Musica ad alto volume a tarda notte, multe tra Ortigia e zone balneari

Controlli rafforzati sui locali pubblici con l’arrivo della stagione estiva. Polizia di Stato in vampo per garantire la sicurezza degli avventori e tutelare il diritto al riposo dei residenti. L’attenzione delle forze dell’ordine si concentra in particolare sul rispetto degli orari e dei limiti di volume previsti per gli intrattenimenti musicali.
Nei giorni scorsi, le verifiche si sono focalizzate sulle zone balneari di Fontane Bianche, Terrauzza e Plemmirio anche a seguito di numerose segnalazioni da parte dei residenti che lamentavano la diffusione di musica ad alto volume fino a tarda notte da parte di alcuni locali.
Durante un intervento della Polizia Amministrativa della Questura di Siracusa, è stato denunciato il titolare di un esercizio che, alle 2 di notte, diffondeva musica ad alto volume, in violazione dell’ordinanza sindacale che vieta gli intrattenimenti musicali oltre l’1:30. Dalle verifiche è emerso che il locale, anche attraverso i social, pubblicizzava eventi musicali fino alle 3:00 del mattino, dimostrando così una consapevole inosservanza della normativa vigente.
Un altro gestore è stato invece sanzionato con una multa di 1.000 euro per l’assenza di autorizzazione sull’impianto acustico utilizzato.
I controlli hanno interessato anche i locali del centro cittadino frequentati dai più giovani, dove sono state riscontrate ulteriori irregolarità amministrative: cinque titolari sono stati sanzionati, anche per inosservanze legate all’impatto acustico.
Le operazioni di controllo proseguiranno per tutta l’estate, su tutto il territorio provinciale, con l’obiettivo di garantire una convivenza equilibrata tra svago e rispetto delle regole.




Orrore a Pachino, violenze su anziani e disabili: 12 arresti

I carabinieri della compagnia di Noto ed i NAS di Ragusa hanno eseguito un’ordinanza di arresto nei confronti di 12 persone per gravi episodi di maltrattamenti e violenze nei confronti di ospiti anziani e disabili, in due strutture socio-sanitarie del comune di Pachino. In totale sono 16 le misure cautelari.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Siracusa, hanno fatto emergere un quadro sconvolgente: venti pazienti – tra cui disabili psichici e anziani – sarebbero stati vittime di sistematiche violenze fisiche, umiliazioni, trascuratezza e privazioni, in ambienti fatiscenti e con scarsa assistenza. A far scattare le verifiche sono state alcune segnalazioni da parte di cittadini preoccupati per le condizioni in cui vivevano gli ospiti delle RSA.
Secondo quanto accertato, le vessazioni non si limitavano a una sola struttura, ma coinvolgevano anche un’altra comunità alloggio gestita sempre dalle stesse persone. Secondo quanto rilevato dagli investigatori, le violenze sarebbero avvenute con la complicità dei responsabili delle strutture.
Tra gli episodi più gravi, quello di una giovane con gravi disturbi psichiatrici legata al letto con strumenti di contenzione ben oltre le necessità terapeutiche. La ragazza, ridotta in stato di prostrazione, era incapace di alimentarsi autonomamente e costretta a supplicare per ricevere assistenza, subendo invece ulteriori punizioni e maltrattamenti.
I maltrattamenti documentati includevano schiaffi, pugni, spintoni, urla, insulti e minacce. Un clima di terrore che avrebbe provocato nei degenti uno stato costante di avvilimento e frustrazione. Le strutture – secondo l’accusa – erano gestite con l’unico obiettivo di massimizzare i profitti, sacrificando ogni standard minimo di igiene, sicurezza, organizzazione e dignità umana.
Le indagini hanno inoltre rilevato la somministrazione di farmaci, anche invasivi, da parte di personale privo di adeguata qualifica, esponendo i pazienti a gravi rischi sanitari.
Sono tre le strutture sequestrate: due già oggetto di indagine e una terza, riconducibile alla stessa cooperativa, colpita da provvedimento in via cautelare. I pazienti coinvolti sono stati trasferiti e presi in carico da altre strutture sanitarie.
Il giudice per le indagini preliminari ha disposto cinque custodie cautelari in carcere e sette arresti domiciliari, accompagnati dalla sospensione temporanea dell’attività professionale nell’ambito dell’assistenza a soggetti fragili. Per altri quattro indagati è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.




