Rogo mortale, in stato di fermo due uomini: sono ritenuti responsabili della morte di un 36enne

Nelle prime ore di questa mattina, due uomini sono stati posti in stato di fermo a Noto: sono sospettati della morte di un 36enne, che ha perduto la vita nel rogo della sua abitazione. Era il 15 febbraio. I due, di 25 e 37 anni, sono stati identificati e raggiunti da agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Noto.
Le fiamme, in ronco Branciano, hanno velocemente invaso l’intera abitazione, su due livelli. Impossibile per i soccorritori accedervi. Solo una volta domato il rogo, è stato rinvenuto il corpo carbonizzato del 36enne che vi abitava. Dalle prime informazioni, gli agenti appuravano che la vittima era rientrato nella propria abitazione dopo aver partecipato ad un a festa di compleanno.
I poliziotti hanno ricostruito i fatti apprendendo dai Vigili del Fuoco che questi ultimi avevano trovato il cadavere accanto un secchio d’acqua, con il quale, probabilmente, la vittima aveva cercato di spegnere l’incendio.
Non potendosi escludere il dolo, sono partite delle accurate indagini. A poche ore dal fatto, due individui sono stati ripresi nei pressi dell’abitazione della vittima mentre si accingevano ad entrare, per poi darsi alla fuga seguiti da una scia di fumo e dalle fiamme che si sono propagate così velocemente da non lasciare scampo alla povera vittima.
I poliziotti si sono avvalsi anche di video pubblicati sui social dagli stessi indagati. I filmati li immortalano nitidamente nel loro abbigliamento sportivo, lo stesso indossato poche ore più tardi quando, lasciata l’abitazione a bordo della loro utilitaria, raggiungono il vicolo dove è ubicata l’abitazione della vittima.
La sovrapposizione ed analisi dei frames video non lascia dubbi di sorta sulla piena corrispondenza dei capi di vestiario e dunque sull’identità dei due soggetti.
L’azione delittuosa si sarebbe consumata in pochi minuti: il primo a fare ingresso è il giovane di 25 anni, seguito dal complice di 37 anni. Dopo due minuti i due si allontanano e, a distanza di 8 minuti circa, è possibile notare del fumo e subito dopo le fiamme.
La vittima, accortasi dell’incendio, nel tentativo estremo di spegnere le fiamme che avevano ormai circondato l’intero stabile distruggendo gli arredi, è stata sopraffatta dal monossido di carbonio che ne ha provocato il decesso per asfissia sulla rampa di scale che dal piano terra conduce al primo piano, dove aveva la camera da letto.
Nessun altro individuo viene visto arrivare sui luoghi prima dei due indagati e questo viene considerato dagli investigatori elemento decisivo che depone per la loro responsabilità.
Non sono noti i motivi del gesto, verosimilmente riconducibili a pregressi contrasti maturati in ambienti vicini a quello della vittima.
I due indagati, infatti, uno dei quali con numerosi precedenti di polizia, sono noti alle forze dell’ordine per muoversi in ambienti criminali .
I due fermati sono ora in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. Segregata in casa e malmenata, arrestato fidanzato violento

Sequestro di persona e maltrattamenti è l’accusa di cui dovrà rispondere, nei fatti si tratterebbe di un contesto di continue violenze ai danni della compagna, tanto da determinare l’esigenza di collocare la vittima in una Casa Famiglia, sia per esigenze di protezione, sia di supporto psicologico.

Un uomo di 35 anni è stato per questo posto ai domiciliari, al termine di indagini avviate dalla Squadra Mobile dopo un episodio che sembrava un caso isolato e che, al contrario, non lo sarebbe stato affatto. Così nei giorni scorsi, su richiesta del Pm Parodi, gli agenti della Mobile hanno eseguito l’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Siracusa, Piccione, collocando il 35enne ai domiciliari.

