Noto. Ruba dalle auto in sosta, arrestato: percepiva reddito di cittadinanza

Sorpreso da un carabiniere libero dal servizio mentre infrangeva il finestrino di un’auto in sosta. Il militare si trovava, domenica pomeriggio, in spiaggia con la famiglia in contrada Eloro, nel territorio di Noto, quando ha notato la scena. Immediato il suo intervento. Intimato l’alt all’uomo, quest’ultimo si è dato alla fuga, portando via una borsa prelevata dall’auto.
Dopo alcuni metri, l’uomo ha lasciato cadere la borsa sperando che il carabiniere desistesse. La corsa è durata ancora qualche metro. Raggiunto dal carabinieri, l’uomo è stato immobilizzato e poi , con il supporto del Nucleo Operativo Radiomobile di Noto, arrestato. Si tratta di Diego Vaccarisi , 49 anni, di Noto, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici.  I Carabinieri hanno notato altre 2 autovetture in sosta nelle vicinanze danneggiate poco prima, presumibilmente da Vaccarisi. Dovrà rispondere di furto aggravato. Dopo l’udienza di convalida dell’arresto, l’autorità giudiziaria ha disposto la revoca del reddito di cittadinanza di cui era percettore.




Siracusa. Controlli straordinari dei carabinieri: in un giorno 3400 euro di sanzioni

Controlli straordinari del territorio a Siracusa. Nelle ultime ore i carabinieri hanno passato al setaccio il capoluogo. Impiegate pattuglie automontate ed appiedate. Controllati 71 veicoli e 90 persone.  Nel corso della sola giornata di controlli straordinari sono state elevate contravvenzioni per un  totale di quasi  3400 euro. Denunciati due siracusani: il primo in quanto, pur sottoposto degli arresti domiciliari, nel corso del controllo è stato trovato in compagnia di persone “non autorizzate”.  Il secondo, per evasione, in quanto non trovato presso la sua abitazione . Un giovani dell’Est Europa, disoccupato e con precedenti, è stato, infine trovato in possesso di arma da taglio di genere vietato custodito a bordo della sua auto.




E' un turista la vittima del tragico incidente lungo la ferrovia Avola-Noto

E’ un turista straniero la vittima del tragico incidente avvenuto lungo la linea ferroviaria tra Noto ed Avola. Ci sono volute diverse ore per l’identificazione. Era ospite di una struttura ricettiva poco distante. Aveva scelto di dedicarsi all’attività fisica con una corsetta nei pressi della strada ferrata.
Non si sarebbe accorto del sopraggiungere del treno, forse per via degli auricolari che indossava. Il macchinista, ascoltato dagli investigatori, avrebbe riferito di essersi accorto solo all’ultimo istante della presenza del turista. Impossibile a quel punto evitare l’impatto fatale.
Sul posto intervenuti anche Polizia e Carabinieri, insieme al 118. Purtroppo per il malcapitato non c’era più nulla da fare.




Un fucile a canne mozze e matricola abrasa nascosto in casa: arrestato un 57enne

Un pachinese di 57 anni è stato arrestato dai Carabinieri. Lo hanno trovato in possesso un fucile a canne mozze, con matricola abrasa e 7 cartucce illegalmente detenute.
Una segnalazione ha permesso ai Carabinieri di avviare precise indagini, sfociate in una perquisizione all’interno della abitazione dell’uomo, Salvatore Cianchino. E’ stato così individuato il fucile, ora sequestrato unitamente alle cartucce.
Gli investigatori vogliono ora appurare come l’uomo possa essere venuto in possesso dell’arma, di cui non era autorizzato alla detenzione; a tali fini il materiale sequestrato sarà ora inviato ai laboratori tecnici del RIS di Messina per accertamenti volti ad individuare la sua provenienza.
Il 57enne è stato condotto in carcere a Cavadonna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea.




Nave quarantena Azzurra, sbarcati 257 migranti: respingimento per 198, 2 espulsi

Sono 257 i migranti che hanno completato il periodo di quarantena a bordo di nave Azzurra, in rada ad Augusta. Sono stati sbarcati ieri, sotto il controllo della Polizia. Negativo l’ultimo tampone. Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Siracusa, diretti da Stefania Marletta, hanno dato esecuzione a 198 provvedimenti di respingimento emessi dal Questore di Siracusa nei confronti degli stranieri cosiddetti “economici” e, pertanto, irregolari sul territorio dello Stato, 20 dei quali saranno trattenuti presso il Centro per i Rimpatri di Roma “Ponte Galeria”, struttura individuata dal Servizio Immigrazione del Ministero dell’Interno, dove gli stranieri sono stati accompagnati per essere rimpatriati nel paese di origine.
Per 57 migranti, rientranti nella fattispecie dei richiedenti asilo, trasferimento in centri di accoglienza in Calabria, Umbria, Campania e Lazio.
Espulsione, invece, per due ucraini, scarcerati dalla casa circondariale di Siracusa dove erano detenuti per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, associazione a delinquere, danneggiamento e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Agenti della Squadra Mobile di Siracusa, durante le fasi dello sbarco, hanno arrestato tre cittadini tunisini, rientrati illegalmente nel territorio nazionale, dopo essere stati precedentemente espulsi. Gli stessi, posti in libertà dall’Autorità Giudiziaria, saranno destinatari di un nuovo ordine di respingimento.




