Siracusa. Mostra “Ciclopica”, sequestrate due sculture: sarebbero dei falsi

Ufficialmente la mostra è chiusa momentaneamente per manutenzione. Così si legge sul foglio apparso all’ingresso dell’ex convento di San Francesco d’Assisi dove è in corso la mostra di scultura “Ciclopica”. Ma dietro la frettolosa decisione di non aprire al pubblico c’è in realtà una indagine avviata dai Carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio culturale di Siracusa. Sono state sequestrate 2 sculture, attribuite al maestro Alberto Giacometti, importante rappresentante del movimento surrealista.
Le indagini, condotte d’iniziativa, hanno preso spunto dalla costante attività di controllo delle multiformi attività culturali che si svolgono sul territorio.
In particolare, i militari dell’Arma hanno eseguito accertamenti preventivi che, avvalendosi dell’ausilio degli archivi della “Fondazione Giacometti”, con sede a Parigi, hanno permesso di raccogliere inequivocabili indizi in ordine alla presunta falsità delle due opere di arte contemporanea esposte:
scultura in bronzo dal titolo “Nudo in piedi”;scultura in bronzo dal titolo “Donna che cammina”.
Entrambe sono risultate “copie illegali con firma falsificata, non corrispondenti a quelle presenti nelle edizioni autorizzate”.
Le sculture in sequestro, affidate in custodia giudiziale presso l’area espositiva, sono a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, al cui vaglio sono stati sottoposti gli esiti dell’attività di polizia giudiziaria svolta.




“Danneggiare il sostituto Bisogni”: l’indagine sul pm Palamara porta anche a Siracusa

Piero Amara e Giuseppe Calafiore: ancora loro. I due avvocati siracusani, secondo la procura di Perugia, avrebbero “veicolato” regali, viaggi e altre utilità al pm Luca Palamara, ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Indagato con loro per corruzione anche il manager Fabrizio Centofanti.
Lo scopo dei “benefit” a Palamara, secondo i magistrati umbri, sarebbe stato “danneggiare Marco Bisogni” che all’epoca era sostituto procuratore a Siracusa ed in precedenza oggetto di esposti al pg di Catania presentati da Amara e Calafiore. Palamara, per i pubblici ministeri, faceva parte della sezione del Csm che “rigettava la richiesta di archiviazione proposta dal procura generale della Cassazione, avanzando richiesta di incolpazione coatta a carico del medesimo Bisogni, che di seguito veniva assolto dalla commissione in diversa composizione. Ma quel giorno Palamara era assente”. Bisogni, oggi a Catania, venne poi assolto dalla Commissione in diversa composizione a gennaio 2018.
La Guardia di Finanza di Roma, intanto, ha perquisito l’abitazione dell’ex presidente dell’Anm, indagato per corruzione dalla procura di Perugia. Palamara, da consigliere del Csm, avrebbe ottenuto “viaggi e vacanze (soggiorni presso svariati alberghi anche all’estero) a suo beneficio e a beneficio di familiari e conoscenti”.




L’inferno in casa: schiaffi, insulti, minacce di morte. Arrestato 21enne violento

Aveva chiesto denaro, l’ennesima somma. Al diniego del padre, un giovane di 21 anni, di Cassibile , sarebbe andato in escandescenza,prima urlando, poi minacciando il genitori, infine arrivando alle mani, schiaffi insieme a insulti e minacce di morte. Avrebbe anche danneggiato suppellettili  e oggetti d’arredo. Tutto quello che gli sarebbe capitato tra le mani, con una furia che ha indotto i parenti a chiedere aiuto ai carabinieri. Il 21enne, con precedenti di polizia per reati legati agli stupefacenti, non era nuovo a comportamenti di questo tipo. Al contrario, l’episodio ne seguiva tanti altri, più p meno analoghi. Una volta arrivati , i militari hanno tranquillizzato le vittime, che avevano anche in passato chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Il giovane è stato condotto in caserma.  Una situazione familiare divenuta ormai insostenibile, la definiscono gli inquirenti, e che ha determinato i militari  a procedere al suo arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia e a sottoporlo agli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo”.
Il fenomeno della violenza infra famigliare è  molto diffuso nella provincia siracusana.




