Doppio sbarco: imbarcazione arenata a Marianelli e barcone intercettato a Portopalo

Ancora sbarchi di migranti sulle coste siracusane.
Poco dopo la mezzanotte di oggi, la Guardia Costiera ha segnalato un’imbarcazione a vela di circa 11 metri, con numerosi migranti a bordo, arenata nei pressi della spiaggia denominata “Marianelli”.
Agenti del Commissariato di Noto, insieme ai militari dell’Arma e a personale dei Vigili del Fuoco, si recavano sul posto e appuravano la presenza di 52 migranti, 47 uomini e 5 donne, presumibilmente di nazionalità iraniana ed irachena che, scesi dall’imbarcazione, si trovavano sulla spiaggia.
I migranti sono stati soccorsi, anche con l’ausilio di personale della Croce Rossa e della Protezione civile, e successivamente condotti nel porto di Augusta. Inoltre, sempre nelle prime ore di oggi, altri 78 migranti di varie nazionalità sono stati intercettati a bordo di un barcone da unità navali della Capitaneria di Porto nelle acque a largo di Porto Palo di Capo Passero e successivamente condotti presso il porto di Augusta.




Torna in Italia nonostante il decreto di respingimento: denunciato 19enne egiziano

Destinatario di un Decreto di Respingimento emesso lo scorso due maggio dal Questore di Agrigento, era rientrato illegalmente in Italia

Ieri, gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un giovane egiziano di 19 anni. E’ arrivato in Italia con i 114 migranti sbarcati il 29 settembre a Portopalo di Capo Passero.
A seguito di accertamenti investigativi, si è appurato che, il 27 luglio era stato notificato all’egiziano, dagli agenti della Frontiera Aerea di Palermo, il Decreto di Respingimento emesso dal Questore di Agrigento il 2 maggio del 2022.
L’Autorità Giudiziaria, dopo il giudizio direttissimo, ha disposto che l’arrestato fosse posto in libertà e messo a disposizione dell’ Ufficio Immigrazione della Questura di Siracusa per le successive incombenze di rito.




Paga da fame per 10 ore di lavoro (nero) al giorno: 24 indagati e decine di perquisizioni

Operazione di contrasto al triste fenomeno del caporalato: sono 24 gli indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di sfruttamento del lavoro in concorso. Tra loro, 6 “caporali” e 2 titolari d’azienda. Sono invece 27 i lavoratori “sfruttati” in nero: 16 percepivano il reddito di cittadinanza. Anche loro sono indagati.
Sono i numeri dell’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Siracusa, con la collaborazione del Comando provinciale ed in contatto con i colleghi delle province limitrofe di Catania, Messina, Enna e Ragusa. Eseguite anche diverse perquisizioni domiciliari e personali, su provvedimento emesso dalla Procura di Siracusa.
L’indagine è stata avviata nel mese di dicembre del 2021, dopo alcuni appostamenti dei Carabinieri. Intercettazioni telefoniche, ambientali e riprese video hanno corroborato i sospetti. Alla fine, è stata individuata una società con sede nel comune di Francofonte che esternalizzava le proprie attività produttive. In particolare, l’esternalizzazione si verificava attraverso l’ausilio di 6 caporali a cui venivano consegnati sacchi contenenti vari oggetti da assemblare (centinaia di pezzi di componentistica in plastica per sistemi di irrigazione) e a cui era demandato il compito di reperire nel territorio di Francofonte manovalanza a basso costo che effettuasse in nero (presso le rispettive abitazioni), con turni di lavoro massacranti e senza alcun minimo requisito di sicurezza, il grosso del lavoro.
Nelle abitazioni dei lavoratori in nero sono state trovate attrezzature: pinze, vernice spray e, dettaglio di non poco conto, quaderni e agendine che riportavano scrupolosamente i turni di lavoro giornaliero, anche festivo e notturno, per non meno di 10 ore al giorno, a fronte di una paga mensile tra i 100 e 200 euro, nonché le consegne dei materiali e i movimenti in entrata e in uscita di quei grossi e numerosi sacchi che non potevano passare inosservati agli uomini dell’Arma.




Spacciava da casa: arrestato 26enne siracusano, posto nuovamente ai domiciliari

Nel quotidiano contrasto allo spaccio ed al consumo di stupefacenti, la Polizia porta a casa un altro risultato. Agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Ortigia hanno arrestato uno spacciatore di 26 anni.
Le mirate indagini hanno evidenziato l’utilità di una perquisizione domiciliare che ha portato al rinvenimento di 193 dosi di vario stupefacente (23 di hashish, 50 di marijuana, 35 di cocaina e 85 di crack). Il 26enne era già sottoposto ai domiciliari e sempre per reati inerenti fatti di droga. Su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato posto nuovamente ai domiciliari, in attesa del giudizio direttissimo.




Il “fiuto” degli investigatori: sentono odore di marijuana e scoprono mini piantagione

Alle volte, il “fiuto degli investigatori” non è solo una metafora per sottolineare l’intuito delle forze di polizia. Proprio il “naso” di agenti delle Volanti di Siracusa ha portato alla denuncia di un 40enne. Gli agenti, transitando in via Marzaiola, sono stati insospettiti da uno strano odore che proveniva da un vicino terreno. Era assimilabile a quello della marijuana. Hanno deciso, allora, di verificare ed hanno così trovato e sequestrato tre piante di marijuana in fioritura e 400 grammi della stessa sostanza in fase di essiccazione. E’ stato denunciato per coltivazione e spaccio di droga.




