Siracusa. Positiva al Covid andava anche in vacanza: false dichiarazioni per eludere i controlli

Positiva al Covid-19, continuava tranquillamente a svolgere le proprie attività quotidiane, ignorando l’obbligo di isolamento presso il proprio domicilio. I carabinieri l’hanno denunciata. Si tratta di una 42enne, incensurata. Le violazioni si sarebbero ripetute più volte, nonostante il provvedimento sanitario cui era stata sottoposta.

I militari hanno appurato che la donna era andata a trovare la madre, a sottoporsi ad una visita medica ed aveva addirittura preso un alloggio in una casa vacanze. Ogni volta che doveva presentare delle autocertificazioni, la donna inseriva dichiarazioni false, per non incontrare ostacoli di sorta. L’ha fatto anche quando ha compilato le schede pazienti sottoponendosi a visita medica. Per alloggiare nella struttura ricettiva ha anche fornito false generalità per eludere i controlli, sapendo di essere inserita nell’elenco dei soggetti positivi al Covid.
I Carabinieri hanno rilevato alcune incongruenze tra le date di nascita che la donna aveva inserito in diverse dichiarazioni, scoprendo infine la verità.
Dopo la denuncia della donna alla Procura della Repubblica di Siracusa per i reati di false attestazioni o dichiarazioni rese e per la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo, è seguita la cernita ed il successivo provvedimento di quarantena per tutte le persone entrate, loro malgrado, a contatto con la paziente positiva, tra cui familiari, personale medico e personale della struttura alberghiera dove alloggiava. Tutti saranno sottoposti nei prossimi giorni  a tampone per verificare se la condotta della donna ha avuto ulteriori  conseguenze.




Siracusa. Furto di scooter e cavallo di ritorno, baby gang in azione: "Hanno 13 anni"

Tre giovanissimi protagonisti di un grave atto criminale consumato ieri pomeriggio. Due di loro non hanno ancora compiuto 14 anni.
I tre minori utilizzando il metodo del cavallo di ritorno avevano richiesto ad un altro minorenne ed al padre di questo la somma di 250 euro per la restituzione del ciclomotore rubato la sera precedente.
La vittima aveva postato su un social network un annuncio per la restituzione del proprio ciclomotore dopo che gli era stato rubato. Uno dei ladri ha risposto a tale annuncio interagendo con la vittima e concordando un incontro. Informati di tutto, gli investigatori della Squadra Mobile hanno organizzato un idoneo servizio di polizia giudiziaria e, intervenendo all’incontro concordato con i tre giovani estorsori li hanno bloccati e, dopo averli segnalati alla Procura dei Minori, affidati alle rispettive madri.
“Il grave atto estorsivo, che richiama modalità solitamente poste in essere dalla criminalità organizzata, accende un campanello di allarme-fa notare la questura- su un contesto di degrado sociale e culturale in cui versano alcune fasce della popolazione siracusana in un territorio già depresso e compromesso.
Due dei tre minorenni, non ancora quattordicenni, per la legge italiana non sono imputabili e, pertanto, si aprirà uno scenario che coinvolge altri attori istituzionali che, a partire dalla Magistratura competente, dovranno porre in essere immediate azioni finalizzate al recupero dei ragazzi e al loro reintegro nella società civile.

Foto: repertorio, generica, dal web




Escalation di violenza nel carcere di Brucoli: ancora un agente aggredito

Non si ferma l’escalation di violenza all’interno della Casa Reclusione di Augusta.  Dopo le aggressioni del  27 e del 30 Aprile scorsi, denunciate dai sindacati della polizia penitenziaria, un nuovo episodio ai danni di un agente si è verificato all’interno della struttura di Brucoli.

