Noto. Tentato furto in abitazione, denunciato catanese in trasferta: incastrato dalle telecamere

Tentato furto aggravato in abitazione. Gli agenti del commissariato hanno denunciato un uomo di 35 anni. Il 20 giugno scorso i poliziotti netini sono intervenuti in Contrada Lenzavacche dove, poco prima, veniva segnalata la presenza di un ladro.
Sul posto, gli agenti avevano verifcato che il malvivente, datosi alla fuga, era riuscito ad infrangere il vetro della porta/finestra di un’abitazione, non portando tuttavia a compimento l’azione delittuosa per il celere intervento delle forze dell’ordine. le indagini, grazie anche alle immagini estrapolate da un impianto di videosorveglianza, hanno consentito di risalire all’uomo, catanese in trasferta. Nel corso dell’anno sono stati fino ad oggi 13 i ladri catanesi sorpresi nel territorio netino a rubare. Ne sono stati arrestati otto.

Foto: repertorio, dal web




Truffa milionaria scoperta dalla Guardia di Finanza, sgominata associazione a delinquere

Un imprenditore di origine calabrese, un avvocato della provincia aretusea ed una commercialista siracusana sono i destinatari di un provvedimento cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Siracusa. Secondo l’accusa, i tre avrebbero dato vita ad una associazione a delinquere che, tra il 2014 e il 2017, avrebbe truffato una nutrita platea di investitori privati.
All’imprenditore e alla commercialista è stato imposto l’obbligo di dimora e quello di presentazione alla polizia giudiziaria. Ai tre indagati è stato sequestrata la somma di 2.158.403 euro, considerato il profitto del reato perpetrato dai tre sodali. La commercialista siracusana e l’imprenditore, individuati quali promotori dell’associazione a delinquere e altresì colpiti dall’odierna misura cautelare personale, non sono nuovi al coinvolgimento in vicende di natura penale: sono stati arrestati nel mese di dicembre dello scorso anno, nell’ambito dell’imponente operazione antimafia denominata “Rinascita – Scott”, promossa dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Siracusa e partono da una querela di una delle persone truffate: si era rivolto ai tre per ottenere un finanziamento di tre milioni di euro.
Sono così state avviate ed eseguite, sotto la costante direzione della Procura della Repubblica, indagini “a tutto campo”, all’esito delle quali sono state individuati 68 vittime della truffa, alcune delle quali in difficoltà ad accedere ai canali di credito istituzionali.
Gli indagati, secondo quanto ricostruito, avrebbero prospettato ai clienti la possibilità di ottenere finanziamenti a tassi agevolati o a fondo perduto, senza la necessità di fornire idonee garanzie patrimoniali o personali. Avrebbero così tratto in inganno un considerevole numero di soggetti, inducendoli a versare cospicue somme di denaro per attivare presunte pratiche di finanziamento. Le somme riscosse sono state poi utilizzate a fini personali quali, ad esempio, l’acquisto di beni di consumo e l’indebito finanziamento delle attività commerciali dell’imprenditore indagato.
Sostanzialmente, spiegano gli investigatori, ai clienti venivano proposte due diverse tipologie di operazioni:
quelle più complesse, che prevedevano l’asserita costituzione di una società all’estero, da alimentare attraverso risorse originate da operazioni di sconto bancario di titoli emessi da istituti di credito stranieri. Per incarichi di questa natura, gli indagati sono riusciti a farsi consegnare dagli “investitori” somme ingenti, variabili da 10.000 a 90.000 euro per ciascuna pratica di finanziamento; e poi quelle più semplici, consistenti in dichiarati finanziamenti attraverso “fondi BEI” o semplicemente “finanziamenti esteri”, per cui veniva chiesto un esborso di somme più modeste, comprese tra i 2.500 e i 7.000 euro per ogni pratica di finanziamento.
Il potenziale cliente veniva “accalappiato” prevedendo, in contratto, la facoltà di recesso e la restituzione delle somme anticipate per le spese in caso di sopravvenute difficoltà. La breve durata dell’incarico, oltre alla promessa di procedere a fondo perduto o a tasso agevolato inducevano poi la persona a rilasciare il mandato ad operare. Peraltro, gli indagati spendevano la loro credibilità professionale di avvocato, commercialista e imprenditore, per accreditarsi quali consulenti affidabili. Ma nessuno dei clienti ha ottenuto i denari promessi.
Dall’esame complessivo delle pratiche si rileva che, anche attraverso la prospettazione agli indagati dell’intenzione di avviare possibili azioni giudiziarie, una sparuta minoranza di investitori è riuscita a ottenere il rimborso di quanto versato. La Guardia di Finanza parla comunque di “lucroso sistema illecito”
Ai tre soggetti vengono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa (ex art. 416 C.p. e art. 640 C.p.), per avere con artifici e raggiri prospettato ai clienti di essere in grado, attraverso complessi schemi contrattuali, spesso coinvolgenti società estere, di fare ottenere loro in modo rapido ingenti finanziamenti a tassi di interesse oltremodo favorevoli rispetto alle normali condizioni di mercato. Questo nella piena consapevolezza della inesistenza dei finanziamenti promessi o comunque nella totale inadeguatezza degli strumenti prospettati al fine di ottenerli, inducendo in errore sulla bontà delle operazioni proposte un numero elevatissimo di clienti.