Corriere ucciso dai cani a Portopalo nel 2018: condannato a 9 mesi il proprietario

Per la morte di un corriere in contrada Pagliarello, a Portopalo, il Tribunale di Siracusa ha condannato Antonino Rocca. Nove mesi di reclusione per omicidio colposo. La vicenda risale al giugno del 2018. Il 56enne Agatino Zuccaro, impegnato in alcune consegne, fece ingresso all’interno di una proprietà poco fuori il centro abitato di Portopalo. Sceso dal mezzo, si mise alla ricerca del proprietario per recapitare il plico, quando venne aggredito da cani. Un attacco purtroppo rivelatosi fatale anche perchè nessuno – secondo quanto ricostruito durante le indagini – sarebbe stato nelle vicinanze ed in condizione di rispondere alle richieste di aiuto dell’uomo. Rocca è stato condannato in quanto identificato come proprietario degli animali.
L’imputato dovrà anche risarcire la famiglia dello sfortunato corriere, costituitasi parte civile. L’entità del risarcimento deve essere ancora quantificata.

foto generica dal web




Tre lavoratori in nero, uno percettore di Rdc: maxi sanzione al titolare di un ristorante di Noto

Tre lavoratori totalmente “in nero” sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza in un ristorante del centro storico di Noto. Uno di loro è anche risultato percettore del reddito di cittadinanza. Durante i controlli, le Fiamme Gialle hanno individuato quattro dipendenti: di questi due erano diciassettenni e – come detto – un beneficiario di reddito di cittadinanza. Erano intenti a svolgere attività lavorativa in assenza di qualsiasi rapporto di lavoro, spiegano dal Comando provinciale.
Il datore di lavoro è stato sanzionato con l’irrogazione della maxi-sanzione aggravata, pari a 43.200 euro. Inoltre è stata richiesta all’Ispettorato territoriale del Lavoro la sospensione dell’attività, in quanto l’impiego di personale non in regola era superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro.
Il percettore del reddito di cittadinanza, segnalato alla Procura ed all’Inps, si vedrà revocato immediatamente il beneficio.




Aree vincolate trasformate in parcheggio, senza autorizzazione: sequestro e denunce

Agenti del Commissariato di Pachino, coadiuvati dalla sezione di polizia giudiziaria della Procura di Siracusa, hanno eseguito un sequestro preventivo di alcuni lotti di terreno, a Portopalo. Gli appezzamenti rientrano in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale ma, secondo quanto appurato in fase di indagine, sarebbero stati utilizzati come aree di parcheggio a pagamento per i clienti di uno stabilimento balneare della zona. E questo, spiegano gli investigatori, senza la prescritta autorizzazione della Soprintendenza, alla base della modifica della destinazione d’uso.
I lavori di adeguamento per l’allestimento dei parcheggi – è l’accusa – hanno alterato le bellezze paesaggistiche meglio note come “macchia mediterranea”. Tre persone, tutte residenti a Portopalo e già note alle forze di polizia, sono state denunciate per abusivismo edilizio e per deturpamento del patrimonio paesaggistico.
Il sequestro preventivo è stato emesso dal gip del Tribunale di Siracusa.




Arrestato commerciante pusher: un chilo e mezzo di hashish in un trolley

Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Un commerciante siracusano di 40 anni è stato arrestato con quest’accusa dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Siracusa, nel corso di un servizio finalizzato alla repressione del fenomeno.
I Carabinieri hanno bloccato l’uomo, già noto alla giustizia,  presso l’attività commerciale che gestisce e lo hanno condotto presso la sua abitazione dove, in camera da letto, custoditi all’interno di un trolley, hanno rinvenuto oltre 1,5 kg di hashish confezionato in panetti da 100 grammi cadauno, alcuni bilancini e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Al termine delle operazioni l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre, la droga e il materiale per la suddivisione in dosi dello stupefacente posti sotto sequestro.




Incidente mortale alla Mazzarona: perde la vita un 14enne, ferito un altro ragazzino

Non è ancora del tutto esclusa la possibilità di un’auto pirata, coinvolta nel tragico incidente di questa sera in via Algeri. Con il passare delle ore, però, sembrerebbe convincere meno gli investigatori quella che, nelle prime ore, era una prima ricostruzione. Non ci sono telecamere nelle zona che possano aiutare la Municipale, impegnata nella ricostruzione del sinistro. E le ricerche operate dalla Polizia non avrebbe sortito al momento alcun risultato utile alle indagini.
In terra sono però rimasti due ragazzini, giovanissimi. Sbalzati dallo scooter su cui si stavano spostando in direzione nord. L’impatto con l’asfalto è stato violentissimo. Uno di loro, un 14enne, è deceduto in ospedale. L’altro ragazzo è ricoverato e le sue condizioni sarebbero serie, ma non si troverebbe in pericolo di vita.
Secondo una prima ricostruzione, nel sinistro sarebbe stata coinvolta un’auto pirata, fuggita dopo l’incidente. Una vettura sarebbe stata vista allontanarsi. Rimane una pista investigativa ma alcuni elementi emersi durante i rilievi operati su strada, non avrebbero fornito – secondo quanto si apprende – elementi utili a confermare il coinvolgimento di un altro mezzo. Da capire, poi, se i ragazzi indossassero il casco.
Bisognerà attendere ancora qualche ora prima di poter contare su di una ricostruzione “ufficiale”. Intanto è una serata di dolore per Siracusa. Un giovanissimo ha perso la vita. Una famiglia è distrutta dal dolore.