Tutto parte da un primo intervento delle Volanti nell’abitazione dell’uomo, che all’epoca viveva insieme alla giovane in viale Santa Panagia. L’intervento era scattato a seguito della segnalazione di un’aggressione ai danni di una giovane donna.
Giunti sul posto, gli agenti avevano trovato la giovane con l’occhio sinistro tumefatto, un taglio al cuoio capelluto e varie ecchimosi sugli arti . Due amiche la stavano conducendo in ospedale.Secondo le prime dichiarazioni della donna, era emerso che il fidanzato l’aveva colpita con un tubo di metallo. Nell’appartamento, la polizia aveva anche rinvenuto droga  (marijuana, hashish, cocaina e ketamina), un bilancino di precisione, materiale di confezionamento e la somma di oltre 1.200 euro in contanti, probabile provento di spaccio. L’uomo era stato, dunque, arrestato anche per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Secondo quanto emerso dalle indagini, quella che sembrava una manifestazione violenta singola ai danni della convivente sarebbe invece stata una situazione di sistematica vessazione e violenza fisica e psicologica subita per lungo tempo dalla vittima, che sarebbe persino sfociata in un grave episodio di sequestro di persona.
La vittima sarebbe stata perfino segregata all’interno dell’appartamento, con contestuali atti di minaccia e violenza fisica e lesioni gravi nei suoi confronti. La donna, secondo quanto accertato, non avrebbe nemmeno avuto la possibilità di comunicare con l’esterno.
L’incubo è finito grazie all’intervento di due amiche che, preoccupate di non avere più sue notizie, l’hanno raggiunta a casa , trovandola in disperate condizioni fisiche e psichiche. Di forza, dunque,  l’hanno trascinata fuori, di fatto, liberandola, per poi affidarla alla custodia del personale delle Volanti, nel frattempo intervenuti.




Atti persecutori ai danni dell’ex compagna: 31enne arrestato dai carabinieri

Stalking ai danni dell’ex compagna. Con quest’accusa i Carabinieri della Stazione di Rosolini, a conclusione di indagini condotte in collaborazione con personale dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Noto, hanno arrestato un 31 enne avolese.

La donna, tormentata da centinaia di chiamate e messaggi al giorno, appostamenti sotto la sua abitazione e comportamenti tali da indurla a modificare la sua vita, ha denunciato più volte quanto subiva ai carabinieri.

I militari, con i coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa, hanno avviato delle indagini e interrotto questa spirale di violenza psicologica con l’arresto dell’uomo, posto ai domiciliari.




Siracusa. Incidente sul lavoro,operaio in elisoccorso al Cannizzaro: indagini in corso

Indagini in corso sulle cause dell’incidente sul lavoro di cui questa mattina è rimasto vittima un giovane operaio, di 25 anni, impegnato in un cantiere edile di via Monsignor Gozzo, nella zona alta di Siracusa. L’uomo, per cause al vaglio degli inquirenti, è precipitato nel vano ascensore, da un’altezza di circa 8 metri, per poi andare a battere contro il suolo. Sul posto, i sanitari del 118, i vigli del fuoco, la polizia. Necessario, tuttavia, l’intervento dell’elisoccorso, a bordo del quale il 25enne è stato condotto presso l’ospedale Cannizzaro di Catania in codice rosso. Le sue condizioni sarebbero serie ma il giovane non sarebbe in pericolo di vita. Verifiche in corso per appurare se le condizioni di sicurezza del cantiere e dei lavoratori impiegati fossero adeguate. I primi elementi trapelati sembrerebbero confermarlo.




Siracusa. Estorsione, in carcere 81enne: 5 anni e mezzo da scontare a Cavadonna

Dovrà scontare una pena di 5 anni e sei mesi di reclusione per estorsione.

Un uomo di 81 anni è stato per questo arrestato ieri dagli agenti della Squadra Mobile di Siracusa, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa.

L’estorsione di cui l’uomo è ritenuto responsabile risale al 2013. Sconterà la sua pena nel carcere di Cavadonna, dove è stato condotto dopo le incombenze di rito.