Frodi commesse in Polonia, 55enne si nascondeva a Siracusa: arrestata

Era ricercata perchè ritenuta colpevole di frodi commesse in Polonia. Da alcuni anni si nascondeva a Siracusa, in Ortigia. I carabinieri hanno arrestato la donna, disoccupata, 55 anni. E’ il risultato di una specifica e mirata attività info-investigativa svolta d’intesa con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (S.I.Re.N.E.) ed il collaterale S.I.Re.N.E. in Polonia.
La donna era ricercata dalle Forze di Polizia polacche per aver commesso frodi commerciali e nei suoi confronti era stato diramata in ambito Unione Europea una richiesta d’arresto provvisorio a scopo estradizione.

La donna è stata condotta nella casa circondariale di Piazza Lanza, a Catania. Di lei  si occuperanno i canali di cooperazione giudiziaria italo-polacchi . Prevista l’estradizione.




Noto. Truffa dello specchietto: 8 mesi ai domiciliari per un 72enne

Dovrà espiare 8 mesi ai domiciliari e pagare una multa di 150 euro. Gli agenti del Commissariato di Noto hanno eseguito un ordine di esecuzione per l’espiazione di una pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dii Torino, nei confronti di Michele Fiaschè, 72 anni.
L’uomo deve espiare 8 mesi per il reato di truffa pluri-aggravata, consumata nell’aprile 2010 . Si trattava della nota truffa dello specchietto.




Rubarono attrezzature da un terreno: denunciati due caminanti

Furto pluriaggravato in concorso, violenza e minaccia. Sfilza di accuse per due giovani di 19 e 21 anni, entrambi appartenenti ad una comunità nomade della zona sud. Lo scorso mese, i due, si sarebbero impossessati di tre smerigliatrici, rubandole da un appezzamento di terra. Si sarebbero, inoltre, sono avvalsi di una terza persona, costretta con la forza a farli salire a bordo della propria auto per raggiungere il terreno in cui perpetrare il furto. A ricondurre ai due giovani, anche le immagine estrapolate dalla polizia da un impianto di videosorveglianza, insieme a riconoscimenti fotografici.  I due caminanti sono stati denunciati.

