La Gdf sorprende operaio in nero e con il Rdc in un cantiere edile senza autorizzazioni

Nel corso di un controllo, a Rosolini, i finanzieri hanno sorpreso a lavoro in un cantiere per la realizzazione di un immobile un operaio che però è risultato in nero e per di più titolare del reddito di cittadinanza. Non solo, le verifiche hanno anche fatto emergere un abuso edilizio.
Dai controlli anche presso gli uffici comunali, è emerso che i lavori e la struttura di oltre 90 metri quadrati, realizzata su un battuto di cemento di circa 200 metri quadrati, erano stati avviati e realizzati senza aver ottenuto l’ “autorizzazione a costruire”.
L’operaio impiegato in nero nel cantiere, è risultato – come detto – percettore del reddito di cittadinanza. Dagli accertamenti delle Fiamme gialle di Siracusa sarebbe emerso che ad offrirgli il lavoro sarebbero stati i proprietari dell’immobile.
L’irregolarità è stata inoltre segnalata all’Inps, per l’avvio della procedura di revoca del beneficio e la restituzione delle somme indebitamente percepite, ammontanti a oltre 4.000 euro. L’operaio è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa.
Al termine dell’ispezione, i due proprietari dell’immobile sono stati denunciati alla Procura di Siracusa mentre l’intera area è stata sottoposta a sequestro.
“L’operazione di servizio testimonia ulteriormente il ruolo strategico del Corpo della Guardia di Finanza al contrasto di ogni condotta illecita che possa ledere gli interessi della collettività e deturpare le bellezze paesaggistiche del territorio”, spiegano dal comando provinciale della Guardia di finanza di Siracusa.

foto archivio




Va via la corrente elettrica nel locale occupato abusivamente, fa irruzione in chiesa per riattivare

Agenti del Commissariato di Noto hanno denunciato un giovane di 24 anni, già conosciuto alle forze di polizia, per il reato di danneggiamento aggravato. La sera del 26 novembre scorso, un equipaggio della Volante è intervenuta in via Galilei per la segnalazione di un danneggiamento al portone d’ingresso della chiesa di Sant’Antonio Abate. A seguito di un sopralluogo, gli agenti hanno verificato che ignoti avevano forzato il portone principale della chiesa, per poi richiuderlo con mezzi rudimentali.
Considerato che nei locali della chiesa da alcune settimane si era introdotta abusivamente una coppia con figli, gli agenti hanno riscontrato che non si trattava di atto vandalico bensì di un vero e proprio danneggiamento, perpetrato dal capo famiglia.
Infatti, a causa del maltempo, essendo andata via la corrente elettrica, per riattivarla è entrato in chiesa per ripristinare l’energia elettrica. Già denunciato in precedenza per l’occupazione abusiva dell’immobile, è stato denunciato anche per danneggiamento aggravato.

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Scazzottata, esploso un colpo di pistola in un pub del centro: arrestato giovane di Priolo

Una lite sfociata prima in scazzottata, poi un colpo di pistola sparato in aria.

E’ successo in un pub di Melilli. Sul posto, i carabinieri della locale stazione e dell’Aliquota Radiomobile di Augusta, che hanno arrestato un uomo di Priolo, pregiudicato.

L’episodio è stato ricostruito visionando i sistemi di videosorveglianza della zona. I due giovani si erano prima picchiati con schiaffi e spintoni, poi uno dei due, dopo essere caduto a terra, ha estratto una pistola sparando un colpo in aria.
Riconosciuto l’autore, i militari hanno raggiunto l’uomo nella sua abitazione rinvenendo, occultata sul tetto di un casolare adibito a magazzino, una pistola a salve, modello 92, calibro 9, simile a quella in dotazione alle forze dell’ordine. All’interno dell’arma, modificata e in grado di esplodere munizioni, un caricatore con 1 colpo.
L’uomo è accusato di detenzione illegale di una pistola a salve modificata e per avere esploso un colpo dalla predetta arma, con l’aggravante di avere commesso il fatto in un luogo in cui erano presenti molte persone e sulla pubblica via.
L’arrestato, già sottoposto all’obbligo di presentazione, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Siracusa – Cavadonna.