Lite per un debito non saldato,39enne spara contro l’auto di un uomo: scatta l’arresto

Dovrà rispondere di minaccia grave, danneggiamento e porto abusivo di armi e munizioni. Dopo una lite con un conoscente, sabato scorso, ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro l’auto dell’uomo, da cui pretendeva del denaro ritenendo di vantare un credito. Arrestato dai carabinieri di Francofonte un uomo di 39 anni, già noto alla giustizia. E’ accusato di minaccia grave, danneggiamento e porto abusivo di armi e munizioni.
I Carabinieri, intervenuti subito dopo gli spari, hanno rinvenuto i colpi esplosi- cal. 7,65- e, grazie anche alla visione delle immagini dei  sistemi di videosorveglianza, hanno potuto ricostruire la dinamica dell’episodio.
L’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Siracusa come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa

 




Aggredisce l’ex fidanzata e le sue amiche, sorpreso con un coltello: 23nne bloccato dai carabinieri

Dopo una serata trascorsa con gli amici in un locale pubblico di Pachino,si è introdotto nel giardino di casa dell’ex fidanzata, aggredendola per vecchi rancori legati alla recente fine della loro relazione. Non pago, ha aggredito anche due amiche della ragazza.

Per questo un 23enne di Modica è stato arrestato dai carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Noto. Tempestivo, quando la segnalazione è partita, l’intervento dei militari, che una volta raggiunto l’uomo, hanno rinvenuto un coltello a serramanico di 17 centimetri addosso al giovane, per questo anche denunciato per detenzione illegale alla Procura della Repubblica di Siracusa.
Al termine delle formalità, il 23enne  è stato condotto dapprima presso la sua abitazione di Scicli agli arresti domiciliari e dopo il rito direttissimo, celebrato nella giornata di ieri davanti al Tribunale di Siracusa, è stato sottoposto all’obbligo di firma presso la Tenenza di Scicli.




A Siracusa il Reparto Prevenzione Crimine, capoluogo al setaccio e controlli antidroga

Azione congiunta ieri sera, condotta dagli uomini delle Volanti, unitamente al Reparto Prevenzione Crimine di Catania. Controllo straordinario  del territorio comunale, con l’identificazione di 40 persone e il controllo di 35 veicoli.
Nell’ambito dei controlli effettuati, gli agenti hanno denunciato 4 persone sottoposte a misure limitative della libertà personale ed assenti al controllo.
Inoltre, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato in via Santi Amato ed in viale Dei Comuni, note piazze di spaccio, 0,50 grammi di crack e 0,75 di hashish.




Armi, droga e violenza: dieci anni e 8 mesi a un 55enne, denunciato 34enne

Ordine per la Carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, nei confronti di un uomo di 55 anni. L’hanno eseguito gli agenti del commissariato di Augusta.
L’uomo, con sentenza divenuta definitiva, è stato condannato alla pena di 10 anni e 8 mesi e alla multa di 28.000 euro poiché ritenuto colpevole di diversi reati (detenzione illegale e porto abusivo di armi, lesioni personali, maltrattamenti in famiglia, evasione, nonché reati inerenti gli stupefacenti) commessi ad Augusta nel periodo compreso tra novembre 2017 e gennaio 2019.
Dopo le incombenze di rito, l’uomo è stato portato nella Casa Circondariale di Gela.

Gli agenti, nell’ambito di un altro intervento, hanno anche denunciato un uomo di 34 anni per il reato di detenzione abusiva di armi, poiché trovato in possesso di una carabina detenuta illegalmente non in regola con la vigente normativa in materia di armi.




Vende un trattore on line ma è una truffa: denunciata trentenne di Crotone

Vende on line un trattore “fantasma”. Dopo avere ricevuto la somma di 2.900 euro dall’acquirente, infatti, il mezzo non è mai stato consegnato. A seguito di indagini, gli agenti del commissariato di Pachino hanno individuato la presunta responsabile della truffa on line. Si tratta di una donna di 30 anni, di Crotone. La trentenne è stata denunciata.