Viale dei Comuni e via Ramacca, nuovo blitz dei Carabinieri nelle palazzine: il video

Ancora controlli serrati da parte dei Carabinieri che nelle ore scorse sono entrati in azione nelle palazzine di viale dei Comuni e via Ramacca, a Siracusa. Cinquanta Carabinieri del comando provinciale, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, del Nucleo Cinofili di Nicolosi hanno eseguito perquisizioni e verifiche per contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti ed ogni altra forma di microcriminalità diffusa. Sono state 6 le abitazioni sottoposte a controllo. In tre sono stati denunciati: un 20enne per evasione dagli arresti domiciliari; un 25enne per spaccio di sostanze stupefacenti, poiché nonostante fosse ai domiciliari è stato trovato in possesso di 7 dosi di cocaina, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga; un 25enne per violazione dell’obbligo di dimora. Altre tre persone sono state segnalate alla Prefettura per uso personale di stupefacenti.
Sono stati rinvenuti e sequestrati 11 proiettili cal. 7.65 mm e 7 proiettili cal. 9 mm a salve oltre a materiale e utensili per il confezionamento di sostanza stupefacente.
Dal Comando Provinciale spiegano che “i servizi di controllo straordinario del territorio nelle aree più sensibili dal punto di vista socio-delinquenziale di tutta la provincia sono un obiettivo strategico dei Carabinieri di Siracusa” perchè nel territorio non esistono “zone franche”.




Siracusa. Nonostante il divieto di dimora continuava a vivere nell’illegalità:ai domiciliari

La misura dell’obbligo di dimora cui era stato sottoposto un giovane di 23 anni non ha impedito allo stesso di commettere altri reati ed a vivere nell’illegalità continuando, nello specifico, a perpetrare furti ed altri reati contro il patrimonio.
Le segnalazioni che gli uomini delle Volanti hanno inviato all’Autorità Giudiziaria hanno determinato quest’ultima ad aggravare la misura nei confronti del ventitreenne siracusano.
Pertanto, nella giornata di ieri, gli uomini diretti dalla dirigente Guarino, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, hanno notificato al giovane la più gravosa misura degli arresti domiciliari.

Inoltre, durante il consueto e mirato servizio di contrasto alla vendita ed al consumo di sostanze stupefacenti, nelle cosiddette piazze dello spaccio siracusano, agenti delle Volanti hanno rinvenuto e sequestrato, nei pressi di uno stabile sito in Via Santi Amato, alcune poche dosi di hashish, cocaina e crack, pronte per essere vendute agli assuntori della zona.




Siracusa. Musica ad alto volume in via Cairoli,giovane prende a calci l’auto della polizia

Due calci alla portiera posteriore dell’auto della polizia e poi il tentativo di darsi alla fuga. Protagonista del gesto, che gli è costato una denuncia, un giovane di 20 anni che ieri, poco prima dell’una, si trovava in via Cairoli. Gli agenti delle Volanti sono arrivati per la segnalazione di musica ad alto volume. Durante l’intervento, il ragazzo si è avvicinato alla vettura, prendendola a calci e poi correndo via. Una fuga breve, visto che gli agenti l’hanno bloccato poco dopo e condotto in questura. E’ stato denunciato per danneggiamento ai beni dello Stato e resistenza a Pubblico Ufficiale.




La lite, il colpo di pistola, la vittima sbagliata: la ricostruzione del delitto di Noto

