Nascosto tra le auto per non farsi “beccare”: evaso dai domiciliari condotto a Cavadonna

Era fuori casa nonostante i domiciliari. Alla vista dei carabinieri, per strada, ha tentato di nascondersi tra le auto in sosta, ma inutilmente. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Noto hanno tratto in arresto un avolese.  L’evaso, inizialmente non trovato presso la propria abitazione, è stato notato dai militari dopo circa 10 minuti nascosto tra le vetture in sosta ed è stato fermato e condotto in caserma dove, a seguito delle formalità di rito, la Procura della Repubblica di Siracusa, ne ha disposto l’arresto e la traduzione presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




Mafia ed estorsioni: 14 assoluzioni e 2 condanne per Terra Bruciata 2

Quattordici assoluzioni, una per prescrizione, e due condanne. Si chiude cos’, al Tribunale di Siracusa il processo ad un gruppo accusato di aver taglieggiato imprenditori e commercianti di Siracusa. Il procedimento ha preso le mosse dall’inchiesta Terra Bruciata Due, della Procura Distrettuale Antimafia di Catania. Gli imputati erano ritenuti, secondo l’accusa, affiliati al clan Bottaro-Attanasio.
La sentenza. Condanna a sei anni di carcere per Giovanni Poliseno, accusato di una estorsione ai danni del titolare di una paninoteca; 4 anni per Vincenzo Quadarella che era chiamato a rispondere di una tentata estorsione. Esclusa in entrambi casi l’aggravante mafiosa.
Assoluzione per Christian Bianchini, Fabio Cortese, Francesco Fiorentino, Giuseppe Guarino, Sebastiano Micieli, Elio Lavore, Salvatore Musco Fontana,  Orazio Scarso, Domenico Curcio, Piero Monaco, Umberto Piantini, Davide D’Ignoti, Corrado Greco. Disposto il non doversi procedere per prescrizione per Giuseppe Guarino.




Spaccio di droga: la Polizia arresta due pusher con 800 grammi di hashish e 132 dosi di crack

Due spacciatori arrestati e un ingente quantitativo di droga sequestrato (8 panetti di hashish e 132 dosi di crack). E’ il bilancio di due operazioni condotte dalla Polizia di Siracusa.
Nella prima, gli investigatori della Squadra Mobile hanno arrestato un uomo di 41 anni, accusato di possesso ai fini dello spaccio di droga. Lo hanno sorpreso all’interno di un box condominiale, pertinenza della sua abitazione, in possesso di 8 panetti di hashish per un peso di quasi 800 grammi. I panetti erano confezionati, per una sorta di marchio di qualità, con l’effige di una notissima azienda alimentare. Inoltre, da un’attenta perquisizione effettuata a casa e nell’ufficio di un supermercato dove lo stesso lavora, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 500 euro, probabile provento dell’attività di spaccio. E’ stato condotto in carcere, in attesa del giudizio direttissimo.
Nella seconda operazione, agenti delle Volanti hanno arrestato un giovane di 26 anni nella “solita” via Santi Amato: aveva con sè 132 dosi di crack. E’ stato condotto in carcere.




Sparatoria in via Algeri, c’è un arresto: ha fatto fuoco per un debito in denaro

Anche questa volta, i Carabinieri di Siracusa sono riusciti in poche ore di identificare e bloccare i responsabili dell’agguato di via Algeri. Nella serata dello scorso 7 giugno, avrebbero gambizzato un 29enne, raggiunto da due colpi calibro 38. Ricoverato in ospedale, non è in pericolo di vita. La vittima, un pregiudicato, si trovava ai domiciliari.
Le immediate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno permesso ai Carabinieri di chiarire i contorni della vicenda e identificare i responsabili. Sono stati rintracciati due giovani di 19 e 22 anni, entrambi pregiudicati e conosciuti dalla vittima. Dopo alcune perquisizioni, sequestrato il revolver usato.
Il 19enne è stato condotto in carcere in quanto ritenuto l’esecutore materiale del ferimento, mentre il 22enne è stato denunciato a piede libero per aver favorito la fuga del complice. Il movente? Un debito in denaro maturato dalla vittima.




