Pesca illegale di ricci di mare, sequestrati 120 esemplari e multa da 2mila euro

Questa mattina, durante un’attività di controllo, una pattuglia della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Augusta ha fermato una persona in località Costa Saracena, Castelluccio (Comune di Augusta), appena uscita dall’acqua dopo una battuta di pesca illegale di ricci di mare.
L’uomo, mentre si rivestiva, è stato trovato in possesso di una sacca contenente circa 120 ricci di mare, subito sequestrati. Gli esemplari, ancora vivi, sono stati poi rigettati in mare dall’unità navale militare CP 879.
Al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa di circa 2.000 euro, poiché la pesca dei ricci di mare è consentita solo entro il limite di 50 esemplari a persona e non è mai permessa nei mesi di maggio e giugno, quando vige il divieto assoluto di cattura.




Vendeva crack a due ragazzi e teneva cocaina in casa, 61enne arrestato

I Carabinieri di Solarino, insieme a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un 61enne per detenzione a fini di spaccio.
Nel corso dell’attività sono state accertate cessioni di crack a due ragazzi, mentre la perquisizione domiciliare effettuata a casa del 61enne ha permesso di rinvenire e sequestrare cocaina, già suddivisa in dosi e pronta per la vendita al minuto e materiale vario per il confezionamento.
I due 30enni trovati in possesso di crack per uso personale sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori.




Con 150 grammi di hashish e una pistola giocattolo in casa, 3 persone denunciate

I Carabinieri di Siracusa, nell’ambito di servizi finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, domenica sera, in via Italia 103, nel corso di un controllo a soggetto sottoposto agli arresti domiciliari, hanno rinvenuto e sequestrato 150 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, materiale vario per il confezionamento delle dosi e la vendita al minuto e una pistola giocattolo. L’uomo, la moglie e la zia, che nel corso del controllo hanno cercato di disfarsi della droga buttandola dalla finestra del sesto piano, sono stati denunciati in stato di libertà per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.




Avola, segnalati su YouPol due parcheggiatori abusivi: uno espulso, l’altro trasferito in CPR

Intervento degli agenti del Commissariato di Avola nei pressi del parcheggio di una spiaggia, lungo la statale 115. A far scattare l’azione è stata una segnalazione tramite l’app YouPol con cui veniva indicata la presenza di due presunti parcheggiatori abusivi.
I due uomini, entrambi di origine nordafricana e senza documenti, sono stati identificati dagli agenti durante un servizio di controllo mirato alla prevenzione dei reati predatori. Durante la perquisizione, uno dei due è stato trovato in possesso di una modica quantità di hashish, per cui è scattata la segnalazione alla competente autorità amministrativa.
Dagli accertamenti svolti in collaborazione con l’Ufficio Immigrazione della Questura di Siracusa, è emerso che entrambi erano irregolari sul territorio italiano. Per uno di loro, un 41enne marocchino già destinatario di un ordine di espulsione del Questore di Potenza, è stato disposto l’accompagnamento in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR). Per l’altro, 30enne anch’egli di origine marocchina, è stata invece avviata la procedura di espulsione.




Ritrovata la turista veneta che si era allontanata al Plemmirio

È stata ritrovata la turista veneta 52enne che non dava notizie di sé da questa mattina. La donna era poco distante dalla zona da cui si era allontanata, al Plemmirio. Le sue condizioni generali sono buone, nonostante una caduta sulla scogliera. In stato confusionale verosimilmente per lo smarrimento, è stata condotta in ospedale per accertamenti.
Sospiro di sollievo per i soccorritori, mobilitati da questa mattina.
La donna, in vacanza a Siracusa insieme alla figlia, si era allontanata per una passeggiata al Plemmirio nei pressi del varco 32.
Allarmata perché la madre non le rispondeva al telefono, la figlia ha allertato il numero di emergenza 112. Si sono mobilitati Vigili del Fuoco, Polizia e Capitaneria, in volo anche l’Atr.




Turista scivola a Cavagrande e sbatte la testa. Una ragazza riporta una sospetta frattura

Due incidenti a poche di ore di distanza a Cavagrande. Un giovane turista, lato Stallaini, è scivolato ed ha battuto la testa. È stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso, per un possibile trasfrimento urgente a Catania. Fortunatamente, quando l’elicottero del 118 è atterrato, le sue condizioni sono apparse meno gravi di quanto si temeva. Se l’è cavata con una veloce fasciatura ed è poi stato accompagnato in ospedale ad Avola, per controlli.
Presunta frattura ad una caviglia per una ragazza anche lei protagonista di un infortunio a Cavagrande, sempre lato Stallaini. Soccorsa da Vigili del Fuoco, 118, nucleo soccorso alpino della Guardia di Finanza e volontari. Importante la presenza de personale forestale agli ingressi riserva: sono stati loro ad allertate i soccorsi e ad attivarsi per rendere più celeri possibili le operazioni.
Sono purtroppo frequenti incidenti e cadute a Cavagrande, spesso con malcapitati turisti sfortunati protagonisti.




