Siracusa. Evasione, 31enne arrestato torna ai domiciliari

E’ stato posto nuovamente ai domiciliari, da cui era evaso. Gli agenti delle Volanti, impegnati nei quotidiani controlli a coloro che in città sono sottoposti a misure limitative della libertà personale, anche questa volta hanno rintracciato dei soggetti che, non rispettando tali misure, si aggiravano liberamente per le vie cittadine. Nel corso dei controlli effettuati ieri, gli agenti hanno arrestato  Giuseppe Di Paola, 31 anni, per il reato di evasione. L’uomo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato nuovamente posto agli arresti domiciliari.




Siracusa. Droga e una moto rubata nascoste in garage, arrestato un 29enne

Agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno arrestato il 29enne Silvio Dinetti, colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente.
Una perquisizione nel garage di pertinenza dell’abitazione dell’arrestato, ha permesso di rinvenire una quantità di sostanza stupefacente tale da far ritenere di essere in presenza di una vasta e articolata attività di spaccio.
Gli agenti hanno sequestrato 6 grammi di cocaina, 120 grammi di hashish e 12 grammi di marijuana.
La perquisizione, inoltre, ha consentito il rinvenimento di un motociclo Honda 750, del valore commerciale di oltre 12.000 euro, rubato a Siracusa il 14 agosto scorso. L’uomo è stato posto ai domiciliari.




Con metal detector e georadar, la Polizia scova un vero e proprio arsenale

Nascosto in diversi anfratti, gli investigatori della Polizia hanno ritrovato un vero e proprio arsenale. Armi e munizioni accuratamente sigillate, per evitare che gli agenti atmosferici e l’umidità le danneggiassero.
Gli uomini del Commissariato di Lentini e della Squadra Mobile di Siracusa, con l’ausilio di un georadar e di un metaldetector, hanno passato al setaccio un terreno di contrada Guardara, a Lentini, nella disponibilità di Alfio Amenta, arrestato ieri.
All’interno di un muretto di blocchi in tufo, che delimitava il garage dell’abitazione, gli investigatori hanno rinvenuto una pistola semiautomatica marca Beretta, calibro 7,65, un revolver calibro 22, privo di matricola, un revolver North American, anch’esso calibro 22, 101 cartucce calibro 9, 42 cartucce calibro 7,65, 48 cartucce calibro 22 e 20 cartucce calibro 22 lungo.
Ispezionando anche lo sportello di un’autovettura parcheggiata nel pressi del fondo, è stata rinvenuta una pistola mitragliatrice tipo Skorpio calibro 7,65 browing, due pistole semiautomatiche e 911 cartucce di vario calibro.
Tutte le armi ritrovate saranno spedite nei laboratori della Polizia di Stato ed attentamente esaminate per accertare se in passato sono state utilizzate per compiere atti criminali. Sotto il profilo investigativo l’ingente ritrovamento di armi e munizioni fornisce numerosi spunti ed è ovvio che le indagini e le perquisizioni continueranno fino a far piena luce sull’intera vicenda.
La potenzialità offensiva delle armi ritrovate è tale che gli inquirenti non tralasceranno alcuna pista per capire chi poteva servirsi di tale arsenale ed a quale scopo criminale




Siracusa. Incidente mortale in via Cannizzo: pedone 74enne investito da uno scooter

Un anziano ha perduto la vita in via Cannizzo, a Siracusa. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo stava attraversando la strada quando è stato travolto da uno scooter che sopraggiungeva. Alla guida della moto un giovane. Sotto shock, avrebbe dichiarato di non essersi accorto dell’anziano 74enne che abiterebbe poco distante dalla zona teatro del tragico incidente. Rovinosa la caduta sull’asfalto. All’arrivo dei soccorsi, purtroppo, non c’era più nulla da fare.
Sul posto tre pattuglie della Municipale. La strada è rimasta chiusa per tutto il tempo necessario per gli accertamenti del caso.
Si tratta della stessa arteria dove, alcuni anni fa, era avvenuto il grave incidente poi costato la vita al giovane Renzo Formosa. Recentemente, per rendere più sicura la strada, è stato realizzato uno spartitraffico.




Armi e droga in un casolare, con il geodar la Polizia scandaglia anche il sottosuolo

Ancora un colpo allo spaccio inferto dalla Polizia alle organizzazioni criminali. Gli investigatori del Commissariato di Lentini e della Squadra Mobile, sono riusciti a chiudere il cerchio attorno ad Alfio Amenta, ritenuto vicino agli ambienti della malavita con particolare predilezione per lo spaccio di sostanze stupefacenti a Lentini e Carlentini.

