Siracusa. "A casa mi annoiavo", "Volevo svagarmi" : gente per strada e motivazioni

Proseguono incessanti i controlli da parte dei carabinieri per il rispetto del decreto del premier Conte con le limitazioni legate al contenimento del contagio del Covid-19. Ancora numerose persone fermate  non hanno addotto valide ragioni per motivare la loro presenza per strada. I militari parlano di “grossolana superficialità”. Ancora denunce, dunque, a loro carico. Per fare alcuni esempi,  ad Avola, sono stati denunciati i titolari di un bar di una stazione di servizio situata lungo la statale 115 e così tutti gli avventori che si trovavano al suo interno. Malgrado infatti i bar situati lungo la rete stradale ed autostradale possano svolgere la loro attività anche in questo periodo (eccezione espressamente prevista dalla normativa citata)  restano comunque obbligati a far rispettare al loro interno  la distanza minima di un metro, nonché tutte le altre norme prescritte. La situazione sanzionata era invece decisamente difforme. A Portopalo un uomo è stato  trovato a passeggiare luno il molo, poiché semplicemente desideroso di svagarsi un po’. Ad Augusta
alcuni soggetti sorpresi a fare una passeggiata lungo le vie cittadine si sono giustificati ai carabinieri dichiarando di volersi rilassare perché annoiati di stare in casa; e non è mancato il caso di un uomo che ha preferito fumare la sua sigaretta passeggiando per strada anziché restando a casa propria.




Auto in fiamme sull'autostrada Siracusa-Catania: IL VIDEO

Auto in fiamme lungo l’autostrada Siracusa- Catania. Per ragioni ancora al vaglio, il mezzo è andato a fuoco poco prima dello svincolo Belvedere-Siracusa Nord. Il veicolo viaggiava in direzione Catania.Sul posto, i vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento. L’intervento non ha comportato particolari difficoltà ed è stato concluso con successo in un breve lasso di tempo.




Mafia, la Guardia di Finanza sequestra un bar in centro a Noto

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, con la collaborazione con il Comando Provinciale di Siracusa, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di un’attività commerciale riconducibile ad Domenico Waldker Albergo, detto “Rino”, ritenuto esponente di riferimento del clan siracusano “Trigila”.
Già nel luglio del 2019, il Gico di Catania aveva eseguito un sequestro di prevenzione nei confronti dell’uomo, per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro e relativo a un patrimonio costituito da 2 terreni, 9 fabbricati (tra i quali una villa residenziale), 40 rapporti bancari, 5 autovetture, 3 motoveicoli nonché 8 imprese aventi la loro sede a Noto e tutte esercenti attività di ristorazione, bar e chiosco.
Il provvedimento odierno si estende, dunque, all’attività commerciale denominata “I Vicerè” in quanto ritenuta una mera prosecuzione della “Ditta individuale Ferla Giuseppina”, già sottoposta a sequestro di prevenzione nel luglio 2019. La ditta “I Vcerè”, dunque, nasceva da una comunicazione di variazione del luogo di esercizio presentata dalla consorte del preposto che prendeva in affitto, alla fine del 2019, un locale a Noto in via Viceré Speciale. Secondo quanto illustrato dagli investigatori, la ditta – da oggi sotto sequestro – manteneva la medesima partita iva della “Ditta individuale Ferla Giuseppina”, svolgendo la stessa attività. Nella sede dei “Vicerè” sarebbe stata anche accertata la stabile presenza di Rino Albergo, già condannato per la sua partecipazione all’associazione mafiosa nonché per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, illecita concorrenza nonché plurime violazioni alla normativa di prevenzione antimafia.
Nella ricostruzione degli investigatori, dopo l’emissione nel 2019 di due interdittive “antimafia” per le società della famiglia Albergo, queste società “colpite” venivano trasferite a ditte individuali neo costituite, tutte nella disponibilità della cerchia familiare e affettiva di Albergo: in altre parole, venivano attuate, in rapida sequenza, locazioni aziendali finalizzate a rendere vani i provvedimenti amministrativi; stessa metodologia adottata e riscontrata nell’impresa oggetto della misura ablativa eseguita in data odierna.




A passeggio per Floridia sorvegliato speciale di Siracusa: scattano i domiciliari

A passeggio per Floridia nonostante sia sorvegliato speciale, quindi con obbligo di restare nel comune di residenza e nonostante le ulteriori misure restrittive determinate dal decreto “Io resto a casa” per limitare il contagio del Coronavirus. Arrestato dai carabinieri della Tenenza di Floridia pregiudicato siracusano di 33 anni. E’ stato posto ai domiciliari.