In giro col revolver nelle mutande, arrestato pregiudicato con precedente per omicidio

Una brillante azione degli agenti della Mobile della Questura di Siracusa ha permesso di sequestrare un’altra arma clandestina. Salgono così a cinque le armi che in poche settimane sono state tolte alla criminalità locale. Nel pomeriggio di mercoledì scorso, i poliziotti stavano effettuando alcuni controlli presso un’attività commerciale di piazza Pancali. Qui, nei pressi del dehors, è stato sottoposto a controllo un pregiudicato noto agli agenti e con un precedente per omicidio. Nascosto nella mutande, aveva un revolver rifornito di cinque colpi calibro 9 mm.
E’ stato arrestato per porto abusivo di arma da fuoco e condotto al carcere di Cavadonna.
Considerato il fatto che è stata trovata ad un soggetto pluripregiudicato per gravi reati un’arma pronta all’uso nei pressi di un locale nel centro di Ortigia, il Questore ha disposto un’intensificazione dei controlli anche presso gli esercizi pubblici, ai fini dell’adozione dei provvedimenti amministrativi di competenza.




Armi e droga, i Carabinieri arrestano un 21enne a Floridia

I Carabinieri di Floridia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, nel corso di un servizio di controllo in contrada Cugno di Canne, hanno arrestato in flagranza di reato un 21enne per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi e munizioni.
Nel corso della perquisizione domiciliare, il giovane è stato trovato in possesso di un revolver calibro 38 senza matricola, una cartuccia cal. 9×21 e un manganello telescopico, custoditi in un cassetto del comodino a fianco del letto della sua camera; inoltre, all’interno di un borsello riposto nell’armadio erano occultati circa 200 grammi di hashish e marijuana e materiale vario per il confezionamento delle dosi e lo spaccio.




Controlli a tappeto a Siracusa, tre persone denunciate e sanzioni per oltre 5.600 euro

Controlli, perquisizioni e sequestri dei Carabinieri di Siracusa. Ieri notte i militari, nel corso di un servizio coordinato di controllo del territorio finalizzato a garantire il sereno svolgimento delle attività d’intrattenimento in città, hanno identificato 34 persone e controllato 22 veicoli, tre persone sono state denunciate in stato di libertà e quattro segnalate alla Prefettura quali assuntori abituali di sostanze stupefacenti. Nel corso del servizio, che ha interessato Ortigia e le zone di via Algeri e Pizzuta, sono state elevate sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada per oltre 5.600 euro e 4 veicoli sono stati sottoposti a sequestro amministrativo.
Un 40enne, con precedenti penali e di polizia per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, è stato denunciato in stato di libertà per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente, poiché, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di 20 grammi di hashish.
Un 34enne, con precedenti di polizia per reati in materia di stupefacentie contro il patrimonio, è stato denunciato in stato di libertà per violazione delle prescrizioni connesse alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, essendo stato fermato in strada alle ore 23.35 quando avrebbe dovuto trovarsi a casa.
Un 54enne, con precedenti penali e di polizia per reati contro la persona e il patrimonio, fermato alla guida della propria autovettura, è stato denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza.
Quattro persone, di età compresa tra i 20 e i 46 anni, sono state segnalate alla Prefettura quali assuntori abituali di sostanze stupefacenti poiché trovati in possesso di hashish, marijuana e crack per uso personale.




Carrozzeria e autolavaggio con allacci abusivi alla rete elettrica, due persone denunciate

I Carabinieri di Belvedere, nel corso di un servizio di controllo, coadiuvati da personale tecnico dell’ENEL, hanno denunciato due persone per furto di energia elettrica.
Le persone denunciate, un 49enne con precedenti penali e di polizia per reati contro la persona e il patrimonio e un 44enne, sono risultati avere presso le proprie attività lavorative, una carrozzeria e un’auto lavaggio, allacci diretti abusivi alla rete di distribuzione pubblica.




Ricercato si nascondeva in una struttura ricettiva: scoperto grazie al Portale Alloggiati, scatta l’arresto

Era ricercato in campo internazionale dalle autorità serve per furto aggravato. Gli agenti delle Volanti l’hanno arrestato questa notte, a Siracusa. Si tratta di un uomo di 36 anni, rintracciato grazie al sistema informatico “Alert Alloggiati”, che impone ai gestori degli esercizi alberghieri e di tutte le altre strutture ricettive di comunicare alle questure territorialmente competenti le generalità delle persone alloggiate. Più volte il Portale Alloggiati è risultato utile per individuare la presenza di latitanti o comune persone con provvedimenti a carico e che più volte ha permetto di individuare la presenza di latitanti o comunque persone con provvedimenti a carico, alloggiati in strutture ricettive. Dopo le incombenze di rito, il 36enne serbo è stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Truffa dello specchietto commessa in Piemonte, in carcere 28enne di Noto

I Carabinieri hanno arrestato a Noto un 28enne, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Torino, Ufficio Esecuzioni Penali.
L’uomo, con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, è stato condannato per una truffa aggravata in concorso commessa nel 2022 a Nichelino (TO). Nella circostanza, aveva posto in essere la cosiddetta truffa dello specchietto e, con l’aiuto di un complice, aveva indotto un anziano in errore, facendosi consegnare del denaro in risarcimento del presunto danno.
L’arrestato è stato accompagnato in carcere a Cavadonna.




