Famiglia francese si perde tra i sentieri di Pantalica, soccorsa dai Carabinieri: "Merci"

Una famiglia di turisti francesci si era smarrita durante una visita nella riserva di Pantalica. Dopo qualche ora trascorsa tra i sentieri della grande e paesaggisticamente ricca area, non sono più riusciti a trovare la via per tornare alla loro auto.
Preoccupati, hanno chiamato il numero unico per le emergenze 112. Ed i carabinieri della Stazione di Villasmundo sono riusciti in poco tempo a localizzarli e guidarli sulla “retta” via.
Poco dopo la disavventura, i turisti francesi hanno inviato un messaggio di ringraziamento alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Augusta attraverso una nota piattaforma di messaggistica. Questo il testo: “Desideriamo solo ringraziare calorosamente la pattuglia dei Carabinieri intervenuta ieri sera prendendo in mano la nostra risoluzione dei problemi sulla strada per Pantalica. Grazie mille per il vostro aiuto, la pazienza e la gentilezza. La piccola famiglia francese”.




Il cane antidroga "fiuta" marijuana in un esercizio commerciale, denunciato 38enne

Il fiuto del cane antidroga del Nucleo Carabinieri di Nicolosi ha permesso di scovare oltre 60 grammi di marijuana all’interno di un esercizio commerciale di Ferla. Lo stupefacente era suddiviso in 22 dosi. Rinvenuto e sequestrato anche materiale per la pesatura della droga. Il gestore 38enne del locale è stato denunciato in stato di libertà alla Procura di Siracusa in quanto ritenuto responsabile di detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente.




Priolo. A fuoco un appartamento di via Megara: paura tra i residenti

Fuoco in un appartamento di via Megara Iblea, a Priolo. Le fiamme, una volta divampate, si sono propagate velocemente all’interno dell’immobile, tanto da destare paura tra i residenti della zona, che hanno allertato i vigili del fuoco. I proprietari dell’appartamento non si trovavano in casa quando è scoppiato l’incendio. Il timore maggiore, nell’attesa dell’arrivo dei soccorritori, era che il rogo potesse propagarsi avviluppando anche le altre abitazioni. I pompieri hanno domato le fiamme prima che potessero lambire gli appartamenti adiacenti. Da verificare, tuttavia, adesso, se lo stabile ha subito danni strutturali. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Priolo. Saranno loro a stabilire le cause all’origine dell’incendio.Tra le ipotesi al vaglio, non si esclude quella dolosa. Saranno gli inquirenti e i sopralluoghi effettuati e da effettuare a stabilire, quindi, se si sia trattato di un incidente o di un gesto volontario.




Occupano da mesi abusivamente un B&B, 4 denunciati: vivevano lì con dei bambini

Da oltre cinque mesi occupavano abusivamente un b&b. Intervento della polizia di Noto, ieri, nella struttura. Denunciati due uomini e due donne. All’interno dell’edificio vivevano, però, anche alcuni minori. In seguito ad uno sfratto, durante il periodo di emergenza sanitaria, il gruppo aveva trovato momentanea accoglienza nella struttura. Dopo il periodo emergenziale, nonostante i ripetuti solleciti da parte del titolare del b&b, i quattro si sarebbero rifiutati di lasciare l’immobile. Per loro è scattata la denuncia.




Cocaina e marijuana, presunto pusher arrestato e rimesso in libertà a Lentini

Aveva in casa 14 dosi di cocaina e 16 grammi di marijuana, oltre ad un bilancino di precisione e ad 800 euro in contanti. Arrestato (e subito rimesso in libertà)  con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti Francesco Grasso, di Lentini, con precedenti. L’intervento degli uomini del commissariato, diretti dal dirigente Andrea Monaco, è stato condotto nell’ambito  dell’azione di contrasto alle piazze dello spaccio.




Siracusa. La morte di Angelo De Simone, disposta la riesumazione della salma

C’è una persona iscritta nel registro degli indagati per la morte di Angelo De Simone, trovato senza vita nella sua casa di Siracusa nel febbraio del 2016. Per lungo tempo, il decesso del 27enne era stato inquadrato come un caso di suicidio. Una ipotesi che non ha mai convinto la famiglia ed i conoscenti più stretti del ragazzo. Ad ottobre dello scorso anno, la prima svolta con il “no” all’archiviazione e le nuove indagini.
Potrebbe essersi trattato di altro, allora. Il pm Gaetano Bono ha disposto la riesumazione della salma. Il perito nominato dalla Procura di Siracusa dovrà occuparsi di quegli esami che dovrebbero permettere di chiarire se De Simone fu vittima di un assassinio.
Tra le ipotesi, quella di una spedizione punitiva culminata in omicidio poi mascherato in suicidio per sviare le indagini.