"Io resto a casa": chi sta in piazza, chi esce con gli amici, chi sfrega "gratta e vinci"

“Ancora casi di evidente superficialità”. I carabinieri riassumono così la situazione riscontrata in tutta la provincia nelle scorse ore, nell’ambito dei controlli sul rispetto del decreto “Io resto a casa”. Capita così di individuare  tra Augusta, Melilli, Carlentini, Francofonte e Sortino  casi come quello di un soggetto sorpreso per strada mentre era intento a sfregare un “gratta e vinci” e quello di un altro soggetto che ha tentato di giustificarsi dicendo di essere di ritorno da un supermercato dopo aver fatto la spesa, pur non avendo all’interno dell’autovettura alcun genere alimentare; o ancora alcuni che, controllati in automobile, sono stati sorpresi insieme a persone non conviventi. Dei giovani minorenni sono stati sorpresi a chiacchierare tranquillamente in piazza o a circolare fuori dai comuni di residenza. I carabinieri colgono ulteriormente l’occasione per ricordare che “-gli unici spostamenti devono essere determinati da “comprovate esigenze lavorative”, “situazioni di necessità”, “motivi di salute” o il “rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.




Siracusa. Autolavaggio aperto, nonostante i divieti: denunciato il titolare, 2 mesi di stop

Il titolare di un autolavaggio è stato denunciato a Siracusa. A suo carico, richiesta anche la sospensione di due mesi dell’attività. Nell’ambito dei controlli quotidiani, la Polizia Municipale è intervenuta nella zona alta del capoluogo, per verificare il rispetto di quanto previsto dal Dpcm.
Il ricorso allo stratagemma della saracinesca abbassata per trequarti non è bastato ad eludere una verifica accurata da parte della pattuglia. Gli agenti hanno così potuto riscontrare come fosse in corso l’attività, eppure non tra quelle consentite dalle ultime norme governative.
Da qui la denuncia e la sospensione dell’attività.




Cucciolo salvato dai Vigili del Fuoco, era precipitato in un pozzo profondo 12 metri

Per salvare un cucciolo finito in fondo ad un pozzo, i Vigili del Fuoco non hanno esitato a calarsi fino a 12 metri di profondità. Nella stretta fenditura si è potuto calare un solo soccorritore, con l’imbracatura e le attrezzature del caso. Dopo una lenta risalita, è riapparso con il cagnolino in braccio. Nonostante la caduta, era in buone condizioni.
E’ stato riconsegnato ai proprietari che hanno seguito con il fiato sospeso l’intervento dei Vigili del Fuoco a Siracusa. E’ successo a Floridia.




Floridia. Mascherine a prezzi esorbitanti: denunciati titolari di una ferramenta

Vendevano mascherine protettive ad un prezzo spropositato rispetto a quello di mercato. I carabinieri hanno denunciato i proprietari di una ferramenta di Floridia. A fare scattare il controllo, la testimonianza di un cittadino, che dopo avere acquistato le mascherine, ha raggiunto la locale Tenenza per sporgere denuncia, esibendo lo scontrino fiscale rilasciato. Nel dettaglio , le mascherine chirurgiche venivano vendute al prezzo rincarato di 10 euro e quelle modello FFP2 ad un prezzo rincarato di 30 euro.




Siracusa. Covid-19, circolo privato aperto nonostante il divieto: tre denunciati

In un circolo privato, aperto nonostante il divieto. In tre, il proprietario e due avventori, sono stati scoperti dai carabinieri della Stazione di Ortigia, nell’ambito  dei controlli avviati per garantire il rispetto delle disposizioni impartite dal Governo per contrastare la diffusione del coronavirus. I tre sono stati denunciati per la violazione dell’art. 650 del Codice Penale. Avviata la richiesta di sospensione dell’attività .




Chi va al mare, chi pota alberi, chi videochiama: altre denunce per chi non resta a casa

Sono quotidianamente decine le persone sanzionate perché sorprese fuori dalle loro abitazioni senza un giustificato motivo. Da Avola a Buscemi, da Pachino a Noto, Rosolini e Palazzolo Acreide.
Anche nel capoluogo, le pattuglie dei Carabinieri hanno scoperto diverse persone aggirarsi per le vie cittadine senza un comprovato motivo di necessità e in alcuni casi anche intente a parlare tra loro. Alcune di queste erano residenti in altri comuni e non erano in grado di giustificare la presenza a Siracusa, mentre un soggetto è stato trovato a fare una videochiamata fuori dall’abitazione.
Nella zona nord della provincia tra i comuni di Sortino, Melilli, Lentini, Francofonte ed Augusta i Carabinieri hanno riscontrato il mancato rispetto del D.P.C.M. da parte di alcuni giovani usciti di casa per incontrarsi o persone che, stanche di rimanere dentro le proprie abitazioni, hanno preferito uscire in auto per fare un giro in città e recarsi anche solo a guardare il mare, ad incontrare qualche amico per fumare una sigaretta o per andare in campagna per potare alcuni alberi da frutto.
Ci sono stati anche due casi in cui i soggetti controllati hanno tentato vanamente di fornire false generalità ai militari operanti e pertanto sono state denunciati alla Procura della Repubblica di Siracusa per il ben più grave reato di “False attestazioni o dichiarazioni a un Pubblico Ufficiale sulla identità”.
I Carabinieri giornalmente sensibilizzano la cittadinanza al rispetto del citato Decreto, ricordando che le uniche motivazioni valide per uscire casa sono: il lavoro, la salute e l’acquisto di alimenti.