Siracusa. Pescatori di frodo avvistati dalla Sea Shepherd in zona A Plemmirio: denunciati

Pescavano in piena zona A della riserva marina protetta del Plemmirio,  la zona maggiormente tutelata, in cui ogni attività è vietata. La Sea Shepherd, nuovamente operativa in mare, notata la presenza di un natante con pescatori e palangari, ha allertato la Guardia Costiera di Siracusa. Intervento immediato della motovedetta Cp537.  Intercettata l’imbarcazione oggetto della segnalazione, gli uomini della Capitaneria hanno sorpreso due uomini intenti a recuperare un palangaro dalle acque. I due pescatori di frodo sono stati denunciati, mentre l’attrezzatura è stata sottoposta a sequestro.




Siracusa. Clan Bottaro-Attanasio, confisca di beni a Luciano De Carolis

Un’azienda operante nel settore delle carni, autoveicoli, conti correnti, rapporti finanziari. Oltre mezzo milione di euro il valore dei beni sottoposti a confisca e riconducibili a Luciano De Carolis, 44enne siracusano ritenuto legato al Clan Bottaro-Attanasio. Il Tribunale ha anche disposto l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per tre anni.

Il decreto di confisca di beni è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione Tribunale di Catania. Il destinatario è un pluripregiudicato dal lungo curriculum criminale. Un percorso, il suo, che già da minorenne è costellato da delitti contro la persona e contro l’ordine pubblico. In particolare, è stato già condannato in via definitiva nel 2008 nell’ambito dell’operazione “Lybra” e per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione denominata “Hawk”, nonché destinatario di custodia cautelare in ordine al reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
La confisca di oggi scaturisce da complessi ed articolati accertamenti patrimoniali svolti dalla D.I.A. e delegati dalla Direzione Distrettuale Antimafia etnea che hanno permesso di individuare il complesso dei beni riconducibili al pregiudicato siracusano in relazione al suo profilo criminale.




Siracusa. Ancora droga in via Santi Amato, cocaina e marijuana: un arresto e due denunce

Cocaina e marijuana in via Santi Amato. Ennesimo rinvenimento di stupefacenti nella zona ritenuta una delle principali piazze di spaccio del capoluogo. Gli agenti delle Volanti stavano eseguendo dei controlli mirati quando hanno rinvenuto numerose dosi di droga, pronte per essere vendute. Arrestato un uomo di 37 anni e denunciato un giovane di 21, entrambi già conosciuti alle forze dell’ordine, per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente.
L’arrestato, che è stato trovato in possesso di 11 dosi di cocaina e di 350 euro circa, probabile provento dell’attività di spaccio, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari.
Nell’ambito di tali servizi, i poliziotti hanno sorpreso, sempre in Via Santi Amato, un giovane di 25 anni, trovato in possesso di 0,20 grammi di cocaina e 0,58 grammi di marijuana, nonché della somma di 180 euro in banconote da piccolo taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.
Il giovane è stato denunciato per detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente.




Omicidio stradale, due indagati per la morte di un anziano pedone investito a Pachino

Sono due le persone iscritte nel registro degli indagati per la morte dell’83enne Sebastiano Cammisuli. L’anziano ha perso la vita lunedì scorso, dopo essere stato investito a Pachino. La Procura di Siracusa si muove per omicidio stradale, disposta per sabato l’autopsia.
I due indagati sono un uomo di 46 anni e un 34enne. Il primo si è costituito il giorno dopo l’incidente stradale e dovrà rispondere di omicidio stradale. Il secondo, invece, è accusato di autocalunnia in concorso. Il magistrato, con il prosieguo dell’inchiesta, valuterà poi se indagare il quarantaseienne anche per i reati di fuga e omissione di soccorso. Il tempo trascorso dall’incidente alla presentazione alle forze dell’ordine ha vanificato l’eventuale ricorso ad alcol test.
Continua il lavoro degli investigatori impegnati nella ricostruzione esatta della dinamica del sinistro mortale. Indicazioni sono attese anche dall’esame autoptico disposto per sabato mattina. Alle operazioni peritali parteciperà, come consulente medico legale di parte per la famiglia Cammisuli, anche il medico legale Antonino Trunfio, messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui si sono affidati i congiunti di Cammisuli.
Secondo una prima ricostruzione, l’anziano sarebbe stato centrato da un suv che sopraggiungeva in via Pascoli, mentre l’83enne stava attraversando la strada ma non sulle strisce pedonali. Per i consulenti, questo “nulla rileva sul piano delle responsabilità, dato che quella via è completamente priva di attraversamenti pedonali”.
Trasportato in ambulanza all’ospedale Di Maria di Avola è spirato poco dopo per la gravità delle lesioni.
In un primo momento, il 34enne si era qualificato come il conducente dell’auto investitrice ma dal suo interrogatorio e dalle testimonianze acquisite erano subito emerse tante, troppe incongruenze su questa versione. E infatti l’indomani, era martedì 22 giugno, si è presentato in caserma il 46enne che ha raccontato tutta un’altra verità, assumendosi le sue responsabilità. Una montatura che – sospettano gli investigatori – sarebbe servita a nascondere il fatto che lui non aveva la patente di guida. Secondo fonti non confermate, anche la vettura sarebbe stata sprovvista di assicurazione.




