Revocato l'affidamento ai servizi sociali ad un 35enne: trasferito in carcere

Era stato sottoposto all’affidamento terapeutico ai servizi sociali in quanto tossicodipendente, ma il beneficio concesso dal tribunale di sorveglianza dopo una condanna inflitta per maltrattamenti alla convivente è stata revocata. Alla base della decisione, i comportamenti che l’uomo avrebbe continuato ad adottare. E’ stato, pertanto, disposto l’arresto ed il trasferimento nel carcere di Cavadonna.




Siracusa. Tentavano di introdurre cellulari in carcere usando un drone: denunciati

Scene da film americano ieri lungo la strada provinciale 12 che da Floridia conduce a Canicattini, all’altezza del carcere di Cavadonna. Gli agenti della Squadra Mobile, mentre transitavano, hanno notato un’auto, una Smart introdursi in una strada sterrata, parallela alle mura carcerarie e, insospettitisi, hanno deciso di verificarne, senza farsi vedere, le mosse. A distanza, dopo essersi arrampicati su degli alberi, al fine di mimetizzarsi e capire meglio cosa stessero facendo gli occupanti della Smart, dopo essersi accorti che su trattava di due giovani che armeggiavano con un oggetto, in un primo momento non identificato, hanno deciso di intervenire.
Stupore quando gli agenti si sono accorti che i due, di 26 e 20 anni, originari del catanese, armeggiavano attorno ad un drone di grosse dimensioni sulla pancia del quale erano collocati, confezionati, quattro telefoni cellulari; ciascuno munito di scheda telefonica prepagata.
Il dispositivo consentiva di sganciare il “carico” con un impulso radiocomandato dai due soggetti. È parso subito chiaro agli agenti che quel carico doveva, verosimilmente, essere recapitato all’interno della struttura carceraria distante appena poche decine di metri.
I due sono stati denunciati per il tentativo di introdurre all’interno del carcere il drone e i telefoni cellulari che sono stati sequestrati per gli accertamenti e gli approfondimenti di rito.




VIDEO. Corse clandestine e maltrattamento di cavalli: blitz della Polizia a Noto

Blitz della Polizia in un fondo privato di contrada Coffitella a Noto. Gli agenti, impegnati in un servizio di controllo per contenere il fenomeno delle corse clandestine di cavalli, hanno accertato la presenza nella stalla di 3 equini (un cavallo dal mantello baio – di sesso femminile, chiamata “Gatta nera”, un cavallo baio – maschio ed un cavallo sauro maschio chiamato “King Nelson”) subito sottoposti a prelievi ematici alla ricerca di probabili sostanze dopanti.
Da accertamenti svolti in banca dati, si è appurato che i proprietari – “riconducibili alla consorteria mafiosa dei Pinnintula (Trigila)”, spiegano gli investigatori – non risultavano censiti, ovvero dotati di codice aziendale per la regolare detenzione dei cavalli.

Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti all’interno di un armadietto 9 flaconi di farmaci prelevati dagli operatori sanitari per essere sottoposti ai dovuti accertamenti di laboratorio.
Intanto, per la mancanza del codice di registrazione aziendale per il possesso, la detenzione e l’allevamento degli equini elevata una sanzione di oltre 9.000 euro.
I controlli della Polizia di Stato verranno ulteriormente intensificati per tutelare i cavalli, “animali senzienti, capaci di provare sofferenze, prevenendo così fenomeni di maltrattamento e lucroso sfruttamento degli stessi” recita la nota della Questura.




Noto. Fuga dai domiciliari, incidente, omissione di soccorso: sfilza di reati in una notte per un 34enne

Un piccolo record per un 34enne di Noto che, in poche ore, è riuscito a collezionare numerose violazioni, penali e amministrative. Protagonista della singolare serata è stato un uomo sottoposto agli arresti domiciliari. Dopo aver deciso di uscire, senza autorizzazione, dall’abitazione dove era confinato, avrebbe raggiunto, con la sua convivente, Rosolini, dove tuttavia, per cause in corso di accertamento, è rimasto coinvolto in un sinistro stradale, impattando contro una BMW lungo la via Moro.
Malgrado gli occupanti dell’altra vettura avessero riportato lesioni, l’uomo si è dato alla fuga con la sua Nissan Micra, coscio del fatto che se fosse stato identificato si sarebbe trovato in una situazione molto compromettente, visto che si sarebbe dovuto trovare a casa.
I Carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Noto, intervenuti sul luogo dell’incidente, sono tuttavia riusciti in poche ore a ricostruire le circostanze del sinistro, riuscendo ad identificare la vettura coinvolta e fuggita . L’uomo è stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria per evasione dagli arresti domiciliari ed omissione di soccorso stradale, e nei suoi confronti sono state altresì elevate le sanzioni amministrative relative alle violazioni al codice della strada commesse dall’uomo durante la guida.




