Siracusa. Uova contro la Municipale: denunciata banda di minorenni, grave il gesto

Nel pomeriggio di ieri, alle 15.30 circa, un’auto di servizio della Polizia Municipale di Siracusa è stata oggetto di un lancio di uova da parte di un gruppo di giovani in moto. Gli autori sono stati bloccati e identificati, dopo un breve inseguimento. Sono sei, tutti minorenni e residenti a Siracusa.
Dopo gli accertamenti di rito, anche grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza presente in zona, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Catania con l’accusa di getto pericoloso di cose.
Impossibile parlare di “bravata” ma di vera e propria azione criminale, da condannare con forza per l’allarmante segnale di spregio verso l’operato quotidiano di chi opera per la tutela dell’ordine pubblico cittadino.
Dal comando di Polizia Municipale parte un invito rivolto alle famiglie ed alle scuole, affinché mantengano alta l’attenzione fra i giovani sui temi del rispetto delle regole e delle istituzioni nella speranza che simili episodi non abbiano a ripetersi.




Cade dal tetto di casa, trasferito in elisoccorso al Cannizzaro

È stato trasportato con l’elisoccorso al Cannizzaro di Catania l’uomo caduto dal tetto di casa a Portopalo. Secondo una prima ricostruzione, era impegnato in lavori di ristrutturazione sul soffitto del garage quando – per cause in fase di accertamento – ha perduto l’equilibrio, rovinando a terra. È accaduto poco prima di pranzo.
Immediati i soccorsi con l’arrivo sul posto di Carabinieri e Polizia Municipale. Disposto il trasferimento al Trauma Center del Cannizzaro. L’uomo non sarebbe in pericolo di vita.




Controllo straordinario del territorio, la Polizia eleva sanzioni per 13mila euro a Noto

Conclusi a Noto tre giorni di controlli straordinario del territorio condotti dagli agenti del commissariato. Insieme al Reparto Prevenzione Crimine di Catania, sono state identificate 100 persone e controllati 60 veicoli. Elevate 19 sanzioni per un importo totale di 13.200 euro. I controlli rientrano nell’ambito dell’operazione Trinacria.




Eroina nascosta in casa, scatta l'arrestato per un 34enne di Noto

I Carabinieri di Noto hanno arrestato in flagranza del reato di detenzione illecita di sostanza stupefacente il 34enne Fabio Rubbera. Sulla base di alcuni elementi, ritenevano che l’uomo potesse detenere e spacciare droga, pertanto hanno proceduto a perquisire la sua abitazione. Hanno così rinvenuto nella sua disponibilità circa 13 grammi di eroina. E’ stato arrestato e condotto in carcere a Cavadonna.




Siracusa. Ruba portafogli in un'agenzia scommesse: smascherato e denunciato

Approfittava della distrazione degli avventori, concentrati sulle scommesse sportive e sui relativi risultati, per appropriarsi di un portafogli. Non è andata bene ad un siracusano di 45 anni, smascherato dalla polizia. L’uomo, dopo avere perpetrato il furto all’interno di un’agenzia scommesse del capoluogo, è stato identificato dalla polizia. Per il 45enne è scattata la denuncia.




Escursionisti siracusani soccorsi sull'Etna: sorpresi da una bufera di neve

Due escursionisti siracusani ed un ucraino sono stati soccorsi nel pomeriggio di ieri dai militari del soccorso alpino della guardia di Finanza di Nicolosi. Lo hanno tratti in salvo sul versante Sud dell’Etna. Erano stati sorpreso da una bufera di neve.
Partiti dal rifugio Sapienza, avevano risalito le pendici del vulcano fino a quota 2.500 metri. La bufera ha impedito loro di ritrovare il sentiero di discesa verso valle. Si sono allora rifugiati in un casotto ed hanno contattato il gestore del rifugio richiedendo aiuto.
Sul posto, con l’ausilio di un pulmino fuoristrada della Funivia dell’Etna, sono arrivati i soccorsi. C’è voluta un’ora per raggiungerli, a causa delle condizioni meteo e del terreno reso pericoloso. Infreddoliti ma in buone condizioni, sono stati accompagnati al Rifugio Sapienza da dove hanno poi fatto ritorno a casa.