L’operazione di Polizia, scattata nella mattinata di ieri, ha consentito di rinvenire in un casolare di contrada Gualdara, a Lentini, circa 300 grammi di cocaina pura, armi, munizioni ed altro materiale di provenienza illecita.
Insieme ai cani delle unità cinofile, utilizzato il georadar per scandagliare tutto il terreno che circondava l’immobile.
Ben occultati tra intercapedini varie e nel sottosuolo, sono stati rinvenuti nel complesso una pistola calibro 38 provento di furto (denunciato nel 2010 a Piazza Armerina) e relativo munizionamento, 280 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, la somma in contanti di 8.400 euro, un pizzino riportante l’elenco di numerose armi da guerra e due carte di identità ancora non intestate a nessuno, del Comune di Lentini.
L’utilizzo del georadar ha dato un importante contributo perché fornisce una “sezione” del terreno indagato dalla superficie, alla ricerca di cavità nascoste nel sottosuolo.

Desta particolare curiosità ed allarme il fatto che nel terreno siano stati ritrovati 50 bossoli già esplosi di fucile mitragliatore AK 47, meglio conosciuto come kalashnikov.
Alfio Amenta è stato arrestato e tradotto in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.




Siracusa. Ancora un blitz in via Italia 103, i Carabinieri sequestrano 92 dosi di cocaina

Ancora un sequestro di droga nella zona di via Italia 103. I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Siracusa hanno rinvenuto un centinaio di dosi di cocaina.
Dopo un’accurata attività di osservazione e controllo, hanno fatto irruzione in una palazzina già teatro dell’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri denominata Demetra. Una volta entrati, i militari sono riusciti a sequestrare 92 dosi di cocaina, del peso complessivo di circa 20 grammi, pronte per la vendita.
Lo stupefacente, destinato allo spaccio nella città di Siracusa, avrebbe fruttato diverse migliaia di euro.




Camerieri senza mascherine, richiesta chiusura temporanea di un pub di Augusta

Controlli anti-covid sempre in atto. Ad Augusta, i Carabinieri hanno verificato il rispetto delle norme nei luoghi della movida. Ispezioni ed i posti di controllo, spesso effettuati anche in corrispondenza delle principali arterie stradali cittadine ed extraurbane, anche per dare impulso all’azione di prevenzione e contrasto ai comportamenti di maggior pericolo.
Sono stati controllati nei giorni scorsi 14 esercizi commerciali, 316 persone e 184 veicoli, eseguendo 13 perquisizioni personali.
Un noto e frequentato pub megarese è stato sanzionato per il mancato uso dei dispositivi di protezione individuale da parte dei camerieri che servivano i clienti ai tavoli. Una multa da 400 euro, a cui seguirà anche la richiesta al Prefetto di Siracusa di applicazione della prevista sanzione accessoria della sospensione temporanea delle attività. Non sono stati forniti elementi per l’identificazione del locale.
I posti di blocco hanno portato all’elevazione di verbali per complessivi 4mila euro. Sono stati ritirati 3 documenti di circolazione e sottratti complessivamente 20 punti dalle patenti di guida.




Noto. Fiamme in un appartamento disabitato di vico Salonia

Un incendio si è sviluppato nel pomeriggio in un appartamento nel centro storico di Noto. Fiamme in vico Salonia, nei pressi di piazza XVI Maggio. L’abitazione, al pian terreno, era disabitata da tempo. A bruciare, i rifiuti accatastati al suo interno. Nessun ferito.
Sul posto è intervenuta anche la Polizia.




Varenne, l'indagine e le intercettazioni: la droga"mascherata" dietro termini ippici