Mafia, sequestrati beni per 7 milioni ad esponenti del clan Nardo di Lentini

Sequestrati beni di Giuseppe e Domenico Gentile, padre e figlio, ritenuti elementi di rilievo del clan mafioso Santapaola-Ercolano. I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, con il supporto di militari del Comando Provinciale di Caltanissetta, hanno dato esecuzione al provvedimento con cui il Tribunale di Catania ha disposto il sequestro in materia di prevenzione antimafia.
Il valore del sequestro supera i 7 milioni di euro: tre imprese commerciali di trasporto merci su strada e di compravendita immobiliare e rapporti finanziari. Giuseppe Gentile (detto “Pippo”), deceduto nel 2022, è stato in passato condannato in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso e sottoposto ad altri procedimenti penali sempre per reati di stampo mafioso, nonché per “intestazione fittizia” di beni in concorso con il figlio Domenico il quale, a processo anche per fatti di estorsione aggravata, secondo la ricostruzione dell’accusa si sarebbe occupato della gestione delle aziende durante il periodo di detenzione del padre.
Per gli investigatori, i due avrebbero vissuto abitualmente con i proventi di attività delittuose, essenzialmente derivanti dall’operatività criminale dell’associazione a delinquere di tipo mafioso e dalla forte capacità del sodalizio di inserirsi nel tessuto economico-sociale, infiltrandosi in strutture produttive attive sull’intero territorio nazionale. Gli accertamenti avviati hanno permesso di individuare una sproporzione tra le ricchezze accumulate e le fonti di guadagno dichiarate, risultate di modesta entità.
Sulla scorta degli elementi acquisiti, la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania – su proposta della Procura etnea – ha disposto il sequestro preventivo dei rapporti finanziari intestati ai due, nonché delle quote sociali e del compendio aziendale delle società di autotrasporti Gentile s.r.l. di Lentini (SR) e Avio s.r.l. con sede legale a Gela (CL), nonché dell’impresa di compravendita immobiliare Gieffe Invest S.r.l.s. di Lentini (SR).




B&B e guide turistiche abusive, Cna Turismo e Professioni: “Più controlli, garantire legalità”

Un appello rivolto alle istituzioni, affinché intensifichino i controlli contro gli esercizi abusivi nei settori delle strutture ricettive, del noleggio con conducente e delle guide turistiche.
A lanciarlo sono la presidente di CNA Turismo Sicilia, Masha Iangliaeva Gallitto e il presidente di CNA Professioni, Domenico La Malfa.
“Negli ultimi mesi-spiegano- le segnalazioni provenienti dai territori evidenziano una preoccupante diffusione di attività illegali, tra cui: strutture ricettive prive di Codice Identificativo Nazionale (CIN), guide turistiche non autorizzate, nonostante le severe sanzioni, operatori NCC abusivi, privi di licenza o in violazione delle autorizzazioni, che mettono a rischio la sicurezza dei turisti e sottraggono mercato agli operatori regolari”.
“L’abusivismo rappresenta una concorrenza sleale che danneggia chi opera nella legalità e mina la reputazione della Sicilia come destinazione turistica di qualità”, dichiara Masha Iangliaeva Gallitto. “In un momento in cui l’Isola punta a posizionarsi su mercati internazionali esigenti, è fondamentale garantire standard elevati e trasparenza”.
“La lotta all’abusivismo non è solo un dovere di legalità- sottolinea Domenico La Malfa – ma una scelta strategica per tutelare il lavoro degli operatori onesti e salvaguardare l’economia del territorio. Chiediamo interventi mirati, soprattutto in aree sensibili come porti, aeroporti e località turistiche ad alta affluenza”.
Le due sigle confermano,infine, la piena disponibilità a “collaborare con le istituzioni in azioni congiunte di prevenzione e repressione del fenomeno, ribadendo l’importanza di un turismo sicuro, legale e di qualità per il futuro della Sicilia”.