Aumentano i furti di catalizzatori, avviso dei Carabinieri: un arresto a Lentini

Il furto dei catalizzatori, un componente del sistema di scarico delle autovetture, è un fenomeno in aumento. Lo rivelano i Carabinieri di Siracusa. I ladri hanno scoperto che ne possono ricavare piccole quantità di metalli che hanno un buon mercato.
In tali casi, le vittime oltre a dover sostituire l’intero sistema di scarico e riparare altre parti eventualmente danneggiate, non possono disporre della propria autovettura per il tempo occorrente alla riparazione.
Considerata la recrudescenza di questo reato, in particolare a Lentini, i Carabinieri hanno intensificato i servizi di controllo. Un pregiudicato 46enne è stato arrestato al Cortile Breci, sorpreso mentre smontava il catalizzatore di una Fiat Punto, asportata poco prima ad un ignaro cittadino. Per lui, disposti i domiciliari.




Siracusa. Controlli su strada, denunce della polizia: giovane sorpreso con un taglierino

Agenti delle Volanti, nel corso di un controllo su strada, hanno denunciato un uomo , trovato in possesso di un taglierino rinvenuto nel vano portiera lato guida, a seguito di perquisizione estesa al veicolo sul quale viaggiava.
L’uomo, di 45 anni, non ha fornito alcuna giustificazione sul possesso dell’oggetto ed è stato denunciato per porto di oggetti atti ad offendere.
Nell’ambito dei quotidiani controlli a coloro che in città sono sottoposti a misure restrittive della libertà personale, inoltre, gli agenti delle Volanti hanno denunciato un giovane di 21 anni,  sottoposto agli arresti domiciliari ma notato dai poliziotti a colloquiare con un soggetto, conosciuto alle forze di polizia, estraneo al suo nucleo familiare.




Truffe e raggiri abbindolando uomini anziani, una 51enne bloccata dalla Polizia

Abbindolare uomini, specie quelli di una certa età, per poi truffarli era la sua “specialità”. Una 51enne si è vista così notificare una misura cautelare dell’obbligo di dimora nel territorio del Comune di residenza, con l’ulteriore prescrizione dell’obbligo di permanenza domiciliare notturna.
Ad agosto, la donna si è resa responsabile di furto aggravato di una fede nunziale in oro, sottraendola al predetto con destrezza. Inoltre, mediante minaccia, avrebbe costretto la vittima a consegnarle del denaro, mediante un prelievo della massima somma disponibile presso uno sportello bancomat. Solo la reazione della sua vittima, che ha denunciato l’accaduto, ha fatto saltare il piano.
La donna, inoltre, è responsabile del reato di truffa aggravata D un uomo di anni 79, poichè con artifizi e raggiri ha convinto la vittima della sua assoluta necessità di acquistare dei farmaci indispensabili per la sua salute e di dover pagare alcune bollette insolute. Si è fatta consegnare 485 euro in contanti per poi sparire.
Infine, nel mese di settembre, la donna si è resa responsabile di furto aggravato in danno un altro 76enne, per essersi impossessata di tre carte bancomat (con relativi codici pin), sottraendole all’anziano con destrezza e poi utilizzandone una per effettuare dei pagamenti. E’ accusata anche di ricettazione di un telefono cellulare.
E’ stata rintracciata dalla Mobile di Siracusa in un B&b di Catania dove stava cercando di far sparire le se tracce.




Ucciso a Cassibile durante una rapina: 13 e 10 anni a La Boccetta e Mollica

Il Gup di Siracusa ha condannato a 13 anni di carcere Emanuele La Boccetta e a 10 Salvatore Mollica, al termine dell’udienza a loro carico.

La vicenda è quella relativa alla rapina perpetrata il 27 dicembre 2008 a Cassibile, durante la quale la vittima, Giuseppe Amenta, fu accoltellato mortalmente nella sua abitazione.

