Siracusa. Furti nei negozi, è allarme? Nella notte scassinata tabaccheria di viale Teracati

Non erano trascorse nemmeno 24 ore dal furto con scasso ai danni del bar Renoir di viale Santa Panagia. Ieri, nella tarda serata, ennesimo episodio di questo tipo, questa volta ai danni della tabaccheria Eureka di viale Teracati .

Inizia ad assumere le caratteristiche di un fenomeno preoccupante quello dei continui furti ai danni di esercizi commerciali a Siracusa.

Dopo l’allarme lanciato dai negozianti della zona di viale Tisia, i casi di questo tipo si sono susseguiti e, uniti agli atti intimidatori perpetrati con l’utilizzo di ordigni rudimentali, stanno certamente creando un clima di forte preoccupazione tra i gestori delle attività.

Ieri, nella tarda serata, ignoti si sarebbero introdotti, dunque, nella tabaccheria di viale Teracati. Secondo alcune testimonianze raccolte, si sarebbe trattato di due individui a bordo di motocicli. Un’azione velocissima anche in questo caso, come nei precedenti. Arrivati davanti all’esercizio commerciale avrebbero fatto ingresso e sarebbero velocemente usciti con il registratore di cassa. Avrebbero anche danneggiato la tabaccheria e , una volta fuori, residenti della zona avrebbero notato del fumo fuoriuscire dal locale.

Sul posto, i carabinieri, a  cui sono affidate le indagini del caso. Si tratta dell’ottavo furto di questo tipo in otto giorni.

La Confcommercio si è detta pronta a scendere in campo con “ronde” per garantire una maggiore sicurezza del territorio, a tutela dei propri iscritti in primo luogo ed ha chiesto un incontro con il prefetto, Giusi Scaduto.

Per il furto ai danni del bar Renoir, un giovane di 21 anni è stato denunciato. Da comprendere se ci sia una “banda” dedita a questo tipo di reato o se si tratti – ipotesi ritenuta meno probabile- di episodi slegati gli uni dagli altri.




Siracusa. Tre 16enni rubavano benzina da un distributore di carburante: denunciati

La polizia li ha sorpresi mentre rubavano carburante da un distributore di carburanti di Largo Dicone. Denunciati tre minorenni, tutti di 16 anni.

Nell’ambito del contrasto alla vendita ed al consumo di sostanze stupefacenti, nelle cosiddette piazze dello spaccio siracusane, inoltre, gli agenti hanno sequestrato, in Via Santi Amato, 49 dosi di hashish, rinvenute sul tetto di un box in alluminio.

Infine, denunciato un siracusano di 26 anni per non aver osservato gli obblighi dei domiciliari cui è sottoposto.




Sbarco del 18 settembre, individuati presunti scafisti: fermato un 31enne egiziano

Fermo di indiziato di delitto per un 31enne fi nazionalità tunisina, nato in Egitto. E’ stato notificato dalla Squadra Mobile.L’uomo  è ritenuto responsabile del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina relativamente allo sbarco di 58 migranti, originari del nord e del centro africa, partiti dalla Libia e diretti in Italia.
I migranti, partiti dalle coste libiche la notte del 18 Settembre scorso a bordo di una piccola imbarcazione, sono stati soccorsi nel pomeriggio del 19 settembre dalla nave Ocean Viking dell’O.N.G. S.O.S. Mediterranee e sono stati fatti sbarcare presso il Porto commerciale di Augusta. Nell’occasione sono stati escussi alcuni migranti, quattro dei quali hanno riconosciuto il tunisino come il conducente dell’imbarcazione a bordo della quale avevano viaggiato.
A seguito delle concordanti dichiarazioni rese dai migranti, opportunamente riscontrate dalla dinamica delle operazioni di salvataggio, si è proceduto all’emissione del fermo di indiziato di delitto nei confronti dello scafista che, pertanto, è stato associato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa.
Nel medesimo contesto, non essendovi sufficienti elementi idonei a sostenere il provvedimento di fermo, è stato deferito in stato di libertà, per il delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, un cittadino di 24 anni, indiziato di essere il secondo scafista dell’imbarcazione.

SIRACUSA – CONTROLLO DEL TERRITORIO – DENUNCIATE 4 PERSONE E RINVENUTA SOSTANZA STUPEFACENTE

Agenti delle Volanti, nel pomeriggio di ieri, hanno denunciato tre minori siracusani di 16 anni, sorpresi a rubare benzina da un distributore di carburanti sito nei pressi di Largo Dicone.

Inoltre, nell’ambito del contrasto alla vendita ed al consumo di sostanze stupefacenti, nelle cosiddette piazze dello spaccio siracusane, gli agenti hanno sequestrato, in Via Santi Amato, 49 dosi di hashish, rinvenute sul tetto di un box in alluminio.