E’ accaduto ieri mattina, intorno alle11,30, quando il poliziotto è intervenuto  per sedare una colluttazione tra due detenuti. Nel tentativo di ripristinare l’ordine, l’agente è stato a sua volta aggredito e costretto a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell’Ospedale “Muscatello” di Augusta con una
prognosi di 6 giorni .
Oggi i sindacati di categoria, con un documento congiunto, lanciano un nuovo allarme e spiegano che “la situazione sta superando il limite della sostenibilità e della sopportabilità. Ormai andare a lavorare alla Casa Reclusione di Augusta per il personale è come andare in guerra. Non si può giocare con la vita delle persone”
Il personale si dice non più disposto “a subire angherie di ogni genere da parte di taluni facinorosi, dagli insulti, alle minacce, alle aggressioni senza che nessuno muova un dito”. Ipotizzano che “all’autorità dirigente della Casa Reclusione di Augusta stia sfuggendo di mano la gestione dell’ordine e la sicurezza, perché non è possibile che in poco meno di una settimana si siano verificate tre aggressioni al personale, con prognosi che vanno dai sei ai
venti giorni”.

Un andazzo che sarebbe tale da oltre sei mesi, secondo le denunce delle organizzazioni sindacali, che chiedono un intervento deciso da parte dello Stato, affinchè faccia sentire la propria presenza. La richiesta è quella di provvedimenti urgenti, ma anche di un cambio dei vertici  dell’amministrazione.




Ennesima aggressione in carcere ad Augusta, "vengano gli ispettori ministeriali"

Ancora una aggressione in carcere ad Augusta. Ieri mattina, verso le 11.30, un detenuto al rientro dal campo sportivo, per futili e
inspiegabili motivi ha aggredito e colpito con violenza al volto e
alla testa un assistente capo di Polizia Penitenziaria. Soccorso e portato in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni.
“Il clima è ormai pesantissimo e gli agenti sono preoccupati e demotivati”, denunciano i sindacati. “Non si può consentire che i servitori dello Stato vengano impunemente aggrediti,
aggressioni che, ad Augusta si susseguono da oltre 6 mesi”.
Per questo chiedono l’invio di ispettori ministeriali. “Abbiamo anche chiesto l’avvicendamento del direttore di questa struttura, dopo aver più volte denunciato alle autorità superiori le gravi condotte antisindacali. La tensione è ormai altissima”.




Ocean Viking ad Augusta: tra i 236 migranti salvati anche 136 minori

Ci sono anche 136  minori, la maggior parte dei quali non accompagnati, tra i 236 migranti a bordo della Ocean Viking, nave dell’Ong europea Sos Mediterranèe. La nave, dopo avere ricevuto l’ordine delle autorità competenti, si è diretta al porto di Augusta. I passeggeri erano stati soccorsi martedì scorso, mentre si trovavano a bordo di due gommoni in difficoltà. L’equipaggio della Ocean Viking è lo stesso che nulla ha potuto per le 130 vittime del naufragio di una settimana fa in acque libiche. Dopo quanto accaduto, l’Ong si era appellata all’Europa invitando gli Stati membri al senso di responsabilità per evitare analoghe tragedie in futuro.




Siracusa. Droga, encomi ai carabinieri dell'Operazione Posto Fisso

Consegnati nella stazione dei Carabinieri di Ortigia gli encomi concessi dal Comandante della Legione Carabinieri Sicilia ai militari che hanno partecipato all’operazione antidroga “posto fisso”, che nel giugno 2020 portò all’arresto di 8 soggetti per traffico e cessione di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina e marijuana.
L’indagine ha svelato l’esistenza di una vera e propria “piazza di spaccio” operativa tra via Alagona e Vicolo dell’Ulivo, in pieno centro storico, ad Ortigia, documentando come le attività degli spacciatori fossero pressoché continue, iniziando alle 11 del mattino e concludendosi alle 4 del giorno successivo, e permettendo ai soggetti che poi sono stati arrestati di trarre i propri guadagni quasi come se fossero impiegati “a tempo indeterminato” (particolare che a suo tempo diede il nome dell’indagine: “Posto Fisso”). In seguito agli arresti operati nel giugno del 2020 la Giustizia è stata rapida. Le condanne sono arrivate lo scorso marzo.
Il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Generale di Brigata Rosario Castello, ha voluto premiare l’operato e l’impegno dei militari della Stazione di Ortigia con un encomio personale a ciascun Carabiniere che ha partecipato alle indagini, “testimonianza del continuo impegno dei militari di quel Reparto che quotidianamente lavorano e si battono per contrastare ogni forma di illegalità nel territorio dell’Isola”.