“Emergenza al porto di Augusta”: esercitazione della Guardia Costiera

Nel corso della mattinata, la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta ha organizzato un’attività addestrativa nel porto Megarese di Augusta, al fine di stimolare il costante mantenimento in assetto di un ottimale livello di operatività dei soggetti preposti alla sicurezza portuale.
In particolare, è stato simulato il verificarsi di un’emergenza, consistente nello scoppio di un incendio a bordo di un’unità mercantile, la motocisterna PUNTA ROSSA, messa a disposizione della società CIANE ANAPO, alla fonda nel porto Megarese, in un punto di ancoraggio indicato dalla Corporazione Piloti, con sversamento di idrocarburi in mare ed il ferimento di un marittimo.
Il rimorchiatore CAPO BOEO, della Società Rimorchiatori di Augusta, ha provveduto a domare le fiamme con i monitori di bordo, mentre i mezzi WHY NOT 21, SUPERGABBIANO 10 e SUPERGABBIANO 5, e RECOIL 4°, delle ditte disinquinanti SNAD, TERNULLO e PATANIA, hanno proceduto a contenere l’avvenuto inquinamento, con il posizionamento di panne galleggianti.
Nel contempo, è stato effettuato il trasbordo simulato di un ferito dalla motocisterna PUNTA ROSSA alla motovedetta CP 2204 della Guardia Costiera, che si è diretta presso la banchina della Capitaneria di Porto, ove ad attenderla vi era un’ambulanza dell’associazione FRATERNITA DI MISERICORDIA.
L’esercitazione, ben riuscita, ha consentito di testare i tempi di approntamento dei vari soggetti coinvolti, ed il risultato è stato pienamente soddisfacente.

 




Colpi d’arma da fuoco in via Algeri, gambizzato un 29enne

Ancora colpi d’arma da fuoco a Siracusa. Un pregiudicato di 29 anni è stato gambizzato in via Algeri. Due colpi di pistola hanno raggiunto le gambe dell’uomo, soccorso e trasportato in ospedale, dove si trova ricoverato. Non è in pericolo di vita.
La sparatoria è avvenuta ieri sera attorno alle 22, ma solo oggi se ne è avuto notizia. In corso le indagini, affidate ai Carabinieri. Da “leggere” i motivi dell’agguato per accertare ruoli e responsabilità.
Nei giorni scorsi, proprio i Carabinieri sono venuti a capo di un episodio simile, accaduto il 31 maggio scorso poco distante dalla scuola Martoglio di Siracusa. Tre persone sono state arrestate, a vario titolo, per quel duello da cavalleria rusticana pare con all’origine motivi sentimentali. Adesso questo nuovo caso.

Foto archivio




Movida, sanzioni a raffica al Lido di Avola: troppi giovani senza casco

Sanzioni per oltre 10 mila euro lo scorso fine settimana nel borgo marinaro di Avola. I carabinieri della Compagnia di Noto hanno effettuato un servizio specifico, vista la presenza massiccia di giovanissimi e turisti che hanno affollato il lungomare  per tutta la notte. Nel corso dei controlli sono state elevate numerose contravvenzioni per violazioni al codice della strada, in particolare per guida senza casco, fenomeno nuovamente molto diffuso anche tra i più giovani. Complessivamente, sono stati sottoposti a fermo amministrativo 5 veicoli e ritirate 3 carte di circolazione con sanzioni per oltre 10mila euro, sono state controllate circa 90 persone, elevate 15 contravvenzioni a veicoli senza assicurazione, a soggetti che non avevano mai conseguito la patente di guida e a 3 soggetti per guida in stato di ebbrezza, 2 dei quali denunciati alla Procura della Repubblica di Siracusa. I controlli nei luoghi della movida continueranno per tutto il periodo estivo.




