Rapina in corso Gelone, Municipale e Polizia arrestano i tre fuggitivi

Sono stati arrestati i tre rapinatori che questo pomeriggio sono entrati in azione in corso Gelone, a Siracusa. Hanno preso di mira una gioielleria e una volta messo a segno il colpo, arraffando vari oggetti, hanno tentato di darsi alla fuga.
Sono stati però intercettati da una pattuglia della Municipale, a cui una passante aveva segnalato movimenti sospetti.
Ne è nato un inseguimento, concluso in via Costanza Bruno dove gli agenti della Municipale hanno arrestato uno dei fuggitivi. Nel frattempo, anche una Volante della Polizia ha dato manforte all’intervento, bloccando nei pressi di Piazza San Giovanni gli altri due uomini in fuga.
I tre sono stati condotti in Questura e dichiarati in arresto. Si tratta di rapinatori in trasferta, originari della provincia di Catania. Addosso, secondo quanto si apprende, avevano alcuni preziosi precedentemente trafugati.




I poliziotti arrestati, il pentito: “Sequestravano droga e la consegnavano a noi”

“Mi disse di preparare 10 buste da 50 grammi di mannitolo per poter fare lo scambio di droga dopo le analisi condotte a Catania sullo stupefacente sequestrato”. Il mannitolo (una sorta di diuretico) sarebbe poi stato utilizzato al posto dello stupefacente sequestrato che veniva, così, “recuperato”.
E’ solo uno dei passaggi delle rivelazioni di Cesco Capodieci sui rapporti con i poliziotti indagati a Siracusa, con l’accusa a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e psicotrope, corruzione, peculato e falso in atto pubblico.
Nello specifico, la frase pronunciata dall’ex “re del Bronx” si riferisce ad uno dei poliziotti soprannominato “Occhi di Ghiaccio” e alle volte anche “Savastano”.
Nelle sue dichiarazioni, il collaboratore di giustizia riferisce di “appartenenti alle forze che sottraevano droga sequestrata, anche corpi di reato e si rendevano complici dello spaccio. Sequestravano stupefacente e lo consegnavano a noi”.
Vengono citati anche singoli episodi. In un caso, ad esempio, dopo un operazione antidroga, i poliziotti avrebbero consegnato al gruppo criminale 500 grammi di cocaina, dietro corresponsione di 20 mila euro. “In totale avrò dato 100 mila euro”, stima ancora Capodieci riferendosi a due dei poliziotti arrestati.
A loro carico, è stato disposto un sequestro preventivo di beni pari, rispettivamente, a 209.908 euro e 374 mila euro, cifre calcolate a seguito di indagini patrimoniali, prendendo in considerazione le entrate complessive dal 2001 al 2021 ed effettuando una serie di controlli incrociati con le banche dati a disposizione. A proposito di uno degli indagati, scrivono gli investigatori “risorse finanziare eccedenti a quelle frutto di redditi dichiarati”.
Un altro collaboratore di giustizia, Massimiliano Mandragona, con le sue dichiarazione lascia intendere che per i poliziotti infedeli vi fosse una sorta di stipendio. “Dal 2015 a 2017 ogni quaranta giorni consegnavamo 2000 euro. (…) Ci conveniva visto che ci avvisava di tutte le attività della polizia, dei carabinieri e della finanza riferendoci le informazioni che aveva in merito e che potevano danneggiare noi o il gruppo del Bronx”.




Stupefacenti: due arresti a Siracusa, la Polizia sequestra droga e una pistola

Agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno arrestato due uomini per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due, di 32 anni e 30 anni, erano già noti alle forze dell’ordine. Durante un controllo in viale dei Comuni, eseguito anche con unità cinofile, il trentenne è stato trovato in possesso di alcune dosi di cocaina e della somma di 265 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. Una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo, ha permesso di rinvenire altri 8,54gr di cocaina, 1,28 di hashish e bilancini elettronici oltre a vario materiale per il confezionamento, nonché due proiettili calibro 22.
Il trentaduenne, invece, è stato trovato in possesso di 182 dosi di cocaina, in parte nascosta in uno sgabuzzino nella disponibilità dell’uomo, oltre alla somma di 341 euro.
Nella terrazza della palazzina oggetto di perquisizione, è stata rinvenuta e sequestrata una pistola a salve marca Bruni modificata artigianalmente, munita di caricatore rifornito di tre cartucce calibro 7,65.
Nel corso dei “soliti” controlli nella nota piazza di spaccio di via Santi Amato, agenti del Commissariato Ortigia hanno rinvenuto e sequestrato 7 dosi di cocaina, 1 dose di hashish e 12 dosi di crack occultate in via Santi Amato.




