Frontale in via Capo Murro di Porco: feriti i conducenti delle auto coinvolte

Scontro frontale in tarda mattinata in via Capo Murro di Porco. L’impatto ha riguardato due auto: una Mazda che procedeva in direzione Fanusa ed una Renault Kajar che procedeva in direzione Siracusa. Per cause al vaglio della Polizia Municipale,i due mezzi hanno terminato la propria corsa l’uno contro l’altro,in uno scontro frontale violento,a causa del quale entrambi i conducenti hanno riportato lesioni. L’uomo alla guida della Renault e la donna alla guida della Mazda sono stati condotti in ospedale e avrebbero riportato entrambi un trauma toracico. Esplosi gli airbag di entrambe le auto,i conducenti indossavano le cinture di sicurezza,elemento che ha scongiurato conseguenze ben più serie.




Paura in via Lombardia, fuoco in un appartamento al secondo piano di uno stabile

Paura nella tarda serata di ieri in via Lombardia, nei pressi di viale Tunisi.
Per ragioni al vaglio degli inquirenti, un incendio è divampato all’interno di un appartamento posto al secondo piano di uno stabile Cipe. L’allarme è scattato poco prima della mezzanotte. Il timore riguardava soprattutto l’eventuale presenza di un bambino all’interno dell’abitazione, ipotesi poi fortunatamente esclusa. Oltre ai vigili del fuoco, per le operazioni di spegnimento, sul posto un’ambulanza del 118 e una Volante. Dopo le operazioni di spegnimento, le forze dell’ordine hanno contattato la polizia municipale per richiedere attraverso i servizi sociali un alloggio provvisorio per il titolare dell’appartamento, reso inaccessibile a causa dell’incendio divampato. Secondo alcune indiscrezioni le fiamme avrebbero avuto origine dalla cucina dell’abitazione.




Scimpanzé in catene in una casa di Cassibile, liberato dai Carabinieri

I carabinieri del Nucleo Cites di Catania
hanno sequestrato uno scimpanzé di tre anni e mezzo trovato in catene all’interno di un’abitazione, a Cassibile. A detenerlo senza autorizzazione. L’esemplare di scimpanzé (Pan troglodytes) è inserito fra le specie pericolose per la salute e l’incolumità pubblica e fra quelle ad alto rischio estinzione, tutelate dalla normativa Cites (convenzione sul commercio internazionale di specie selvatiche minacciate di estinzione).
Secondo i Carabinieri, era tenuto in condizioni incompatibili con la sua natura, come attestato dai veterinari. Era legato ad una catena di circa due metri che, oltre a costringerlo a comportamenti innaturali e stereotipati, gli aveva procurato una gravissima lesione in prossimità dell’inguine.
Lo scimpanzé, per come dichiarato dal soggetto, era stato portato da Malta, dove era stato acquistato sui mercati clandestini.
Sottoposto a sequestro, il primate è stato trasportato presso l’Ospedale Veterinario dell’Università di Messina, per le prime cure, e poi, con il supporto del Reparto Operativo del Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma, trasferito presso il Bioparco di Roma.
Nel corso della perquisizione, è stato inoltre rinvenuto anche un esemplare di pappagallo Ecletto (Eclectus roratus), anch’esso privo della prescritta documentazione Cites.

Foto archivio




Marijuana in un casolare nelle campagne di Pachino: denunciato 33enne

Detenzione ai fini di spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale. Con queste accuse la polizia dei commissariati di Pachino e Avola hanno denunciato due uomini. A seguito di predisposti controlli finalizzati al contrasto del consumo e della vendita di sostanze stupefacenti, gli agenti del commissariato pachinese, insieme ad unità cinofile antidroga della Questura di Palermo, hanno eseguito una perquisizione in un casolare nelle campagne di Pachino, rinvenendo e sequestrando 33 grammi di marijuana, 5 grammi di hashish e un bilancino di precisione.
Un uomo, di 33 anni, già conosciuto alle forze di polizia, è stato denunciato.
Inoltre, agenti del Commissariato  di Avola hanno denunciato un uomo di 27 anni per non essersi fermato ad un posto di controllo.
Il ventisettenne avrebbe accelerato bruscamente con la propria autovettura urtando il dispositivo di segnalazione ALT polizia e cercando di guadagnarsi la fuga.
Bloccato poco dopo, l’uomo è stato appunto denunciato