E’ un 33enne di Noto, già noto alle forze dell’ordine, il sospettato dell’omicidio di Paolo Mirabile. Il 17enne ha perso la vita dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa in via Platone, a Noto. Il decesso pochi giorni dopo l’agguato.
A ricostruire l e varie fasi del delitto, maturato in seno alla comunità dei caminanti, sono stati i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa, coordinati dal procuratore Sabrina Gambino e dai sostituti Salvatore Grillo e Silvia D’Armeno.
Il provvedimento cautelare è stato emesso dopo serrate indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e rese ancor più complesse dal muro di omertà eretto dall’intera comunità nomade cui appartengono sia la vittima che l’uomo tratto in arresto e che non ha offerto alcuna collaborazione; i militari, infatti, sono riusciti ad individuare e localizzare in pochi giorni l’uomo che aveva fatto perdere le proprie tracce sin dalle prime ore successive la sparatoria.
Le indagini hanno avuto una svolta grazie ai rilievi tecnici effettuati dai Carabinieri che, giunti sul posto poco dopo la sparatoria del 30 novembre 2021, si sono resi immediatamente conto che la scena del crimine era molto più ampia e complessa di quanto poteva apparire e che non era compatibile con quanto raccontato persino dalla madre e dai familiari della vittima. Infatti, è stato possibile individuare non solo alcuni bossoli e numerose bottiglie di alcolici, ma anche alcune telecamere che, poco distanti dal luogo ove era stata invece segnalata inizialmente la sparatoria, avevano ripreso tutte le fasi precedenti e successive alla stessa, immortalando finanche l’autore mentre esplodeva più colpi d’arma da fuoco.
Dalla visione delle immagini, è emerso che l’obiettivo dell’attentato non era il 17enne, bensì il padre e che il giovane era stato colpito alla testa a causa di una tragica fatalità, solo perché si trovava al posto sbagliato al momento sbagliato, in quanto era seduto di fianco al genitore all’interno della macchina mentre venivano esplosi i colpi di arma da fuoco.
Le telecamere hanno permesso di appurare che l’omicidio era giunto a seguito di un litigio, alimentato verosimilmente dall’eccessivo abuso di alcolici, tra il padre della vittima e il presunto omicida, peraltro alla presenza di numerose persone, alcune delle quali, successivamente escusse dagli inquirenti, hanno addirittura negato di essere presenti al momento del delitto.




Svolta nell’omicidio di Noto, c’è un sospettato: posto in stato di fermo dai Carabinieri

L’attesa svolta nelle indagini sull’omicidio del 17enne Paolo Mirabile è arrivata. I Carabinieri di Noto hanno posto in stato di fermo un uomo, sospettato di essere l’autore del delitto. Da giorni i militari avevano stretto il cerchio sulla comunità dei caminanti. Diversi blitz avevano portato al sequestro di armi e denaro. Nonostante l’assenza di ogni forma di collaborazione, anche da parte dei familiari della vittima, in un clima di grande omertà, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire tassello dopo tassello quello che sarebbe accaduto in quella tragica sera nei pressi di via Platone.
Prima una rissa tra giovani, poi l’esplosione di un colpo di pistola che ha raggiunto alla testa il 17enne. Condotto in ospedale ad Avola, venne subito trasportato al Garibaldi centro di Catania, a causa della gravità delle sue condizioni. Nonostante un disperato intervento chirurgico, non ce l’ha fatta. E’ stata prima dichiarata la morte cerebrale e poi il decesso.




Preside ed insegnante aggrediti ad Avola da uno studente, una spedizione “punitiva”

Uno studente ed altri due giovani hanno aggredito questa mattina un insegnante e un dirigente scolastico di Avola. E’ successo all’istituto superiore Majorana. Un giovane di 19 anni è stato denunciato dalla Polizia per oltraggio, violenza e lesioni aggravate. Si sarebbe trattato di una vera e propria spedizione punitiva dopo un provvedimento di sospensione dalle lezioni, per via del suo comportamento irrispettoso nei confronti dei docenti. Prima le minacce nella stanza del preside, poi in classe dall’insegnante, ritenuto responsabile anche di un rimprovero al fratello. Il 19enne è anche già destinatario di un provvedimento Daspo per aver danneggiato un pub nel borgo marinaro di Avola.
“Piena solidarietà al dirigente scolastico, Fabio Novanteri, e al docente dell’istituto superiore Majorana di Avola per l’aggressione subita stamani da parte di uno studente e di altri due giovani”. Lo dice Adriano Rizza, segretario della Flc Cgil Sicilia.
“Un episodio gravissimo – aggiunge – che va stigmatizzato fermamente e che dice in quali situazioni difficili e pericolose spesso gli operatori della scuola si trovano ad operare. Per combattere questi fenomeni – conclude Rizza – la scuola ha bisogno di rafforzare il proprio ruolo e la porpora autorevolezza con scelte politiche nette e radicali”.




