Rapinano distributore di benzina ad Avola, incastrati dalle telecamere: due arresti

I carabinieri di Avola hanno arrestato un 23enne ed un 35enne, ritenuti gli autori di una rapina. I fatti risalgono allo scorso 20 novembre quando venne presa di mira una stazione di rifornimento di carburanti. Due uomini armati e con il volto travisato si erano fatti consegnare l’incasso dall’addetto al rifornimento. Bottino di 670 euro.
Grazie alle immagini di videosorveglianza presenti nella zona, i carabinieri sono risaliti allo scooter utilizzato per la rapina. E’ stato rinvenuto parcheggiato nelle immediate vicinanze della casa dei due sospettati. Dalla visione dei filmati, i carabinieri hanno anche riconosciuto i due poco prima della rapina mentre – spiegano fonti investigative – osservavano la vittima, si coprivano il volto con mascherine chirurgiche e indossavano cappelli per non farsi riconoscere.
Nel corso di una perquisizione, i carabinieri hanno trovato nell’abitazione di uno dei due gli indumenti indossati durante la rapina. L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Siracusa.




Siracusa. All'udienza armati di coltello, madre e figlio bloccati all'ingresso del Tribunale

Si presentano in Tribunale per una causa civile, ma sono entrambi armati. Una donna e un uomo, madre e figlio, di 77 e 56 anni, sono stati sorpresi all’ingresso del Palazzo di Giustizia con due coltelli di genere vietato. Bloccati dal personale di vigilanza, sono stati denunciati dagli uomini delle Volanti.

 




Siracusa. Auto distrutta dalle fiamme in via Cassia, incendio nella notte

Sono ancora da accertare le cause dell’incendio che ha distrutto nella notte un’auto parcheggiata in via Luigi Cassia, a Siracusa. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco. Al loro arrivo, hanno trovato la vettura completamente avvolta dalle fiamme. Nel giro di alcuni minuti, hanno domato il rogo. Della vettura era però rimasto solo la carcassa. Indagini in corso, affidate alla Polizia.




Truffa ai danni di un gioielliere: quattro avvisi di conclusione indagini nel Siracusano

Avviso di conclusione indagini preliminare per quattro persone, due uomini e una donna per truffa e un altro uomo per simulazione di reato. Gli agenti del commissariato di Noto, al termine di indagini di polizia giudiziaria, hanno notificato il provvedimento ai quattro. Secondo quanto appurato, il 28 settembre scorso,  i tre presunti truffatori, due dei quali netini ed uno originario di Ispica, si sarebbero presentati in una gioielleria del centro storico di Noto, mostrandosi interessati all’acquisto di oggetti di valore (due teste di moro e un centrotavola in ceramica di Caltagirone, una collana in acciaio, una collana in oro e un orologio di marca, per un valore complessivo di 2.500 euro, che i tre avrebbero saldato con un assegno.
All’atto dell’incasso presso la banca, il cassiere ha trattenuto il titolo bancario poiché falso. Nei giorni successivi, il gioielliere, ritenendosi truffato, si è rivolto agli agenti del Commissariato che, esperite immediate indagini, anche grazie alla visione delle telecamere di videosorveglianza, installate in corrispondenza dell’esercizio commerciale, sono risaliti all’identità dei responsabili, persone già conosciute alle forze di polizia. Redatta l’informativa di reato, veniva richiesta alla Procura della Repubblica di Siracusa l’emissione di un decreto di perquisizione personale e locale per recuperare i beni . Una volta eseguita, la perquisizione ha consentito di rinvenire i beni, opportunamente posti in sequestro penale, per poi essere restituiti al gioielliere su disposizione della Procura.
Nei riguardi del quarto soggetto contestata la simulazione di reato poiché, al fine di far conseguire l’impunità dei truffatori, avrebbe denunciato falsamente presso un Ufficio di Polizia di aver smarrito 15 assegni bancari in bianco, tratti dai suoi conti correnti tra cui anche l’assegno in questione.




Siracusa. Devasta la casa della compagna durante una lite: 28enne colombiano allontanato

Aveva devastato la casa della compagna, in preda all’ira, nel corso di una lite. E’ accaduto in viale Teocrito. Gli agenti sono intervenuti a seguito della segnalazione di una lite in famiglia. Una volta raggiunto l’appartamento, i poliziotti hanno sorpreso l’ uomo, 28 anni, originario della Colombia, mentre, con la sua violenza, terrorizzava la donna. E’ stato allontanato dalla casa familiare.

L’episodio, l’ennesimo, si inserisce in un momento storico in cui- come spiega la questura- trascorrendo più tempo tra le mura domestica, il fenomeno della violenza sulle donne ha subito un incremento preoccupante. Situazioni di disagio possono essere segnalate in maniera anonima all’App della Polizia YouPol, che consente anche di chattare con le sale operative delle questure, a cui possono cosi’ anche essere inviate immagini. L’App era nata per contrastare il bullismo e lo spaccio di droga nelle scuole. Ma lo scorso marzo è stata aggiornata prevedendo anche la possibilità di segnalare episodi di violenza domestica.
Sempre maggiore, inoltre, è la sinergia tra forze dell’ordine, autorità Giudiziaria e centri antiviolenza al fine di creare una vera e propria rete a difesa delle donne vittima di violenza, anche grazie al “Codice Rosso” che permette di accelerare le procedure nei casi di volenza di genere.