Blitz della Polizia Provinciale di Siracusa contro la pesca illegale nei pontili industriali

Nelle prime ore del mattino, operazione dalla Polizia Provinciale di Siracusa nell’area industriale di Punta Cugno, zona in cui la pesca è tassativamente vietata per la presenza di impianti produttivi, attività portuali e costante movimento di mezzi pesanti.
A entrare in azione dieci agenti, supportati da quattro autovetture – due civette e due con i colori d’istituto – schierati per un appostamento mirato. Dopo la verifica dei veicoli presenti nello spiazzale e il controllo degli accessi, il personale ha fatto ingresso in uno stabilimento dismesso, usato come varco abusivo da chi tenta di raggiungere il pontile industriale.
La perlustrazione ha permesso di sorprendere sedici persone mentre pescavano sul pontile, in un tratto di costa interamente ricadente in area industriale e portuale. Cartelli di divieto ben visibili e una realtà tutt’altro che naturale, segnata da attività umane continue, rendono la pesca non solo illegale ma anche potenzialmente pericolosa.
Il pescato, ancora vivo, è stato subito liberato in mare, nel rispetto delle procedure di tutela della fauna acquatica.




Scaricavano rifiuti a Siracusa, tre denunciati e un camion sotto sequestro

Tre persone, colte mentre scaricavano rifiuti in maniera illecita, sono state denunciate e multate al termine di due diversi interventi della Polizia municipale. Nel primo caso, una pattuglia, impegnata nei controlli in zona Fanusa, ha colto in flagrante due uomini non residenti a Siracusa mentre abbandonavano rifiuti all’interno di un terreno dove erano giunti a bordo di un camion. Intervenuti immediatamente, i vigili urbani hanno bloccato il conferimento e hanno accompagnato i due al Comando per le procedure di rito. Entrambi sono stati denunciati e sanzionati con 1.000 euro per conferimento fuori dal comune di residenza. Il mezzo utilizzato è stato posto sotto sequestro. A carico del conducente è scattata anche un’ulteriore sanzione per guida senza patente.
Nel secondo caso, gli agenti hanno sorpreso un altro uomo mentre abbandonava rifiuti nella zona della Borgata. Anche in questa circostanza è scattata la denuncia e le sanzione.
“Desidero esprimere il mio apprezzamento per il costante lavoro degli agenti che continuano a garantire presenza e controllo sul territorio”, dice l’assessore alla Polizia municipale Sergio Imbrò. “Torno a chiedere la collaborazione dei cittadini e il rispetto delle regole da parte di tutti. I controlli proseguono in modo serrato e, a breve, entreranno in funzione anche le nuove telecamere di sorveglianza dinamica”.
Il sindaco Francesco Italia ricorda l’importanza di “tutelare il decoro e l’ambiente della nostra città, ciascuno per il suo grado e livello di responsabilità. Il principio è che chi sporca pagherà, senza sconti”.




Scontro sulla Maremonti tra quattro veicoli, a bordo anche una bambina

Ancora un incidente stradale nel siracusano. E’ avvenuto questa mattina, alle porte di Canicattini Bagni, lungo la Maremonti. Per cause al vaglio degli investigatori, si sono scontrate due auto e due camion furgone. Sul posto due ambulanze del 118 insieme ai Vigili del Fuoco ed alla Polizia Municipale. L’impatto, violento, poco prima delle 8 di questa mattina.
All’interno delle auto vi sarebbero, secondo alcune testimonianze, due donne. In una, anche una bambina. Sono state estratte dalle vetture e affidate alle cure del 118 per il trasporto in ospedale, per gli accertamenti del caso. Secondo le prime informazioni, le loro condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni.
Per consentire le operazioni di soccorso, il tratto è stato chiuso al transito. Problemi per il traffico locale, con pericolose manovre improvvisate. Si consiglia di osservare massima prudenza.




