Avola. Compra e rivende legna per 3 mila euro ma il suo bonifico era falso:denunciato

Acquista legname per un valore di 3 mila euro. Lo rivende. Ma il bonifico che dimostrava il pagamento era falso. Denunciato dalla polizia di Avola un uomo di 45 anni, già noto alle forze dell’ordine. Dovrà rispondere di tentata truffa. La terza persona, a cui il legname è stato rivenduto, è assolutamente estranea alla vicenda. La merce è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario.




Siracusa. Abbandono rifiuti, debuttano le nuove sanzioni: 3 multe da 600 euro

Debuttano le nuove sanzioni per chi abbandona rifiuti o non ne gestisce correttamente il conferimento. In meno di 24 ore sono state ben tre le multe da 600 euro ciascuna elevate dalla Polizia Ambientale.
Multati un condominio, una esercente cinese e un siracusano. Tutto nell’area della Borgata. Per loro verbali redatti in base alle nuove regole recentemente introdotte con ordinanza del sindaco, Francesco Italia. Diverse altre le multe da 50 e 100 euro.




Melilli. Primo sequestro di buste in plastica e batterie: oltre 130mila euro di sanzioni

Questa mattina, agenti della Polizia Municipale di Melilli ed i carabinieri di Priolo hanno effettuato una serie di controlli che hanno portato al sequestro di 1.951 sacchetti di plastica e di 1.200 batterie. “Siamo tutti coscienti di come materiali simili inquinino a livello ambientale, basti pensare alle isole di plastica che stanno mettono in serio pericolo infinite specie di esseri viventi”, ha detto il sindaco di Melilli, Peppe Carta, commentando il sequestro. Accompagnato peraltro da due pesanti sanzioni: 10.400 euro per le buste e 123mila euro per le batterie. Il sequestro di queste ultime è avvenuto principalmente per ragioni di sicurezza: mancavano del marchio di riciclaggio e la ditta che ha importato le suddette non sembra essere iscritta alla Camera di commercio.
“E’ il primo sequestro di questo tipo nella provincia di Siracusa. Noi crediamo fermamente nella tutela dell’ambiente, che va difeso con ogni mezzo a nostra disposizione”, spiega il sindaco Carta.




Siracusa. Nuova truffa via mail, la Polizia mette in guardia: “è una estorsione”

Da qualche tempo, numerosi utenti dei social network ricevono un messaggio via email con il quale si minaccia di infettare definitivamente l’account (quello social) prendendone il pieno controllo se non verrà consegnato del denaro. È questa la nuova truffa online che serpeggia sul web e la Questura di Siracusa mette in guardia: “è una vera e propria estorsione”..
Il consiglio è quello di prestare attenzione: nulla di quanto minacciato è reale poiché si tratta di un’invenzione dell’autore del reato, elaborata al solo scopo di gettare nel panico chi riceve il messaggio minatorio ed indurlo a pagare la somma illecita.
È tecnicamente impossibile, infatti, che chiunque, pur se entrato abusivamente nella nostra casella di posta elettronica, abbia potuto per ciò solo installare un virus in grado di assumere il controllo del nostro dispositivo, attivando la webcam o rubando i nostri dati. Assumere il controllo di un dispositivo elettronico è impossibile senza aver prima controllato fisicamente lo stesso, quindi si tratta di una minaccia che lascia il tempo che trova.




Siracusa. Identificati gli autori dei danneggiamenti al Talete

Sono stati individuati grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza gli autori del danneggiamento al parcheggio Talete. Nei giorni scorsi era stata abbattuta una parte del muro divisorio interno. Per giungere alla identificazione è stato importante anche il lavoro di squadra della Polizia Municipale e del settore Mobilità e Trasporti del Comune di Siracusa.
Soddisfatto del risultato il sindaco, Francesco Italia, che annuncia la volontà di intensificare la presenza di telecamere in città e non solo nei punti sensibili.
“Chi rompe paga”, scrive sulla sua pagina facebook il primo cittadino. “Chi sporca, distrugge, danneggia i beni comuni non deve avere sconti o giustificazione”.




Dehors e autorizzazioni a San Giovannello. Aprile: “Tutto in regola, ma perché quella chiesa rimane sempre chiusa?”

