Supermercato della droga in casa, un arresto in via Italia: dai domiciliari, ai…domiciliari

Detenzione ai fini di traffico di sostanze stupefacenti: è l’accusa con cui è stato arrestato dalla Polizia di Siracusa un pluripregiudicato 36enne. E’ stato sorpreso in flagranza di reato, all’interno dell’abitazione nella quale era sottoposto alla detenzione domiciliare per reati in materia di stupefacenti.
Gli agenti avevano raccolto numerose segnalazioni relative ad uno strano movimento di soggetti e ad una presunta attività di spaccio. Sono così scattate le indagini che hanno portato ad individuare un’abitazione, nella zona di via Italia, al cui interno avveniva l’attività delittuosa.
E’ entrata allora in azione la Squadra Mobile, con il cane poliziotto Elvis dell’unità Cinofila della Questura di Catania. Quella casa, spiegano gli investigatori, era “un vero e proprio supermarket della droga, con laboratorio di produzione e smistamento di sostanza stupefacente”.
Sono stati rinvenuti e sequestrati circa 250 grammi di hashish, 40 grammi di marijuana, 15 grammi di cocaina parte della quale già suddivisa in dosi pronte per le cessioni, bilancini di precisione, diverso materiale atto al confezionamento e al taglio dello stupefacente, nonchè una pistola a salve, fedele riproduzione di un Beretta di quelle in uso alle forze dell’ordine.
L’indagato, già sottoposto alla detenzione domiciliare è stato nuovamente posto ai domiciliari, in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida.




Trentadue dosi di droga nascoste in una trave del soffitto, arrestato un 48enne

I Carabinieri di Siracusa hanno arrestato in flagranza di reato il 48enne Antonio Genova, gravato da precedenti specifici in materia di stupefacenti.
L’uomo viveva all’interno di una abitazione abbandonata, in condizioni precarie. Da lì avrebbe gestito un piccolo traffico di droga. Effettuata una perquisizione nello stabile, i Carabinieri hanno rinvenuto nella disponibilità dell’uomo ben undici dosi di crack, tredici di cocaina, quattro di hashish e quattro di marijuana tutte già confezionate e pronte ad essere vendute. Lo stupefacente era stato attentamente celato all’interno di una trave del soffitto dello sgabuzzino.
Durante la perquisizione è stata anche rinvenuta la somma contante di 185 euro che è stata sequestrata poiché ritenuta verosimile provento di attività di spaccio.
L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso l’abitazione del padre, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.




"Non è quello che ho acquistato" e mostra un'arma: uomo truffato minaccia il corriere

Disavventura per un corriere impegnato a Siracusa nel suo ordinario giro di consegne. Nei pressi di via dei Comuni si è infatti visto minacciare con una pistola, pare una rivoltella, mostrata da un cliente “arrabbiato”. L’uomo aveva appena ricevuto un pacco che attendeva da giorni. Ma all’apertura si è reso conto che era stato raggirato dal venditore.
L’articolo ricevuto non era infatti conforme a quanto credeva di aver acquistato. E di questo ha accusato il corriere che, in realtà, non ha alcuna responsabilità in merito. Le compravendite online, infatti, non avvengono con il coinvolgimento degli spedizionieri che si occupano solo delle consegne.
Ma l’uomo non voleva sentire ragioni e pretendeva la restituzione dei soldi. Una telefonata ha segnalato alla Polizia quanto stava accadendo e ben quattro Volanti si sono recate sul posto per cercare di riportare la calma. I poliziotti hanno anche proceduto ad una perquisizione, conclusa con un verbale. L’uomo, alla fine, si è responsabilmente scusato con il corriere. “In anni di lavoro non mi era mai accaduto nulla di simile…”, ha raccontato al termine della concitata vicenda.




E nel garage, la droga: arrestato ad Augusta un 29enne. Marijuana e cocaina nel box

Un garage adibito a deposito di droga è stato scoperto dai Carabinieri di Augusta. Arrestato in flagranza di reato il 29enne pregiudicato Domenico Finocchio, trovato in possesso di 200 grammi di marijuana e 20 grammi di cocaina.
I Carabinieri, dopo aver eseguito una perquisizione presso la sua abitazione, hanno rinvenuto abilmente occultati all’interno del suo garage due buste di plastica trasparente e due involucri di carta stagnola, contenenti le sostanze stupefacenti. Erano pronte per essere suddivise in dosi e immesse nel mercato.
La sostanza stupefacente rinvenuta, è stata posta sotto sequestro e sarà esaminata per rilevarne le esatte caratteristiche qualitative.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari, così come disposto dalla magistratura.




