Intercettata barca a vela "sospetta" ma a bordo non c'erano migranti: giallo in zona sud

Mobilitazione nella notte da parte delle forze dell’ordine, tra Portopalo e Marzamemi, in zona Morghella. La Guardia di Finanza, con l’ausilio anche di un elicottero, ha intercettato una imbarcazione diretta verso le coste siciliane. Si è subito pensato ad un possibile sbarco, come quello avvenuto pochi giorni addietro, sempre a Marzamemi.
La barca a vela è stata identificata e bloccata. Ma di migranti a bordo non c’era traccia. Solo due ucraini, i cui documenti sono risultati perfettamente in regola. Sono stati rilasciati ed hanno potuto proseguire nella navigazione a bordo della imbarcazione battente bandiera americana.
Episodio “sospetto”, analizzato con attenzione dalle forze dell’ordine. Per maggiore scrupolo, la Polizia ha avviato nottetempo anche delle ricerche sulla terraferma. Non sono state individuate tracce riconducibili ad uno sbarco o a recente presenza umana.

foto archivio




Siracusa. Cocaina, marijuana e hashish nascosti sotto un albero: sequestrati dalle Volanti

Sequestro di droga nei pressi di via Nicolò Bonincontro. Si tratta di 15 dosi di cocaina, 7 di marijuana e 9 di hashish. A rinvenire lo stupefacente sono stati gli uomini delle Volanti, guidati dal dirigente Francesco Bandiera. Il servizio effettuato rientra nell’ambito dell’azione di contrasto alle principali piazze di spaccio siracusane. La droga era stata  occultata sotto un albero.

Nell’ambito dei quotidiani controlli a coloro che in città sono sottoposti a misure limitative della libertà personale, invece, gli agenti hanno denunciato un giovane di 19 anni, sottoposto alla misura cautelare dell’affidamento ai servizi sociali, non trovato presente ad un controllò di polizia.




Arsenale nascosto in casa, c'era anche un potente ordigno esplosivo: un arresto

Un piccolo arsenale abusivo è stato scoperto in un casolare isolato, nelle campagne di Melilli. Gli ivnestigatori lo definiscono come “un cospicuo quantitativo di esplosivo e munizioni”. Abilmente occultati nel casolare, all’interno di un congelatore, c’erano parti di arma da fuoco con matricola abrasa, una pistola giocattolo di apparenza pari a quelle reali, numerose munizioni di vario calibro nonché un ingente quantitativo di materiale utile a ricaricare le munizioni già esplose.
La perquisizione ha portato al rinvenimento di un potente ordigno esplosivo artigianale, costituito da diversi cilindri di plastica riempiti di esplosivo e collegati fra loro da una miccia che ne avrebbe permesso la deflagrazione contemporanea. La potenza dell’ordigno, che l’uomo ha tentato di sminuire asserendo che si trattava di un oggetto da usare a Capodanno, era invece tale da poter far saltare in aria un’autovettura.
L’ordigno è stato fatto brillare in zona sicura. Era tanto pericoloso da non poter essere trasportato. Gli artificieri hanno addirittura preferito far esplodere i cilindri singolarmente piuttosto che l’intero ordigno in una sola volta, onde evitare di generare panico nella popolazione per il rumore che l’esplosione avrebbe generato.
Il resto del materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e le parti di armi rinvenute saranno inviate al reparto investigativo speciale per accertamenti tecnici volti a risalire alla loro provenienza.
Ai domiciliari è stato posto il 32enne Carmelo Zappulla, di Sortino.




Incendio di un'abitazione di Noto: denunciati due quindicenni e un 29enne

Danneggiamento aggravato seguito da incendio. Denunciati due minori di 15 anni e un giovane di 29. A fare luce sull’episodio sono stati gli uomini del commissariato di Noto.
I fatti risalgono al settembre scorso , quando un incendio in un immobile fu segnalato alla polizia. Dagli accertamenti investigativi, avviati nell’immediatezza, la polizia ha appurato che le utenze di luce e gas erano disattivate, elemento che lasciava propendere per l’origine dolosa delle fiamme.
Acquisite le immagini di un impianto di video sorveglianza installato nel circondario, gli investigatori hanno dunque notato la presenza di due minori e di un maggiorenne, già conosciuti alle forze di polizia, i quali, dopo essersi trattenuti a circa 20 metri dall’abitazione, avrebbero portato a compimento l’azione criminosa, verosimilmente, facendo uso di un accendino, dopo aver forzato un’anta della porta. I motivi dell’incendio non sono ancora stati ben chiariti. I tre sarebbero poi fuggiti a bordo di scooter.




Augusta. Circa 170 tonnellate di rottami ferrosi in un'area di 300 metri quadrati: scatta il sequestro

Militari della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta, unitamente a personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, appartenente agli Uffici di Siracusa e di Palermo, e del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, hanno sottoposto a sequestro penale un cumulo di rottami ferrosi, ammontante a circa 170 tonnellate, collocato in un’area di circa 300 metri quadri, nel porto commerciale di Augusta, sito all’interno di un tratto in concessione ad un operatore portuale.
Sono state riscontrare delle irregolarità nella gestione del materiale, e nel relativo deposito all’interno delle aree che a ciò sono preposte.
Il titolare della società concessionaria è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.
Rimane sempre alta l’attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta nelle attività di polizia ambientale, a difesa del territorio ed a tutela della collettività.