Siracusa. Rubano scooter da un garage: inseguimento e arresto in via Piave

I carabinieri  li hanno bloccati in via Piave a bordo di uno scooter appena rubato. Arrestati in flagranza di reato Gaetano Vinci, 36 anni e Antonino Di Maria, 41 anni, entrambi siracusani e già noti alle forze dell’ordine. I carabinieri stavano percorrendo la via della Borgata durante il servizio di pattuglia, la scorsa notte. Alla vista dei militari, i due avrebbero tentato di allontanarsi in maniera sospetta. I Alla richiesta di controllo del veicolo, i due si sono dati alla fuga. Breve l’inseguimento, al termine del quale Vinci e Di Maria sono stati bloccati in un cortile di via Fuggetta, dove si erano nascosti tra le auto parcheggiate, abbandonato il ciclomotore poco prima. I mezzo a due ruote era stato rubato poco prima dal box dove il proprietario lo custodiva, forzando la porta d’ingresso- Lo scooter è stato riconsegnato al proprietario. I due dovranno rispondere di furto aggravato in concorso.




Siracusa. La Cassazione dispone il dissequestro del centro commerciale di viale Epipoli

Il centro commerciale di viale Epipoli non è più sotto sequestro. Lo ha disposto la Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso presentato dai legali del gruppo Frontino. La misura non è stata giudicata totalmente collegabile al reato di truffa che viene contestato agli imputati.
La Cassazione conferma l’esistenza dei gravi indizi su di un presunto danno che sarebbe maturato nel corso dei lavori di costruzione poi non pagati e stimati in 2 milioni di euro, a fronte dei 22 di valore dell’area.
Il centro commerciale, nel frattempo, si è svuotato. Quasi tutti i negozi hanno chiuso.




Siracusa. Divieto di avvicinamento all’ex moglie: misura cautelare per un 52enne

Ordine di misura cautelare personale per un uomo di 52 anni. E’ stato notificato dalla Squadra Mobile secondo quanto dispoto dalla Procura della Repubblica di Catania. Vuol dire che l’uomo, siracusano, non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dall’ex convivente e mantenere una distanza di almeno 100 metri dalla donna. Una vicenda legata a rapporti tesi tra i due degenerati in comportamenti persecutori da parte dell’uomo ai danni dell’ex compagna.




Siracusa. All’udienza di separazione con un coltello a serramanico: denunciato

Un 51enne siracusano è stato denunciato sorpreso dai controlli all’ingresso del Tribunale in possesso di un coltello a serramanico. Dopo l’allarme del metal detector, sono intervenuti i carabinieri che hanno rinvenuto nel marsupio indossato dall’uomo l’arma da taglio con lama di 8 centrimetri.
L’uomo, che avrebbe dovuto assistere ad un’udienza di separazione dalla moglie, è stato quindi denunciato d per il reato di porto illegale di arma da punta e taglio.




Marijuana in casa, denunciato 37enne: detenzione ai fini di spaccio

Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Dovrà risponderne un uomo di 37 anni, denunciato dagli agenti del commissariato di Pachino. A seguito di perquisizione domiciliare, l’uomo è stato trovato in possesso di 25,32 grammi di marijuana.




“Non mi hai pagato l’affitto”, inseguimento in auto e un pugno in un occhio: 10 giorni di prognosi

Un pugno, sferrato con tanta violenza da causare alla vittima una ferita lacero contusa all’arcata sopracciliare, con 10 giorni di prognosi. Alla base del gesto, dissapori per il mancato pagamento di un canone d’affitto per un esercizio commerciale. Gli agenti della polizia del commissariaot di Noto hanno denunciato un uomo di 30 anni, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di lesioni personali. La vicenda risale al 25 maggio scorso. L’uomo, dopo avere inseguito a bordo della propria auto un 66enne, lo avrebbe raggiunto e picchiato.




Noto. Movida “rumorosa”: musica ad alto volume, denuncia e multa da 2.000 euro

Musica ad alto volume, troppo alto volume. Il titolare di un esercizio pubblico di Noto è stato denunciato proprio per aver diffuso musica ad un volume tale da disturbare il riposo delle persone. E’ stato multato per oltre 2.000 euro per aver violato un’ordinanza del sindaco che vietava espressamente l’uso dell’amplificazione.