Siracusa. Via Immordini, la droga nascosta dentro una piccionaia: interviene la Polizia

Agenti delle Volanti sono intervenuti in uno stabile di via Immordini, una delle principali piazze dello spaccio siracusane, e da un controllo effettuato sopra il terrazzo del condominio hanno trovato, all’interno di una piccionaia, diverse dosi di sostanze stupefacenti, già pronte per lo spaccio al minuto.
Nello specifico, sono stati sequestrati 26 involucri di cocaina, 25 di marijuana, 16 di crack e 65 di hashish.
Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati 30 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.
Nell’androne dello stabile, come già capitato in altre occasioni, sono state trovate 2 radio ricetrasmittenti, con relativi carica batterie, utilizzate dagli spacciatori per comunicare tra loro l’arrivo delle forze dell’ordine.




Individuata serra con piantine di marijuana a Cassibile, arrestato un 53enne

I carabinieri di Cassibile hanno tratto in arresto per coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio il 53enne Ernesto Fortezza.
A seguito di una perquisizione operata in uno stabile apparentemente abbandonato ma da lui stesso esclusivamente gestito, tanto che – spiegano gli investigatori – vi aveva apposto dei lucchetti ai cancelli per impedire l’ingresso di estranei al terreno, è stato trovato in possesso di 293 piante di canapa indiana di altezza variabile tra i 60 e 80 centimetri.
Le piante sono state individuate grazie ad un’accurata perquisizione, celate, ben curate e protette con serre rudimentali di materiale di plastica tra la vegetazione del giardino interno dello stesso stabile assieme a strumenti per la potatura e varie tipologie di sostanze fertilizzanti.
L’arrestato è stato condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, come disposto dalla Autorità Giudiziaria competente.




Omicidio di Lentini, fermato dai Carabinieri un sospetto: è caccia al complice, "si costituisca"

Uno dei due presunti assassini di Sebastiano Greco, 52 anni ucciso a Lentini sabato scorso, è stato posto in stato di fermo dai Carabinieri. Le indagini hanno permesso di risalire al sospetto, ricerche in corso per il complice. Ricerche a cui collabora anche la Polizia.
Secondo quanto ricostruito, durante la fuga avrebbero abbandonato lo scooter per poi fermare una macchina il cui proprietario è stato ferito al polpaccio con un colpo di pistola perché non avrebbe voluto cedergli il veicolo.
I carabinieri hanno identificato i due uomini che hanno avvicinato la vittima in via delle Spighe e dopo una discussione hanno fatto fuoco. Tre colpi di pistola che hanno centrato l’addome del 52enne, morto in seguito alle ferite in ospedale. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Siracusa.
Intanto, proprio il procuratore capo Sabrina Gambino si rivolge al complice ancora latitante: “non ci sono dubbi sulla sua identificazione. Si costituisca, è l’unica cosa sensata che può fare”.

foto: radiounavocevicina.it




Sei ovuli di hashish, 420 euro ed un coltello: ai domiciliari 20enne di Rosolini

I finanzieri del Comando Provinciale di Siracusa hanno sequestrato 6 ovuli di hashish, 420 euro in contanti e un coltello a punta con lama di 8 cm. Nei pressi della zona popolare di Rosolini, i baschi verdi hanno notato la presenza di un ragazzo seduto sul proprio scooter che, con fare nervoso, si guardava intorno, come fosse in attesa di qualcuno. Insospettiti, i finanzieri lo hanno invitavato a mostrare il contenuto delle tasche. Il risultato ben lontano da ogni immaginazione: 6 ovuli di hashish, 4 banconote da 50 euro e 11 banconote da 20 euro per un totale di 420 euro in contanti.
Perquisito, il 20enne è stato trovato trovato in possesso di un coltello a scatto della lunghezza di 19 cm, di cui 8 cm di lama.
L’hashish, il contante e l’arma rinvenuti dai militari impiegati nel dispositivo di sicurezza sono stati sequestrati mentre il ragazzo, su disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa, è stato posto agli arresti domiciliari presso l’abitazione dei propri genitori.
Sono tutt’ora in corso le attività per identificare l’origine della sostanza stupefacente.




Arrestato 40enne per produzione di stupefacenti, revocato il reddito di cittadinanza

In casa aveva 236 grammi di marijuana già essiccata e contenuta all’interno di un bidone di vernice nonché una pianta alta circa 80 centimetri della stessa sostanza. Per un 40enne di Carlentini è scattato l’arresto da parte dei Carabinieri che hanno scoperto nella sua abitazione anche una stanza adibita a laboratorio per la produzione ed essiccazione dello stupefacente, dotata di un sistema di aerazione, lampade led, temporizzatore e sensori termo sensibili per il controllo dell’umidità.
La sostanza stupefacente, la pianta ed il materiale rinvenuto per la coltivazione sono stati sottoposti a sequestro. Lo stupefacente sarà inviato al Laboratorio analisi delle Sostanze stupefacenti per stabilire la qualità e la quantità del principio attivo.
L’arrestato, inizialmente condotto presso il suo domicilio in regime di arresti domiciliari, è stato poi tradotto in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto e per lo svolgimento del rito direttissimo, durante il quale il Giudice, in considerazione dell’attività delittuosa condotta, ha disposto la revoca del reddito di cittadinanza di cui il soggetto era percettore.