Operazione antimafia Sangue Blu, toccate 10 province: c’è anche quella di Siracusa

Ha toccato anche la provincia di Siracusa la vasta operazione antimafia “Sangue Blu”. Dalle prime ore dell’alba, circa 250 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale etneo, nelle provincie di Catania, Prato, L’Aquila, Enna, Perugia, Vibo Valentia, Palermo, Benevento, Avellino e – come detto – Siracusa.
Più di 30 gli indagati, accusati di associazione di tipo mafioso e concorso esterno, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizioni e concorso in trasferimento fraudolento di valori, reati aggravati dal metodo mafioso.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, hanno consentito di portare alla luce “le recenti evoluzioni delle dinamiche associative della famiglia di Cosa Nostra etnea Santapaola-Ercolano, individuandone gli elementi apicali”, spiegano gli investigatori. Tra i trenta indagati, anche l’attuale “responsabile provinciale” del clan Santapaola – Ercolano.
Dall’indagine sono emersi un vasto giro di estorsioni ai danni di imprenditori catanesi, un fiorente traffico di stupefacenti, il recupero crediti attraverso prestiti ad usura e l’intestazione fittizia di attività economiche. I proventi delle attività illecite venivano utilizzati sia per il mantenimento delle famiglie degli affiliati detenuti, sia reinvestiti in altre attività imprenditoriali infiltrando il tessuto economico catanese.
Sequestrati beni per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro.




Violenza sessuale aggravata, condannato a 10 anni reclusione un 41enne di Lentini

Un pregiudicato di 41 anni è stato arrestato a Lentini. Pesante l’accusa: violenza sessuale aggravata. I Carabinieri hanno eseguito un ordine per la carcerazione emesso dalla Procura di Bologna.
L’uomo dovrà scontare una condanna a 10 anni di reclusione. I fatti risalgono al 2013. Dopo l’arresto, è stato condotto in carcere a Brucoli, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.




Controlli antidroga, arrestato 32enne: 65 dosi di cocaina in auto e mille e 500 euro in casa

Nella sua auto trasportava 60 dosi di cocaina. Un giovane di 32 anni è stato per questo arrestato dagli uomini della Squadra Mobile, impegnati ieri in un servizio antidroga nelle cosiddette piazze dello spaccio. L’uomo, già noto alla giustizia, nel pomeriggio si trovava in via Santi Amato quando è stato notato dagli uomini guidati dal Dirigente Gabriele Presi. Scattato il controllo, gli agenti hanno rinvenuto lo stupefacente, poi sequestrato.
L’attività investigativa si è poi spostato nell’abitazione del 32enne. In casa,  1.550 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.
Infine, dopo le incombenze di legge, l’arrestato è stato sottoposto ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.




I Nas in Ortigia: alimenti in cattivo stato di conservazione, scattano sequestro e denuncia

Sequestro della merce, deferimento all’Autorità Giudiziaria e sanzione per un ammontare complessivo di 9 mila euro per il titolare di un locale pubblico di Ortigia.

I Nas di Ragusa, impegnati nell’isola per contrastare le frodi alimentari, sono tornati in azione insieme al personale tecnico del Dipartimento di Prevenzione Veterinario della locale ASP, rilevando gravi carenze igienico-sanitarie presso un’attività di somministrazione alimenti. Per l’esercizio è scattato il provvedimento di chiusura dei locali per le criticità rilevate in materia di igiene e sanità; inoltre presso il deposito di pertinenza sono stati rinvenuti alimenti in cattivo stato di conservazione destinati alla successiva somministrazione agli avventori.
Al titolare dell’attività commerciale sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 9.000 euro, oltre al sequestro della merce e al deferimento all’Autorità Giudiziaria del capoluogo.

I carabinieri non hanno fornito elementi che possano far risalire al nome dell’esercizio pubblico.




Sbarco nel Siracusano: 78 migranti siriani a Portopalo di Capo Passero

Sbarco questa mattina a Portopalo di Capo Passero.

Accompagnati da una motovedetta della Guardia Costiera, sono approdati sulle nostre coste 78 migranti di nazionalità siriana.
Uno di loro, per via di una sospetta frattura ad una caviglia, è stato condotto presso l’ospedale di Noto.
Per le prime incombenze sul posto dello sbarco , impegnati anche i carabinieri e la Guardia di Finanza, oltre al personale di Polizia e sanitari dell’USMAF e ASP.

Foto: repertorio




Sbarco con il veliero: arrestati i due presunti scafisti, sono giovani dell’Uzbekistan

Sarebbero gli scafisti dello sbarco che ha condotto sulle coste siracusane 49 migranti afgani e iraniani, arrivati lo scorso 24 settembre a bordo di un veliero.