La mafia a Siracusa: le famiglie, i rapporti di forza e gli interessi nella relazione della Dia

Presentata in Parlamento la relazione della Dia sulla presenza della mafia in Sicilia. Un’analisi dettaglia, provincia per provincia, con l’attento studio e ricostruzione dei gruppi malavitosi presenti e delle loro attività. Per quel che riguarda Siracusa, operano e coesistono diverse organizzazioni mafiose. Si registra così l’attivismo dei Bottaro-Attanasio e del gruppo Santa Panagia. “I primi si rapportano stabilmente al clan etneo dei Cappello – si legge nelle relazione della Dia – mentre i secondi rappresentano un’articolazione della compagine dei Nardo-Aparo-Trigila, vicina a Cosa nostra catanese ed in particolare alla famiglia dei Santapaola”.
Nella parte nord della provincia (Lentini, Carlentini, Francofonte ed Augusta) è presente la famiglia Nardo, “il cui boss è attualmente detenuto e che è stata raggiunta, nel semestre in esame, da un sequestro di beni a carico di un affiliato”.
A sud (Noto, Avola, Pachino, Rosolini) egemone è la famiglia dei Trigila, “il cui attuale reggente è stato colpito da un’indagine che ne ha rivelato la forte caratura criminale ‘che gli permetteva di atteggiarsi ad assoluto boss del territorio, quantomeno con riferimento alla città di Noto'”.
A Floridia, Solarino e Sortino si avverte l’influenza criminale degli Aparo. A Cassibile “opera il sodalizio dei Linguanti, articolazione dei Trigila, mentre il territorio del comune di Pachino vede l’egemonia del clan Giuliano, del quale sono stati accertati, anche in seguito ad un’indagine eseguita nel luglio 2018, radicati legami con i Cappello di Catania”.
Forte è l’interesse della criminalità organizzata, anche nella provincia di Siracusa, “per il traffico di stupefacenti e per le attività estorsive”.




Venditore di caldarroste con 50 dosi di cocaina: inseguimento e arresto

Un venditore ambulante di caldarroste è stato arrestato nella piazza antistante la Villa Comunale di Sortino. Sono intervenuti i carabinieri, impegnati in un servizio di controllo. Alla vista delle divise, il 51enne Luigi Fontana è fuggito correndo verso un vicino chioschetto, dove la consorte gestisce una panineria. Ha tentato di disfarsi della droga che nascondeva gettandola nel sottostante piazzale. L’involucro è però caduto proprio nelle mani di altri carabinieri che si trovavano nel piazzale per controllare altri soggetti, che a loro volta cercavano di dileguarsi.
Per Fontana è scattato l’arresto in flagranza: l’involucro lanciato conteneva ben 26 grammi di cocaina suddivisa in 50 dosi. All’uomo è stata sequestrata anche la somma di 2.900 euro, presunto provento dell’attività di spaccio.
Nel corso della stessa operazione, i Carabinieri hanno denunciato un 18enne sorpreso con 13 grammi di marijuana, suddivisa in 3 involucri; hanno segnalato all’Autorità Amministrativa per uso personale di stupefacenti un 41enne trovato con indosso un’ulteriore dose di analoga sostanza.




Siracusa. Droga e Mafia, processo Aretusa: chieste condanne per 216 anni di carcere

Formulate le richieste di condanna nei confronti dei 20 imputati del processo Aretusa. Sono accusati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbero fatto parte di tre gruppi criminali, capaci di spartirsi il territorio per la gestione della droga. Le richieste sono partite dal pm della Direzione distrettuale antimafia di Catania, Alessandro La Rosa. Sono in totale 216 gli anni di carcere presentati dal pm ai giudici della Corte di Assise . La  pena più pesante, 30 anni, è stata sollecitata per Gianfranco Urso, figlio di Agostino Urso, “u prufissuri”, storico capo clan assassinato il 29 giugno del 1992 al Lido Sayonara, a Fontane Bianche. Per i magistrati della Procura distrettuale antimafia, Gianfranco Urso, era il capo della cellula operante nella zona di via Bartolomeo Cannizzo, a nord di Siracusa, e proprio sotto casa sua che, secondo polizia e carabinieri, sarebbero avvenuti i summit per appianare gli scontri o prendere decisioni. Nel dettaglio le richieste del pm della Dda di Catania prevedono: 30 anni di reclusione per Gianfranco Urso; 22 anni per Luigi Urso; 15 anni per Andrea Abdoush,; 19 anni per Salvatore Catania; 11 anni di reclusione ciascuno per Agostino Urso e Gianfranco Bottaro; 12 anni per Daniele Romeo; diciannove anni per Lorenzo Vasile; nove anni per Franco Satornino; 15 anni per Massimiliano Midolo; 12 anni per Maria Christian Terranova; undici anni di reclusione per Lorenzo Giarratana; tre anni e sei mesi per Francesco Fontana; tre anni per Massimiliano Romano; due anni e sei mesi per Sebastiano Recupero; due anni per Angelica Midolo; cinque anni ciascuno per Salvatore Quattrocchi e Umberto Montoneri; tre anni e sei mesi per Concetto Anthony Magnano e sette anni per Salvatore Silone.




Siracusa. Denunciato posteggiatore abusivo, in "servizio" violando il daspo urbano

Ancora una volta sorpreso a svolgere attività di posteggiatore abusivo, denunciato dalla Polizia un 38enne all’opera in viale Romagnoli, in violazione di un provvedimento di Daspo urbano emesso dal Questore di Siracusa per analogo motivo.