L’assassino e il complice  sono rimasti ignoti per anni, fintanto che le indagini svolte all’epoca dei fatti dai Carabinieri si sono incrociate con le dichiarazioni di Mollica Salvatore, catanese 48enne che partecipò in qualità di autista e palo al delitto e con le risultanze di altre indagini.
L’esecutore materiale, come confessato dallo stesso Mollica e poi confermato dalle attività investigative dei Carabinieri, fu Emanuele La Boccetta, messinese, residente ad Avola, 53enne, che con il pretesto di dover fare una telefonata per un improvviso guasto alla sua autovettura, si fece aprire la porta dell’abitazione dalla vittima, conosciuto da tutti in paese come uomo buono e altruista. Dopo che furono evidenti le vere intenzioni del La Boccetta, ne scaturì una colluttazione, durante la quale il pensionato fu ferito mortalmente con un coltello.
Le indagini dei Carabinieri di Floridia in merito a una evasione di La Boccetta dal regime degli arresti domiciliari hanno permesso di scoprire che l’uomo era evaso per andare a compiere la rapina assieme a Mollica, datosi alla latitanza dopo l’omicidio e arrestato a Messina a casa della sorella.




“Aveva reso la vita impossibile alla moglie ed alla figlia”, divieto di avvicinamento per un uomo violento

Misura cautelare di divieto di avvicinamento a carico di un uomo ritenuto responsabile di violenza ai danni della moglie e della figlia.

L’hanno eseguita gli uomini della Squadra Mobile. Un episodio che si è verificato a Siracusa. La misura è scattata al termine di una complessa attività istruttoria. La misura è stata emessa dalla Procura della Repubblica di Siracusa. Destinatario è un uomo di 48 anni, siracusano. Non potrà avvicinarsi alla moglie ed alla figlia, con la prescrizione di mantenersi ad una distanza di almeno 100 metri dalle donne e di non comunicare con le stesse con alcun mezzo, telefonico o telematico.
La misura scaturisce dalle condotte violente che l’uomo ha reiterato nel tempo, dall’anno 2019 e fino ad oggi. La moglie e la figlia hanno subito per anni minacce di morte. La moglie è stata strattonata e fatta sbattere contro un muro. Un altro recente brutto episodio è consistito nell’aver lanciato una bottiglia piena d’acqua contro la propria figlia. Alle due donne l’uomo ha causato una perdurante crisi di ansia, di paura e di prostrazione emotiva che le faceva temere per la propria incolumità fisica.




Tifosi violenti, denunciati giovani destinatari di Daspo ugualmente allo stadio

Ancora provvedimenti nei confronti di tifosi che si rendono responsabili di episodi di violenza durante le manifestazioni sportive.
La questura è impegnata su questo fronte. Alcuni soggetti violenti sono stati segnalati e proposti per un provvedimento di Daspo, altri, già destinatari di Daspo, sono stati denunciati per aver violato le prescrizioni imposte loro dalle norme che regolamentano i provvedimenti di tale natura.
Un ultimo episodio ha visto la denuncia di altri tre tifosi di Augusta, rispettivamente di 32 uno e gli altri due di 24 anni che, in occasione di una partita di calcio disputata ad Augusta il 24 novembre scorso, non ottemperavano all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nonostante fossero destinatari di Daspo Giudiziario della durata di due anni, emesso dal Tribunale di Siracusa.




Spaccio di droga a ragazzini: cani antidroga in azione, sequestro e un arresto

Nel primo pomeriggio di ieri, agenti del Commissariato  di Noto, con l’ausilio delle unità cinofile Sky e Maui della Questura di Catania, nel corso di un servizio antidroga, coordinato dal dirigente Paolo Arena, finalizzato a interrompere una pericolosa attività di spaccio in danno di minorenni, hanno effettuato una perquisizione all’interno di un’abitazione sita in via Aurispa . Rinvenute  3 dosi di marijuana all’interno di un vaso, 4 dosi della stessa sostanza all’interno di una bomboniera, altre due occultate in elettrodomestici della cucina ed, infine, un sacchetto contenente altra droga all’interno di uno scooter, per complessivi 110 grammi.
Oltre allo stupefacente, sono stati rinvenuti un trita erba ed un bilancino di precisione. L’uomo è stato, quindi, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e posto agli arresti domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.