Infine gli uomini delle Volanti, nell’ambito dei controlli a coloro che in città sono sottoposti a misure limitative della libertà personale, hanno denunciato un siracusano di 26 anni per non aver osservato gli obblighi cui è destinatario.




Siracusa. Ladri in un bar, la polizia ne denuncia uno: collegamenti con i casi di viale Tisia?

Resta da chiarire se l’episodio possa avere collegamenti con quelli che si sono consumati nei giorni scorsi ai danni di esercizi commerciali della zona di viale Tisia.
Ieri, poco prima della mezzanotte, agenti delle Volanti sono intervenuti in un bar di viale Santa Panagia per la segnalazione di un furto. Gli agenti, a seguito degli accertamenti avviati, sono riusciti ad individuare il presunto autore del reato che, sfondando la vetrina del bar con un sacchetto pieno di pietre, era riuscito ad introdursi all’interno dell’esercizio commerciale ed ad impossessarsi del denaro presente nella cassa.
Il ladro, un giovane siracusano di 21 anni già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per danneggiamento e per furto aggravato.




Ancora una bomba carta, preso di mira un chiosco di viale dei Comuni

Un ordigno rudimentale è stati fatti esplodere nei pressi di un chiosco, in viale dei Comuni. È accaduto poco dopo le 20. Il boato è stato avvertito dai residenti. Fortunatamente lievi i danni.
Sul posto la Polizia Scientifica e gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Siracusa. A loro è affidata la lettuta dell’inquietante episodio, quando in città si è tornato a parlare di allarme racket.
Lo scorso fine settimana, altro episodio simile, con una bomba carta esplosa davanti alla vetrina di un bar di viale Santa Panagia. Le associazioni di categoria, Cna in testa, parlano apertamente di una Siracusa sotto attacco da parte della criminalità e chiedono l’intervento del prefetto.




Perde il bancomat, qualcun altro la usa per vari acquisti: denunciato ad Avola un 40enne

Un 40enne di Avola è stato denunciato per indebito utilizzo di una carta bancomat. L’aveva utilizzata per acquistare numerosi prodotti di tabaccheria e cosmesi, ricariche telefoniche ed altri beni. Peccato non fosse il suo bancomat. La vittima si è accorta degli strani movimenti contabili e si è allora rivolta alla Polizia, scoprendo peraltro di non avere più nel portafoglio la tessera del bancomat.
Una veloce indagine ha permesso di risalire al 40enne, denunciato.




Droga nascosta in giardino, arrestato dai Carabinieri un 44enne di Augusta

Un 44enne pregiudicato è stato arrestato ad Augusta per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri nel corso di una perquisizione domiciliare e grazie al fiuto del cane King hanno rinvenuto, tra l’erba del giardino dell’abitazione dell’uomo, una busta, utilizzata comunemente per trasportare la spesa, con un chilogrammo circa di marijuana suddiviso in dieci confezioni in plastica termosaldata e sei panetti di hashish del peso complessivo di 600 grammi circa.
Nella circostanza sono stati rinvenuti due bilancini di precisione e altro materiale per il confezionamento dello stupefacente, il tutto sottoposto a sequestro.
La droga sarà esaminata dal laboratorio analisi sostanze stupefacenti per stabilirne il principio attivo.
L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari.




In giro a bordo di una moto rubata, denunciati due ragazzini: hanno 14 e 16 anni

Agenti delle Volanti hanno denunciato a Siracusa due minorenni. A loro, di 14 e 16 anni, è stata contesta la ricettazione. Sono stati “intercettati” dalla Polizia in via Bonincontro, a bordo di un ciclomotore.
Da una verifica accurata è emerso che il ciclomotore in questione era di provenienza furtiva ed i due giovani, sono stati, pertanto, denunciati ed affidati ai genitori. Il mezzo è stati restituito al legittimo proprietario




Mafia a Siracusa, la Dia lancia l’allarme: “pandemia occasione per accrescere infiltrazioni”

