano al momento. Vittima sarebbe un pedone, probabilmente una persona anziana. Un’auto di grossa cilindrata in transito avrebbe travolto due anziani ultraottantenni , uno dei quali non vedente, che percorrevano a  piedi la strada. Necessario l’intervento di un’ambulanza del 118. Entrambi sono stati condotti al Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa per le cure del caso. Sul posto una pattuglia delle Volanti e gli uomini della polizia municipale per i rilievi del caso.




Sbarco con il veliero: fermati due scafisti ucraini

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Con quest’accusa ieri, agenti della Squadra Mobile e militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Siracusa hanno fermato due cittadini ucraini, di 39 e 57 anni.
I due erano tra i 58 migranti di nazionalità afgana e iraniana giunti nelle nostre coste a bordo di un veliero, battente bandiera tedesca.
L’imbarcazione, partita da una località costiera della Turchia, è stata intercettata, nel pomeriggio del 27 Ottobre scorso, da un pattugliatore della Guardia di Finanza di Pozzallo, a circa 5,5 miglia dalla da Vendicari, Noto (SR).
Le dichiarazioni dei migranti, circa la dinamica della traversata e la conduzione dell’imbarcazione, opportunamente riscontrate, hanno consentito di procedere al fermo di indiziato di delitto a carico dei due cittadini stranieri. Al termine delle incombenze di legge, gli arrestati sono stati condotti in carcere.




Istanza al Riesame per la poliziotta arrestata a Siracusa. Indagini: perizia sulla firma

Presentata oggi al Riesame di Catania l’istanza per la scarcerazione dell’agente di Polizia, Claudia Catania, difesa dall’avvocato, Sergio Fontana. Attualmente si trova ristretta ai domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto di tre rappresentanti siracusani delle forze dell’ordine ed un presunto fiancheggiatore.
Nei giorni scorsi, la donna era stata l’unica a rispondere alle domande dei magistrati siracusani, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. A loro ha spiegato la sua versione dei fatti, respingendo le accuse e sottolineando la sua estraneità ai fatti contestati. Claudia Catania ha spiegato minuziosamente, durante l’interrogatorio, come funziona con le prove: dalle repertazioni a tutti gli altri passaggi. Incluse le fasi in cui sarebbero stati possibili eventuali interventi terzi o manomissioni.
Secondo quanto si apprende da fonti accreditate, l’addebito principale a suo carico sarebbe una firma in calce a documenti che accompagnano la droga sequestrata e repertata che viene poi trasferita all’ufficio – esterno alla Questura – dove vengono conservate le prove. Una firma che la difesa considera, però, “apocrifa” e quindi falsa. Per accertare anche questo aspetto, nei giorni scorsi il pm ha disposto degli accertamenti tecnico-grafonomici non ripetibili sulle firme apposte sui verbali di reperto. Si attende a questo punto l’esito della consulenza tecnica d’ufficio che potrebbe portare novità circa la posizione dell’indagata.




Pesca di frodo, operazione della Guardia Costiera: sequestrati 95 fad e un palangaro

Nuova operazione di polizia marittima portata a termine dalla Guardia Costiera di Siracusa. Con il supporto della motovedetta “Gaetano Magliano” del Supporto Navale di Messina, armata ed equipaggiata per il contrasto della pesca di frodo, è stato possibile rinvenire e sequestrare attrezzatura da pesca illegale. Nel dettaglio, si tra di 95 Fad (Fishing Aggregative Devices ovvero i c.d. “cannizzi”) e relativi sistemi di galleggiamento ovvero 105 bidoni in plastica, 190 foglie di palma e circa 1175 mt di filo di nylon e materiale vario in polistirolo. Attrezzi da pesca illegali, ad elevato impatto ambientale, lasciati alla deriva e creati per attrarre molti pesci in una zona limitata di mare. Sequestrato anche un palangaro di circa 750 mt di lunghezza, armato con 200 ami e circa 15 bottiglie in plastica come galleggianti.
L’attività si è basata anche sulla scorta delle segnalazioni fornite da “Sea Shepherd Italia”.
La pesca professionale a circuizione con l’ausilio dei Fad – ricordano dalla Guardia Costiera – “può essere effettuata esclusivamente da pescherecci autorizzati dal Ministero ed ogni attrezzo deve riportare la marcatura e l’identificazione del motopesca autorizzato, in conformità a quanto previsto dal Regolamento (CE) 404/2011 e dovrà essere realizzato utilizzando cime e galleggianti biodegradabili, compatibili con l’ecosistema marino, al fine di minimizzare l’impatto sull’ambiente”.
Le sanzioni amministrative per la violazione delle norme sulla tracciabilità partono da 1.500 euro e lo sfruttamento indiscriminato e la cattura del novellame e di pesce sottomisura, oltre che essere contrario alla legge, impedisce alle specie ittiche dei nostri mari di raggiungere la taglia minima consentita per la commercializzazione e per la riproduzione.




Minaccia di morte l’ex moglie con un’arma clandestina, denunciato un 40enne

Un siracusano di 40 anni è stato denunciato dalla Polizia per aver violato le normative sulla detenzione delle armi. A chiedere l’intervento degli agenti è stata l’ex moglie dell’uomo che ha raccontato ai poliziotti di essere stata minacciata di morte. La donna ha anche parlato di un’arma detenuta illegalmente dall’ex.
La Polizia ha fatto scattare una perquisizione in casa dell’uomo. E’ stata così rinvenuta e sequestrata una pistola “Colt Government”, con caricatore rifornito da 7 cartucce a salve e di una cartuccia calibro 9, oltre ad un adattatore porta razzi per pistola, corrispondente alla canna della predetta arma.