Controllo ai detentori di armi, un uomo denunciato a Noto

Al culmine di una lite, ha minacciato di utilizzare l’arma da fuoco che deteneva legalmente. La vittima ha subito denunciato e sono scattati così i controlli dei Carabinieri di Noto. Come primo atto, hanno ritirato cautelativamente l’arma dichiarata ed hanno inoltre condotto una perquisizione finalizzata alla ricerca di altre armi o munizioni illegalmente detenuti.
Al termine delle operazioni di ricerca, i Carabinieri hanno rinvenuto munizioni non denunciate ed una pistola, apparentemente giocattolo, ma abilmente modificata tanto da essere in grado di far fuoco.
L’uomo è stato denunciato per la detenzione delle armi e delle munizioni ed è stato segnalato all’Autorità di Pubblica Sicurezza affinché valuti la revoca dell’autorizzazione alla detenzione di armi.
Tra i compiti affidati ai Carabinieri vi è proprio il controllo dei soggetti che legalmente detengono armi. Sono obbligati a denunciarne agli organi di polizia il possesso e devono ottenere un titolo per il porto o la detenzione dell’arma. Dopo aver ottenuto la licenza e aver acquistato e denunciato il possesso dell’arma, il detentore è tenuto a custodirla con cautela all’interno di idonei locali non raggiungibili a terzi. Periodicamente, i Carabinieri effettuano controlli proprio per verificare le modalità di custodia.

foto archivio




Badanti scomparsi a Siracusa: a giudizio il ristoratore siracusano arrestato a febbraio

Come richiesto dalla Procura Generale di Catania, giudizio immediato per il ristoratore siracusano Giampiero Riccioli, accusato di aver ucciso e occultato i cadaveri dei due badanti campani Alessandro Sabatino, di 40 anni, e Luigi Cerreto, di 23.
I due erano scomparsi senza lasciare traccia nel maggio del 2014. I loro resti sono stati ritrovati solo a febbraio scorso, in una villa di contrada Tivoli dove prestavano servizio. Riccioli è il figlio dell’anziano che Sabatino e Cerreto assistevano. I due badanti, secondo la ricostruzione, avrebbero voluto denunciare i maltrattamenti del figlio nei confronti dell’anziano padre. Cosa che avrebbe prodotto forti dissapori e che, secondo l’accusa, potrebbe forse essere persino il movente del delitto.
Accusato del duplice omicidio, Giampiero Riccioli è stato arrestato e si trova in carcere. Il gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta della Procura Generale di Catania, che ha avocato a sè l’indagine, ha fissato per il prossimo 12 ottobre il processo a suo carico.
L’agenzia Ansa ha rivelato che i legali dell’uomo sarebbero intenzionati a chiedere il giudizio abbreviato, cosa che potrebbe portare non solo ad un diverso procedimento ma anche ad una diversa data.
A tenere sempre accesi i riflettori sulla vicenda che risale a sette anni addietro è stata la trasmissione televisiva “Chi l’ha Visto?”, di Rai Tre.




Siracusa. Cocaina, crack e marijuana in via Algeri: 31enne ai domiciliari

Prosegue l’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti in provincia di Siracusa. Nell’ambito dei controlli affidati alla polizia, ieri mattina gli agenti delle Volanti hanno sorpreso un 31enne in possesso di 13 grammi di cocaina, un grammo di crack e 13 di marijuana, oltre a 198 euro, presunto provento dell’attività di spaccio. L’uomo possedeva anche materiale per il confezionamento della droga. Dopo le formalità di rito, per il 31enne sono scattati i domiciliari.




Pachino, deve espiare 10 mesi di reclusione: 41enne arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri di Pachino hanno tratto in arresto un 41enne già noto alle forze dell’ordine. Eseguito un ordine di esecuzione per l’espiazione di una pena detentiva, emesso dal Tribunale di Siracusa. Deve scontare la pena detentiva di 10 mesi di reclusione per essere evaso, nel corso del 2018, dalla misura precautelare alla quale era sottoposto.
Il 41enne è stato posto ai domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Sbarco di migranti ad Augusta: arrivano in 26, fermati i presunti scafisti

Fermo di indiziato di delitto per due presunti scafisti. La Squadra Mobile ha notificato il provvedimento ieri ad un 30enne e ad un 28enne, entrambi egiziani, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le indagini sono scattate nell’immediatezza dello sbarco, avvenuto ieri presso il porto commerciale di Augusta, di 26 cittadini extracomunitari partiti dalla Libia e diretti in Italia.
I migranti sono partiti dalle coste libiche il 22 giugno scorso a bordo di una piccola imbarcazione, sulla quale hanno viaggiato fino al pomeriggio del 25 giugno, allorquando sono stati soccorsi da un pattugliatore della Guardia di Finanza e da una motovedetta della Capitaneria di Porto a circa 45 miglia dal porto di Augusta.
Dall’escussione dei migranti è emerso che alcuni di essi hanno riconosciuto i due egiziani come i conducenti che si alternavano alla guida dell’imbarcazione a bordo della quale avevano effettuato la traversata.
A seguito delle concordanti dichiarazioni rese, opportunamente riscontrate dalla dinamica delle operazioni di salvataggio, si è proceduto all’emissione del fermo di indiziato di delitto nei confronti degli scafisti che, pertanto, sono stati condotti nella casa circondariale di Cavadonna, a disposizione della competente Procura della Repubblica di Siracusa.




