Cantiere navale sequestrato ad Augusta, sigilli anche in un'area di Priolo

La Capitaneria di Porto di Augusta ha sequestrato un cantiere navale. Operava senza autorizzazione prevista e, in un’area, riscontrato un abbandono incontrollato di rifiuti.
I militari hanno anche sottoposto a sequestro penale una vasta area demaniale marittima, pari a circa 10.000 metri quadrati, occupata, in assenza del relativo titolo concessorio, da una ditta dedita al rimessaggio di imbarcazioni, a Priolo Gargallo.
I responsabili delle attività sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.




Rapina all'ufficio postale di Pachino: 33enne condannato a tre anni e mezzo

Condannato a tre anni e sei mesi di reclusioni per la rapina perpetrata ai danni dell’ufficio postale di via Anita, a Pachino.

Il Gup Salvatore Palmeri, all’esito dell’udienza celebrata con il rito abbreviato, ha stabilito questa condanna per il pachinese Concetto Mauceri, 33 anni, difeso dall’avvocato Paolo Caruso Verso.

Il giovane, lo scorso 9 novembre, incappucciato e brandendo un grosso coltello era riuscito ad asportare dalle casse la somma di circa 200 euro prima che, suonato l’allarme, si desse alla fuga a bordo di un ciclomotore, poi risultato rubato.
Mauceri, dallo scorso dicembre ai domiciliari, era accusato oltre che di rapina aggravata (con la recidiva reiterata specifica ed infraquinquennale) di porto d’armi, aggravato dal nesso teleologico e di ricettazione del ciclomotore.
Il pubblico ministero, Salvatore Grillo, aveva chiesto la condanna a sei anni, già ridotta per il rito.
Riconosciute le attenuanti generiche, per il comportamento processuale tenuto dall’imputato e per la situazione personale dell’uomo. Il GUP, accogliendo la tesi del difensore, ne ha ritenuto la sussistenza emettendo la sentenza di  tre anni e sei mesi, per tutti e tre i reati di cui il Mauceri era accusato.




Violenza sessuale ai danni della nipote minorenne, condannato a due anni

Si è chiuso con la condanna a due anni di reclusione, pena sospesa, il processo di primo grado a carico di un 58enne di Siracusa. L’uomo era accusato di violenza sessuale ai danni di una minore, sua nipote.
La vicenda prende le mosse da una denuncia presentata dalla madre della giovane nel 2017, quando la ragazza si trovava in cura presso una struttura sanitaria pubblica. Il procedimento giudiziario ha avuto inizio nel 2019.
Nella versione fornita dalla vittima, lo zio acquisito sarebbe piombato alle sue spalle, palpandole poi il seno. In una seconda circostanza, il 58enne avrebbe approfittato della nipote in camera da letto, nonostante la ragazzina avesse tentato in ogni modo di divincolarsi.
L’uomo ha sempre negato ogni addebito e con i suoi legali, gli avvocati Alessandro Cotzia e Giuseppe Canonico, ha prodotto documenti che avrebbero avvalorato le sue ragioni. Anche la moglie del 58enne ha testimoniato a sua difesa. Battaglia in aula, poi, sulla genericità di alcune date in cui sarebbero avvenute le violenze. I difensori dell’uomo hanno annunciato ricorso in Appello.




Case, ristorante e conti correnti: sequestrato patrimonio al "fornitore" della Borgata