Siracusa. Uomo violento con l'ex, oltre all'ammonimento scatta anche il ritiro della patente

Ammonimento e ritiro per tre mesi della patente di guida. Ne è destinatario un uomo ritenuto colpevole di violenze domestiche nei confronti della sua ex compagna. E’ quanto ha disposto il questore di Siracusa. Il provvedimento rientra tra le azioni di tutela nei confronti di donne maltrattate o sottoposte a Stalking.
Secondo quanto appurato dalla polizia, durante la convivenza con la propria compagna, l’uomo avrebbe manifestato la sua indole violenta tanto da indurre la donna a cessare il rapporto sentimentale.
L’ex compagno, non pago, avrebbe continuato  a porre in essere molestie e violenze nei confronti della donna tanto da provocare il provvedimento di ammonimento ,  completato con la richiesta al Prefetto di sospensione momentanea della patente di guida, così da privare il presunto autore delle molestie della possibilità di raggiungere la donna per reiterare i comportamenti illegali.




Condannata per maltrattamenti sui figli: 35enne assolta in appello

La Terza sezione penale della Corte di appello di Palermo, all’esito della camera di consiglio di lunedì 17 maggio  ha riformato la sentenza di condanna emessa nel 2019 dal tribunale di Palermo, dichiarando assolta la donna G.M. di 35 anni, di origini pugliesi ma da anni trapiantata a Pachino, dopo una burrascosa esperienza matrimoniale a Palermo.
La donna, difesa dall’avvocato Giuseppe Gurrieri, quando viveva a Palermo, madre di tre figli minori, aveva dovuto interrompere la sua esperienza matrimoniale affidandosi all’aiuto di un istituto caritatevole e decidendo di affidare volontariamente i tre bambini ad una comunità per minori in difficoltà, per sottrarli ad una esistenza in cui la miseria la faceva da padrone.
Seguivano anni difficili e dolorosi procedimenti dinanzi al Tribunale per i minorenni che decideva di dichiarare adottabili i tre figli minori revocando la potestà genitoriale alla donna, ritenuta inadeguata ad essere madre.
A ciò si aggiunse un procedimento penale che vedeva la donna accusata del reato di maltrattamento in famiglia per avere costretto i figli a vivere in precarie condizioni igienico-sanitarie, in condizioni di promiscuità, costringendoli al nomadismo con l’aggravante di averli percossi in reiterate occasioni, come appunto riteneva la Procura e per come era scritto nel decreto che disponeva il giudizio.
Nel 2017 fu condannata dalla seconda sezione penale del Tribunale di Palermo a  4  anni di reclusione. Il  suo legale – in appello- ha chiesto l’assoluzione della propria assistita.
I giudici della Corte di Appello hanno dato credito alle ragioni della difesa, riconoscendo alla donna l’assoluzione per l’insussistenza del fatto anche in presenza della intervenuta prescrizione del reato che sarebbe stata una pronuncia di implicita ammissione della colpevolezza della donna sebbene non seguita da alcuna condanna.
“Non posso che essere pienamente soddisfatto della decisione -commenta l’avvocato Gurrieri- anche e soprattutto perchè l’assoluzione della mia assistita le restituisce la dignità che il Tribunale per i minorenni prima e il tribunale penale poi le avevano tolto, facendola apparire come una mamma inadeguata e addirittura una mamma mostro, quando invece lei, seguendo l’istinto materno aveva sempre ed in ogni modo protetto i suoi figli, non certamente costringendoli al nomadismo ma coinvolgendoli in una dolorosa fuga dalla miseria e portandoli con sé di casa in casa, dove veniva di volta in volta ospitata, fino alla decisione di affidarli alle cure di una comunità dove lei stessa si recava più volte alla settimana, per non perdere il contatto coi figli, fino a quando una decisione del Tribunale dei minori glielo impedì”.