Siracusa. Minacce e spintoni agli agenti della Municipale: denunciato 32enne ubriaco

Dovrà rispondere di guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale un 32enne siracusano. Due agenti della polizia municipale si trovavano in Traversa Laganelli per il ritrovamento di un cane quando sono stati avvicinati dall’uomo alla guida di un motociclo. Il 32enne, dopo avere chiesto informazioni su quanto stesse accadendo, è stato invitato ad allontanarsi per consentire lo svolgimento dell’attività in corso. Nonostante questo, l’uomo avrebbe insistito. Insospettiti dall’atteggiamento e dall’alitosi alcolica del soggetto, gli agenti avrebbero chiesto i documenti personali e del mezzo su cui viaggiava. L’uomo non ne era, tuttavia, in possesso. Il 32enne avrebbe inoltre dichiarato di non avere mai conseguito la patente di guida e di non essere in possesso di copertura assicurativa.Agli agenti avrebbe, inoltre, raccontato di avere bevuto due bottiglie di birra e gin.
Richiesta una pattuglia in supporto, l’uom è stato sottoposto ad accertamento del tasso alcolemico, risultato più alto del consentito. Nel momento della redazione del verbale e della nomina del difensore di fiducia, il giovane avrebbe iniziato a manifestare un atteggiamento nervoso, rifiutandosi di farsi assistere dal legale. Dopo essersi allontanato a piedi, l’uomo è tornato sui suoi passi, iniziando ad insultare uno degli agenti con appellativi volgari ed offensivi. Non contento, avrebbe anche minacciato il poliziotto municipale: “Ti vegnu a pigghiari a casa e t’ammazzu a lignati”, tentando subito di avventarsi contro l’agente. Bloccato da altri due agenti, l’uomo li avrebbe spintonati. A quel punto l’uomo, che ha diversi precedenti per violenza privata, percosse e furto e per guida senza patente e assicurazione, è stato condotto al Comando della Polizia Municipale per le procedure del caso.




Siracusa. Circa 300 chili di cavi di rame in auto: denunciati in cinque per ricettazione

Viaggiavano con 300 chili di cavi di rame in auto. I carabinieri della stazione di Ortigia hanno denunciato quattro siracusani ed un sardo, accusati di ricettazione in concorso. I militari, impegnati in un posto di controllo, hanno notato una Toyota Corolla viaggiare a velocità estremamente rallentata e con gli ammortizzatori quasi a terra. Procedendo al controllo del veicolo hanno sorpreso i 5 soggetti mentre trasportavano nel bagagliaio ed in parte nell’abitacolo 300 kg di cavi di rame di cui non potevano giustificare la provenienza e diversi attrezzi atti al taglio ed allo scasso. Inoltre il veicolo era sprovvisto di copertura assicurativa. I cinque sono stati denunciati, la refurtiva, gli attrezzi e l’auto, invece, sono stati posti sotto sequestro.




Siracusa. Vasto incendio in contrada Carancino: fiamme alte fino a tarda sera

Ci sono volute ore di lavoro per riuscire a spegnere il grosso incendio che si è sviluppato ieri sera in contrada Carancino. I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme quando erano le 23,30 circa. Un rogo che in poco tempo si è esteso a macchia d’olio. Si tratta dell’ennesima emergenza in pochi giorni. Prese di mira tutte le principali aree, naturali e boschive della provincia. Dopo i roghi che hanno danneggiato fortemente Cavagrande, la Val D’Anapo, la riserva del Ciane, ieri sera la mano dei piromani che si suppone ci sia dietro quanto sta accadendo, ha colpito la zona nord del capoluogo, al confine con il territorio di Priolo. Sul posto la Protezione Civile del Comune di Siracusa, con l’assessore, Sergio Imbrò che fino a notte fonda avrebbe seguito le operazioni.

 




Auto a fuoco, 52enne "incastrato" dalle telecamere: alla base, contrasti con il proprietario

I Carabinieri di Solarino, a seguito dell’incendio doloso di un’autovettura, hanno identificato e denunciato il presunto responsabile , un floridiano di 52 anni con precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio.
L’uomo è stato immortalato da alcune telecamere di videosorveglianza mentre cospargeva una Fiat Punto di liquido infiammabile e successivamente appiccava l’incendio che distruggeva l’autovettura. I vigili del fuoco intervenuti riuscivano a domare l’incendio e successivamente i Carabinieri hanno ricostruito la dinamica . Alla base dell’episodio ci sarebbero contrasti personali fra il 52enne e il proprietario del veicolo dato alle fiamme.




Siracusa. Perseguita l'ex compagna e viola il divieto di avvicinamento: denunciato

Una serie di atti persecutori, vessatori, violenti ai danni dell’ex compagna, con la quale avrebbe preteso di riallacciare la relazione sentimentale interrotta. Gli agenti delle Volanti sono intervenuti ieri, a seguito della segnalazione di un uomo che minacciava e molestava una donna, appunto la sua ex. Secondo quanto appurato dalla polizia, l’uomo si è più volte reso responsabile di atti persecutori, reiterando il comportamento vessatorio incuranti dei continui ammonimenti dell’autorità. A seguito di tali comportamenti, il giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa ha emesso una misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Neanche questo ha fermato l’uomo. Ieri sera, infatti, si è presentato nel luogo in cui la donna risiede. A seguito dell’intervento della polizia, è stato questa volta denunciato.