Market della droga in casa: arrestato 48enne di Solarino

I Carabinieri della Stazione di Solarino, coadiuvati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, nel corso un servizio finalizzato alla repressione dello spaccio di stupefacenti, hanno arrestato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un pregiudicato solarinese di 48 anni.
I Carabinieri, acquisita la notizia confidenziale da alcuni cittadini che avevano notato movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione dell’uomo, già noto ai militari per i suoi precedenti per reati inerenti gli stupefacenti, hanno effettuato un servizio di osservazione e, notando un intenso viavai di giovani assuntori, hanno fatto irruzione nell’abitazione del 48enne che, nonostante avesse bimbi piccoli in casa, riponeva, senza alcuna cautela, due involucri contenenti rispettivamente 15 grammi di cocaina e 9 grammi di crack, sul tavolo della cucina unitamente a un bilancino e numerose bustine di plastica utilizzate per la suddivisione in dosi e il confezionamento.
Nel corso del servizio, inoltre, si accertava che il pagamento dello stupefacente da parte degli assuntori avveniva in modo particolarmente discreto, infatti alcune banconote dei circa 1.600 euro, presunto provento di spaccio, sono state rinvenute all’interno della cassetta postale, situata all’ingresso dell’abitazione e riportante un cognome fittizio.
La  droga, il denaro ed il materiale per il confezionamento sono stati sequestrati, mentre l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari .




Aggressioni verbali alla ex perchè chiede la separazione: ammonimento per un 48enne

Minacce e danneggiamento valgono ad un 48enne di Noto un Ammonimento del Questore di Siracusa. Il provvedimento scaturisce dagli episodi di violenza domestica perpetrati dall’uomo nei confronti della ex moglie. Aggressioni verbali, iniziate dopo la richiesta di separazione della donna.
In particolare, la condotta dell’uomo sfociava anche nel danneggiamento dell’autovettura della ex, mentre si trovava nella casa familiare per accudire il figlio. Peraltro, proprio il figlio si è frapposto tra i due genitori per scongiurare il peggio, rivelano gli investigatori.
Il 48enne è stato convocato in Commissariato a Noto, ricevendo formalmente l’ammonimento a cambiare e non reiterare la condotta. Se non lo farà, si procederà penalmente d’ufficio.
La Questura di Siracusa invita le vittime di violenza domestica a non sottovalutare mai gli episodi di violenza ed a riferire fatti e dettagli utili alla Polizia di Stato che, “ricorrendo allo strumento preventivo dell’Ammonimento può, in molti casi, contenere la condotta del violento, evitando che possa degenerare in maniera incontrollata con risvolti irreparabili”.




Indagine shock: arrestati poliziotti “complici” dello spaccio. Droga e informazioni in cambio di soldi

E’ una indagine shock quella diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Catania e dalla Procura di Siracusa. Emesse misure cautelari a carico di quattro persone, indagate a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e psicotrope e, tra gli altri, corruzione, peculato e falso in atto pubblico.
L’indagine ha portato a fare luce sulle “gravi condotte delittuose” che sarebbero state poste in essere da tre ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria già in servizio presso la Squadra Mobile di Siracusa. Ricostruito il “modus operandi” nel corso dell’attività investigativa coordinata dalla Procura di Siracusa nel biennio 2019-2020. Sarebbe emersa la stretta vicinanza di due dei tre poliziotti, precedentemente in servizio presso la Sezione Antidroga della Squadra Mobile, ai familiari di uno dei maggiori esponenti di una piazza di spaccio siracusana, poi divenuto collaboratore di giustizia.
Durante gli approfondimenti investigativi coordinati dalla Dda e delegati al Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Catania, veniva accertato che – dal 2011 al 2018 – i pubblici ufficiali indagati avrebbero contribuito a rifornire abitualmente le locali piazze di spaccio “in virtù del rapporto illecito creato con due esponenti di spicco delle associazioni criminali dedite al traffico di stupefacenti”, poi divenuti collaboratori di giustizia.
Gran parte della sostanza stupefacente che sarebbe stata ceduta dietro corrispettivo dai poliziotti a tali referenti, proveniva addirittura dai sequestri eseguiti nel corso di indagini. La droga sarebbe stata sottratta all’esito delle analisi di laboratorio effettuate sui campioni, prima del deposito all’ufficio Corpi di reato del Tribunale di Siracusa. Per non dare nell’occhio, avevano pensato di mettere al posto della sostanza stupefacente sottratta materiale di ogni genere, come mattoni di terracotta al posto dei panetti di hashish o mannitolo in luogo della cocaina.
Inoltre, i poliziotti avrebbero garantito l’impunità ai propri sodali, “rivelando agli interessati l’esistenza di indagini a loro carico della Procura di Siracusa e della DDA di Catania, comprese specifiche informazioni in merito a intercettazioni in atto e ai luoghi ove erano installate microspie delle Forze dell’Ordine, nonché i contenuti dei verbali di collaboratori di giustizia”.
Oltre ai proventi derivanti dalla fornitura di sostanze stupefacenti, gli indagati sarebbero stati tra loro legati anche da un rapporto corruttivo stabile e duraturo, ricevendo dai referenti della piazza di spaccio periodicamente soldi per le informazioni fornite e il sostegno garantito.
Il quadro probatorio ricostruito, in una fase del procedimento nel quale non è ancora instaurato il contradittorio delle parti, avrebbe trovato positivo riscontro anche nelle indagini patrimoniali, che avrebbe permesso di accertare, per due dei tre poliziotti, una notevole sproporzione tra i redditi percepiti e il tenore di vita.
Due poliziotti, uno in pensione l’altro ancora in servizio presso la Polfer di Siracusa, sono stati condotti in carcere. Disposto a loro carico il sequestro preventivo di beni per 209.908 euro e 374.000 euro. Ai domiciliari un vice ispettore di Polizia ed un cinquantenne netino, ritenuto complice nel recente traffico degli stupefacenti messo in atto da due dei pubblici ufficiali coinvolti.
Le misure cautelari personali sono state eseguite congiuntamente dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di finanza. Anche un Carabiniere, in servizio a Siracusa, è indagato nell’ambito dello stesso procedimento, per il reato, in concorso, di rivelazione di segreto d’ufficio.
I quattro indagati raggiunti dalle misure cautelari sono: Rosario Salemi, Giuseppe Iacono, Claudia Catania e Vincenzo Santonastaso.




