Raid vandalico nella notte all’istituto comprensivo Raiti di via Pordenone. L’amara scoperta, questa mattina, quando il personale scolastico ha raggiunto la sede per aprire prima che i bambini arrivassero a scuola. Sul posto, subito dopo la segnalazione, anche la Scientifica, che ha effettuato i rilievi del caso. Da quantificare i danni ma è già evidente come siano state danneggiate le porte, le macchinette del caffè e degli snack e diverse suppellettili. Chi si è introdotto all’interno della scuola ha preso di mira anche gli uffici di Presidenza e Vicepresidenza. Vano, invece, il tentativo di accedere alla segreteria, protetta da una porta particolarmente resistente. I ladri hanno asportato il denaro contenuto nei distributori di bibite e merendine. Da verificare se abbiano portato via anche dispositivi elettronici. Di certo hanno rovistato negli armadietti, tra le credenze e nei cassetti, lanciando poi tutto sul pavimento. Non sono stati toccati, invece, i computer delle postazioni fisse. Raid vandalici si sono verificati nelle notti scorse anche in altre scuole di Siracusa: il comprensivo Archimede, ad esempio, e l’Insolera, entrambi hanno sede nella zona alta della città. Dell’Istituto comprensivo Raiti si è parlato in queste giornate per ragioni legate alla temporanea interdizione di due aule e di un bagno, danneggiati a seguito delle ultime ondate di maltempo. Ieri, una delegazione di genitori ha dato vita ad una protesta, raggiungendo palazzo Vermexio e chiedendo all’amministrazione comunale la soluzione del problema degli spazi insufficienti. “Non riusciamo a capacitarci di come si possa offendere un luogo pubblico e formativo come la scuola. – racconta la vicaria, Linda Bosco – E’ purtroppo l’ennesimo tentativo che avviene ai danni della scuola e siamo rammaricati di quanto accaduto. Una settimana particolarmente complicata – continua – che si conclude nel peggiore dei modi”. Lunedì, stando alle rassicurazioni ottenute dal Comune,anche a seguito di un sopralluogo che si è svolto nella tarda mattinata di ieri, le due aule interessate da interventi di messa in sicurezza torneranno a disposizione della scuola. “Questo non risolve, però, altri aspetti del problema- chiarisce Linda Bosco- Da tempo chiediamo la possibilità di disporre di un altro plesso, di cui abbiamo bisogno per garantire ai nostri alunni gli spazi a cui hanno diritto. La nostra scuola è sempre cresciuta ed ha la necessità di aule in numero e in dimensioni adeguate”. Una richiesta che anche le famiglie hanno avanzato con forza, per l’anno scolastico in corso e , in prospettiva,con una soluzione che possa essere definitiva, per il prossimo.