Siracusa. Ventidue nasse nelle acque del Plemmirio: sequestro della Guardia Costiera

Nessuna etichetta identificativa in grado di far risalire al proprietario. Gli uomini della Guardia Costiera hanno rinvenuto e posto sotto sequestro, ieri mattina, 22 nasse, posizionate nella zona B della Riserva Marina Protetta del Plemmirio, nelle acque antistanti Capo Meli.
Il personale della Motovedetta CP 537 ha salpato le nasse a bordo dell’unità, per trasportarle successivamente presso gli Uffici della Capitaneria di Porto al fine di svolgere ulteriori verifiche e per i successivi adempimenti di legge.
La rimozione degli attrezzi da pesca, oltre ad assicurare l’osservanza delle norme in materia di attività di pesca, ha consentito di garantire la tutela dell’ambiente e la sicurezza della navigazione, scongiurando il deterioramento dell’ecosistema marino all’interno dell’Area Marina Protetta ed evitando pericoli per i naviganti a causa di segnalamenti da pesca non regolari.
L’attività effettuata si inquadra in una più ampia serie di controlli ambientali e sulla filiera ittica.




Fiamme in un deposito di materiale plastico a Targia, indagini in corso

Sono ancora in corso di acceramento le cause dell’incendio che si è sviluppato nel primo pomeriggio a Targia. Fiamme all’interno di un magazzino di materiale plastico da avviare a riciclo.
Intorno alle 14:00, sono intervenuti nell’area di contrada Stentinello i Vigili del Fuoco di Siracusa. Fortunatamente l’intervento tempestivo ha permesso di limitare la propagazione dell’incendio. Se le fiamme si fossero propagate, dalla combustione del materiale plastico si sarebbe potuta propagare una nube potenzialmente tossica. In corso verifiche anche sulla regolarità del deposito.




Tragedia nel mare di Avola, 32enne muore annegato. Era originario di Sortino

Un uomo di 32 anni ha perduto la vita nelle acque di Avola. Sarebbe annegato mentre stava facendo il bagno. Secondo una prima ricostruzione della Procura di Siracusa, che ha aperto un’inchiesta, la vittima, originaria di Sortino, avrebbe raggiunto il litorale avolese in compagnia di un’altra persona che sarebbe però rimasta in spiaggia anzichè andare in acqua.
Il trentaduenne, invece, avrebbe optato per un tuffo. Subito dopo avrebbe accusato un malore. Alcuni testimoni si sono gettati in acqua, nel disperato tentativo di salvarlo. Ma quando l’uomo è stato recuperato e condotto a riva a bordo di una barca, per lui non c’era purtroppo più nulla da fare nonostante l’intervento del 118.
Il pm di Siracusa, Gaetano Bono, ha incaricato il medico legale di eseguire l’ispezione cadaverica sulla vittima.




Paura a Noto, incendio in un bar nei pressi dell'elegante Porta Reale

Momenti di agitazione a Noto quest’oggi, poco dopo le 13. Nella centrale zona di Porta Reale, un incendio si è sviluppato all’interno di un noto della elegante area della cittadina barocca. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, con tre mezzi chiamati per il rapido spegnimento delle fiamme.
L’incendio avrebbe avuto origine all’interno del locale laboratorio, durante le fasi di avvio dei macchinari. Si sospetta un probabile guasto elettrico.




Siracusa. Forte odore di marijuana, arrestato 30enne: nella busta ne aveva 250 grammi

Il forte odore di marijuana ha insospettito i poliziotti. Un “profumo” intenso e caratteristico che proveniva dalla busta di plastica in mano ad un 30enne, notato mentre entrava in un condominio dei complessi residenziali della zona alta della città. Gli hanno chiesto i documenti per un controllo ma avvertendo quell’intenso odore che si sprigionava dalla busta hanno deciso di effettuare una perquisizione. Hanno così trovato circa 250 grammi di marijuana, in parte già suddivisa in dosi, tre bilancini elettronici di precisione ed altro materiale per il confezionamento, quali coltelli, buste di plastica e carta alluminio. Da quel quantitativo di stupefacente si sarebbero potute ricavare circa 800 dosi, per un valore di 3.000 euro.
Il 30enne è stato arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente e sottoposto alla misura pre-cautelare degli arresti domiciliari.




Discarica abusiva di rifiuti speciali a Floridia, la Polizia Provinciale sequestra l'area

La Polizia provinciale ha posto sotto sequestro preventivo un’area di 7000 mq,in contrada Mortellito, a Floridia. Il terreno era adibito a discarica abusiva di rifiuti speciali. “All’interno dell’area, il cui ingresso era precluso da un cancello in ferro, venivano smaltiti e livellati con l’ausilio di mezzi meccanici ingenti cumuli di rifiuti speciali di granulometria variabile, perlopiù provenienti d’attività edile di demolizione e costruzione come scarti di calcinacci, intonaco, miscugli o scorie di cemento e cartongesso, mattoni e piastrelle rotti/e, materiale lapideo, tondini in ferro, residui di tubi corrugati, ritagli di legno, vetro, plastica e fresato d’asfalto”, spiega la Polizia Provinciale. Deferito in stato di libertà alla Procura di Siracusa il presunto responsabile del reato ambientale (realizzazione e gestione di discarica abusiva).




Avola. Sorpresa con marijuana in casa suddivisa in dosi: era già ai domiciliari

Arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente per l’avolese Annamaria Marcì. La 31enne era già sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Dopo aver controllato un soggetto nei pressi dell’abitazione della donna, trovato in possesso di stupefacente, i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione personale e domiciliare alla Marcì. Sono stati rinvenuti nella sua disponibilità circa 5 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi e pronta per essere spacciata.
L’arrestata è stata nuovamente posta ai domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa.