Incidente mortale: scontro sulla Pachino-Marzamemi, perde la vita un 22enne

Aveva 22 anni la vittima del grave incidente stradale avvenuto questa mattina sulla provinciale 19, Pachino-Marzamemi. Salvatore Aprile, questo il suo nome, era alla guida della moto che – per cause ancora al vaglio degli investigatori, si è scontrata con una Bmw nel rettilineo poco fuori il centro abitato di Pachino.
Le sue condizioni sono subito apparse gravi. Oltre a due ambulanze del 118, è atterrato sul posto anche l’elisoccorso. Ma purtroppo per il 22enne non c’era più nulla da fare. Ogni tentativo di strapparlo alla morte si è rivelato vano.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Pachino.




Piantagione di marijuana nascosta tra le sponde del torrente Mulinello, due arresti

Nascosti tra le piantine di canapa indiana, i carabinieri hanno sorpreso all’opera Giuseppe Bontempo Ciancianella (67 anni) e Antonino Puglia (54). I due, entrambi di Villasmundo, stavano irrigando in maniera artigianale una piantagione di marijuana costituita da circa 200 piante di altezza variabile, da 50 centimetri fino a 2,5 metri. I Carabinieri erano impegnati in un servizio di controllo lungo le sponde del torrente Mulinello, in località Ferrante (Augusta). Insospettiti della presenza, in un terreno incolto, di un viottolo ben delineato, lo hanno percorso, ritrovandosi in uno slargo dove, nascoste dalla fitta vegetazione spontanea, c’erano le piante di cannabis, disposte in filari.
Mentre eseguivano il sopralluogo, hanno udito delle persone parlare ed avvicinarsi. Si sono quindi nascosti in mezzo alle piante ed hanno visto materializzarsi i due che hanno cominciato ad irrigare le piante per mezzo di un rudimentale, quanto efficace, sistema costituito da tubi in pvc per mezzo dei quali l’acqua del torrente, da un recipiente posto a monte della piantagione, per caduta, innaffiava il terreno. Colti di sorpresa, sono stati immediatamente arrestati.
Oltre alle piante ed al sistema di irrigazione, i Carabinieri hanno sequestrato l’attrezzatura agricola ed il concime liquido, utilizzati per la coltivazione della redditizia piantagione.
Le piante, previa campionatura per le analisi tossicologiche, sono state estirpate e distrutte sul posto, mentre i due arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari a disposizione della Autorità Giudiziaria aretusea, in attesa della udienza di convalida.




Furti sui camion in sosta sulla Siracusa-Catania: due arresti della PolStrada

Il 25enne Gianmarco D’Emanuele e il 37enne Giovanni Scavone sono stati posti agli arresti domiciliari. Ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip del tribunale di Siracusa, sono stati gli agenti della Polizia Stradale di Siracusa e di Lentini. D’Emanuele e Scavone sono accusati di essere gli autori di una serie di furti commessi nell’area di servizio “San Demetrio”, lungo l’autostrada Siracusa-Catania.
Secondo quanto appurato dagli investigatori, i due avrebbero preso di mira i camion  in sosta approfittando della distrazione dei conducenti, spesso attendo proprio che questi ultimi riposassero nel rimorchio. Con l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza, sono stati individuati D’Emanuele e Scavone che, però, non sarebbero gli unici coinvolti.
In un video, gli indagati, avrebbero imboccato contromano l’autostrada pur di sfuggire al controllo della Polizia Stradale.




Siracusa. "Cibo disgustoso": migranti sequestrano il personale del centro accoglienza

Alta tensione ieri pomeriggio nel centro di Pantanelli che ospita alcuni cittadini extracomunitari. Due di loro, un trentenne originario Togo e un ventenne del Mali, hanno sequestrato il personale della struttura, chiudendo  i cancelli con catene e dei lucchetti. Motivo del gesto: la protesta per la scarsa qualità del cibo e per una toilette non funzionante.Una volta intervenuta la polizia, i migranti hanno liberato i dipendenti. Sono stati denunciati per sequestro di persona.

foto: archivio