La Squadra Mobile di Siracusa ha arrestato per questo due cittadini extracomunitari, rispettivamente di 28 e 32 anni, originari dell’ Uzbekistan, ritenuti responsabili, in concorso tra loro,  di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nel pomeriggio di sabato, un pattugliatore spagnolo, nell’ambito dei servizi “Frontex” finalizzati al contrasto dell’immigrazione irregolare nella zona sud-orientale della Sicilia, ha intercettato, in acque italiane, un’imbarcazione a vela di colore bianco, battente bandiera ucraina, lunga 12 metri, con a bordo 49 soggetti.
Il natante, monitorato sino al momento dello sbarco, è stato poi scortato all’interno del porto di Portopalo di Capo Passero ove, nella stessa serata, ha avuto inizio lo sbarco dei migranti, proseguito anche il giorno successivo.
Le attività investigative esperite hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due cittadini uzbeki. Nello specifico, le dichiarazioni dei migranti circa la dinamica della traversata e la conduzione dell’imbarcazione, riscontrate, hanno consentito di procedere al fermo di indiziato di delitto a carico dei due stranieri.
I due fermati, al termine delle incombenze di rito, sono stati condotti in carcere.

 

Foto: repertorio




Estorsioni ai commercianti di Ortigia: condannati madre e figlio

Madre e figlio condannati per estorsione ai danni di alcuni commercianti di Ortigia.

Così hanno deciso i Gip del Tribunale di Siracusa. Dieci anni di reclusione, dunque, per Francesco Campanella, 32 anni e cinque per la madre, Adele Lopiano al termine del processo celebrato con il rito abbreviato. L’uomo era stato arrestato dalla polizia di Siracusa al termine di indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e relative a richieste di denaro a cui alcuni commercianti erano sottoposti, secondo gli investigatori con la collaborazione della madre.

I fatti risalgono allo scorso anno. Al giovane fu anche contestato un incendio doloso ai danni di un locale pubblico di Ortigia. In quel caso, tuttavia, in base a quanto appurato, non si sarebbe trattato di estorsione ma di una vendetta nei confronti del proprietario per via di uno screzio tra la vittima e la madre di Campanella.




Alcool venduto a minorenni: una denuncia e sanzioni a locali pubblici del centro storico

Alcool somministrato a minorenni.

Proseguono i controlli affidati agli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale nei confronti di locali notturni del centro storico di Ortigia. 

Denunciato il titolare di un esercizio pubblico  per aver somministrato bevande alcoliche ad un minore di 15 anni. Elevate altre tre sanzioni per irregolarità amministrative.
Due locali avevano,infatti, organizzato un evento musicale non autorizzato mentre il titolare di un pub aveva somministrato alcol ad un giovane di 17 anni.
Nel corso di ulteriori controlli effettuati unitamente a personale dell’ARPA, sono stati rilevati i decibel della musica diffusa in alcuni locali al fine di verificarne il rispetto delle norme vigenti.
Nel corso della stessa giornata, gli uomini dell’Amministrativa hanno effettuato verifiche circa la sussistenza dei requisiti di coloro che hanno un titolo per la detenzione di armi riscontrando, in due circostanze delle irregolarità: sono stati acquisiti due fucili ed una pistola, peraltro consegnati spontaneamente dagli interessati che hanno rinunciato alla detenzione.
Durante i controlli esperiti negli esercizi commerciali adibiti alla vendita di preziosi, infine, è stata elevata una sanzione di oltre 3.000 euro al titolare di un negozio privo della prevista licenza rilasciata dal Questore.




Droga nascosta tra il vino in garage, arrestato un bracciante agricolo floridiano

Un bracciante agricolo di 57 anni è stato arrestato a Floridia. L’uomo, incensurato, dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sono stati i Carabinieri ad eseguire una mirata perquisizione domiciliare nell’abitazione del 57enne. Nel garage hanno rinvenuto, debitamente occultati all’interno di cassette in legno utilizzate per la conservazione di vini, oltre 3 chilogrammi di marijuana e circa 3.000 euro in contanti.
Lo stupefacente ed il denaro sono stati sequestrati, mentre il bracciante agricolo è stato posto agli arresti domiciliari, a disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa




Rientro illegale in Italia, arrestato e rimesso in libertà 37enne egiziano sbarcato a Portopalo

Un egiziano di 37 anni è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Siracusa. Era tra i 125 migranti soccorsi in mare da una motovedetta della Guardia Costiera di Siracusa e sbarcati poi a Portopalo. Lo straniero è rientrato illegalmente nel territorio nazionale. Le verifiche e le indagini di polizia giudiziaria hanno permesso di accertare che nel marzo del 2018 la Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino aveva notificato all’egiziano un decreto di espulsione, emesso dal Prefetto di Frosinone.
Il 37enne, dopo l’arresto, è stato posto in libertà dalla magistratura e posto a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Siracusa per le successive incombenze di legge.