Picchia selvaggiamente la moglie, segnalazione dell'ospedale alla polizia: denunciato 44enne violento

In fase di separazione, picchia la moglie, costretta a ricorrere alle cure dell’ospedale. Un uomo di 44 anni, di Augusta, è stato denunciato dagli agenti del locale commissariato con l’accusa di  lesioni personali. L’attività d’indagine, degli uomini diretti dal dott. La Magna, è scaturita dalla notizia avuta dal medico di turno, in servizio presso l’ ospedale Muscatello. Il medico ha riferito agli inquirenti di aver soccorso una donna con evidenti lesioni compatibili con un’aggressione.
Gli Agenti hanno verificato che la donna, 44 anni come il marito da cui si sta separando, aveva avuto un litigio violento con l’uomo, che, dopo averla strattonata, le ha procurato una rovinosa caduta, facendole riportare una frattura composta dell’osso nasale e un trauma cranio-facciale. Per la donna, 30 giorni di prognosi.

Foto: repertorio, generica




Violenta lite in strada,19enne colpisce con una spranga in testa un 35enne: motivi di denaro

Violenta lite in strada ieri in via Locatelli. Gli agenti del commissariato di Avola sono intervenuti poco dopo mezzogiorno. Le indagini di polizia giudiziaria hanno subito chiarito i contorni della vicenda, che vedeva un giovane di 19 anni pretendere un credito di pochi euro da parte di un uomo di 35 anni.  Da questo era scaturito un alterco fra i due, presto degenerato in violenza. Il giovane, durante la lite, ha colpito più volte alla testa il 35enne con un’asta di ferro. Entrambi sono stati denunciati.




Cocaina nascosta in un sacco di cemento, arrestati tre muratori di Sortino

La cocaina era nascosta in un sacco di cemento, un espediente che non ha ingannato i Carabinieri di Priolo Gargallo. Tre incensurati sono stati arrestati in flagranza di reato con l’accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Sono tutti muratori di Sortino che cercavano di dissimulare un trasporto di droga dietro la loro attività lavorativa.
Fermati in serata ad un posto di controllo, non hanno saputo dare credibili spiegazioni circa il perché stessero circolando al di fuori dal comune di residenza ed hanno tentato di giustificarsi sostenendo delle improbabili ragioni lavorative.
Visto l’orario tardo, non compatibile con i lavori edili, i Carabinieri si sono insospettiti ed hanno deciso di approfondire l’accertamento con una perquisizione del mezzo sul quale i tre viaggiavano. E non è stato trovato alcun attrezzo da cantiere utile a sostenere quanto affermato dai muratori ma solo un isolato sacco di cemento.
Il sacco appariva curiosamente “manomesso” poiché, da un’accorta ispezione, si notavano evidenti tracce di una precedente apertura e ri-sigillatura con della colla: il motivo è apparso chiaro poco dopo, quando al suo interno i Carabinieri, nascosto tra la polvere di cemento, hanno rinvenuto un involucro contenente 30 grammi circa di cocaina purissima, che evidentemente i tre stavano trasportando in favore di qualcuno.
I tre sono sono stati posti ai domiciliari e multati per la violazione della normativa anti covid.




Illeciti demaniali ed ambientali sulla scogliera, sequestrata area in uso ad un albergo

Sequestrata un’area di costa a Brucoli, un uso ad una struttura alberghiera. La Guardia Costiera di Augusta ha notato che i lavori in corso, consistenti nel foramento della scogliera, stavano danneggiamento la stessa.
Hanno pertanto intimato di interrompere immediatamente l’esecuzione delle opere, denunciando i responsabili.