Pesca abusiva di ricci di mare, intervengono Carabinieri e Guardia Costiera

I Carabinieri di Ortigia, insieme alla Guardia Costiera, sono intervenuti per contrastare fenomeni di pesca abusiva. Poco al largo delle coste dell’isolotto, all’interno dell’area marina protetta, hanno individuato due barche di piccole dimensioni, con a bordo 2 uomini, intenti a pescare ricci di mare.
I due sono stati multati (1.000 euro). Sequestrati 50kg di ricci, rigettati in mare.




Covid in carcere, focolaio nella casa di reclusione di Noto: “35 detenuti e 8 agenti positivi”

Altro focolaio covid in carcere, questa volta a Noto. “Ci sono 35 detenuti e 8 agenti di Polizia Penitenziaria positiva, altre 40 persone in domiciliazione fiduciaria”, denuncia il dirigente nazionale del Sippe, sindacato di Polizia Penitenziaria, insieme al segretario provinciale della Federazione PP, Angelo Scarso. “Su un totale di 140 detenuti e 60 poliziotti, sono a nostro avviso numeri allarmanti. Anche se alcuni molecolari hanno poi ridotto il dato iniziale di positività al rapido. Siamo preoccupati per la gestione generale degli istituti penitenziari di tutta la provincia, a partire dalla casa di reclusione di Augusta. Chiediamo subito tamponi e sanificazione”. Dal sindacato, richiesto all’Asp di Siracusa anche il potenziamento dell’are medica.

foto dal web




Va dai Carabinieri a presentare una denuncia, ma viene denunciata anche lei

Aveva raggiunto la stazione dei Carabinieri di Rosolini per denunciare un uomo. Alla fine, anche lei è stata denunciata. La 48enne aveva infatti un lungo da coltello da cucina nella borsa. Ed è stata la stessa donna a mostrarlo ai carabinieri, durante ka stesura dell’atto di querela. Ai militari ha spiegato che portava l’arma con sè, per eventuale difesa nei confronti della persona nei cui confronti stava sporgendo querela.
E’ stata denunciata per detenzione abusiva di armi. Il coltello è stato sequestrato.




Chiede soldi alla madre ed al rifiuto le danneggia l’auto: denunciato un 44enne

Denunciato a Noto dalla Polizia un uomo di 44 anni. E’ accusato di danneggiamento aggravato e violenza privata.
Il 26 giugno scorso, intorno all’una di notte, un equipaggio del Commissariato è intervenuto in via Mandalà per il danneggiamento di un’autovettura. Una donna di 63 anni ha dichiarato che, pochi istanti prima, il figlio, dopo aver suonato insistentemente al citofono, bloccandolo con un cacciavite, si era messo a bordo della propria autovettura, per danneggiare quella della madre e fuggire.
I successivi accertamenti, hanno consentito di risalire al movente: il no della donna ad una richiesta di denaro del figlio. Rintracciato, è stato denunciato per danneggiamento aggravato e violenza privata.




Ordigno nei pressi di un’auto: allarme in via Serpotta, intervento degli artificieri

Un ordigno esplosivo è stato rinvenuto nella tarda mattinata in via Giacomo Serpotta, nella zona di viale Zecchino.

Secondo i primi dati che trapelano, l’ordigno era stato posizionato a ridosso di un’auto in sosta.

Non appena è scattato l’allarme, sul posto gli uomini delle Volanti. Richiesto l’intervento degli artificieri. Intorno alle 12.20 un boato è stato avvertito in tutta la zona. L’ordigno è stato, infatti, fatto brillare.

A tutela della pubblica incolumità, l’area era già  stata delimitata per impedire il passaggio di pedoni e veicoli.

L’auto è di proprietà di un uomo incensurato e in uso anche alla figlia.

Indagini in corso per ricostruire l’episodio e risalire all’identità di chi ha piazzato l’ordigno. Non è escluso che l’intenzione reale non fosse quella di farlo esplodere ma di lanciare un avvertimento. Tutte ipotesi che andranno, comunque, verificate. Si lavora su diverse piste.

 




Discarica abusiva nei pressi del fiume Asinaro sequestrata dalla Guardia di Finanza

Un’area di oltre 300 mq è stata posta sotto sequestro dalla Guardia di Finanza a Noto. Era utilizzata per lo stoccaggio abusivo di materiale di risulta, elettrodomestici usati ed eternit. L’area, individuata dai finanzieri della Tenenza di Noto, si estende nelle vicinanze dell’argine nord del fiume Asinaro, sulla quale sono stati rinvenuti più di 100 tonnellate di rifiuti speciali: rifiuti solidi urbani, scarti di lavorazioni edili, materiale plastico, pneumatici, elettrodomestici usati e di circa 30 tonnellate di onduline di amianto.
Il materiale rinvenuto, abbandonato direttamente sul terreno a cielo aperto, “può rappresentare un grave pericolo
ambientale per il rischio d’infiltrazioni di sostanze nocive nel terreno con il conseguente inquinamento del
sottosuolo e del corso d’acqua”, ricordano dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa.
In particolar modo, l’amianto smaltito abusivamente è stato ritrovato in molti punti esfoliato e volatile, non cautelato in alcun modo ed esposto agli agenti atmosferici, con conseguente grave rischio di dispersione, sia nel terreno sia nell’atmosfera, di sostanze la cui inalazione può determinare l’insorgere di gravissime patologie.
Il sequestro è avvenuto grazie allo sviluppo delle informazioni raccolte dai finanzieri durante il
monitoraggio economico-finanziario del territorio e si incardina nel più generale dispositivo di contrasto ai
traffici illeciti messo in atto dalla Guardia di Finanza su tutto il territorio nazionale.