Siracusa. Con 26 dosi di cocaina in un condominio: la Mobile arresta un 33enne

Quando si è visto “braccato”, ha consegnato spontaneamente agli agenti della Squadra Mobile 26 dosi di cocaina, per 5 grammi di peso complessivi. Arrestato per detenzione ai fini di spaccio un 33enne siracusano.

Gli uomini della Mobile, nel corso di servizi antidroga, hanno notato l’uomo a bordo di un motociclo. Dopo avere parcheggiato, hanno visto che si introduceva repentinamente all’interno di un condominio.

Un modo di muoversi che ha destato sospetto. Sottoposto a controllo, il giovane ha consegnato lo stupefacente.

Una volta estesa la perquisizione nell’abitazione, in camera da letto è stata rinvenuta altra cocaina, per ulteriori 15 grammi, un bilancino di precisioni, sacchetti di plastici come quelli rinvenuti addosso al giovane e 1.020 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.

Il 33enne è stato posto agli arresti domiciliari.




Scivolo abusivo sul lungomare di Brucoli, sequestro e denunce della Guardia Costiera

La Guardia Costiera di Augusta ha sottoposto a sequestro penale un’area demaniale marittima, sul lungomare di Brucoli. Vi era stato realizzato abusivamente uno scivolo in battuto di materiale inerte. Vietato adesso l’utilizzo dell’area demaniale.
I responsabili, individuati dalla Guardia Costiera a seguito di dedicata attività d’indagine, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.




Nella grotta, le armi: pistole, fucili e lame. Continua la pressione dei Carabinieri sui caminanti

Non scema la pressione dei Carabinieri sulle comunità nomadi del netino, dopo l’omicidio ancora non risolto di un 17enne. Oltre 50 militari hanno cinturato un’area rurale di contrada Meti, tra Noto ed Avola, dove insiste un insediamento abitativo.
I Carabinieri hanno perquisito le abitazioni, rinvenendo due fucili ad aria compressa privi di punzonatura, 29 coltelli di genere vietato ed effettuato controlli su eventuali allacci abusivi alla rete elettrica accertandone uno. In una vicina grotta e nei pressi di un muretto a secco, sono state ritrovate diverse armi: una pistola con matricola abrasa, un fucile modificato e vario munizionamento. Tutte perfettamente funzionanti e pronte all’uso, saranno inviate ai Carabinieri del RIS di Messina per accertare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue e per ricercare impronte digitali che possano far risalire all’identità dei detentori.
Il bilancio conclusivo dell’operazione della Compagnia di Noto è di due uomini appartenenti alla comunità non stanziale, deferiti alla Procura di Siracusa per il possesso dei fucili non punzonati, delle armi da taglio e per furto di energia elettrica.
Accertamenti sono in corso per verificare eventuali abusi edilizi attuati per la realizzazione delle ville perquisite.




Ritrovato il 74enne scomparso nel siracusano: appello di Chi l’ha visto?, poi la soluzione

Risolto il caso del 74enne di Lentini di cui non si avevano notizie da diverse ore. La sua sparizione era stata anche oggetto di un appello anche nella trasmissione tv Chi l’ha visto?, in onda ieri sera su Rai 3. L’uomo, in evidente stato confusionale, è stato ritrovato da agenti di polizia di Noto mentre vagava nella tarda serata lungo la statale 115 Avola-Noto. Considerate anche le rigide temperature, hanno deciso di accompagnarlo in Commissariato.
Durante gli accertamenti, lo hanno riconosciuto come protagonista di un appello trasmesso poco prima proprio dalla trasmissione tv. Tramite la redazione del programma, sono stati contattati i familiari dell’uomo che hanno velocemente raggiunto il commissariato di Noto per riabbracciare il loro congiunto.