La Dia lancia ha lanciato l’allarme nella sua relazione semestrale dedicata all’analisi dei movimenti della criminalità organizzata. Nel siracusano potrebbe proseguire “l’espansione sul territorio dell’influenza dei sodalizi mafiosi delle province limitrofe, in particolare da parte di cosa nostra catanese e soprattutto nell’area di Pachino e Portopalo di Capo Passero”, avvisano dalla Direzione Investigativa Antimafia. Non solo, la crisi legata alla pandemia rischia di rivelarsi prezioso alleato delle consorterie mafiose: “è ipotizzabile il tentativo di accrescere l’infiltrazione del tessuto economico-produttivo dell’area, cogliendo l’occasione di approfittare della crisi di liquidità di molti imprenditori originata dalle misure di contenimento rese necessarie dalla pandemia”.
In provincia di Siracusa, si legge nella relazione semestrale della Dia, “il panorama delle organizzazioni criminali non mostra sostanziali mutamenti delle strutture, degli assetti e delle aree di incidenza”. Nonostante non siano mancati arresti di esponenti di primo piano ed azioni di contrasto da parte delle forze dell’ordine, “l’operatività delle consorterie non può dirsi sopita”. Resta forte l’influenza di cosa nostra catanese. Il territorio aretuseo, è caratterizzato dalla presenza di due macro-gruppi di riferimento. “Nel quadrante nord di Siracusa risulta presente il gruppo Santa Panagia, che costituisce una frangia cittadina della ramificata compagine Nardo-Aparo-Trigila collegata alla famiglia Santapaola Ercolano di cosa nostra catanese”. Nel capoluogo attivo anche il sodalizio dei Bottato-Attanasio “legato al clan Cappello di Catania e molto attivo nelle estorsioni e nello spaccio di droghe che risulta essere la principale fonte di guadagno per tutte le consorterie”. I vertici delle organizzazioni criminali, spiega la Dia, si sarebbero spartiti il territorio per gestire in autonomia le piazze di spaccio rifornite prevalentemente dai sodalizi mafiosi etnei. Le conferme investigative sono poi arrivate con le operazioni Demetra e Varenne della seconda parte del 2020. Il Questore di Siracusa, Gabriella Ioppolo, ha spiegato che “…i contatti tra i gruppi siracusani e i sodalizi mafiosi etnei appaiono finalizzati prevalentemente al settore del narcotraffico e vedono nella quasi totalità dei casi i siracusani nelle vesti di acquirenti all’ingrosso della droga che viene immessa sul mercato locale tramite le citate piazze di spaccio”.
La zona nord della provincia di Siracusa (Lentini, Carlentini e Augusta) “risulta ancora sotto l’influenza della famiglia Nardo”. La zona sud (Noto, Pachino, Avola, Rosolini) “appare da tempo sotto il controllo del clan Trigila”.
La Dia si sofferma anche sulla frazione di Cassibile dove “risulta attivo il sodalizio dei Linguanti, articolazione dei Trigila, mentre i territori di Pachino e Portopalo di Capo Passero vedrebbero l’egemonia del clan Giuliano del quale sono stati accertati, in passate attività d’indagine, radicati legami con i Cappello di Catania”.
Floridia, Solarino e Sortino risentono invece “dell’influenza criminale della famiglia Aparo. Recenti indagini hanno disvelato la rinnovata operatività di tale sodalizio, grazie ad alcuni affiliati storici tornati in libertà e attivi sul territorio di riferimento nei settori delle estorsioni, dell’usura e degli stupefacenti”.
Allargando l’analisi al contesto siciliano, “coesistono organizzazioni criminali eterogenee e non solo di tipo mafioso. Nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento è egemone cosa nostra. (…) Nella parte orientale della Sicilia sono inoltre presenti ulteriori gruppi e clan mafiosi di minori dimensioni e con interessi circoscritti in un ambito territoriale limitato ma che si mostrano tuttavia pervasivi nell’area d’influenza di riferimento e operativamente spregiudicati”. La Dia ben focalizza gli interessi “intorno ai quali si concentra l’azione mafiosa” nella nostra regione: estorsioni, dell’usura, narcotraffico, gestione dello spaccio di stupefacenti, infiltrazione nel gioco d’azzardo illecito e del controllo di quello illegale. “A questi si aggiungono l’inquinamento dell’economia dei territori di riferimento soprattutto nei campi imprenditoriali dell’edilizia, del movimento terra e dell’approvvigionamento degli inerti, dello smaltimento dei rifiuti, della gestione dei servizi cimiteriali e dei trasporti. Non mancano poi gli inserimenti nei settori caratterizzati dall’erogazione di contributi pubblici come nel caso della produzione di energia da fonti rinnovabili, dell’agricoltura e dell’allevamento. Spesso ciò si realizza attraverso l’infiltrazione o il condizionamento degli Enti locali anche avvalendosi della complicità di politici e funzionari corrotti”.




Siracusa. Droga nello zainetto, 26enne arrestato dalla Mobile

Viaggiava a bordo di uno scooter Honda Sh con uno zainetto in spalla. All’interno nascondeva droga, nello specifico 250 grammi di marijuana. A scoprirlo sono stati gli agenti della Squadra Mobile, nell’ambito dei quotidiani e specifici controlli finalizzati alla repressione dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti nelle cosiddette piazze dello spaccio siracusane. Il giovane, 26 anni, è già noto alle forze dell’ordine per spaccio. Quando è stato notato dalla polizia, percorreva via Algeri,

Lo stupefacente è stato sequestrato. Il giovane è stato invece posto ai domiciliari.