L’indagine che ha condotto all’odierna operazione “Varenne” ha preso il via nell’agosto 2018, con l’arresto in flagranza del siracusano Salvatore Di Fede (detto “il pelato”). L’uomo venne sorpreso dai Carabinieri in possesso di circa 9 kg di hashish.
Un quantitativo che ha fatto sorgere agli investigatori il sospetto che Di Fede potesse essere un importante acquirente di stupefacente che poi rivendeva in città per alimentare varie piazze di spaccio. L’attività investigativa avrebbe fatto emergere anche che, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari, riusciva a continuare la sua attività di acquisto e rivendita di grosse partite di hashish e cocaina, coadiuvato da Claudio Barone e Massimo Toromosca.
Da quanto emerso nel corso delle indagini, Di Fede sarebbe stato solito utilizzare due canali per l’approvvigionamento dello stupefacente: il primo facente capo al palermitano Giovanni Pasqua, per l’hashish; ed il secondo, attraverso soggetti catanesi tra cui Rosario Sicurella.
Per i viaggi di approvvigionamento di hashish e di cocaina veniva utilizzato come corriere – secondo la ricostruzione degli investigatori – Massimo Toromosca.
Parallelamente, nel corso dell’attività di indagine, è stata scoperta l’esistenza di un altro piccolo gruppo di spacciatori composto da Sebastiano Galeota, Giuseppe Bronzo e Giuseppe Greco. Questi ultimi, dopo essersi affrancati e aver guadagnato la loro autonomia nel mondo dello spaccio, avrebbero iniziato ad approvvigionarsi in maniera autonoma dagli stessi fornitori di Salvatore Di Fede, tra i quali Giovanni Pasqua.
Da quest’ultimo, è emerso durante le indagini, si sarebbero “riforniti” anche altri presunti spacciatori “autonomi” come Francesco Paolo Zuccarello, Daniele Alì e Francesco Campanella.
Nelle telefonate intercettate, Pasqua e tutti i suoi interlocutori utilizzavano un linguaggio convenzionale mutuato dal mondo dell’ippica, per riferirsi alle varie tipologie di sostanza stupefacente. Così, di volta in volta, gli stupefacenti venivano denominati in base al loro colore, associato a quello del mantello dei cavalli: pertanto, per riferirsi all’hashish, sostanza dal tipico colore marrone, gli spacciatori usavano il termine convenzionale “sauro”, un cavallo dal manto castano.

Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati complessivamente ben 73 kg di hashish e 171 grammi di cocaina, procedendo all’arresto in flagranza di reato di 16 persone. L’introito stimato del giro di droga scoperto grazie a questa indagine, iniziata a marzo 2018 e conclusasi a novembre dello stesso anno, è di circa 350.000 euro.
Sono stati tradotti in carcere:
• DI FEDE Salvatore, classe 1974
• BARONE Claudio, classe 1983
• TOROMOSCA Massimo, classe 1974
• ZUCCARELLO Francesco Paolo, classe 1971
• ALI’ Daniele, classe 1986
• GALEOTA Sebastiano, classe 1978
• BRONZO Giuseppe, classe 1979
• GRECO Giuseppe, classe 1968
• CAMPANELLA Francesco, classe 1988

sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Siracusa:
• PASQUA GIOVANNI, classe 1968
• SICURELLA Rosario, classe 1978

All’attività di esecuzione hanno preso parte 80 militari dell’Arma dei Carabinieri di Siracusa.
Nel corso delle odierne perquisizioni sono stati altresì rinvenuti nell’abitazione dell’Alì e sequestrati circa 17 grammi di marijuana e 1 pianta della medesima sostanza alta circa 2 metri.
Risultano attive le ricerche su di un altro soggetto allo stato resosi irreperibile.




Operazione antidroga "Varenne", 12 misure cautelari tra Siracusa, Catania e Palermo

Sono 12 le persone coinvolte nell’operazione antidroga “Varenne”. Dalle prime ore del mattino, i Carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Siracusa. Tutti gli arrestati sono ritenuti responsabili di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: cocaina, marijuana ed hashish. Sono 10 le ordinanze di custodia in carcere, 2 invece, le misure interdittive (divieto di dimora a Siracusa). Numerose le perquisizioni eseguite, con l’ausilio di cani antidroga. I Carabinieri hanno eseguito anche controlli per scovare eventuali armi ed esplosivi.

Le indagini sono iniziate ad agosto 2018, con notevoli riscontri sulla presunta fiorente attività di spaccio a Siracusa  e i relativi canali di rifornimento. Un gruppo di spacciatori “slegati” dai grandi sodalizi presenti sul territorio e che anzi ha saputo approfittare dei “buchi” creati nella rete criminale dalle brillanti operazioni di contrasto condotte dalle forze dell’ordine. Ingenti le quantità di stupefacenti sequestrate durante le indagini. Il procuratore aggiunto Scavone ha evidenziato come “la richiesta di droga non cessa, i gruppi sono sempre pronti ad organizzarsi. Acquistano a Catania ed e Palermo, dove il costo della cocaina è inferiore”.

La terminologia utilizzata dagli odierni indagati faceva spesso riferimento ai termini dell’ippica e dei cavalli. Da qui la scelta del nome dell’operazione, battezzata appunto Varenne. Il pm Dragonetti ha evidenziato come “il linguaggio utilizzato durante le conversazioni intercettate sia stato facilmente interpretato e decriptato. Utilizzate telecamere ed intercettazioni ambientali, decisive per lo sviluppo dell’attività”.

Le indagini hanno preso le mosse dall’arresto in flagranza di Salvatore Di Fede (detto “il pelato”), considerato dagli investigatori il referente del piccolo gruppo che muoveva comunque una grande quantità di droga. Numerosi i sequestri, soprattutto se si considera il breve periodo di indagine.