Focolaio Covid nel carcere di Brucoli: 20 casi tra detenuti e poliziotti penitenziari

Covid nella casa di reclusione di Brucoli.

Sono 20 i casi rilevati tra detenuti e personale di polizia penitenziaria e decine di altri in isolamento fiduciario in attesa di sottoporsi al molecolare. A segnalare quanto sta accadendo nel carcere di contrada Piano Ippolito è Nello Bongiovanni, dirigente nazionale del Sippe e Salvatore Santacroce dirigente Provinciale dell’USPP

“ Il Sippe e l’USPP -commentano Bongiovanni e il dirigente provinciale Ussp, Salvo Santacroce- da anni continuano a denunciare e difendere la tutela degli agenti, e per questo che subisce anche continue condotte antisindacali già segnalate alle competenti autorità. Non intendiamo fermarci, a maggior ragione adesso che è scoppiata di nuovo anche la difficile gestione della pandemia Covid 19 che, a quanto pare, ha fatto registrare casi di positività tra i detenuti e agenti. Il personale ha paura di essere contagiato.  Chiediamo subito la sanificazione e tamponi a tutto il personale di polizia penitenziaria purtroppo ci sembra che si agisca solo mettendo azioni per tutelare i vertici del carcere”.




Controlli straordinari: sequestrate Api Calessino, multe a locali per musica ad alto volume

Servizio straordinario di controllo alla Marina. I carabinieri, con  l’ausilio di personale della Polizia Municipale e dell’ARPA, hanno sequestrato ieri sera 4 Api Calessino ed altri 10 veicoli. I militari hanno, inoltre, elevato sanzioni per 13 mila euro.

I titolari di due locali pubblici sono stati multati per musica ad alto volume. In altri due casi, invece, le sanzioni hanno riguardato la vendita di prodotti alimentari scaduti e l’occupazione abusiva di suolo pubblico.

I controlli rientrano nell’ambito di quanto previsto dalla Carta di Ferla,  sottoscritta, su proposta della Prefettura di Siracusa, il 2 giugno scorso con i Sindaci, le organizzazioni dei commercianti e artigiani maggiormente rappresentative e le Forze dell’ordine, per attuare una cornice di sicurezza, legalità e leale concorrenza.
Le pattuglie impiegate hanno sequestrato 4 ape calessino, sanzionando gli autisti in quanto in possesso di documenti assicurativi e di circolazione non in regola.
Nel corso dello stesso servizio sono stati sequestrati 7 ciclomotori e 3 autovetture, denunciate 3 persone per guida senza patente ed 1 per guida sotto l’effetto di stupefacenti con contestuale sequestro di una dose di marijuana.
Tra le attività commerciali controllate, in due disco pub di via Malta e di via XX Settembre, i militari, insieme ai tecnici dell’ARPA che ha eseguito i rilievi fonometrici, hanno accertato il superamento dei decibel normativamente previsti e l’assenza della relazione di impatto acustico, sanzionando i rispettivi titolari per oltre 2.000 euro.




Percosse e minacce dopo la fine della relazione: divieto di avvicinamento per un 50enne

E’ accusato di maltrattamenti e lesioni personali aggravate perpetrate nei confronti dell’ex convivente.

Per questo, agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento emessa dal Gip di Siracusa nei confronti di un cinquantenne siracusano.

L’uomo avrebbe picchiato l’ex convivente, una donna originaria del Sudamerica, 38enne, mettendo in atto, dopo la decisione dell’ex fidanzata di interrompere la relazione, condotte persecutorie ai suoi danni, aggravate da pesanti minacce e aggressioni.

Il cinquantenne dovrà mantenere una distanza di almeno 300 metri dalla donna e non comunicare con lei in alcun modo.

 




Fatima II, la morte di Gianluca Bianca: condanna a 26 anni per egiziano latitante

Si è chiuso con la conferma della condanna a 26 anni di carcere il processo a carico di Mohamed Ibrahim Abd El Moatty Hamdy, detto Mimmo. L’egiziano è accusato dell’omicidio di Gianluca Bianca, comandante del motopesca siracusano Fatima II, e del sequestro di persona dei tre marinai italiani dell’equipaggio. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dal suo difensore, l’avvocato Alessandro Cotzia.
Era il luglio del 2012 quando di Bianca si persero le tracce durante la navigazione tra Malta e la Libia. scomparso nel luglio del 2012 nel corso di una battuta di pesca in acque mediterranee poste tra l’isola di Malta e la Libia. Da allora, la madre Antonina Moscuzza ha condotto una coraggiosa battaglia per arrivare alla verità.
Mohamed Ibrahim Abd El Moatty Hamdy è attualmente latitante. Per l’omicidio di Bianca era già stato condannato in via definitiva Mohamed Elasha Rami. Assolto un tunisino, anche lui componente dell’equipaggio del Fatima II.
Le indagini hanno ricostruito una una lite tra i marinai nordafricani ed quelli italiani a bordo del motopesca. Da lì l’ammutinamento organizzato dagli stranieri, culminato nell’omicidio del comandante Bianca, il cui corpo sarebbe stato gettato in mare. I tre italiani, invece, sarebbe stati costretti a salire su di una zattera di fortuna, poi recuperata da una motovedetta greca.