Ordigno rudimentale in via Filisto, strada chiusa e artificieri a lavoro

Artificieri in via Filisto, a Siracusa. Attorno alle 19 e’ scattato l’allarme bomba per la presenza di un rudimentale ordigno esplosivo. La strada è subito stata chiusa al traffico. Polizia e Vigili del fuoco sul posto.
L’ordigno, secondo le prime informazioni, sarebbe stato notato inesploso sull’asfalto, in prossimità di un muro di recinzione di una palazzina. I residenti hanno dato l’allarme. Sono subito scattate le misure di sicurezza. Secondo una prima analisi, l’ordigno sarebbe di fabbricazione artigianale.
Pochi giorni fa, nella notte e poco distante, in via Pietro Novelli, venne ritrovato un altro ordigno esplosivo.




Notte di fuoco in via Barresi, incendio danneggia tre auto in sosta

Tre auto in fiamme nella notte a Siracusa. È accaduto in via Barresi, attorno alle 3 odierne. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco insieme ad agenti delle Volanti. Le cause del rogo sono in fase di accertamento, ma non si esclude il dolo.
L’incendio ha coinvolto una Fiat Panda, una Fiat 500 X ed una Renault Modus.
Indagini in corso.

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Mascherine irregolari, i Carabinieri ne sequestrano 386 in un'azienda di Rosolini

Sono state sequestrate dai Carabinieri e dai Nas 386 mascherine di protezione, valore commerciale di 1.000 euro. Durante un controllo ad una azienda operante nel settore commerciale dell’impiantistica a Rosolini, è emerso che i dpi non riportavano in etichetta le prescritte indicazioni in lingua italiana e/o di paesi dell’UE.
Il legale rappresentante dell’azienda, oltre a subire il sequestro delle mascherine, è stato sanzionato e segnalato alla competente Autorità Amministrativa.

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Siracusa. 40 dosi di cocaina in un condominio di via Italia 103: scatta il sequestro

Cocaina in un condominio di via Italia 103. Gli uomini delle Volanti hanno rinvenuto 40 dosi dello stupefacente. Il rinvenimento, durante dei servizi finalizzati al contrasto delle piazze di spaccio. La polizia ha avviato le indagini del caso per far luce sull’episodio e su quanto collegato.




Cane trascinato da auto e ucciso, denunciato il proprietario: è un commerciante di Priolo

E’ stato identificato e denunciato il proprietario della Dacia bianca che ieri ha trascinato per chilometri il suo cane, legato ad una catena alla parte posteriore del veicolo, causandone la morte. Una scena raccapricciante quella raccontata da un cittadino , da cui è partita la segnalazione. Secondo tale racconto l’automobilista, una volta notata la scena, avrebbe iniziato a suonare insistentemente il clacson per far fermare l’uomo alla guida dell’auto, un commerciante di Priolo. A.R, al contrario, avrebbe ulteriormente accelerato percorrendo altri 500 metri a velocità ancor più sostenuta. Il cane, intanto, veniva trascinato. Fermata la corsa, l’uomo avrebbe preso l’animale, ormai immobile, e lo avrebbe lanciato in mezzo alla campagna circostante. Della vicenda si sono occupati i carabinieri, ma anche i volontari dell’Oipa, che si occupa di protezione degli animali. Il cane sarebbe stato ridotto in brandelli, secondo il racconto dell’Oipa, una situazione che anche il veterinario coinvolto avrebbe definito mai vista prima. Zampe fratturate, come la mandibola, ossa abrase. Il cane è morto dopo due ore. La foto dell’auto che trascina il cane fino ad ucciderlo ha fatto rapidamente il giro del web, scatenando sdegno e ira in tanti. La versione di parte sarebbe, tuttavia, differente. Secondo questo racconto dei fatti, il commerciante, uscito con il cane, lo avrebbe legato all’auto per impedirne la fuga, essendo in campagna. Per distrazione, sarebbe poi ripartito senza rendersi conto di avere l’animale a traino. I carabinieri spiegano però che l’uomo, condotto in caserma ed interrogato sulle motivazioni del suo comportamento, non ha  voluto fornire alcun chiarimento, chiudendosi in un silenzio totale. Il cane, stando a quanto dichiarato dai militari dell’arma, non sarebbe stato di sua proprietà ma randagio: al momento quindi non si esclude che il gesto sia stato motivato da mera crudeltà. L’uomo è stato  anche sanzionato per aver violato la normativa anti-Covid, avendo circolato senza giustificato motivo, oltre che deferito all’autorità giudiziaria.




