Mascherine in vendita a 25 euro, assolti commercianti: non fu tentata estorsione

Non fu tentata estorsione, il gup del Tribunale di Siracusa ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di due commercianti che erano stati accusati di aver venduto mascherine al costo di 25 euro. “Il fatto non sussiste”, ha sentenziato il giudice per le udienze preliminari, accogliendo la tesi prospettata dalla difesa dei due titolari di un’attività commerciale con sede ad Augusta.
Nonostante le indagini affidate ai carabinieri e coordinate dalla Procura avessero evidenziato la sproporzione tra il costo di vendita al pubblico (25 euro) ed il reale valore commerciale delle mascherine (80/90 centesimi), non c’è prova di tentata estorsione ai danni dello Stato. La fattispecie è stata derubricata in “manovre speculative su merci mediante sottrazione all’utilizzazione o al consumo”.
Fatture alla mano, i due commercianti hanno mostrato di aver acquistato le mascherina al prezzo di 8 euro. La linea della difesa, accolta dal giudice, ha evidenziato inoltre che i pochi pezzi a disposizione non avrebbero potuto causare alcuna alterazione nel mercato di una cittadina con più di 35mila abitanti, come Augusta. Da qui la sentenza di non luogo a procedere e l’assoluzione dall’accusa di tentata estorsione.
L’episodio contestato risale allo scorso anno, durante la prima ondata del covid, quando le mascherine erano pressochè introvabili. I Carabinieri, ricevuta la segnalazione da un cittadino, si sono recati presso il negozio di Augusta, costatando che per una singola mascherina usa e getta venivano richiesti 25 euro. Da lì la denuncia all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio e tentata estorsione.




Interdittiva antimafia per ditte riconducibili a famiglia coinvolta in "Terre Emerse"

Sono quattro le ditte individuali a cui la Prefettura di Siracusa ha notificato nei giorni scorsi l’interdittiva antimafia. Durante la lunga e complessa istruttoria sarebbero emersi attuali elementi definiti “gravi, precisi e concordanti” sulla permeabilità alla criminalità organizzata mafiosa. Le imprese hanno sede a Carlentini e sono tutte riconducibili ad un gruppo familiare già coinvolto, nel 2015, nell’operazione “Terre emerse”.
Quelle indagini avevano fatto luce su un’organizzazione criminale finalizzata all’appropriazione indebita di terreni altrui e al conseguente ottenimento del maggior beneficio economico possibile dalle terre così illecitamente sottratte. Modalità non scevre da intimidazioni e danneggiamenti, che hanno consentito l’acquisizione di ingenti erogazioni pubbliche e di oltre 2 mila ettari di terreno appartenenti ad ignari proprietari, tra cui il Comune di Carlentini, che si è costituito parte civile nel relativo procedimento penale (uno stralcio del quale, recentemente, si è concluso con la condanna in primo grado del notaio Coltraro).
Il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, ha rivolto un sentito ringraziamento al Questore, ai comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e al capo centro DIA di Catania.




Scatola nera alterata, denunciato sulla Siracusa-Catania conducente di un tir

L’autista di un mezzo pesante è stato denunciato, in concorso con il datore di lavoro, per “attentato alla sicurezza dei trasporti e rimozione delle cautele contro gli infortuni”. I controlli operati sulla Siracusa-Catania dalla Polizia Stradale aretusea hanno portato alla scoperta di una sofisticata alterazione del tachigrafo digitale di bordo, la cosiddetta scatola nera. Mediante l’apposizione di un doppio sensore e di un interruttore magnetico, era possibile attivare il doppio circuito con cui si “alterava” la registrazione dei tempi di guida. “In questo modo, il conducente del mezzo pesante poteva guidare ben oltre le nove ore giornaliere consentite e oltrepassare gli stessi limiti di velocità, con grave pericolo per le sue stesse condizioni e per la sicurezza stradale”, spiegano dalla Stradale.
Sia al conducente che all’intestatario del veicolo sono state comminate sanzioni pecuniarie per un importo di oltre 2.000 euro, la sospensione della patente di guida, nonché la decurtazione di 10 punti dal titolo di guida professionale.
Multato anche un altro conducente per aver alterato la calibrazione del dispositivo tachigrafico, in modo da ottenere una sensibile diminuzione dei parametri legati alla velocità del mezzo pesante, espediente questo utilizzato per raggiungere velocità più elevate senza incorrere nelle sanzioni di legge. Anche in questo caso la patente è stata ritirata per essere sospesa, 10 i punti decurtati e 1.732 euro la sanzione amministrativa comminata.
Sono state dieci le pattuglie di Polizia Stradale impegnate nei controlli. I numeri: 91 veicoli controllati, identificate 98 persone ed elevate 106 infrazioni al codice della strada. Tra le infrazioni più ricorrenti, il mancato uso della cintura di sicurezza (65), l’uso del telefonino (11), la mancata revisione (5), gli eccessi di velocità dei veicoli pesanti (4) ed altre infrazioni (31).




