Prestazioni sessuali in cambio di favori, rimessi in libertà i due carabinieri ed il poliziotto

I due carabinieri e l’agente di polizia in servizio nel siracusano arrestati nei giorni scorsi, sono stati rimessi in libertà. Lo ha disposto il gip del Tribunale di Siracusa con l’accusa di aver proposto a una giovane donna, 25 anni, la risoluzione di alcune vicende giudiziarie in cambio di prestazioni sessuali.
Durante gli interrogatori, i tre hanno risposto alle domande dei magistrati assistiti dai loro legali. Hanno respinto ogni addebito e fornito la loro ricostruzione dei fatti. Al termine, il Gip ha disposto per i tre indagati l’obbligo di dimora.
L’accusa mossa ai tre è di induzione indebita a dare o promettere utilità, mentre a uno dei carabinieri viene contestato anche il reato di violenza sessuale.




Siracusa, la mappa delle mafie redatta dalla DIA: il bilancio di indagini e sequestri

La Relazione annuale della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) per il 2024, presentata al Parlamento, offre un quadro dettagliato sulla situazione della criminalità organizzata nella provincia di Siracusa, evidenziando dinamiche consolidate e i risultati delle recenti attività di contrasto.
Secondo l’analisi, il territorio siracusano continua a essere influenzato dalle organizzazioni catanesi, in particolare dalla famiglia Santapaola-Ercolano e dal clan Cappello. A livello cittadino, a nord opera il gruppo Santa Panagia, collegato ai Nardo-Aparo-Trigila, mentre a sud e nel centro storico (Ortigia) è presente il clan Bottaro-Attanasio, legato ai Cappello. Negli anni, i due gruppi hanno mantenuto alleanze, ma recenti indagini – come l’operazione “Borgata” del 2023 – hanno evidenziato una prevalenza dei Bottaro-Attanasio nel quartiere Borgata, dopo arresti che hanno decimato gli affiliati del gruppo rivale.
Nonostante alcuni arresti rilevanti nel marzo 2024, il clan Bottaro-Attanasio risulta ancora operativo, come dimostrato da episodi intimidatori seguiti a nuove collaborazioni con la giustizia. Le forze dell’ordine hanno però reagito tempestivamente, eseguendo fermi a ottobre e confermando l’attenzione costante sul territorio.
Nel resto della provincia, il clan Nardo-Aparo-Trigila mantiene una posizione rilevante, soprattutto nella zona nord, grazie al supporto della famiglia Santapaola-Ercolano. Le attività spaziano dalle estorsioni allo spaccio di stupefacenti fino al controllo di attività economiche locali. L’omicidio di Lentini del febbraio 2024 ha portato a nuove indagini e arresti, confermando le tensioni interne legate a questioni economiche. Parallelamente, l’operazione “New Holland” ha smantellato una rete di rapinatori e ladri legata al clan, mentre l’inchiesta “Asmundo” ha documentato il tentativo del clan di inserirsi nel tessuto imprenditoriale, soprattutto nel settore agro-pastorale, e di influenzare la politica locale.
Sul fronte patrimoniale, le autorità hanno conseguito importanti risultati, come i sequestri per oltre 5 milioni di euro eseguiti contro esponenti del gruppo Trigila e il sequestro da 3 milioni al clan Giuliano, vicino ai Cappello. A questi si aggiungono i 13 provvedimenti interdittivi antimafia emanati dal Prefetto, che hanno colpito soprattutto aziende attive nei settori dell’edilizia e della ristorazione.
Va segnalata anche la presenza sul territorio di gruppi multietnici con interessi nel traffico di stupefacenti, nello sfruttamento della prostituzione e nel commercio di prodotti contraffatti, elementi che confermano la varietà e la complessità delle realtà criminali locali.
Nel complesso, la Relazione fotografa un quadro articolato, che mostra da un lato la persistenza delle tradizionali organizzazioni mafiose e dall’altro i risultati significativi delle attività investigative e preventive svolte nel corso dell’anno. L’impegno delle forze dell’ordine e delle istituzioni prosegue con costanza, mirando a mantenere alta la vigilanza sul territorio e a rafforzare gli strumenti di contrasto e prevenzione.




Incidente a Pachino, bambina investita davanti l’ingresso della scuola

Questa mattina, in viale Aldo Moro a Pachino, davanti all’Istituto Comprensivo “Verga”, una bambina è stata investita da un motociclo condotto da un minorenne. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118, che ha trasportato la giovane all’ospedale “G. Di Maria” di Avola. Fortunatamente, le condizioni della bambina non destano preoccupazione: ha riportato soltanto varie escoriazioni. La Polizia Municipale di Pachino è intervenuta sul luogo dell’incidente per effettuare i rilievi necessari.

Foto di Ivan Sortino.




Pappagallino maltrattato, era tenuto in un marsupio. Denunciato un 27enne

Agenti della Polizia di Stato, hanno sottoposto a controllo a Noto due persone impegnate a vendere giocattoli. Uno dei due, un giovane 27 anni, era in possesso di un pappagallino, di razza agapornis, nascosto all’interno di un marsupio. Il giovane utilizzava il pappagallo per fare delle foto con i turisti dietro compenso economico.
I poliziotti hanno sequestrato il volatile che, all’interno del marsupio, avrebbe sicuramente sofferto la mancanza d’aria.
Il giovane è stato denunciato per i reati di maltrattamento di animali e di detenzione degli stessi in condizioni incompatibili con la loro natura.
Inoltre, per la vendita abusiva di giocattoli, il denunciato è stato, anche, sanzionato amministrativamente e i beni sequestrati.
Il pappagallino sequestrato è stato affidato ad un Poliziotto che, nelle more, si prenderà cura dell’animale.