Droga nascosta nel citofono: "non lavoro, devo mantenermi". Il gip conferma arresto

Il gip del Tribunale di Siracusa ha confermato l’arresto e la custodia cautelare in carcere nei confronti del 33enne Vincenzo Bramante. L’uomo era stato trovato in possesso di 44 dosi di cocaina, nascoste nella cornetta del citofono, nella sua abitazione di Floridia.
Il suo difensore ha motivato il possesso dello stupefacente con l’assenza di un lavoro da parte del suo assistito. Per riuscire a sbarcare il lunario, al 33enne chef e pizzaiolo non sarebbe rimasta altra alternativa che darsi alla vendita di droga.
Una tesi che non ha convinto il gip, anche alla luce di alcune storie precedenti del 33enne. Al termine dell’interrogatorio, pertanto, è stato convalidato l’arresto e la custodia in carcere.




Mal sopporta i domiciliari, continue evasioni: finisce in carcere

I Carabinieri di Palazzolo Acreide, in esecuzione di ordinanza di aggravamento di misura cautelare emesso dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa, hanno tratto in arresto Fabrizio Vitolo, palazzolese di anni 28. Attualmente è sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per pregressi reati di minacce e lesioni personali.
In più occasioni i Carabinieri non hanno trovato in casa il giovane, che evidentemente mal digeriva la misura cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa a suo carico. Tutte le violazioni perpetrate sono state puntualmente refertate all’Autorità Giudiziaria che, valutato il suo atteggiamento riottoso, ha emesso un’ordinanza di aggravamento della misura sostituendo gli arresti domiciliari con la custodia in carcere.
Il giovane è stato pertanto tratto in arresto dai Carabinieri di Palazzolo che lo hanno tradotto presso la casa circondariale di Siracusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Vendevano kit primo soccorso contraffatti, denunciati

Agenti del Commissariato di Avola hanno denunciato S.G., di 58 anni, e R.F. , di 34 anni, entrambi residenti a Melilli e già noti alle forze dell’ordine.
I due uomini sono stati sorpresi dagli agenti, impegnati in servizi del controllo del territorio, mentre tentavano di vendere dei kit per il primo soccorso agli automobilisti in transito e, pertanto, sono stati denunciati per i reati di vendita di prodotti industriali con segni mendaci e introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.




Siracusa. Oltre 15 quintali di limoni e 19 di concime rubati: denunciato avolese di 31 anni

Il suo tentativo di fuga è risultato vano. Denunciato per ricettazione e porto di oggetti atti allo scasso 31enne di Avola. Il provvedimento è scattato nell’ambito dei servizi predisposti al contrasto dei reati predatori e soprattutto per il contrasto al fenomeno dei furti di agrumi nelle campagne della zona sud della provincia. L’uomo, notata la presenza della Volante, ha abbandonato  il veicolo su cui viaggiava, dandosi a precipitosa fuga attraverso le campagne del territorio di Noto, per poi essere successivamente rintracciato nelle vicinanze della propria abitazione.
Da un controllo effettuato all’interno del veicolo gli operatori di Polizia rinvenivano 20 sacchi di juta contenenti ciascuno 80 chilogrammi di limoni per un totale di 1.500 chilogrammi e 77 sacchi di concime fertilizzante per un totale di 1.925 chilogrammi oltre ad oggetti utili per lo scasso.




Cocaina nascosta nel citofono, arrestato un 33enne di Floridia

Le dosi di cocaina erano nascoste nella cornetta del citofono. Quarantaquattro confezioni in plastica termosaldate, per un peso complessivo di 10 grammi. In flagranza di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, i Carabinieri di Floridia hanno arrestato Vincenzo Bramante. Il 33enne era già sottoposto all’obbligo di dimora per analoghi precedenti. L’uomo, infatti, a metà dello scorso ottobre era stato arrestato per lo stesso reato e poi scarcerato con l’applicazione della misura cautelare in atto.
Ai carabinieri è apparso subito evidente che l’uomo gestiva nel suo appartamento una florida attività di spaccio al dettaglio, tanto che oltre alle numerosi dosi di droga sono state sequestrate anche varie banconote dell’ammontare complessivo di 275 euro, ritenute probabile provento di attività di spaccio.
L’appartamento era stato inoltre dotato anche di tre telecamere di videosorveglianza esterne, per monitorare dall’interno ciò che accadeva fuori. L’intento, verosimilmente, era di mettersi al riparo da blitz delle forze dell’ordine ed aprire la porta ai soli assuntori giunti per acquistare la sostanza stupefacente.
L’arrestato è stato accompagnato in carcere a Cavadonna, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria di Siracusa.