Furti in negozi di Ortigia, in carcere 36enne siracusano

Si era reso responsabile di una serie di furti ai danni di attività commerciali di Ortigia nel 2020. Un siracusano di 36 anni, su cui pendeva una condanna residua di cinque mesi di reclusioni, è stato arrestato dai carabinieri su ordine dell’Autorità Giudiziaria. All’uomo, pregiudicato, era stato concesso il beneficio dell’affidamento in prova ai servizi sociali, ma i Carabinieri hanno accertato che non rispettava le prescrizioni della misura e che almeno in una circostanza aveva fornito false generalità per eludere un controllo. Vista la sua condotta, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la revoca dell’affidamento per scontare il resto della pena in carcere. I militari lo hanno così rintracciato e condotto a Cavadonna.




La sparatoria davanti alla Martoglio, le indagini rivelano un’altra verità: due arresti

Nuovi sviluppi nelle indagini sulla sparatoria dello scorso 30 maggio a Siracusa, nei pressi dell’ingresso della scuola Martoglio. I Carabinieri hanno arrestato anche il 36enne rimasto ferito ad una gamba, ritenuto in un primo momento il bersaglio di un possibile agguato per motivi sentimentali. Poco dopo l’episodio, era stato arrestato e posto ai domiciliari un 42enne che aveva ammesso le sue responsabilità e fatto ritrovare la pistola, detenuta illegalmente, con cui aveva esploso un colpo alla gamba destra del cugino.
Gli approfondimenti compiuti per chiarire tutti i dettagli della vicenda, hanno permesso di accertare la vera dinamica dell’accaduto e le responsabilità anche del 36enne e di un altro uomo, un 50enne siracusano, anche lui adesso arrestato.
Stando alla nuova ricostruzione scaturita dalle attività investigative, il 30 maggio il 42enne si sarebbe recato sotto casa del cugino di 36 anni per un chiarimento, a seguito di asseriti dissidi di natura passionale. I due si sarebbero ritrovati per strada a bordo di due scooter, entrambi armati di pistola.
Poco dopo, il 42enne. avrebbe esploso un colpo ferendo il cugino Questi avrebbe risposto al fuoco, sparando almeno quattro colpi in direzione della schiena e della testa del rivale e, non potendosi dileguare in quanto rimasto ferito, avrebbe dato incarico al 50enne di allontanarsi con lo scooter portando con sé la pistola calibro 22 utilizzata, al fine eludere le indagini e di accreditare la versione della aggressione poi fornita agli investigatori.
Durante il conflitto a fuoco, anche il 42enne è stato ferito in modo lieve alla gamba sinistra, riportando lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.
Al termine delle formalità, il 36enne è stato condotto in carcere a Cavadonna, mentre il 50enne è stato posto ai domiciliari.




L’esplosione a Sortino, in prognosi riservata la sorella dell’operaio deceduto

Si trova ricoverata in prognosi riservata al reparto Grandi Ustionati del Cannizzaro di Catania la sorella dell’operaio forestale di 56 anni deceduto sabato notte a Sortino. L’abitazione in cui i due vivevano, a due piani, è stata squarciata prima da una esplosione e poi da un incendio. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La donna, invece, è stata estratta viva dalle macerie e subito trasferita in ospedale. Una fuga da una bombola di gas potrebbe essere alla base della tragedia.
La donna, 62 anni, ha riportato ustioni del terzo grado sul 25% del corpo, in particolare torace e arti. L’equipe sanitaria, al momento, non ha sciolto la prognosi sulla vita. Importanti per il decorso le prossime 48 ore.
Intanto, non sarebbe stata ritenuta necessaria l’autopsia sul corpo del 56enne deceduto in seguito all’esplosione avvenuta nell’abitazione di via Carlentini. La salma dovrebbe quindi essere consegnata nelle prossime ore ai familiari, per procedere con i funerali. Secondo fonti vicine al Comune di Sortino non ci sarà proclamazione del lutto cittadino.