Siracusa. Rapina impropria in un supermercato: denunciati due giovani, con loro una bimba di tre anni

Rapina impropria, perpetrata in un supermercato della città. Denunciati con questa accusa due siracusani di 30 e 27 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio.
I due, entrati all’interno del negozio apparentemente come normali clienti, si sarebbero furtivamente avvicinati agli espositori degli alcolici ed avrebbero asportato 10 bottiglie di liquori celandole abilmente dentro una capiente borsa ed all’interno dello zaino di una bambina di tre anni che era con loro. Le manovre non sono passate tuttavia inosservate all’occhio di una guardia giurata in servizio, che li ha bloccati mentre oltrepassavano la linea delle casse senza pagare. I due sono stati quindi condotti presso una saletta nella quale, all’atto della contestazione degli addebiti, hanno dato in escandescenza aggredendo il vigilante: dopo averlo strattonato e spinto, i due sono riusciti ad uscire dalla stanza ed a fuggire, allontanandosi a bordo di un’autovettura con una terza persona, non ancora identificata.
Nonostante la fuga, i carabinieri della stazione di Priolo, dopo avere visionato le immagini catturate dal sistema di videosorveglianza, sono risaliti all’identificazione dei due uomini.




Cavallo in fin di vita sulla strada, momenti di concitazione: abbattuto

Un cavallo, riverso sull’asfalto, sanguinante, circondato da un folto gruppo di persone. E’ quanto un agente di polizia municipale di Siracusa ha notato ieri quando, libero dal servizio, percorreva, nel pomeriggio, via Scalorino, nei pressi di traversa Muragliamele.
L’agente, con una trentennale esperienza di veterinario tutore del benessere animale dei cavalli da corsa, si è subito fermato per accertare le condizioni di salute dell’equino e informarsi sull’accaduto. Il cavallo presentava lo stinco posteriore sinistro fratturato. Secondo il racconto dei presenti, l’animale era fuggito da una scuderia della zona e, inseguito da un branco di cani, era scivolato sulla carreggiata.
Il cavallo presentava evidenti segni di sofferenza. Avvistata la sala operativa del Comando dei Vigili Urbani, è stato allertato il veterinario reperibile dell’Asp. La circolazione veicolare è stata, nel frattempo , gestita anche con una pattuglio dei carabinieri di Floridia.
Visto il rapido e grave peggioramento delle condizioni dell’animale, dopo aver contattato 12 veterinari sia liberi professionisti che dipendenti ASP che si dichiaravano impossibilitati ad eseguire la soppressione eutanasica del cavallo per mancanza del farmaco adatto, conscio che il ritardo dei veterinari ASP era ormai oltremodo lungo e che gli animi andavano surriscaldandosi per il protrarsi dell’attesa, si è deciso di contattare un trasportatore con un mezzo adatto e trasferire il cavallo presso il macello di Floridia, per essere soppresso tramite pistola a proiettile captivo e poi incenerito.
Dopo la vana attesa di due ore dei veterinari, che avrebbero potuto alleviare le sofferenze dell’animale, l’unica strada percorribile sembrava essere questa. L’animale è stato dichiarato non destinato all’alimentazione umana.
Si è, quindi,provveduto alla pulizia e messa in sicurezza del manto stradale.




