In casa della madre per chiederle denaro, aggressivo anche con la polizia: scatta l’arresto

Per l’ennesima volta aveva raggiunto l’abitazione della madre per chiederle denaro, forse per acquistare droga. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale un avolese di 53 anni, con precedenti di polizia. All’arrivo dei poliziotti, l’uomo avrebbe subito mostrato un atteggiamento particolarmente aggressivo, spintonante un agente che cercava di farlo allontanare dall’abitazione.
Dopo le incombenze di legge,  è stato posto ai domiciliari.




Il terribile incendio di Buscemi, denunciato imprenditore: avrebbe appiccato il fuoco

C’è un denunciato per il recente incendio che ha distrutto una vasta porzione dei Monti Iblei, nel dettaglio nel territorio di Buscemi. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Noto, al termine di indagini condotte dopo il rogo, hanno deferito alla Procura della Repubblica di Siracusa un uomo ritenuto responsabile delle fiamme che hanno interessato circa 5 ettari di macchia mediterranea e messo in pericolo 5 abitazioni. Un incendio spento dopo sei ore di lavoro, appiccato intorno all’ora di pranzo, per il quale e’ stato necessario l’intervento di mezzi aerei e terrestri. I carabinieri hanno ripercorso a ritroso l’intesa area, risalendo al punto di origine, individuato in un frutteto, riconducibile ad un imprenditore siracusano. Il proprietario del campo è stato, pertanto, ritenuto responsabile dell’accaduto. Un lavoro fatto anche di ricostruzione delle ore antecedenti.  L’uomo, infatti, dopo aver raccolto in diversi punti del suo terreno mucchi di sfalci di potatura, ha utilizzato le fiamme per disfarsene anziché versarli negli appositi compattatori. Quando è andato a casa per pranzare, gli ultimi focolai erano ancora accesi. Le fiamme libere, alimentate dal forte vento di libeccio, hanno però aggredito la collina generando un grave danno ambientale nonché economico a causa delle numerose squadre dei Vigili del fuoco e Forestali intervenuti, insieme ai mezzi aerei, per rimediare a quella distrazione volontaria dettata da noncuranza.




Siracusa. Follia sul Ponte Umbertino: Tso per un 32enne nigeriano

Si denuda, urina in pubblico e sale sulla panchina del Ponte Umbertino, saltellando e urlando frasi senza senso. Poi lancia una transenna in mare. Un cittadino nigeriano di 32 anni ha destato, così, ieri mattina, preoccupazione tra i passanti. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Ortigia. L’uomo, non nuovo a comportamenti del genere, prima dell’arrivo dei poliziotti aveva rovistato all’interno dei cestini dell’immondizia. Alla vista degli agenti avrebbe iniziato a saltellare sulla panchina urlando. Necessario l’intervento di un’ambulanza del 118. Il 32enne è stato sottoposto a Tso, il trattamento sanitario obbligatorio.




Droga in via Santi Amato: la polizia rinviene crack e cocaina

Rinvenimento di droga in via Santi Amato. Agenti delle Volanti hanno sequestrato 8 dosi di crack e due di cocaina.
Nell’ambito dei controlli, gli agenti hanno sorpreso, sempre in Via Santi Amato, un giovane siracusano di 26 anni, sottoposto alla sorveglianza speciale  che, eludendo gli obblighi cui è sottoposto, è stato denunciato.




Riti JuJu e sfruttamento sessuale: operazione Bad Mama, colpita organizzazione nigeriana

E’ stata ribattezzata Bad Mama l’operazione della Squadra Mobile di Siracusa, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. Eseguita un’ordinanza cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catania nei confronti di quattro nigeriani accusati di tratta di esseri umani a fine dello sfruttamento sessuale, riduzione in schiavitù, reati pluriaggravati dall’aver agito anche in danno di minori e dall’aver esposto le persone ad un grave pericolo per la vita e l’integrità fisica (relativamente alle traversate via mare) e dall’aver contribuito alla commissione del reato un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno stato. La lista delle accuse è lunga e vi figurano anche il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, lo sfruttamento della prostituzione ed altre fattispecie ancora.
Tutta l’operazione ha avuto origine quando la Polizia di Siracusa ha identificato una giovanissima nigeriana, appena fuggita dall’abitazione della propria madame (destinataria di misura cautelare). L’aveva convinta al trasferimento in Italia dietro la falsa promessa di un lavoro onesto ma dopo averla sottoposta al temuto rito “Ju-Ju”, l’aveva invece costretta a prostituirsi. E per vincere le ritrosie della sedicenne, non avrebbe esitato ad utilizzare anche strumenti di coercizione violenta, con la complicità del suo compagno (anche lui nigeriano e destinatario di misura cautelare).
Attraverso una complessa attività di indagine, è stata fatta luce anche su una seconda ragazza anche lei trasferita dalla Nigeria all’Italia con modalità analoghe. Ma alla fine, sono emerse almeno 12 storie di donne sfruttate e avviate alla prostituzione.
Sono stati così identificati altri due uomini che avrebbero operato in sodalizio con la “madame”, con la quale si confrontavano sulle problematiche del business gestito, anche prestandosi vicendevole aiuto pur operando su territori diversi. I due “gestivano” anch’essi una giovane connazionale, attirata in Italia con l’inganno e costretta a dover ripagare con i proventi della prostituzione un esoso debito di ingaggio, dietro la minaccia continua del rito “Ju-Ju” cui era stata sottoposta prima di partire per l’Europa.
I quattro avrebbero potuto contare anche su di una solida rete di contatti con connazionali all’estero, in Nigeria e in Libia, utili per seguire a distanza tutte le fasi del trafficking: dal reclutamento alla sottoposizione a JuJu, dalla partenza dalla Nigeria all’arrivo in Libia e così via.
Uno degli indagati risulta inoltre svolgere in forma professionale l’attività di intermediazione finanziaria, ed in particolare attività di raccolta abusiva del risparmio e di abusiva intermediazione nel cambio monetario, consentendo a terze persone, a fronte del pagamento di commissioni, il trasferimento di fondi all’estero, senza passare attraverso i canali bancari e finanziari ufficiali e in elusione delle disposizioni di legge che regolamentano tali operazioni.