Più sicurezza a Cassibile, aumentati i servizi di controllo con la Polizia su strada

Dopo alcuni episodi che hanno allarmato i residenti nella frazione di Cassibile, la Questura ha disposto una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Servizi di controllo mirati, per innalzare la percezione di sicurezza tra gli abitanti della zona.
In questi giorni, agenti delle Volanti stanno pattugliando il centro di Cassibile e le zone limitrofe, con posti di controllo che hanno consentito sin qui di identificare 79 persone e di controllare 43 veicoli. Sono state cinque le sanzioni amministrative elevate per violazioni al codice della strada.




A spasso per Ortigia, ma era ai domiciliari. Riconosciuto e fermato da poliziotti

Ristretto ai domiciliari, un 40enne siracusano ha mostrato una certa insofferenza verso la misura. Ma nel corso di una sua “passeggiata” per le vie di Ortigia, è stato notato da una pattugliata di poliziotti appiedati. Lo hanno fermato nei pressi di via Roma, nella flagranza del reato di evasione dagli arresti domiciliari.
Addosso all’uomo gli agenti hanno trovato un coltello. Motivo per cui è stato anche denunciato per questo reato.
Il 40enne è stato posto nuovamente ai domiciliari.




Furto in abitazione e truffa, 47enne condannata a 11 mesi reclusione

Undici mesi di reclusione. Dovrà scontarli una 47enne, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, per un furto in abitazione e una truffa commessi a Rovigo. La donna, originaria di Civitanova Marche (MC) ma residente a Noto, è stata arrestata dai Carabinieri in esecuzione di un ordine di carcerazione per espiazione pena emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovigo.




Cassonetti a fuoco, si allunga la scia: ancora un episodio nella notte

Si allunga la scia di incendi di carrellati della raccolta differenziata in città, soprattutto nella parte alta. Sono almeno 15 gli episodi registrati in poche settimane. Gli ultimi in ordine di tempo si sono verificati la notte scorsa e la sera precedente. Presi di mira, in questo caso,dei carrellati posti lungo via Turchia e in viale Santa Panagia, poco distante dal tribunale. In tutti i casi si è reso necessario l’intervento dei vigli del fuoco per le operazioni di spegnimento. In base a quanto trapelato, chi si rende responsabile di tali gesti, certamente dolosi, predilige i cassonetti che contengono plastica, forse perché in poco tempo tale materiale rimane liquefatto a causa del propagarsi delle fiamme.
Il susseguirsi di episodi di questo tipo sta creando preoccupazione tra i residenti, anche per via dei fumi nocivi sprigionati a seguito di questi incendi. La combustione della plastica, ad esempio, produce una serie di sostanze tossiche, tra cui diossine e particelle sottili dannose.
In diverse occasioni, inoltre,le fiamme che dai cassonetti si propagavano, hanno lambito le auto parcheggiate nelle adiacenze. Non è escluso che i responsabili degli incendi siano giovanissimi. Le telecamere di videosorveglianza delle zone prese di mira potrebbero fornire elementi utili per consentire alle forze dell’ordine di risalire alla loro identità.




Prestazioni sessuali in cambio di favori, arrestati due carabinieri e un poliziotto

Tre appartenenti alle forze dell’ordine, in servizio nel capoluogo aretuseo, sono stati posti agli arresti domiciliari. L’ordinanza cautelare è stata eseguita nei giorni scorsi ed è stata effettuata congiuntamente da personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa. Due carabinieri ed un poliziotto i destinatari.
Le indagini hanno preso avvio lo scorso gennaio, quando una donna, recatasi presso un Commissariato per motivi legati a un’altra querela, avrebbe riferito spontaneamente e con toni particolarmente gravi di essere stata indotta a concedere prestazioni sessuali a tre uomini in divisa – uno in servizio presso lo stesso Commissariato, due presso una Stazione dei Carabinieri – in cambio di favori e presunti interventi in merito a una vicenda giudiziaria e a problematiche di vicinato.
Le accuse hanno fatto scattare una delicata indagine, diretta dalla Procura ed affidata alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa ed al Nucleo Investigativo dei Carabinieri. Gli elementi raccolti hanno portato all’emissione delle misure cautelari, per il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità.
Il caso ha destato comprensibile clamore. Le indagini proseguono per accertare tutti i contorni della vicenda.




Cassibile, nuovo episodio: auto in fiamme, cresce la preoccupazione tra i residenti

Cassibile torna al centro dell’attenzione per un nuovo episodio che alimenta la preoccupazione tra i residenti. Alle 4 del mattino di domenica, un’auto posteggiata lungo via Nazionale è stata completamente distrutta da un incendio. Quando i Vigili del Fuoco sono giunti sul posto, le fiamme avevano già avvolto interamente il veicolo.
Sul luogo è intervenuta anche la Polizia, che ha avviato le indagini per chiarire la natura del rogo. Al momento, non si esclude alcuna ipotesi, inclusa quella dell’origine dolosa.
L’episodio si inserisce in un clima di crescente inquietudine nella frazione siracusana. Nelle scorse settimane, infatti, Cassibile è stata teatro di altri due distinti episodi nei quali sono stati esplosi colpi di arma da fuoco. Una sequenza di fatti che fa temere una recrudescenza della criminalità e che desta forte allarme nella popolazione.
Residenti e commercianti chiedono maggiori controlli sul territorio e si affidano alle forze dell’ordine per fare luce rapidamente su quanto accaduto, in modo da arginare una spirale di fatti che rischia di compromettere la serenità e la vivibilità del quartiere.