Movida e assembramenti, controlli a Marzamemi: 67 multe nel fine settimana

Fine settimana di controlli intensificati sul fronte covid. La Prefettura ha disposto il giro di vite per assicurare il rispetto delle basilari norme (mascherina, distanziamento) per evitare la ripresa della diffusione dei contagi. Numerose pattuglie in tutta la provincia, specie dove vi è materialmente la maggior concentrazione di giovani e locali di intrattenimenti.
A Marzamemi, Carabinieri e Polizia hanno controllato oltre 600 persone: per 67 di loro è scattata la sanzione. Si è trattato nella maggior parte dei casi di violazioni apparentemente banali, come ad esempio quella di non consumare cibi e bevande nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico in orario successivo alle 18.00 o quella di non rispettare l’obbligo di avere sempre con sé ed all’occorrenza di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Alcuni altri sono stati sanzionati per non aver rispettato l’obbligo di rimanere nella propria abitazione dalle 22.00 alle 05 del giorno successivo, regola che è tuttora in vigore malgrado la regione sia in zona gialla.
Le attività non hanno riguardato solamente le persone singole ma anche gli esercizi con commerciali: ben 118 sono stati controllati durante il fine settimana, anche se in questo caso i risultati dei controlli sono stati confortanti. Solo 2 esercizi commerciali infatti sono stati sanzionati, uno a Palazzolo Acreide ed uno a Portopalo, per aver somministrato bevande al tavolo dei clienti oltre il limite delle ore 18. “Segno che vi è un accrescimento della consapevolezza del rischio e che i commercianti stanno facendo doverosamente la loro parte”, il commento del comando provinciale dei Carabinieri.




Stretta anti-covid anche a Siracusa: multate 12 persone su oltre 190 controllate

Fine settimana segnato dalla ripresa dei controlli anticovid anche nel capoluogo. I luoghi tradizionali della movida, specie nel centro storico, tornano a brulicare di presenze ma purtroppo è dato che rischia di cozzare con l’attuale momento pandemico.
I Carabinieri hanno sottoposto a controllo oltre 190 persone tra Siracusa, Floridia e Solarino. I militari della Compagnia di Siracusa hanno elevato 12 sanzioni, le più frequenti per il mancato uso della mascherina o per aver violato il coprifuoco.
Sottoposti a verifica anche 35 locali commerciali, soprattutto del settore ristorazione, per controllare il rispetto delle disposizioni atte a prevenire la diffusione del contagio. Non è emerso alcun caso particolare, segno della particolare attenzione di quella categoria.

foto repertorio




Denunciato per atti persecutori un 42enne: non si rassegnava alla fine della relazione

E’ stato denunciato per atti persecutori nei confronti della ex fidanzata un 42enne siracusano. Una telefonata aveva segnalato la presenza, in via Paternò, di una persona “molesta”. Agenti delle Volanti si sono recati sul posto ed hanno identificato l’uomo, già noto alle forze di polizia.
Secondo quanto ricostruito, non si sarebbe rassegnato alla fine della relazione con una donna di 26 anni e avrebbe continuato a molestarla ed a minacciarla.
Nella circostanza, l’uomo è stato anche denunciato per porto di oggetti atti ad offendere in quanto, a seguito di perquisizione del veicolo, è stato trovato in possesso di una mazza da baseball.

foto dal web




Tratta di esseri umani, arrestato 26enne sudanese: era arrivato ad Augusta il mese scorso

Associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla tratta degli esseri umani. E’ l’accusa con cui nel pomeriggio di giovedì gli agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno fermato, a Crotone, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, Sabir Abdalla Ahmed, sudanese di 26 anni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane era giunto in Italia lo scorso febbraio, dopo essere stato soccorso in mare, insieme a numerosi altri migranti, a bordo di una nave appartenente ad una O.N.G. attraccata poi al porto commerciale di Augusta.
L’attività info – investigativa posta in essere all’atto dello sbarco, suffragata anche da asserzioni testimoniali di altri cittadini extracomunitari che hanno raccontato le gravi violenze subite in Libia nei campi ove vengono tenuti i migranti in attesa di partire per l’Europa, ha consentito di fare luce in ordine al ruolo ricoperto dall’uomo in seno all’organizzazione criminale capeggiata da trafficanti libici.
Pertanto, dopo i necessari riscontri fotografici e dattiloscopici, eseguiti con i moderni mezzi posti a disposizione della Polizia Scientifica, l’Autorità Giudiziaria competente ha emanato il Provvedimento, poi eseguito dalla Squadra Mobile aretusea presso il C.A.R.A. di Isola di Capo Rizzuto (Crotone) ove lo straniero era alloggiato.
Il Gip di Crotone, infine, ha convalidato il decreto di fermo di indiziato di delitto ed emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.