Un patrimonio stimato di circa 800mila euro è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Siracusa a Carmelo Di Domenico, ritenuto esponente della criminalità catanese. Di Domenico ha ricevuto in passato più condanne definitive per reati di diversa natura tra cui, in particolare, quelli connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Proprio puntando l’attenzione alla condanna inflitta dalla Corte di Appello di Catania nel 2019, nell’ambito del relativo procedimento penale, sono state raccolte prove sul suo ruolo da “fornitore” di cocaina ad esponenti di primo piano del “Gruppo della Borgata”, noto sodalizio criminale operante nella città di Siracusa.
I finanzieri hanno eseguito una mirata indagine patrimoniale per verificare la congruità del tenore di vita e del patrimonio posseduto con i redditi dichiarati.
Ufficialmente incapiente ma capace di acquistare beni e servizi “sproporzionati rispetto alle acquisizioni patrimoniali operate”. Motivo per cui è stato richiesto il provvedimento di sequestro al Tribunale di Catania. Riguarda 5 immobili a Catania (2 abitazioni, 2 fabbricati e quote di un quinto immobile); una attività di ristorazione in centro a Catania; rapporti finanziari e beni mobili registrati.




Noto. Scampagnata con barbecue per 14 ragazzini, sorpresi in una villa: multe per migliaia di euro

Erano in 14 ad una scampagnata. Nel corso dei servizi di prevenzione contro l’epidemia da Covid-19, gli agenti del commissariato di Noto, a seguito di una segnalazione, sono intervenuti in contrada Calabernardo. In una villetta, i poliziotti hanno sorpreso i 14 giovani , tutti minorenni, mentre predisponevano il barbecue assembrati per trascorrere insieme la giornata.
Altri tre giovani, sempre minorenni, venivano sorpresi senza mascherina, fuori dal comune di residenza.
Convocati i genitori , sono state formalizzate le relative sanzioni amministrative per un totale di 8.000 euro.
I controlli proseguiranno nei prossimi giorni in tutta la provincia.




Ladri in un cantiere edile: in due smontano i ponteggi ma vengono sorpresi dai carabinieri

I carabinieri li hanno sorpresi mentre erano intenti a smontare un ponteggio in un cantiere di contrada San Leonardo Sottano in cui è in costruzione un albergo. I militari della stazione di Carlentini hanno bloccato Angelo Cristian Platania, 28 anni e Ivan Faro, 22 anni, entrambi catanesi. Secondo quanto appurato dai carabinieri, i due si erano ben organizzati. Avevano portato tutto il materiale necessario per smontare rapidamente i ponteggi. Con una moto Ape avrebbero caricato la refurtiva per poi allontanarsi rapidamente. I carabinieri, che stavano svolgendo in zona un servizio di perlustrazione, hanno notato i movimenti dei due presunti ladri. Una volta sorpresi,li hanno arrestati e – al termine delle formalità di rito- condotti nella casa circondariale di Cavadonna.
Già nello stesso cantiere, nei giorni scorsi, i carabinieri avevano arrestato per lo stesso reato altri quattro catanesi.

Notificato anche il foglio di via obbligatorio, che non consentirà loro, in futuro, di recarsi nuovamente sul posto.
In via amministrativa, i due arrestati sono stati sanzionati per le violazioni connesse alle normative Covid-19, essendosi usciti dal territorio del proprio Comune di residenza in costanza di zona arancione.




Furto al supermercato, incastrati dalle telecamere tre avolesi in trasferta a Siracusa

Sono stati arrestati dai Carabinieri di Siracusa con l’accusa di furto di vari articoli di consumo dai banchi di un supermercato. Tre avolesi, Gaby Santa Nabelli (39 anni), Adolfo Terranova (40) e Salvatore Nuccio (47), hanno noleggiato un’auto per raggiungere Siracusa. Entrati in un noto supermercato della zona nord della città, hanno taccheggiato diverse bottiglie di liquori e cosmetici dagli scaffali, utilizzando anche una tronchesina per rimuovere i dispositivi di protezione.
Le loro manovre elusive non sono passate tuttavia inosservate agli addetti alla sicurezza del supermercato che avevano prontamente avvisato i Carabinieri. Nel frattempo i tre, compiuto il furto erano usciti frettolosamente dal supermercato e si erano rapidamente allontanati a bordo della loro autovettura, secondo un piano che probabilmente avevano già immaginato.
In pochi minuti, però, sono stati intercettati dai Carabinieri. Scoperti, hanno tentato di disfarsi della refurtiva lanciandola fuori dal finestrino. I militari sono però riusciti a bloccare l’auto in fuga, rinvenendo nell’abitacolo la restante parte della refurtiva e gli arnesi utilizzati durante il furto.
Tutta la refurtiva, compresa quella lanciata fuori dal finestrino, è stata restituita al legittimo proprietario.
I tre sono stati posti ai domiciliari, con richiesta alla Questura di applicazione del foglio di via obbligatorio poiché non residenti nel Comune di Siracusa. Multati anche per la violazione della normativa anti-covid, essendo usciti dal comune di residenza senza valido motivo.