Tentato omicidio, condannato a 8 anni l’uomo che sparò al vicino in via Cassia

Condanna a 8 anni di reclusione per Sebastiano Miniera, il 57enne accusato di tentato omicidio, lesioni, porto d’armi abusivo e ricettazione che lo scorso marzo fu arrestato dopo aver sparato ad un vicino di casa, in via Luigi Cassia. Il 57enne, difeso dall’avvocato Junio Celesti, ha optato per il rito abbreviato. La vicenda sarebbe maturata nell’ambito di una forte acredine tra vicini di casa. L’uomo, già in sede di udienza di convalida della misura cautelare, aveva spiegato di sentirsi minacciato e di non avere avuto alcuna intenzione di uccidere il 42enne raggiunto da alcuni colpi di pistola. L’arma è risultata rubata. Il 57enne, dipendente dell’ospedale Umberto I di Siracusa, subito dopo l’episodio rischiò il linciaggio da parte di alcune persone presenti.




“Mattia si è svegliato”, l’annuncio del padre del 14enne travolto da un’auto a Priolo

Si è risvegliato il giovane di 14 anni rimasto travolto, domenica scorsa, insieme ad altre 11 persone, da un’auto condotta da un uomo di 74 anni in Piazza Quattro Canti, nel cuore di Priolo. Ad annunciarlo attraverso i social è il padre, Vincenzo Galazzo, che ha affidato ad un post l’annuncio, con il quale ha anche voluto ringraziare quanti stanno manifestando al figlio, a lui e alla sua famiglia la propria vicinanza dopo il gravissimo episodio. “Questa mattina Mattia si è svegliato-racconta il padre- e abbiamo potuto parlare con lui. La strada è ancora lunga ma ci sono buone prospettive. Non potrei ringraziarvi uno per uno,ma se il messaggio gira,spero arrivi a tutti. Grazie ancora di cuore”. Le condizioni di Mattia, subito dopo l’incidente, quando un’auto in corsa ha travolto pedoni e clienti di un bar,sono subito apparse più gravi rispetto a quelle delle altre persone coinvolte. Ieri, i sanitari dell’ospedale Cannizzaro di Catania, dove il giovane è stato condotto in elisoccorso, avevano espresso un cauto ottimismo, confermato nelle ore successive. Ricoverato in Rianimazione, il quattordicenne era precedentemente stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.Anche il secondo ferito in codice rosso, inizialmente condotto in ospedale a Siracusa dal 118, si trova adesso ricoverato a Catania.




Seviziata e sequestrata in casa, marito ‘orco’ condannato a 8 anni e 4 mesi

Condanna a otto anni e quattro mesi per l’uomo che lo scorso anno, nel Lentinese, aveva sequestrato in casa la moglie, maltrattandola brutalmente e seviziandola per oltre due anni. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Siracusa. L’uomo era accusato di maltrattamenti aggravati, lesioni personali aggravate, sequestro di persona, deformazione permanente del volto. Secondo quanto emerso, la donna quasi quotidianamente sarebbe stata violentemente percossa dall’uomo. Per lei calci, punti, capelli strappati, corpi contundenti per procurarle dolore. Il marito le avrebbe anche tolto il telefono cellulare, così da isolarla e renderle difficoltosa qualsiasi eventuale richiesta di aiuto. In caso di tentativo di uscita, i figli avrebbero dovuto avvisare immediatamente il padre. L’uomo, attraverso il suo legale, Giuseppe Fisicaro, ha scelto il rito abbreviato. La Procura di Siracusa aveva chiesto l’assoluzione per sequestro di persona. La persona offesa, costituitasi parte civile, difesa dall’avvocata Elena Salemi, ha chiesto la condanna anche per questo reato. Posizione condivisa dall’avvocata Alessia Lo Tauro, che si è costituita parte civile per il centro antiviolenza Ipazia, a cui la donna si è affidata dal momento della fuga.