Siracusa. Ancora orrore contro gli animali, trovato cane mutilato e decapitato

Ancora un macabro caso di maltrattamenti su animali. Dopo l’uccisione del cane Bruno a Pachino, volontarie animaliste hanno scoperto in un terreno poco fuori Siracusa, in contrada Spinagallo, i resti di un cagnolino a cui sono state asportate in parte le zampe e l’intera testa.
Dei fatti sono stati informati i carabinieri. Il ritrovamento è avvenuto per puro caso. La carcassa del povero animale si presentava in avanzato stato di decomposizione, i fatti risalirebbero a circa 20 giorni addietro. Lascia di certo basiti tanta barbarie.




Vicino di casa “orco” arrestato ad Avola: stupra 12enne con ritardo mentale

I Carabinieri hanno arrestato ad Avola un uomo di 40 anni accusato di violenza sessuale aggravata su di una minore. Le complesse indagini sono state dirette dal procuratore Fabio Scavone e coordinate dal pm Tommaso Pagano.
La ragazzina, all’epoca dei fatti 12enne ed affetta da grave ritardo mentale, avrebbe raccontato tutto ai genitori che hanno subito denunciato l’accaduto. “Il vicino di casa ha abusato di nostra figlia”: da quella denuncia sono subito scattate le indagini a caccia di riscontri probatori. Sentiti diversi testimoni in particolare le persone che, nei diversi tempi e luoghi, erano venuti a contatto con la bambina, la sua famiglia e l’uomo indagato. Sono stati sequestrati anche gli indumenti della ragazzina sui quali, grazie all’intervento del R.I.S. di Messina, sono state evidenziate alcune tracce riconducibili ad un rapporto avuto con l’uomo. Il fatto si sarebbe consumato in una circostanza in cui l’arrestato, che godeva della fiducia della bambina in quanto vicino di casa, sarebbe riuscito ad entrare nell’appartamento in cui abita la famiglia della vittima e, approfittando delle circostanze, avrebbe abusato di lei.
Il gip del Tribunale di Siracusa ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere in esecuzione della quale l’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




Sospettato di essere l’autore di una rapina a mano armata: obbligo di dimora per un 45enne

Minaccia i titolari di un negozio con una pistola semiautomatica puntata verso il basso e si fa consegnare il denaro custodito. Ne sarebbe responsabile un uomo di 45 anni, domiciliato a Pachino. Per ricostruire l’episodio, gli agenti si sono avvalsi di immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianze di cui l’esercizio commerciale è dotato. Le riprese mostrano chiaramente il 45enne con la pistola in pugno. Ieri, su disposizione della Procura, che ha coordinato le indagini, i poliziotti hanno notificato all’uomo la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Pachino e l’obbligo di firma. I fatti risalgono allo scorso 5 maggio, quando gli agenti sono intervenuti a Portopalo dopo la segnalazione di un uomo che minacciava i titolari dell’esercizio con una pistola. Giunti sul posto, tuttavia, gli agenti non avevano trovato nessuno. A seguito della perquisizione domiciliare disposta, inoltre, in casa del 45enne, gli investigatori hanno rinvenuto una pistola, identica a quella utilizzata per commettere la rapina.

(Foto: repertorio, dal web)




Tentato omicidio, arrestato 51enne: sequestrate armi, benzina e un accendino

Tentato omicidio ad Augusta. Gli agenti del commissariato locale hanno arrestato Salvatore Mira, 51 anni, già noto alle forze dell’ordine. Per lui, anche le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo è stato colto in flagranza di reato quando,  evadendo dagli arresti domiciliari cui era sottoposto a causa anche delle violenze perpetrate nei confronti della compagna, aveva raggiunto la donna che, consapevole dell’imminente pericolo, avendo denunciato l’uomo per maltrattamenti in famiglia, era in compagnia di due poliziotti che la dovevano accompagnare in una località protetta.
L’arrestato, non temendo la presenza della Polizia, ed in preda ad una collera irrefrenabile, frutto della sua indole violenta, si scagliava contro la donna con uno scalpello. Solo la prontezza operativa degli Agenti evitava il peggio e l’uomo veniva ammanettato e tratto in arresto dopo una violenta colluttazione. La donna, fortunatamente, riportava lievi ferite alla testa. All’uomo sono stati sequestrati un coltello, due scalpelli, due bottiglie di benzina e un accendino. E’ stato condotto in carcere.