Furto di rame, Pizzuta al buio: arrestati un uomo e una donna sorpresi a tranciare cavi

Dovranno rispondere di furto aggravato l’uomo e la donna, di 24 e 48 anni, arrestati ieri sera dagli agenti delle Volanti nel corso del servizio di controllo del territorio.
I poliziotti hanno sorpreso i due mentre tagliavano i cavi elettrici dell’illuminazione pubblica, del quartiere Pizzuta, al fine di impossessarsi del rame, lasciando al buio parte della zona.
Nelle scorse settimane, il fenomeno dei furti di rame è ritornato di attualità in quanto si è appreso che dei blackout avvenuti in alcune zone della città sono stati causati da ladri che danneggiavano la rete elettrica per ricavarne il rame da rivendere al mercato nero.
A tal proposito, il Questore di Siracusa ha disposto di rafforzare ulteriormente il servizio di controllo del territorio, in particolar modo nelle zone prese di mira dai ladri, anche per contrastare episodi di illegalità e schiamazzi notturni di giovani che utilizzano le vie cittadine per scorribande rumorose e pericolose a bordo di motocicli e ciclomotori.
Anche se il rame è un metallo prezioso, il danno causato ai cittadini e alle Amministrazioni Pubbliche, che devono ripristinare la rete, è di gran lunga superiore.
I servizi di controllo e di prevenzione continueranno, in particolar modo nelle zone periferiche della città al fine di evitare altri fenomeni di illegalità diffusa.
“Ringrazio le forze dell’ordine per l’impegno profuso giornalmente nel controllo del territorio e, in particolare la Polizia di Stato per gli arresti compiuti ieri alla Pizzuta. Da tempo segnalo come i furti di rame, che causano i distacchi dell’illuminazione pubblica, sono diventati un vero problema e proprio lunedì scorso avevo chiesto una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che il prefetto Signer ha prontamente convocato per giovedì. A distanza di poche ore sono scattati i primi arresti. Le forze dell’ordine hanno dato prova di efficienza nel recepire le conclusioni di quella riunione, nella quale è stato affrontato il tema più generale del controllo di zone intensamente abitate. Proprio alla Pizzuta, oltre ai frequenti furti di rame, registriamo segnalazioni giornaliere di scorribande ad alta velocità di moto e auto e casi di disturbo fino a notte fonda della quiete pubblica”. Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha commentato gli arresti effettuati dalla Polizia di Stato alla Pizzuta per un furto di cavi di rame dell’illuminazione pubblica.




Si finge funzionario dell’Agenzia delle Entrate per spillare soldi ad un anziano: denunciato truffatore

Fingendosi funzionario dell’Agenzia delle Entrate avrebbe spinto un’anziana vittima ad effettuare pagamenti (a suo vantaggio) per un fantomatico debito relativo a bolli non pagati. Dopo aver carpito la fiducia della persona in questione, l’avrebbe anche convinta a regalargli un costoso smartphone e sottoscrivendo finanziamenti a sua insaputa. Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato Lentini, hanno denunciato un uomo di 62 anni. La truffa scoperta segue il caso di Avola, dove gli agenti hanno bloccato e denunciato due truffatori che, con la famigerata truffa dello specchietto, erano riusciti ad estorcere denaro a due malcapitati. La Questura di Siracusa invita tutti i cittadini a prestare la massima attenzione nel momento in cui abili truffatori, anche facendosi passare per appartenenti alle forze dell’ordine o a funzionari dello stato, chiedono a qualunque titolo, versamenti di denaro. Occorre in tal caso rivolgersi al numero di emergenza 112.




Sorvegliato speciale sorpreso “fuori sede”: violenta lite a Priolo, scattano i domiciliari

Nonostante sottoposto all’obbligo di soggiorno a Siracusa, aveva raggiunto Priolo e ferito un uomo con cui aveva avuto un violento alterco.
Gli agenti del commissariato del comune della zona industriale hanno arrestato per questo un siracusano di 50 anni, già noto alle forze di polizia e sorvegliato speciale.
L’arresto è stato eseguito in un momento immediatamente successivo alla commissione del reato, secondo le nuove norme, che consentono l’arresto fuori flagranza in determinate circostanze.
L’uomo è stato posto ai domiciliari.




Mafia, colpo ai “Cursoti Milanesi”: 21 arresti, coinvolta anche la provincia di Siracusa

Una vasta operazione antimafia è scattata all’alba di oggi in Sicilia, con l’impiego di oltre 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania e il supporto dei reparti specializzati dell’Arma. L’obiettivo: smantellare il sodalizio mafioso dei “Cursoti Milanesi”. L’operazione ha coinvolto altre dieci province italiane, tra cui la provincia di Siracusa, dove sono stati effettuati accertamenti e perquisizioni in collegamento con le attività del sodalizio mafioso. Gli arresti e le azioni investigative hanno interessato anche Agrigento, Benevento, Cosenza, Enna, Lecce, Reggio Calabria, Salerno, Verbano-Cusio-Ossola e Voghera, a dimostrazione della ramificazione della rete criminale ben oltre i confini siciliani.
L’intervento, coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, ha portato all’esecuzione di 21 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale etneo. I destinatari delle misure sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di gravi reati tra cui: associazione mafiosa, estorsione, traffico e spaccio di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi. Tutte contestazioni aggravate dal metodo mafioso.
Al fianco dei militari catanesi hanno operato anche gli specialisti della Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia”, lo Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”, oltre ai Nuclei Elicotteri e Cinofili, che hanno permesso un controllo capillare e simultaneo su più territori.