Dehors e autorizzazioni sul suolo pubblico, laddove insistono beni di interesse storico, culturale e paesaggistico. E’ botta e risposta fra chi vorrebbe difendere i beni (il Comitato Ortigia Sostenibile in relazione all’area antistante la chiesa di San Giovannello alla Giudecca) e chi invece la propria attività (Ombretta Aprile titolare dell’esercizio commerciale chiamato in causa) «con tutte le autorizzazioni necessarie e soprattutto senza deturpare alcunché».
«Da gestore dell’attività al fianco della chiesa di San Giovannello – ha aggiunto -, abbiamo sinora valorizzato il bene storico in Ortigia e non certo deturpato. Perché è sempre stata nostra cura ripulire al termine della serata e soprattutto dopo le celebrazioni di matrimoni laddove invece si sporca eccessivamente e non certo per colpa nostra. Anzi, siamo sempre stati per la valorizzazione e così i tanti turisti che tuttavia trovano sempre chiusa la chiesa ad eccezione di matrimoni. Quindi ci riteniamo  stupiti da questa richiesta di Ortigia Sostenibile perché anziché pensare al deturpamento del paesaggio dovrebbero pensare alla fruizione della chiesa. Se dovessero farci togliere il dehor ci costringerebbero a chiudere e dunque lasciare per strada tante famiglie. Quando si svolgono matrimoni c’è chi sporca e non ripulisce, anzi la gestione della chiesa e dei matrimoni abusa del nostro suolo in concessione per organizzare banchetti senza autorizzazione. Allora ci viene il sospetto che far revocare
la nostra autorizzazione abbia un altro scopo: favorire chi gestisce la Chiesa per i matrimoni». Una polemica nata da un precedente appello che il Comitato aveva rivolto al Comune e alla Sovrintendenza per l’attuazione dell’articolo 52 del Codice dei Beni Culturali, con particolare attenzione da San Giovannello.




Siracusa. In auto con 103 grammi di cocaina, scatta l’arresto in via Sturzo

Gli investigatori della Mobile di Siracusa lo hanno sorpreso in auto con droga a bordo. Lo hanno bloccato in via Don Luigi Sturzo, rivenendo e sequestrando dentro la vettura 103 grammi di cocaina. E’ scattato così l’arresto per il 40enne Francesco Granata. Durante il controllo su strada, ha mal celato un certo nervosismo che ha spinto gli agenti ad approfondire i controlli. Granata è stato condotto in carcere.




Siracusa. Lavoro nero, ispezioni dei carabinieri: sospese 5 attività

Sedici ispezioni dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro tra Lentini, Siracusa, Avola, Floridia, Noto, Melilli, Priolo Gargallo e Rosolini. Esaminate 38 posizioni lavorative, di cui 21 sono risultate irregolari sotto il profilo contributivo e retributivo.
Sono stati inoltri individuati 10 lavoratori in nero, nel corso dei controlli in cantieri edili, case di riposo, bar/pasticcerie e supermercati.
Nei confronti dei titolari di cinque aziende è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per avere utilizzato “in nero” più del 20% della forza lavoro.
Nei confronti di cinque datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro che riguardano l’omessa sottoposizione dei dipendenti a visita medica per l’idoneità al lavoro, fornitura di mezzi e strumenti di lavoro inadeguati all’attività lavorativa, omessa verifica delle disposizioni contenute nel piano di sicurezza e mancata adozione di opere di protezione contro il rischio di caduta dall’alto.
Ed ancora, nei confronti di 5 titolari di imprese è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa per violazione dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori, per avere utilizzato sistemi di videosorveglianza senza preventivo accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Inoltre è stata disposta l’immediata cessazione del funzionamento degli impianti, in quanto consentivano il controllo a distanza dell’operato dei dipendenti.
Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 40mila euro e le ammende contestate a oltre 41mila euro.




Arrestato corriere della droga nigeriano: quattro ovuli di cocaina nello stomaco

Per eludere ogni controllo e consegnare della cocaina destinata allo spaccio locale, un 30enne nigeriano aveva ingerito 4 ovuli contenenti la sostanza stupefacente. Una accurata indagine degli agenti del commissariato di Pachino ha permesso di svelare il sistema di approvvigionamento utilizzato e di arrestare l’uomo, in possesso di un regolare permesso di soggiorno.
Tutta una serie di sospetti hanno finito per spingere i poliziotti sulla pista giusta. Fermato in compagnia di altri due uomini per un controllo, Eustace Ikemdinachi Onwukwe ha consegnato spontaneamente 10 grammi di marijuana. Tutto troppo facile per ingannare gli agenti, convinti trasportasse ben altro. Disposti, allora, per il 30enne accertamenti sanitari all’ospedale di Avola. La Tac ha rivelato la presenza nello stomaco di quattro ovuli contenenti sostanza stupefacente. Due sono stati espulsi dall’arrestato, rivelando il contenuto: 23 grammi di cocaina.
Svelato così come uno dei canali di approvvigionamento di cocaina si avvalga anche di cittadini stranieri, muniti di permesso di soggiorno, insospettabili proprio per il metodo di trasporto: l’ingestione degli ovuli di droga. Un sistema che, peraltro, mette a repentaglio la vita del corriere se uno degli ovuli dovesse rompersi.




Avola. Trecento grammi di marijuana in casa, ai domiciliari un 34enne

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente Alberto Alfonso, 34 anni. Una perquisizione personale e domiciliare hanno condotto alla scoperta – in un terreno nella sua disponibilità – di circa 300 grammi di marijuana già pronta per essere spacciata. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria di Siracusa.

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