Siracusa. Spettacolare inseguimento in Ortigia: tre volanti bloccano due uomini in fuga

Rocambolesco inseguimento nella tarda mattinata in Ortigia. Diverse le volanti impiegate dopo che uno scooter, con a bordo due giovani, non ha rispettato l'”alt” intimato dagli agenti che stavano svolgendo un’attività di controllo del territorio, anche volta alle verifiche sul rispetto delle norme anti contagio del Coronavirus. Diverse le volanti che si sono messi all’inseguimento dei due. Dal Ponte Umbertino, dove si trovava il posto di controllo, la corsa degli scooteristi si è conclusa al vicino mercato di via De Benedictis. Preoccupazione tra gli avventori e i commercianti . Controllo in corso da parte degli agenti di polizia.




Siracusa. Pescatori in zona vietata nell'AMP Plemmirio, funziona la vigilanza congiunta

Ancora un buon risultato prodotto dalla collaborazione tra Guardia Costiera e Area Marina Protetta del Plemmirio. Il monitoraggio congiunto ha permesso, lo scorso sabato, di individuare un pescatore sportivo con canna intento ad effettuare attività di pesca nelle ore serali. Dopo aver notato un fascio di luce all’interno dell’area, i militari hanno contattato il personale di turno del Consorzio Plemmirio che, tramite le immagini del sistema di videosorveglianza, ha confermato la presenza di un soggetto intento a pescare in area vietata.
Mentre l’uomo veniva identificato dalla Guardia Costiera è sopraggiunta un’altra auto, con a bordo due persone che iniziavano a prepararsi per effettuare una battuta di pesca subacquea in apnea. Sono stati subito bloccati e sanzionati per la violazione della normativa vigente e per il mancato rispetto delle disposizioni in materia di contenimento dell’epidemia da Covid-19.




Noto. Estorsione: ordinanze di custodia cautelare per 4

Al termine di un’articolata attività investigativa, coordinata dal Procuratore Aggiunto della Repubblica  Fabio Scavone e diretta dal Sostituto, Gaetano Bono, Agenti del Commissariato di Noto, diretti dal Commissariato Vice Questore Aggiunto Dr Paolo Arena, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare, emesse dal GIP del Tribunale di Siracusa, Scapellato, nei confronti di quattro persone, due di custodia in carcere e due di arresti domiciliari, con braccialetto elettronico: Manenti Simone di 39 anni, Rizza Corrado di 44 anni, Latino Davide di 33 anni e Restuccia Maria di 31 anni.
All’indomani dell’acquisizione di una notitia criminis di estorsione è stato avviato un servizio tecnico di intercettazione per corroborare e rafforzare il già grave quadro indiziario a disposizione degli investigatori, e sono state scoperti: bonifici bancari sul conto corrente intestato a Restuccia Maria detta “Ramona”, un assegno emesso in favore del noto pregiudicato ed assuntore di stupefacenti Rizza Corrado, detto “Currarino”, prelievi di contante, effettuati col bancomat, che la vittima era stata costretta a consegnare a Rizza, per un importo complessivo di 11.320 euro e numerosissimi screenshots di conversazioni via social intrattenute con Restuccia e altro pregiudicato ed assuntore di stupefacenti, Manenti Simone, nonché sms vocali di Whatsapp.
Pertanto, emergevano ulteriori elementi di responsabilità nei riguardi di Latino Davide, convivente della Restuccia che determina Rizza ed Manenti a estorcere denaro ad un uomo, giacché Rizza ha contratto, verosimilmente con la coppia Restuccia/Latino, considerevoli debiti per droga. Dunque, dopo l’incipit della condotta estorsiva da parte di Rizza Corrado, sostenuta dalla forza intimidatrice derivante dalla sua caratura criminale, dall’attività investigativa si è potuto accertare che il trio Restuccia- Latino- Manenti, ha seguitato in pretese di denaro nei confronti di un uomo, individuato da Rizza quale ignaro garante dei pagamenti. Gli stessi, verosimilmente creditori di  Corrado Rizza, per i debiti da costui accumulati per l’acquisto di stupefacente, decidevano di procedere personalmente al “recupero” delle somme dovute, cominciando a vessare ed indebolire psicologicamente la persona offesa con numerosa messaggistica via social e chiamate telefoniche. Rizza sparisce improvvisamente dopo aver acquisito cospicue somme di denaro dalla vittima. Dopo costanti ricerche e minacce, perpetrate da Latino e da Restuccia, una volta individuato, Rizza subisce una severa lezione sia da parte di Latino che da Manenti  Simone che lo aggredisce fisicamente in pieno centro storico in data 6 maggio, poco prima di prendere parte all’appuntamento con la vittima nel corso del quale viene tratto in arresto in flagranza da parte della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Noto, dopo la consegna delle banconote. Non appena Latino apprende della notizia dell’arresto di Manenti, intima alla convivente Restuccia di cancellare tutti i messaggi e distruggere la scheda telefonica. “……cancella tutte cose e butta pure il telefono…stai capendo? butta lì tutte cose e spezza pure la scheda!…”). La lapidaria quanto laconica conversazione, sancisce la fine dei giochi: l’arresto di Manenti mette a nudo tutto il gruppo composto da persone coinvolte a pieno titolo in tutta la vicenda. I gravi indizi di colpevolezza raccolti hanno consentito al GIP di Siracusa, al fine di escludere il pericolo di reiterazione delle condotte delittuose, di emettere un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Rizza (condotto presso la casa circondariale di Ragusa) e di Manenti (già ristretto nel carcere di Ragusa a seguito dell’arresto in flagranza del 6 maggio) ed degli arresti domiciliari, col presidio del braccialetto elettronico, nei confronti dei conviventi Restuccia e Latino.