Siracusa. Merce contraffatta o non sicura: maxi sequestro della Guardia di Finanza

Maxi sequestro di prodotti non sicuri o contraffatti. L’ha effettuato la Guardia di Finanza di Siracusa nell’ambito di un servizio di contrasto a questo fenomeno. Sequestrati 450 mila prodotti privi del previsto marchio CE in esercizi commerciali di Augusta, Noto e Pachino, mentre articoli contraffatti sono stati rinvenuti su strada, in vendita presso un mercato rionale di Floridia.

Il resoconto riguarda dieci giorni di attività  di controllo economico del territorio, condotta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di via Epicarmo.

Foto: repertorio




Truffa da 12.000 euro sventata dalla Polizia di Siracusa, denunciati due catanesi

Due uomini, originari di Paternò (Ct), sono stati denunciati dalla Mobile di Siracusa per truffa. Hanno 54 e 55 anni ed avrebbero raggirato il titolare di una ditta di distribuzione di apparecchiature industriali, consegnando titoli di pagamento inesigibili e intestati ad altre persone a fronte della consegna di merce del valore di oltre 12.000 euro.
La vittima ha riferito alla Polizia che, circa un mese addietro, si era presentato presso la sede della sua ditta un uomo “sospetto” che dichiarava di rappresentare una società di Catania e chiedeva il rilascio di un preventivo per l’acquisto di merce industriale.
L’imprenditore però ha subito manifestato qualche dubbio e così si è rivolto alla Polizia. Gli uomini della Squadra Mobile hanno svolto degli accertamenti ed organizzato un servizio volto a monitorare l’operazione commerciale. Appostati nei pressi del luogo stabilito per lo scambio della merce, hanno identificato i due e documentavano i fatti.
I due truffatori, in un primo momento tentavano di allontanarsi ma sono stati fermati e perquisiti poco distante. Con loro avevano alcuni assegni in bianco e timbri relativi a ditte fittizie. Le indagini hanno permesso di acclarare che i truffatori avevano pagato con degli assegni scoperti e riferibili a terze persone.
Una truffa da manuale sventata dalla Polizia che mette in guardia da soggetti peraltro già noti per avere raggirato in passato altre ditte che operano nella stesso settore merceologico.




Bomba carta e dieci candelotti in casa, arrestato un 36enne di Lentini

Un 36enne è stato arrestato a Lentini per possesso di esplosivi: una bomba carta e dieci candelotti classificati come esplosivi. Una segnalazione pervenuta al numero unico di emergenza, ha portato una pattuglia di Polizia ad intervenire per una lite familiare nell’abitazione dell’arrestato.
La moglie, a seguito di un’accesa lite, ha formalizzato una denuncia per maltrattamenti in famiglia nei confronti del marito, titolare di porto fucile e detentore di armi. Gli agenti del Commissariato hanno proceduto al ritiro cautelare delle armi, legalmente detenute dall’uomo. Tuttavia, nel corso delle operazioni, all’interno dell’armadio blindato dove erano custodite le armi, hanno rinvenuto una bomba carta e dei candelotti di esplosivo detenuti illegalmente.
Pertanto, in considerazione di quanto sequestrato, l’uomo è stato tratto in arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto ai domiciliari in abitazione diversa da quella familiare, per l’attivazione del protocollo propedeutico al “codice rosso”.