Si è costituito il pastore che ha ucciso il cane Lucky: "Volevo difendere il mio gregge"

I Carabinieri della Tenenza di Floridia hanno denunciato ieri, per uccisione di animale e porto abusivo di armi, l’uomo che qualche giorno fa si è reso responsabile dell’abbattimento di Lucky, il cane meticcio rimasto vittima di un colpo di carabina nella zona “circuito” di Floridia.
Il responsabile, un pastore che si trovava a pascolare il proprio gregge proprio in quella zona, si è infatti presentato presso la Tenenza dei Carabinieri con il proprio avvocato, confessando il gesto e spiegandone le motivazioni.
L’uomo di fronte ai militari ha affermato che si era sentito minacciato dal cane che stava per attaccare il gregge e che, con la volontà di difenderlo, aveva preso dal suo capanno una carabina, legalmente detenuta, esplodendo un colpo verso il cane, senza però la volontà di colpirlo, ma solo di spaventarlo.
Nella concitazione del fatto e a causa delle pecore che giravano intorno a lui impaurite dal fare minaccioso del cane stesso, la traiettoria del proiettile aveva però preso una direzione inaspettata, colpendo inavvertitamente Lucky al polmone e provocandone poco dopo la morte.
A nulla sono valsi i soccorsi immediatamente prestati a Lucky dalla sua proprietaria e da alcune persone presenti in zona che, dopo aver sentito lo sparo, hanno udito i guaiti del meticcio e lo hanno visto tornare verso il prato dove fino a un attimo prima stava correndo, ormai quasi esanime.
A seguito della confessione dell’uomo, i Carabinieri hanno quindi proceduto a denunciarlo, ritirandogli altresì la carabina, in quanto lo stesso non era in possesso del porto d’armi, ma solo della licenza necessaria a detenerla.

 




Evasione dai domiciliari, torna in carcere un 35enne augustano arrestato dalla Polizia

Arrestato ad Augusta il 35enne Salvatore Vona, per evasione dagli arresti domiciliari. E’ stato condotto in carcere, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Era stato bloccato in flagranza di furto in abitazione, il 12 febbraio scorso. Gli uomini del Commissariato di Augusta, nel corso di predisposti servizi finalizzati al controllo dei soggetti sottoposti a misure limitative della libertà personale, hanno accertato che l’uomo non si trovava nel proprio domicilio. Iniziate le ricerche, è stato rintracciato e tratto in arresto.




Amico italiano ruba a srilankese i soldi da spedire alla famiglia: denunciato

Denunciato per furto con scippo un avolese, residente ad Augusta, di 30 anni. Vittima, un cittadino srilankese. I carabinieri sono intervenuti ieri intorno alle 18, quando al 112, la vittima ha chiesto di denunciare il furto del proprio borsello. Dopo aver dato un passaggio verso la stazione ferroviaria a un soggetto da poco conosciuto, quest’ultimo -secondo il racconto fornito – gli aveva chiesto dei soldi per acquistare il biglietto del treno per fare rientro ad Augusta. Il cittadino srilankese aveva quindi aperto lo zaino e cercato dei soldi per aiutare il nuovo amico, quando questi, approfittando della momentanea distrazione dell’uomo, gli avrebbe strappato lo zaino (contenente circa 2000 euro in contanti destinati alla sua famiglia d’origine ancora residente nello Sri Lanka, oltre che una catenina d’oro) e si è dato a precipitosa fuga. Anche attraverso l’utenza telefonica, i militari sono risaliti all’identità dell’uomo, rintracciato in un albergo di Augusta, ancora in possesso di tutti gli effetti personali e del denaro sottratti al malcapitato.
La refurtiva è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.




