Ematomi al volto ed alle braccia, la scuola chiama il 112: pestato dal genitore

A scuola avevano subito destato qualche pensiero quegli ematomi e le ecchimosi al volto ed alle braccia. Dall’istituto scolastico hanno allora deciso di allertare i carabinieri, segnalando le condizioni di quel minorenne condotto in ospedale per accertamenti.
A pestarlo sarebbe stato il padre, come raccontato tra le lacrime dallo stesso ragazzino. Convocato dai carabinieri di Pachino, teatro della vicenda, l’uomo ha confermato la versione del figlio, giustificandosi dietro al diritto di educazione. Ma non ha convinto i militari che hanno denunciato il 40enne per lesioni personali e abuso dei mezzi di correzione nei confronti del figlio minore. Il giovane è stato affidato alla madre.




Siracusa. Tenta di rubare in bar di viale Cadorna, fuga tra i tetti: arrestato

Si introduce in un bar di viale Luigi Cadorna praticando un foro nel vetro antisfondamento della porta d’ingresso. Non l’ha fatta franca Vincenzo Aloschi, 23 anni, siracusano, arrestato per furto aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. E’ accaduto la notte scorsa, intorno alle 2, 32, quando gli agenti delle Volanti sono stati allertati da una segnalazione secondo cui rumori sospetti provenivano dall’interno del bar della zona centrale. Sul posto, i poliziotti si sono accorti della presenza del giovane sul terrazzo sovrastante il locale. Alla vista degli agenti, Aloschi ha tentato la fuga attraverso i tetti delle abitazioni adiacenti. Cinturata la zona, gli agenti lo hanno bloccato in un sottoscala, nascosto tra  tappetini e altre suppellettili. Il giovane avrebbe opposto resistenza in ogni modo, perfino lanciandosi da un terrazzino. E’ stato comunque bloccato, nonostante diverse difficoltà, dai poliziotti, che lo hanno infine arrestato. Constatato il furto all’interno del bar, rinvenuti uno zaino con all’interno bottiglie di liquore e arnesi vari. E’ stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Delitto Ardita, chiesto l'ergastolo per Christian Leonardi

Chiesto l’ergastolo per Christian Leonardi, l’uomo accusato dell’omicidio della moglie Eligia Ardita, l’infermiera siracusana di 35 anni trovata morta in casa il 15 gennaio 2015. La donna era in dolce attesa, all’ottavo mese. A chiedere la pena massima è stato il procuratore aggiunto di Siracusa, Fabio Scavone.
Leonardi venne arrestato otto mesi dopo il delitto e dopo una prima confessione decise di ritrattare scegliendo di sottoporsi al giudizio con il rito ordinario.
Secondo la Procura, al culmine di una lite per futili motivi l’uomo si scagliò contro la moglie causandone il decesso.




Coltura idroponica di marijuana in uno stanzino segreto: arrestato presunto pusher

Detenzione ai fini di sostanza stupefacente. Per questo un uomo di 44 anni, Rodolfo Maio è stato arrestato dagli uomini del commissariato di Lentini. Gli investigatori, al termine di un’attività di polizia giudiziaria, hanno fatto irruzione nell’abitazione dell’uovo, sospettando che la utilizzasse per svolgervi una fiorente attività di spaccio. All’interno, a seguito di perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 2 piante alte rispettivamente cm 170 e 150, del peso complessivo di 750 grammi, 5 barattoli contenenti marijuana per un peso di 760 grammi, 1 busta contenente 90 grammi della stessa sostanza già essiccata ed un bilancino di precisione. Uno stanzino segreto era usato per la coltura idroponica dello stupefacente. All’uomo sono stati ritirati cautelarmente numerosi fucili, una pistola, nonché il relativo munizionamento regolarmente detenuti con porto d’armi per uso caccia.




Siracusa. Rapina aggravata, arrestata donna: calci e pugni alla vittima

Dovrà rispondere di rapina aggravata Camilla Eusepi, 27 anni, arrestata dagli uomini delle Volanti. La giovane è stata bloccata dagli agenti dopo aver aggredito, con altri soggetti in fase di identificazione, un giovane a calci e pugni  allo scopo di rapinarlo del cellulare e della somma di 120 euro. La vittima, prima dell’aggressione, era stata avvicinata dai suoi rapinatori con la richiesta di una sigaretta.
L’arrestata, dopo le incombenze di rito, è stata condotta nel carcere femminile di Catania.