Cane ucciso a Priolo: a causa di omonimia, minacce ad un medico estraneo ai fatti

Sui social ha suscitato reazioni accese la vicenda del cane ucciso a Priolo. Le generalità dell’uomo sospettato di essere l’autore del gesto (e per questo denunciato) sono subito finite sulla rete persino con tanto di sua foto. Una palese violazione degli stessi diritti del deferito di cui potrebbero essere chiamati a rispondere gli autori dei post su Facebook. Intanto fioccano i commenti ed oltre ai prevedibili insulti, si moltiplicano anche le minacce.
Una situazione seguita da vicino dai Carabinieri. E complicata dal fatto che, per una sorta di omonimia, decine di pesanti minacce sono state rivolte – via social- anche al primario del reparto di Pediatria dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Non è chiaramente lui il soggetto denunciato. Il noto medico, oggetto nelle ultime ore insieme alla famiglia di pesanti minacce e calunnie, è completamente estraneo ai fatti. Ma per ovvie ragioni di sicurezza si è visto costretto a denunciare l’accaduto.




Raccolta nelle aziende agricole di Cassibile: violate le norme anti-covid, sanzioni per 15 mila euro

Controlli e sanzioni per il mancato rispetto delle norme di sicurezza anti-covid nelle campagne. Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Cassibile, unitamente al personale specializzato del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di questo capoluogo e personale A.S.P.-S.PRE.S.A.L. (Azienda Sanitaria Provinciale e Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambiente Lavoro) di Siracusa, hanno eseguito un mirato controllo ispettivo su due aziende agricole impegnate in questo periodo nella raccolta di patate a Cassibile.
Le attività rientrano nell’ambito di quelle pianificate in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica .Le attività hanno consentito di identificare i 35 dipendenti in quel momento all’opera, di varia nazionalità e prevalentemente africani, risultati tutti con regolare permesso di soggiorno e di sorprendere in uno dei due fondi soggetti a controllo due lavoratori impiegati in nero.
Al proprietario del fondo agricolo, per aver impiegato irregolarmente i due lavoratori senza preventiva comunicazione di instaurazione di rapporto di lavoro, è stata applicata la prevista sanzione di 7.200 euro. Il  proprietario è stato sanzionato  anche per non aver fornito ai lavoratori i previsti dispositivi di protezione individuale volti alla prevenzione della diffusione del contagio da covid-19, per un importo di  7.371 euro
Due cittadini marocchini che, senza giustificato motivo, circolavano nell’area oggetto dei controlli sono stati inoltre sanzionati per aver violato le misure imposte per contenimento della diffusione del covid-19.




Siracusa. Paura in via Immordini, minaccia con coltello la compagna e picchia un vicino: arrestato

Con un coltello minacciava la compagna per ottenere dalla donna 10 euro da usare per comprare droga. Tutto questo davanti alla figlia minorenne. Gli agenti delle Volanti sono intervenuti ieri pomeriggio in un’abitazione di via Immordini. Arrestato un siracusano di 39 anni, già conosciuto alle forze di polizia, per i reati di tentata estorsione aggravata, resistenza e minacce a pubblico ufficiale.
L’uomo, che vive a casa della sua compagna, aveva minacciato di morte la donna, alla presenza della figlia minorenne, con un coltello per ottenere dalla stessa 10 euro per comprare della droga.
L’arrivo tempestivo degli uomini delle Volanti ha interrotto l’azione violenta dell’uomo che aveva nel frattempo aggredito anche un vicino di casa della compagna accorso in aiuto della stessa, il quale era stato picchiato nonostante fosse invalido e costretto su una sedia a rotelle.
L’aggressore opponeva una strenua resistenza anche nei confronti dei Poliziotti che minacciava con il coltello ma questi ultimi riuscivano a disarmarlo e ad arrestarlo.
L’uomo è stato posto ai domiciliari presso la propria abitazione.




Droga in casa e banconote: denunciato 29enne con braccialetto elettronico

Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Un lentinese di 29 anni, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, è stato denunciato dalla polizia.
Gli investigatori del Commissariato, a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata a casa dell’uomo, hanno rinvenuto e sequestrato 6 grammi di cocaina, 2 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e 280 euro suddivisi in banconote di piccolo taglio. Il denunciato, per sfuggire all’accertamento posto in essere dagli Agenti, cercava di disfarsi della droga gettandola dalla finestra. Tale manovra elusiva non sfuggiva ai poliziotti che, recuperato lo stupefacente, hanno denunciato l’uomo.




Multe da Fase Due: "sto andando a trovare un amico", ma gli amici non sono "congiunti"

Le sanzioni non si arrestano in Fase Due. Le regole da seguire restano e le infrazioni vengono perseguite. Nelle ore scorse, i Carabinieri hanno elevato multe a Siracusa, Cassibile, Carlentini, Ferla e Lentini.
In particolare, un uomo si era spostato da un comune all’altro della provincia, a bordo del suo ciclomotore, per andare a trovare un amico che non vedeva da tempo. Ma i semplici amici, come è stato più volte chiarito, non rientrano nella categoria dei congiunti, ai quali invece è ora consentito andare a far visita, e pertanto no rappresentano un valido motivo per lo spostamento. E’ successo a Lentini.
I Carabinieri di Siracusa, quotidianamente impegnati a garantire la corretta osservanza delle regole vigenti, rammentano che è necessario continuare a rispettare le misure di contenimento della pandemia, “alla cui violazione conseguono per i contravventori sanzioni da 400 euro a 3.000 euro, da aumentare fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo e da raddoppiare in caso di recidiva”.