Siracusa. Ordigno bellico tra i rifiuti nel Ccr di Targia chiuso di fretta: fatto brillare

Un pezzo di artiglieria risalente al Secondo conflitto mondiale è stato trovato tra i rifiuti conferiti nel centro comunale di raccolta di Targia, a Siracusa. A rinvenire l’ordigno sonno stati gli operai della Tekra che hanno subito segnalato l’insolito oggetto che qualcuno ha evidentemente pensato di poter smaltire così. Era stato depositato tra i rifiuti ferrosi.
Avvisata la Polizia, sul posto sono arrivati anche gli artificieri. La zona è stata sotto sorveglianza da sabato fino a conclusione delle operazioni. Per questo è stata disposta la chiusura al pubblico per l’intera giornata di ieri del centro di raccolta. Il pezzo di artiglieria è stato fatto brillare in località sicura. Era ancora dotato di carica di innesco e pertanto potenzialmente pericoloso. Chi lo ha trasportato in discarica ha corso un grosso rischio ed ha esposto a pericolo concreto decine di persone che quotidianamente utilizzano il centro di raccolta per conferire regolari rifiuti.
Da questo pomeriggio il centro di raccolta di Targia torna in piena operatività.




"Metti la mascherina", ma reagisce con calci e pugni: ai domiciliari un 26enne

Alla richiesta delle forze dell’ordine di indossare la mascherina, ha reagito con insofferenza. Secondo quanto raccontano le forze dell’ordine, sono volate parole pesanti e poi calci e pugni all’indirizzo di poliziotti e carabinieri impegnati in servizi di controllo anti covid. Alla Balata di Marzamemi sono tanti i giovani che si danno appuntamento nel fine settimana.
Il 26enne Corrado Francesco Civello tra questi. Nel corso di un controllo sull’uso della mascherina, non avrebbe frenato la sua aggressività. Non senza sforzo, è stato bloccato e accusato anche di essersi rifiutato di fornire le proprie generalità e per ubriachezza molesta, oltre che sanzionato per l’inosservanza della normativa anti covid.
E’ stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Contrasto allo spaccio: la Polizia sequestra dosi di marijuana in via Santi Amato

Continua senza sosta il contrasto della Polizia all’odioso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle note piazze dello spaccio aretusee.
Ieri sera, agenti delle Volanti di pattuglia nella zona di via Santi Amato hanno rinvenuto e sequestrato 36 dosi di marijuana, verosimilmente lasciati sul posto dagli spacciatori della zona.




Augusta. Violazione delle norme Covid e al Codice della Strada: multe per 17 mila euro

Sanzioni per 17 mila euro per violazioni in materia di Covid-19 e al Codice della Strada. I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione di reati ed al rispetto delle misure di contenimento della pandemia  hanno eseguito, nell’arco della settimana,  molteplici servizi con lo scopo di vigilare le zone più sensibili della giurisdizione sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica e con numerose ispezioni e posti di controllo in corrispondenza delle principali arterie stradali cittadine ed extraurbane, dando altresì impulso all’azione di prevenzione e al contrasto ai comportamenti potenzialmente di maggiore pericolo.
Durante i servizi predisposti per fare rispettare le misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19 relative all’attuale classificazione di zona gialla della Regione, sono state controllate circa 200 attività commerciali e 733 soggetti, di cui 14 sono stati sanzionati poiché non rispettavano il divieto di circolazione tra le  22:00 e le  05:00 senza giustificato motivo ovvero perché non portavano con sé i previsti dispositivi di protezione individuale. L’importo complessivo delle sanzioni è di oltre 5000 euro. Nel corso dei controlli avvenuti sugli assi stradali sono stati invece controllati 148 soggetti e 116 veicoli, eseguite perquisizioni personali, veicolari e domiciliari contestando diverse violazioni al Codice della Strada. Le maggiori violazioni hanno riguardato il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, seguita dalla guida con telefono cellulare. Le violazioni al Codice della Strada contestate raggiungono un importo di circa 12.500 euro. Ritirati  9 documenti di circolazione e sottratti complessivamente circa 130 punti dalle patenti di guida.
Nel corso dei controlli sono stati  segnalati in via amministrativa 4 assuntori di sostanze stupefacenti, poiché all’atto del controllo sono stati sorpresi in possesso di circa alcune dosi di cocaina, marijuana, ed hashish detenute per uso personale, che sono state sequestrate.