Augusta. Minacce con un coltello per avere whisky gratis: denunciato

Voleva un whisky al bar e per ottenerlo gratuitamente ha minacciato con un coltello il titolare. Un gesto che è costata una denuncia ad un 60enne tedesco, senza fissa dimora. I fatti sono accaduti ieri sera, ad Augusta. Sono intervenuti i carabinieri che, in poco tempo, hanno rintracciato l’aggressore in evidente stato di alterazione psicofisica, presumibilmente dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche. E’ stato ricoverato presso l’ospedale “Muscatello”. Sequestrato il coltello.

foto archivio




Siracusa. A fuoco negozio di via Bacchilide: probabile origine dolosa

Sarebbe di origine dolosa l’incendio che la notte scorsa, intorno all’una, ha parzialmente distrutto un esercizio commerciale di via Bacchilide, alle spalle di corso Gelone. Si tratta dell’African Store (con ingresso anche su corso Timoleonte”.  Sul posto i vigili del fuoco del comando provinciale di via Von Platen, a cui sono state affidate le indagini. Insieme a loro, gli uomini delle Volanti. I rilievi condotti al termine delle operazioni di spegnimento, lasciando propendere gli inquirenti per un atto incendiario di origine dolosa. La polizia ha avviato le indagini del caso per fare chiarezza sull’accaduto.




Notte di fuoco a Siracusa: in fiamme un negozio, quattro auto e un camper

Tre interventi in una sola notte. Quella appena trascorsa è stata una notte di fuoco a Siracusa. Il primo allarme è scattato all’una, quando un negozio di via Bacchilide, è stato dato alle fiamme. Pochi, infatti, i dubbi sull’origine dolosa del rogo che ha parzialmente distrutto l’esercizio commerciale. Solo 40 minuti dopo, intervento delle Volanti, anche in questo caso insieme ai pompieri, in viale Santa Panagia. In questo caso , da accertare l’origine del rogo che ha bruciato quattro auto parcheggiate lungo la via. Infine, probabile l’origine dolosa dell’incendio di un camper, parcheggiato in via San Filippo Neri. In questo caso, intervento poco prima dell’alba, alle 5. Indaga la polizia.




Rapina in banca, al vaglio le immagini degli impianti di videosorveglianza

Rapina in banca ieri mattina. Erano le 10 quando gli agenti del locale commissariato sono intervenuti in un istituto di credito di piazza della Resistenza a Lentini dove,  poco prima, due individui, a viso scoperto ed armati di un taglierino, hanno fatto irruzione e, dopo aver minacciato i dipendenti, si sono impossessati di 3.700 euro in contanti, per poi dileguarsi. Gli inquirenti starebbero analizzando anche le immagini raccolte dagli impianti di videosorveglianza dell’istituto bancario.




Oltre 100 grammi di cocaina in casa: arrestata presunta pusher

Nascondeva 111 grammi di cocaina in casa.  Una donna, Maria Pagana Rantone, 64 anni,  già nota alle forze di polizia è stata arrestata dagli uomini del commissariato di Augusta per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
L’arrestata, dopo le incombenze di rito, è stata posta agli arresti domiciliari. Nella circostanza, rinvenuta anche una pistola calibro 22, un revolver smontato e una penna da fuoco, 47 munizioni, di proprietà di un uomo di 67 anni (denunciato per detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento).




Scatta la sospensione disposta per il caso Formosa, la famiglia: “se non vigilavamo…”

Inizia oggi la sospensione di uno due ispettori della Polizia Municipale coinvolti nel caso dei rilievi per l’incidente costato la vita al giovane Renzo Formosa. Sono sessanta i giorni di stop inflitti dalla Commissione Disciplinare, chiamata in causa dal Comune di Siracusa dopo la trasmissione del servizio realizzato da Le Iene (Italia 1). La ricostruzione del gravissimo incidente in via Cannizzo, la patente non ritirata al ragazzo alla guida dell’auto che travolge Renzo, la sua parentela con un vigile urbano (ne è il figlio, ndr), la mancata richiesta degli esami a sangue ed urine, l’auto intestata al padre con l’assicurazione scaduta. Tutto segnalato mesi prima dalla famiglia di Renzo Formosa ma rimaste a lungo contestazioni inascoltate. Sino all’esplosione mediatica e nazionale del caso.
La sospensione doveva scattare dal primo gennaio, ma per una “svista” degli uffici è slittata di qualche giorno.
Primi dieci giorni senza maturare stipendio, poi dall’undicesimo corrisposta indennità decurtata del 50% sulla retribuzione base mensile. Per il secondo ispettore intervenuto, disposti 15 giorni di sospensione.
Arrabbiata la mamma di Renzo, a cui la città ha dedicato l’albero di Natale di via Cannizzo, riempito di oggetti e messaggi per il ragazzo che non c’è più. “Quando il primo gennaio abbiamo notato la presenza in servizio dell’ispettore che doveva invece essere sospeso, ci siamo sentiti di nuovo presi in giro”. Si è allora attivato il sindaco, Francesco Italia, che ha disposto verifiche e controlli che hanno alla fine prodotto il risultato che doveva essere ormai “acquisito” alla luce della pubblicità dei documenti della Disciplinare e gli atti di sospensione presenti anche sull’Albo Pretorio.