Noto. Manomette il contatore per non pagare l'energia elettrica, denunciato 38enne

Il misuratore di energia era stato bypassato mediante la realizzazione di un allaccio diretto. Denunciato 38enne. L’accusa è di furto aggravato di energia elettrica, notificata dagli agenti del commissariato di Noto.
Nel corso dei controlli di prevenzione generale, finalizzati a contrastare i furti di energia elettrica, gli uomini del Commissariato, con il personale della società erogatrice dell’energia elettrica, hanno effettuato un sopralluogo per condurre verifiche su un’utenza di un immobile dell’area costiera. Sono subito emerse le manomissioni applicate. L’intestatario, vistosi scoperto, ha ammesso le proprie responsabilità.




Fast Shipping, i nomi degli indagati nell'operazione condotta tra Augusta e gli States

Un meccanismo perfezionato nel tempo, probabilmente avviato già nel 2015 e che dal 2017 in avanti avrebbe avuto una decisa impennata. Il traffico di ossicodone verso gli Stati Uniti era diventato un business particolarmente ricco. Si tratta, infatti, di un medicinale che negli Usa è vietato proprio dal 2017 perchè rappresentava causa di numerose morti visto l’utilizzo come sostanza stupefacente. Un allarme sociale negli Stati Uniti.
La richiesta, suppongono gli inquirenti, era quindi a quel punto schizzata, come i guadagni illegali. L’ossicodone in Italia, invece, è commercializzato per le terapie del dolore dei malati terminali e in alcuni casi per il trattamento degli ex tossicodipendenti. In sei mesi di indagini, sarebbero stati movimentati dal sodalizio criminale qualcosa come 600 mila euro, la metà dei quali sottratti allo Stato visto che il medicinale viene fornito dal Servizio Sanitario Nazionale in esenzione.
Ogni pillola aveva, negli Stati Uniti, un costo di 100 dollari. In Italia, una confezione aveva un costo di 100 euro, con all’interno 28 pillole. Le spedizioni venivano effettuate in maniera tale da non destare sospetto e superare anche i controlli.

Le indagini, condotte in maniera congiunta dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Siracusa e Catania, hanno preso le mosse da un singolo episodio, da cui piano piano è emerso tutto il contesto in cui l’attività illecita era maturata e proliferava. Una rete di connivenze.
E’ emerso, ad esempio, l’utilizzo di timbri falsi, il furto di ricettari a medici ignari ma anche la connivenza di medici compiacenti e perfino di singoli cittadini, fra cui parenti di persone decedute che riuscivano a farsi ancora consegnare il medicinale come fosse destinato al congiunto.
Personaggio chiave sarebbe stato Angelo Claudio Passanisi e, negli Stati Uniti, la moglie dell’uomo, oltre a collaboratori in loco. Il basista, di Augusta, sarebbe anche stato avvantaggiato, nei suoi viaggi, da un ex poliziotto, che avrebbe fornito delle dritte per raggiungere gli Usa clandestinamente, attraverso il Messico.
Durante le indagini, gli inquirenti hanno effettuato diversi sequestri ritardati: 20 in sei mesi. Una scelta determinata dal non voler destare sospetti e riuscire a ricostruire esattamente le dinamiche del traffico di ossicodone per poter intervenire nel momento opportuno.
Custodia cautelare in carcere nei confronti, dunque, di Angelo Claudio Passanisi, Maria Lanna Passanisi, Massimo Corrado, Francesco Pasqua, Antonino Spinali. Domiciliari per Agata Agati, Lina Spinali e Domenico Zanti. Interdizione dall’esercizio della professione medica, invece, per Santo Ternullo.