Siracusa. Corsa sfrenata per non fermarsi all’Alt della polizia: denunciato automobilista in stato di ebbrezza

Ubriaco, si era messo alla guida della sua auto, violando ripetutamente il Codice della Strada, correndo a velocità eccessiva, senza fermarsi nemmeno all’Alt intimato dalla polizia. Inseguimento alle prime ore del mattino in viale Epipoli. Erano le 4 quando gli uomini della Volanti hanno bloccato il conducente del veicolo che, ad alta velocità, aveva tentato di eludere il posto di controllo. Si tratta di un siracusano di 40 anni. Per lui è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza e , tra le altre violazioni, per mancanza di copertura assicurativa.




Reati commessi quando era minorenne: due anni e 7 mesi ad un 27enne libico

Due anni e 7 mesi di reclusione per una serie di reati commessi quando era minorenne. I Carabinieri della Stazione di Rosolini hanno tratto in arresto, in ottemperanza ad un ordine di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, un giovane libico di 27 anni. Tra i reati per cui è stato condannato figurano  resistenza a un pubblico ufficiale, lesioni personali e ricettazione.
Condotto in caserma, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




Siracusa. Litiga per strada con un vicino di casa ma è ai domiciliari: 22enne sorpreso e arrestato

Era sottoposto ai domiciliari ma stava litigando con un vicino di casa all’esterno della propria abitazione. Proprio in quel momento, gli uomini delle Volanti stavano effettuando i loro quotidiani controlli nei confronti delle persone sottoposte a misure limitative della libertà personale. Il giovane siracusano, di 22 anni, è stato arrestato per evasione e denunciato per minacce e per il possesso di un coltello a serramanico.




Chiusura della pesca sportiva del tonno rosso per il 2021, sanzioni per i trasgressori

Stop alle catture di tonno rosso, riconducibili al settore della pesca sportiva/ricreativa per l’anno 2021. La chiusura è stata disposta con decreto dalla Direzione generale della pesca marittima del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, in attuazione della normativa comunitaria. Esaurito il contingente assegnato alla pesca non professionale relativamente all’annualità corrente.
“E’ pertanto vietato pescare, detenere e sbarcare esemplari di tonno rosso, fatta salva la possibilità prevista per le imbarcazioni autorizzate di proseguire l’esercizio dell’attività fino al 31 dicembre 2021, esclusivamente con la tecnica del catch and release”, ricorda la Capitaneria di Porto di Siracusa. Previste sanzioni per i contravventori.




Siracusa. Pesce putrefatto e alimenti scaduti in un ristorante: scatta la denuncia

Quattro ristoranti sanzionati ed una denuncia. I carabinieri della stazione di Ortigia, con la Polizia Municipale e il Servizio Igiene Alimeni e Nutrizione dell’Asp hanno eseguito specifici e mirati servizi finalizzati al rispetto della normativa in materia di sicurezza alimentare, dell’applicazione dei regolamenti comunitari sanitari e della corretta applicazione della normativa anti-covid nei confronti degli esercizi di ristorazione del centro storico.
I titolari di due ristoranti, tutti di Ortigia, sono stati sanzionati per carenze igienico-sanitarie sulla conservazione degli alimenti, per un totale di 2 mila euro. In uno di questi locali pubblici sono stati rinvenuti prodotti ittici in putrefazione e con muffe, oltre ad alcuni alimenti scaduti di validità. Il proprietario è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Siracusa.

Irregolarità nei due locali ed in un terzo anche  per  l’istallazione abusiva di cartelli e mezzi pubblicitari e l’occupazione abusiva di suolo pubblico.