 




Siracusa. Controllo del territorio, denunciati un minorenne e due ventenni

Agenti delle Volanti di Siracusa, in servizio di controllo del territorio, hanno fermato un giovane di 21 anni e lo hanno denunciato perché trovato in possesso di un coltello di genere vietato.
Inoltre, intorno alle ore 2.00 di questa mattina, un equipaggio delle Volanti ha fermato nei pressi di corso Umberto un siracusano di 26 anni, sottoposto all’obbligo di dimora. Quest’ultimo è stato denunciato per inosservanza alla misura cui è destinatario e sanzionato per aver violato la normativa sul contenimento sanitario.
Infine, poco dopo le tre di questa mattina, nei pressi di viale Santa Panagia, hanno denunciato un minore per guida senza patente, sanzionandolo, altresì, per aver violato le norme sul contenimento sanitario.




Lentinese in trasferta arrestato a Melilli: furto in un supermercato

I Carabinieri di Villasmundo hanno arrestato in flagranza di reato il lentinese Massimo Marongiu, ritenuto responsabile di un furto ai danni di un supermercato. Lo hanno notato mentre si allontanava precipitosamente da un supermarket di via Savonarola. Fermato e sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di diversi prodotti alimentari risultati asportati poco prima dai banchi di vendita. Erano stati posati dentro l’auto.
La refurtiva è stata riconsegnata al gestore del supermercato mentre il 53enne, dopo le formalità di rito, è stato arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea agli arresti domiciliari.
L’uomo è stato altresì sanzionato per il mancato rispetto delle norme anti-covid, poiché si trovava senza giustificato motivo fuori dal comune di residenza.




Maltrattamenti in famiglia, arrestato dai Carabinieri un 47enne

Arresto in flagranza di reato per un 47enne catanese già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.
I Carabinieri, a seguito di segnalazione telefonica giunta al numero unico 112, sono intervenuti presso l’abitazione dell’uomo, che in evidente stato di ebrezza stava ancora inveendo contro la convivente.
L’intervento dei Carabinieri ha di fatto posto fine alla lite, durante la quale l’uomo, per futili motivi, avrebbe percosso la malcapitata, minacciandola di morte.
Riportata la situazione alla calma, i Carabinieri hanno appreso dalla donna che quello appena avvenuto non era che l’ultimo di una lunga serie di episodi, tutti caratterizzati da violenze domestiche e minacce. In passato l’uomo, per vincere la resistenza della donna a farlo entrare in casa, avrebbe anche forzato la porta d’ingresso colpendola con una bombola del gas, a mo’ di ariete.
Vista la pericolosità dell’uomo, i militari lo hanno arrestato e portato via dall’abitazione, conducendolo presso la Casa Circondariale di Siracusa Cavadonna dove è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea.




Siracusa. Ai domiciliari ma chiama il parrucchiere per rifarsi il taglio: 21enne denunciato

Era ai domiciliari ma per curare il suo look si è fatto raggiungere in casa da una persona, estranea al gruppo familiare, per farsi tagliare i capelli. Gli agenti delle Volanti, che stavano svolgendo dei controlli proprio sui soggetti sottoposti a limitazioni della libertà personale, hanno denunciato il giovane, 21 anni, di origini rumene. Quando i poliziotti sono arrivati nell’abitazione, il servizio a domicilio era ancora in corso.




Tragedia nel Siracusano, 26enne muore durante il giro di prova di un'auto: stroncato da un malore

Tragedia ieri nei pressi di San Lorenzo. Un giovane di 26 anni ha perso la vita mentre si trovava a bordo di un’auto, una Golf che avrebbe voluto acquistare. Aveva raggiunto per questo una concessionaria di Pachino. Prima di concludere, stava svolgendo il giro di prova. Con lui, la madre e una giovane. Non era ancora alla guida del veicolo, però, quando, arrivati lungo la provinciale 19,  il giovane è stato colto da un malore improvviso.  Vani i tentativi di soccorrerlo. Sul posto, anche gli uomini della polizia municipale e i carabinieri, che hanno constatato il decesso per cause naturali. Il cuore del giovane si è fermato prima che potesse mettersi alla guida dell’auto che – questa la sua intenzione- dopo poco sarebbe stata sua.