Sbarco sulle coste siracusane, 39 migranti in barca a vela: negativi al tampone

Nuovo sbarco autonomo nella notte sulle coste siracusane. In 39 sono arrivati nella notte a bordo di una imbarcazione a vela, partita verosimilmente dalla Turchia. Sono stati intercettati a poche miglia da Marzamemi dalla Guardia di Finanza che li ha scortati sino al porto del borgo marinaro.
Scattato il previsto protocollo con la mobilitazione anche di Carabinieri e Polizia. I 39 migranti sono di nazionalità irachena e iraniana, in maggioranza uomini ma sono presenti alcune donne e bambini. Sono stati tutti sottoposti a tampone, il cui esito è stato negativo. Al momento sono stati accompagnati in una struttura di accoglienza lungo la Statale 124, Siracusa-Floridia.




Furgone si ribalta in rotatoria, nessuna traccia delle persone a bordo: giallo a Belvedere

E’ al momento un piccolo “giallo” il caso del furgoncino ribaltato all’altezza della rotatoria di ingresso a Belvedere, frazione nord di Siracusa. Verosimilmente, è rimasto coinvolto in un incidente autonomo. Ma quando i soccorritori sono arrivati sul posto, delle persone che erano a bordo del veicolo nessuna traccia. Come hanno raccontato agli investigatori alcune guardie giurate private, le prime a segnalare l’accaduto.
Dal numero di targa, si è subito risaliti ai proprietari del mezzo: una azienda che lavora nell’indotto della zona industriale. Ma non è da escludere che il mezzo possa essere stato trafugato nella notte e, nel fuggire, il ladro (o i ladri) sia incorso in un incidente, dandosi a precipitosa fuga.
Le forze dell’ordine hanno setacciato la zona dell’incidente. Probabile anche il ricorso agli accessi nelle ultime ore in strutture sanitarie e ospedaliere di primo soccorso per eventuali lesioni riconducibili ad un simile incidente.




Controlli a tappeto dei carabinieri: contravvenzioni e denunce

Servizio straordinario di controllo del territorio lungo gli assi viari più trafficati ed il centro cittadino di Floridia. L’hanno condotto i carabinieri.
Le attività hanno visto impiegate pattuglie automontate ed appiedate, che hanno proceduto al controllo di un totale di 96 veicoli e 78 persone. Elevate contravvenzioni per più di  3000 euro.
Quattro siracusani sono stati inoltre deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.
Il primo, 34 anni, per evasione, sottoposto agli arresti domiciliari, durante un controllo dei Carabinieri è risultato assente dalla sua abitazione.
Altri due, 62 e 48 anni, per furto.  I due, tramite un allaccio abusivo alla rete idrica pubblica, alimentavano fraudolentemente di acqua le loro abitazioni,  nella zona alta di Siracusa. Un quarto siracusano è stato denunciato per il reato di porto abusivo di armi da taglio, in quanto durante un’ispezione veicolare è stato trovato in possesso di un coltello di genere vietato con lama superiore ai 25 centimetri.
Nei prossimi giorni saranno svolti ulteriori servizi nelle zone di maggior frequentazione, col fine anche di evitare il verificarsi di assembramenti e garantire il rispetto delle norme volte al contrasto della pandemia da Covid.




Truffa dello specchietto: sei mesi ai domiciliari un 45enne di Noto

Condanna a cinque mesi e 28 giorni per truffa aggravata (la classica truffa dello specchietto) commessa a Brescia. Gli agenti del commissariato di Noto hanno eseguito un ordine di espiazione pena da scontare ai domiciliari. Destinatario, Salvatore Di Giovanni, 45 anni, netino, già noto alle forze dell’ordine. Dovrà anche pagare una multa di 200 euro.




Siracusa. Aggredito dall'ex compagno della sua fidanzata, ai domiciliari un 37enne

Finisce ai domiciliari, su disposizione del giudice del tribunale di Siracusa Liborio Mazziotta, il 37enne Christian Lombardo, di Pachino. E’ accusato di atti persecutori e lesioni aggravate ai danni della ex compagna. A richiedere l’aggravamento della misura cautelare – era già destinatario del divieto di avvicinarsi alla donna – è stata la Procura di Siracusa, a seguito di un aggressione avvenuta lo scorso 21 ottobre, nei pressi di corso Gelone, a Siracusa.
Il 37enne ha preso di mira il nuovo compagno della sua ex, mandandolo in ospedale. Nel referto medico si parla di “un trauma cranico, un trauma facciale con frattura delle ossa del naso, trauma addominale, con una prognosi di 20 giorni”.
Secondo la versione fornita dalla vittima, il trentasettenne lo avrebbe atteso all’uscita da lavoro. Una volta volta fuori, sarebbe stato colpito alla nuca, per poi cadere. Una volta a terra, sarebbe stato raggiunto al volto dai colpi dell’aggressore.
Non pago, il 37enne avrebbe poco dopo raggiunto l’ospedale dove si era recato per un primo soccorso il nuovo compagno della donna. E proprio incrociando la sua ex, le avrebbe intimato – secondo quanto emerso nel dispositivo del giudice, sulla scorta della denuncia presentata dalla coppia – “di accettare l’accordo proposto per la cura del loro figlio”. E’ un punto su cui i due ex coniugi sarebbero in “contesa” da diverso tempo.
Il giudice ha imposto al trentasettenne “il divieto di allontanarsi dal luogo degli arresti domiciliari”. Rigettata invece la richiesta del ricorso al braccialetto elettronico.

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