Atti osceni e violenza privata: 34enne denunciato, vittima una turista

Atti osceni in luogo pubblico. Un uomo di 34 anni è stato denunciato per questo dagli agenti del commissariato di Noto, al termine di una celere attività investigativa. L’accusa è anche di violenza privata.

L’episodio risale alla scorsa settimana. Il 15 ottobre, intorno alle 14,30, i poliziotti sono intervenuti nel centro storico, su segnalazione di una turista straniera,, che segnalava che poco prima, in viale Marconi,  nei pressi della villa comunale, dopo aver pranzato in un locale pubblico, nel riprendere la propria autovettura, era stata avvicinata da un uomo. In un primo momento, l’avrebbe fissata insistentemente poi, quando la donna è entrata nell’abitacolo del veicolo, l’individuo, che si trovava evidentemente in un luogo pubblico e poco distante dall’area giochi della villa comunale, si sarebbe tirato giù i pantaloni iniziando a praticare atti di autoerotismo.  La donna, scossa per l’accaduto,ha messo  in moto l’auto per andar via ma l’uomo avrebbe tentato di sbarrarle la strada.
La donna, riuscita a lasciare quel luogo, ha sporto denuncia, riconoscendo da alcune foto che le sono state mostrate, l’uomo, già noto per condotte similari di cui in passato si è reso responsabile.




Record di evasioni per un 26enne: quattro in una settimana, torna ai domiciliari

Record di evasioni per un 26enne di Siracusa.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile  hanno arrestato il giovane, responsabile di una serie di evasioni dagli arresti domiciliari, cui era sottoposto con braccialetto elettronico per reati in materia di stupefacenti e per piccoli furti in attività commerciali.
I militari per ben quattro volte,  in quattro giorni diversi della settimana appena trascorsa, sono stati allertati dall’allarme del braccialetto che segnalava l’allontanamento dal domicilio.
La pattuglia lo ha puntualmente rintracciato a passeggio in centro, al bar, o in giro in compagnia di amici e per ben 4 volte è stato arrestato e posto ai domiciliari.




Violento incendio distrugge tre auto in zona San Giovanni: le cause ancora un mistero

Non sono state ancora definite con certezza le cause del violento rogo che ha distrutto tre auto a Siracusa, poco prima dell’alba. I Vigili del Fuoco sono intervenuti nella zona di San Giovanni qualche minuto prima delle 5 del mattino. C’è voluta un’ora di lavoro per riuscire a domare le fiamme.
Le fiamme hanno distrutto le tre vetture, parcheggiate una accanto all’altra. Si tratta di una Fiat 500, una Peugeot ed una Aygo. Sul posto, non sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile. Ma nessuna pista viene esclusa dagli investigatori. Questa mattina, anche la Scientifica della Questura di Siracusa ha passato al setaccio le auto e l’area di parcheggio dove è divampato il rogo.
Difficile anche stabilire con certezza da dove sia partito l’incendio che si è poi propagato ai mezzi vicini, alimentato da un leggero vento.




Droga, arrestato un 36enne di Priolo: droga e soldi in casa, ai domiciliari

E’ stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti un uomo di 36 anni, di Priolo. Dopo un mirato servizio di osservazione, i poliziotti del commissariato hanno effettuato un’attenta perquisizione domiciliare, nell’abitazione dell’uomo, ritenuto uno spacciatore. Hanno rinvenuto e sequestrato 142 grammi di hashish, materiale utile al confezionamento dello stupefacente, un bilancino di precisione e del denaro, probabile provento dell’attività di spaccio. Arrestato, è stato posto ai domiciliari.