Terrazzino in fiamme a Floridia: sotto shock tre persone. Il video

Paura questa mattina a Floridia. Un incendio si è sviluppato, probabilmente a causa di un corto circuito, un un edificio della zona alta. Le fiamme si sarebbero originate dal casotto allestito nella terrazza di un appartamento di via Leopardi. L’incendio non ha fortunatamente causato gravi conseguenze. Tre persone, tuttavia, sono rimaste sotto shock , dovendo far ricorso alle cure dei medici del 118.  Sul posto i Vigili del Fuoco , che dopo avere spento le fiamme, hanno messo l’area in sicurezza e rimosso una bombola del gas




Ancora un incidente mortale in autostrada, vittima un avolese

Ancora un incidente mortale lungo la Siracusa-Catania. A perdere la vita nel tratto sotto Belvedere, tra Siracusa nord e Siracusa Sud è stato un avolese di 65 anni, Sebastiano Pitino.
La dinamica dell’incidente non è ancora stata chiarita ma si sarebbe comunque trattato di un evento autonomo. L’uomo avrebbe perduto il controllo della sua auto, una Ford Focus, finendo contro il guardrail. Probabile un malore alla guida.




Augusta. Sequestrata villa con piscina riconducibile a Reitano

Sigilli ad Augusta per una villa con piscina. Secondo gli investigatori, sarebbe riconducibile a Riccardo Reitano, 63 anni, sfuggito all’arresto nell’operazione “Tir Camaleonte” del giugno scorso. Ad eseguire il decreto di sequestro preventivo per equivalente è stata la Guardia di finanza di Catania. Il valore dell’immobile, in località Castelluccio, in contrada Frandanese, supera i 200.000 euro.
L’operazione portò alla luce l’esistenza, almeno dal 2010, di un collaudato sistema fraudolento con la periodica sostituzione di società del gruppo d’imprese gestite dalla famiglia Reitano, schiacciate ormai da pendenze debitorie e affidate ad amministratori prestanome assolutamente privi della professionalità a gestirle, con imprese formalmente differenti ma che mantenevano il medesimo oggetto sociale e gli stessi dipendenti.
Il sequestro è finalizzato a privare gli indagati del profitto delittuoso di circa 10,5 milioni di euro originato dalla perpetrazione dei reati tributari contestati e a sottrarre ogni possibile fonte di finanziamento alla latitanza di Reitano. Nell’operazione “Tir Camaleonte” Riccardo Reitano fu tra gli otto destinatari di un’ordinanza emessa dal gip che dispose anche il sequestro dei beni a lui riconducibili e la custodia in in carcere quali partecipi ad un’associazione per delinquere finalizzata alla sistematica realizzazione di bancarotte fraudolente (patrimoniali e documentali) e reati tributari (emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute e di imposte). La villa è risultata nella disponibilità di un cittadino di nazionalità statunitense che in buona fede regolarmente corrispondeva a Riccardo Reitano il relativo canone d’affitto mediante l’utilizzo di carte di pagamento.




Omicidio Cottonaro, l'avvocato: "legittima difesa, legge inadeguata"

Confermata anche in Cassazione la condannata a sei anni e due mesi di reclusione per l’ex gioielliere Carmelo Basile, accusato di avere ucciso a Rosolini con cinque colpi di pistola, il 25 gennaio del 2006, il cognato Salvatore Cottonaro. Il giudice ha dichiarato infatti “inammissibile” il ricorso presentato dalla difesa.
Nel gennaio del 2016 la sentenza di primo grado lo aveva riconosciuto colpevole di omicidio volontario, concedendo le attenuanti generiche e la provocazione. Già allora la difesa dell’imputato aveva chiesto l’assoluzione per avere agito in stato di legittima difesa.
Dall’accusa iniziale, eccesso di legittima difesa, Basile era stato assolto dal tribunale di Avola. Poi quel pronunciamento era stato impugnato dalla Procura generale di Catania con successiva rideterminazione dell’accusa in omicidio volontario. A Siracusa quindi il processo di primo grado, conclusosi con la condanna confermata sia in appello a Catania che a Roma in Cassazione.
L’avvocato difensore di Basile, Giovanni Giuca, punta il dito contro la legge sulla legittima difesa: “inadeguata”. In alto, l’intervista.




Noto. Localizzate col gps due slot-machine rubate

I poliziotti di Noto hanno trovato ad Eloro/Pizzuta delle slot machine abbandonate, localizzate attraverso un dispositivo gps. Erano state rubate lo scorso 6 ottobre. La titolare di un esercizio commerciale all’ingresso di Noto aveva denunciato che all’apertura mattutina aveva trovato il lucchetto della porta di ingresso scardinato. Ed erano state rubate appunto 2 slot machine insieme al registratore di cassa e ad alcuni biglietti gratta e vinci per un valore complessivo di 250 euro.
Gli inquirenti, appurando che la società che gestisce le slot machine era in grado di geo-localizzare gli apparecchi grazie ad un dispositivo gps, li recuperavano in zona costiera e li hanno restituito al legittimo proprietario. Sono in corso indagini finalizzati all’identificazione degli autori del reato.