Compagni aggressivi, violenti, maneschi: violenza di genere, emergenza costante

Compagni aggressivi, spesso violenti se non addirittura maneschi. La violenza di genere ed i maltrattamenti in famiglia sono fatti drammaticamente ricorrenti nella nostra provincia. Forze dell’ordine costantemente impegnate nella tutela delle vittime, nella stragrande maggioranza dei casi donne. C’è lo strumento del codice rosa, la stanza per lei dei Carabinieri e la rete dei centri antiviolenza. Per uscire dall’incubo, la denuncia rimane quindi lo strumento più efficace.
Nella giornata di ieri, agenti del Commissariato di Pachino hanno denunciato un giovane di 29 anni per il reato di maltrattamento in famiglia e percosse. Sempre nelle scorse ore, gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Siracusa hanno notificato 4 provvedimenti di ammonimento nei confronti di altrettanti uomini violenti, responsabili di atti persecutori nei confronti delle ex compagne.




Corriere della droga intercettato a Targia: in auto, 50mila euro di cocaina purissima

In auto viaggiava con mezzo chilo di cocaina. E’ stato intercettato e bloccato a Targia, dalla Guardia di Finanza di Siracusa. Nel disperato tentativo di non farsi beccare, ha cercato di eludere l’alt imposto dalla fiamme gialle, per tentare di disfarsi del suo carico. Ma per un 28enne catanese non c’è stato nulla da fare: grazie al fiuto del cane Aquila, i finanzieri hanno comunque rinvenuto e sequestrato l’ingente quantitativo di cocaina purissima, in
parte occultata nel vano portaoggetti dell’auto; l’altra, lanciata tra le sterpaglie nel corso dell’inseguimento.
La sostanza stupefacente sequestrata avrebbe fruttato, una volta messa in commercio, circa 50 mila euro.
Il pusher catanese – gravato da precedenti specifici – è stato tratto in arresto e condotto in carcere a Cavadonna. Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno al momento vagliando ogni indizio per tentare diindividuare i canali di approvvigionamento del pusher.




Passa il Giro d’Italia e lui deve attraversare la strada e colpisce un poliziotto: denunciato

Ha investito con l’auto un poliziotto e per questo motivo un 38enne è stato denunciato a Noto. L’agente se l’è cavata con qualche contusione ed abrasioni varie. Stava presidiando uno dei varchi predisposti per consentire in sicurezza il passaggio dei ciclisti del Giro d’Italia. Ma il 38enne in questione non ne voleva sapere di non poter attraversare via dei Mille.
Ne è nata una discussione animata e alla fine l’uomo ha aggredito e minacciato il poliziotto. Inoltre – spiegano dalla Questura – nel far manovra con la sua auto, ha colpito il poliziotto.
Il 38enne è stato identificato, al termine di una veloce attività di indagine. E’ risultato sottoposto a detenzione domiciliare, con autorizzazione ad assentarsi in specifici orari per provvedere alle proprie esigenze personali.
Dovrà ora rispondere anche di lesioni personali, minacce, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale.




Controlli dei Nas in provincia, primo bilancio 2022: chiusi un bar e una casa di riposo

Ci sono anche alcune attività della provincia di Siracusa tra quelle che, a seguito dei controlli avviati dall’inizio dell’anno dai Nas di Ragusa, hanno subito chiusure, sanzioni o segnalazioni dei titolari all’autorità giudiziaria.
Il bilancio totale è  di 8 chiusure  (4 sanitarie, 3 ristorative),  per un valore complessivo di un milione e 600 mila euro,133 ispezioni condotte, 14 violazioni penali, 70 illeciti amministrativi, 10 persone segnalate all’autorità giudiziaria, 41 alle autorità sanitarie e amministrative, sanzioni per circa 109 mila euro.
In questo contesto, l’ispezione eseguita presso un noto bar-caffè della provincia di Siracusa ha consentito di accertare l’esistenza di un laboratorio di pasticceria privo della prevista registrazione sanitaria della ASP, indispensabile ai fini della sicurezza alimentare. Il Servizio Igiene ne ha disposto la A Siracusa è stata scoperta una struttura ricettiva per anziani priva dell’iscrizione all’albo comunale, con irregolarità organizzative e funzionali, nonché l’aumento arbitrario della capacità ricettiva della struttura. Anche in questo caso il Comune ha disposto la chiusura dell’attività.
Di rilievo, poi, un caso riscontrato a Palazzolo, dove in due punti di accesso per la somministrazione dei test rapidi antigenici non veniva seguito il  protocollo di controllo di qualità e accuratezza che determina l’adeguatezza dei test antigenici agli standard previsti. Le strutture, segnalate, sono state sospese dalla somministrazione di test antigenici Sars-Cov2, da parte dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia.