Per un 39enne di Ferla pena residua da scontare in carcere: arrestato dai Carabinieri

Eseguita dai Carabinieri di Ferla un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Destinatario un 39enne arrestato perchè ritenuto responsabile di minaccia e resistenza, porto di armi ed oggetti atti ad offendere.
Nel gennaio 2019 l’uomo – spiegano gli investigatori – non si fermò all’alt imposto dalla pattuglia dei Carabinieri di Ferla durante un posto di controllo. Bloccato il tentativo di fuga, l’uomo avrebbe reagito brandendo un coltello a serramanico con cui avrebbe minacciato i militari.
Disarmato, venne sottoposto a perquisizione personale e veicolare a seguito delle quali i Carabinieri hanno rinvenuto circa 12 grammi di hashish.
Dovrà scontare la pena residua di 2 mesi e 12 giorni di reclusione in carcere a Cavadonna, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.




Incendio in attività di ristorazione di via De Benedictis, prende corpo l'ipotesi dolosa

Potrebbe essere dolosa l’origine dell’incendio che ha danneggiato l’attività dei Fratelli Burgio, in via De Benedictis, a Siracusa. Alcuni elementi emersi in fase di indagine avrebbero spinto gli investigatori della Squadra Mobile ad ipotizzare una partenza delle fiamme dall’esterno.
Nella ricostruzione fornita dai titolare dell’attività, invece, era emersa la presunta responsabilità di un corto-circuito interno, forse dipeso da un climatizzatore.
Le indagini, come è giusto che sia, sono state condotte a tutto tondo, senza escludere o dare per scontato alcunchè. E determinati rilievi darebbero maggiore peso, oggi, all’ipotesi di un rogo doloso. Forse anche grazie al contributo delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
Il dettaglio non è da poco. Perchè nel caso in cui venisse confermata la matrice dolosa, cambierebbe la lettura complessiva dell’episodio che sarebbe identificabile come nuovo “avvertimento” ai danni di una attività commerciale del capoluogo. Non escluso il corto-circuito elettrico ma sarebbe una eventualità considerata remota per la dinamica ed alcuni elementi emersi durante i rilievi condotti insieme alla Scientifica.
L’incendio è divampato nella notte tra il 20 ed il 21 giugno scorsi. Notevoli i danni all’interno. La scorsa settimana, una bomba carta era stata piazzata all’ingresso di tabaccheria di via Piave, alla Borgata. Ieri sit in di solidarietà con .




Zona bianca, strade e spiagge si ripopolano. Controlli discreti e tanta sensibilizzazione

Con la Sicilia in zona bianca si respira aria nuova anche a Siracusa. Le limitazioni dovute al covid diventano più blande e si riempiono di vita spiagge e locali.
“Già dalla prima sera in zona bianca, tutte le principali località turistiche hanno registrato un sensibile aumento di persone in strada sui quali vigilano i Carabinieri per garantire comunque le ultime prescrizioni imposte dalla normativa anti COVID tra cui l’obbligatorietà dell’uso della mascherina e del distanziamento”, spiegano dal comando provinciale di viale Tica.
Proprio per tutelare la salute pubblica i Carabinieri della Compagnia di Noto hanno incrementato il numero dei servizi esterni nei luoghi maggiormente affollati di turisti tra cui Marzamemi, Noto, Avola e Palazzolo. “Più che per sanzionare, per sensibilizzare soprattutto i più giovani a non abbassare la guardia contro un nemico subdolo”, spiegano i Carabinieri.
I servizi anti-covid proseguiranno nei prossimi giorni per verificare il rispetto della normativa vigente nelle discoteche e nei locali dove maggiore è il rischio di assembramento.




Insofferente dei domiciliari, finisce in carcere: troppe violazione per un 46enne

Si trovava agli arresti domiciliari per aver commesso dei furti. Una misura che ha ripetutamente violato e pertanto un siracusano di 46 anni è stato condotto a Cavadonna.
I numerosi controlli operati dagli uomini delle Volanti di Siracusa, e le relative segnalazioni effettuate all’Autorità Giudiziaria competente, hanno aperto le porte del carcere all’uomo destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte di Appello di Catania.




Uomo si scaglia contro la Polizia: denunciato 33enne marocchino irregolare

Un uomo di 33 anni, di origine marocchina, è stato denunciato per violazione delle leggi sull’immigrazione, resistenza, oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale.
Lo straniero, sorpreso a bivaccare senza fissa dimora nei pressi di piazza Duomo, a Siracusa, alla vista della Polizia, si è scagliato contro gli agenti che, dopo averlo bloccato e condotto in Questura, hanno accertato che la sua presenza nel territorio nazionale era irregolare e che lo stesso aveva violato le leggi sull’immigrazione.




Fermato con la refurtiva dopo colpo in appartamento, finisce ai domiciliari

I Carabinieri della Compagnia di Augusta hanno tratto in arresto un pregiudicato 54enne, sottoposto all’obbligo di dimora con il divieto di allontanamento dalla propria abitazione negli orari notturni. Lo hanno bloccato mentre tentava di allontanarsi da un’appartamento dove poco prima, forzando e danneggiando la porta di accesso, si era introdotto riuscendo a rubare vari oggetti in oro, della bigiotteria ed altri beni personali. Tutta la refurtiva è stata restituita all’avente diritto.
L’uomo, alla vista dei Carabinieri, ha tentato di darsi alla fuga ma prontamente è stato bloccato dai militari. Come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.