Ossicodone da Augusta agli States con ricette mediche false: i dettagli di Fast Shipping

I Finanzieri dei comandi provinciali di Siracusa e Catania della Guardia di Finanza, insieme agli agenti della Polizia delle due province, hanno eseguito questa mattina un’ordinanza con cui sono state disposte misure restrittive nei confronti 9 persone. Sono accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America, prescrizione abusiva di farmaci, truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, ricettazione e falsità commessa dal pubblico ufficiale in certificazioni.
Contestualmente, i militari e gli agenti operanti hanno eseguito un provvedimento interdittivo dall’esercizio della professione e dal servizio pubblico, per la durata di 12 mesi, nei confronti di un medico; disposto, a carico del citato professionista, il sequestro preventivo, nella forma per equivalente, di oltre 115 mila euro; notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei 29 soggetti indagati, tra i quali 5 medici.
Nel dettaglio, l’attività d’indagine – svolta dal Commissariato di Polizia di Augusta e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Augusta, con il supporto operativo della Squadra Mobile di Augusta e del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Catania – ha consentito di disarticolare quella che gli investigatori ritengono essere un’associazione per delinquere capace di organizzare un traffico internazionale di ossicodone. L’oppiaceo contenuto in alcuni farmaci, veniva acquistato illecitamente in Italia e spacciato negli Stati Uniti d’America.
Personaggio chiave sarebbe stato l’augustano Angelo Claudio Passanisi. Interdizione dall’esercizio della professione medica per Santo Ternullo. Arresti domiciliari nei confronti di Agata Agati, Lina Spinali, Domenico Zanti. Custodia cautelare in carcere, oltre che per Angelo Claudio Passanisi, per Maria Lanna Passanisi, Massimo Corrado, Francesco Pasqua e Antonino Spinali.

In particolare, le indagini hanno evidenziato che il gruppo si sarebbe avvalso di medici compiacenti per reperire l’ossicodone mediante prescrizioni di medicinali: ne sono state accertate quasi 3.000. Riguardavano medicinali contenenti la sostanza ed erano emesse a favore di persone decedute o che non necessitavano della terapia.
Una volta ottenuto lo stupefacente, l’organizzazione criminale organizzava molteplici spedizioni in territorio statunitense. Venivano utilizzati plichi appositamente imballati con materiali idonei a “schermarne” il contenuto e con mittenti e destinatari fittizi per frazionare i punti di arrivo della merce per ostacolare eventuali controlli.
Essenziale a questo proposito, per la concreta individuazione dei complici residenti negli Stati Uniti d’America, è stata la cooperazione internazionale di polizia, posta in essere dagli investigatori italiani con i funzionari dell’Homeland Security Investigations. A gennaio 2021, gli americani hanno proceduto anche all’arresto in flagranza di reato nei confronti di un uomo residente negli Usa sorpreso al momento della ricezione di un plico contenente il farmaco.
Evidenziato anche il danno arrecato dal comportamento degli indagati alle casse dell’Erario. Poiché in Italia l’ossicodone è disponibile in farmacia, dietro specifica prescrizione medica, il traffico di stupefacente è stato alimentato, nel corso degli anni, a spese della Sanità pubblica. Il sodalizio criminale avrebbe indotto infatti in errore il Servizio Sanitario Nazionale attraverso la compiacenza di professionisti, che si sono prestati a rilasciare anche a nome di terzi inconsapevoli, centinaia di ricette mediche prive di fondamento terapeutico, senza effettuare visite di controllo e, in vari casi, dietro sollecitazione degli indagati, loro assistiti. Sulla base delle ricette, il farmaco è stato erogato gratuitamente, con ingiusto profitto degli intestatari.
Il gip presso il Tribunale di Catania, su richiesta della Procura Distrettuale di Catania, ha disposto un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone, sottoposte a indagine per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America, prescrizione abusiva di farmaci, truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, ricettazione e falsità commessa dal pubblico ufficiale in certificazioni; tra i provvedimenti restrittivi, interdizione dell’esercizio della professione, per la durata di 12 mesi, nei confronti di un medico; disposto anche il sequestro preventivo di 115 mila euro.




Auto contromano in rampa autostradale, violento frontale: tre feriti

Una vettura che procedeva contromano sulla rampa di accesso dell’autostrada, allo svincolo Siracusa nord, è stato coinvolta in un frontale.
Violento l’impatto al punto che le tre persone a bordo di una delle auto sono state trasportate in ospedale. Sul posto era anche arrivato l’elicottero del 118 ma, alla fine, non è stato necessario il trasporto d’urgenza dei feriti. In stato confusionale l’uomo alla guida che procedeva contromano.
Sono intervenuti anche i Vigili del fuoco. Hanno messo in sicurezza l’area coinvolta e i veicoli in attesa della loro rimozione.