 




Maltrattamenti e sequestro di persona, arrestato compagno violento di 31 anni

E’ un 31enne di Francofonte l’uomo arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, lesioni e sequestro di persona. Secondo quanto emerso durante le indagini, sarebbe stato solito vessare la compagna, sottoponendola a continue violenze fisiche e psicologiche. L’avrebbe persino segregata in casa, chiudendola a chiave in una stanza priva di balconi, quando lui si assentava.
La condotta violenta dell’uomo ha avuto inizio in un comune del ragusano, per poi continuare a Francofonte, dove la coppia si era trasferita nella speranza, rimasta vana, di recuperare il rapporto. Dopo un primo periodo di apparente calma, il 31enne ha ripreso nella sua condotta violenta, fino a quando la donna si è decisa a denunciarlo ed a interrompere la relazione e la convivenza.
Lui, però, non si è rassegnato. E noncurante degli ammonimenti notificatigli dai Carabinieri, ha sorpreso la donna da sola in una strada del centro di Francofonte. Dopo averla avvicinata, l’ha offesa e poi colpita con violenza alla bocca, provocandole la rottura dei denti e costringendola a ricorrere a urgenti cure mediche.
Proprio quest’ultimo episodio ha indotto l’Autorità Giudiziaria, su richiesta della Procura della Repubblica di Siracusa, ad emettere il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari, eseguito dai Carabinieri.




Un furto d’auto alla base del tentato omicidio di Lentini, in carcere i due fratelli

Il furto della vettura di proprietà del padre sarebbe il motivo alla base del tentato omicidio di Lentini. E’ quanto hanno ricostruito gli investigatori della Squadra Mobile di Siracusa che, in poche ore, hanno chiuso il cerchio sottoponendo a fermo di indiziato di delitto due fratelli, di 19 e 26 anni. Sarebbero stati loro, secondo l’accusa, a sparare in via Rossini sabato sera, colpendo di striscio il loro bersaglio ora ricoverato in ospedale a Lentini.
I poliziotti sono riusciti ad individuare e bloccarli dopo una veloce ricerca. Si nascondevano in una abitazione, dove è stato rinvenuto anche un quantitativo di marijuana (2,3 kg). L’arma utilizzata, una pistola calibro 7.65, è stata rinvenuta poco dopo la sparatoria, insieme a decine di cartucce e sostanza stupefacente in una garage nella disponibilità dei due fratelli.
I due si trovano da ieri in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Droga, ancora crack sequestrato in via Santi Amato. Pusher 19enne ai domiciliari

Continua senza sosta la lotta all’odioso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nelle ore scorse, due i sequestri di droga effettuati dalla Polizia di Siracusa.
Nella “solita” via Santi Amato, gli agenti hanno notato un giovane che cercava di disfarsi di un involucro. Recuperato e sequestrato, conteneva 14 dosi di crack. A seguito di perquisizione personale, il pusher 19enne è stato trovato in possesso di una dose di marijuana, una sigaretta artigianale della stessa sostanza e 108 euro in contanti, probabile provento dell’attività illecita. Dopo le incombenze di rito il giovane è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.
Inoltre, sempre in via Santi Amato, ma nelle prime ore del mattino, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato circa 70 grammi di cocaina e 40 grammi di crack.




Tentato omicidio nel siracusano, due fratelli in stato di fermo

Due fratelli sono stati posti in stato fermo per tentato omicidio. La Polizia ha eseguito il provvedimento, al termine di accurate indagini scattate subito dopo il ferimento di un uomo, raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco, ieri sera a Lentini.
Teatro del tentato omicidio via Rossini. Quattro i colpi esplosi, due hanno raggiunto la vittima alla schiena ed alla mano, ma fortunatamente solo di striscio. L’uomo è ricoverato in ospedale a Lentini e non è in pericolo di vita.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due fratelli sarebbero entrati in azione per “punire” il loro bersaglio, per non ancora meglio chiariti dissapori personali.
A condurre le indagini, la Squadra Mobile di Siracusa e del commissariato di Lentini.




Vecchi rancori sfociano in rissa: coltellate in via Livorno, tre denunciati

Rischiava di avere conseguenze ancor peggiori la rissa che sabato pomeriggio è scattata tra tre uomini,in via Livorno, ad Avola. Quando gli agenti del locale commissariato hanno notato un assembramento di persone, si sono avvicinati: un uomo era riverso a terra, con ferite di arma da taglio alle mani e al fianco. Sul posto, un’ambulanza del 118, che ha condotto il ferito in ospedale. Raggiunto il nosocomio, i poliziotti hanno trovato in pronto soccorso un altro uomo con ferite di arma da taglio, al collo e alle mani. L’uomo, allontanatosi da via Livorno, aveva raggiunto l’ospedale da solo, in auto.
Gli investigatori, a seguito di attività di indagine, hanno accertato che le persone coinvolte nella rissa erano tre, pare per rancori dovuti a dissidi familiari. Si erano tre persone erano rimaste coinvolte in una rissa per vecchi rancori dovuti a dissidi familiari e, dopo essersi minacciati a vicenda, erano passati alle vie di fatto ferendosi con un coltello da cucina.
I tre uomini, rispettivamente di 56, 40 e 30 anni, sono stati denunciati per rissa aggravata, lesioni personali e minacce gravi.




Sbarco ad Augusta: 78 migranti soccorsi in barca a vela, condotti a Pozzallo

Sbarco ieri pomeriggio al porto commerciale di Augusta. Alle 17:00 sono arrivati 78 migranti, mediorientali, soccorsi in mare da una motovedetta della Capitaneria di Porto mentre tentavano, in barca a vela, di raggiungere le coste italiane.
Dopo lo sbarco, i migranti sono stati sottoposti ai controlli sanitari previsti dalle normative e alle successive operazioni di identificazione e fotosegnalamento. Sono poi stati trasferiti a Pozzallo.

Foto: repertorio