No alla perizia neurologica per Paolo Cugno: è accusato di aver ucciso la compagna

Niente perizia neurologica per Paolo Cugno, il 28enne di Canicattini Bagni accusato dell’omicidio della compagna ventenne Laura Petrolito. I giudici della Corte di Appello di Catania hanno rigettato la richiesta avanzata dalla difesa dell’operaio che, in primo grado, è stato condannato a 30 anni di reclusione.
Il no dei giudici ad esami diagnostici per approfondire eventuali disturbi da cui sarebbe affetto il ragazzo, ha sorpreso non poco l’avvocato Giambattista Rizza, che rappresenta la difesa di Cugno. “Inaudito. Non capiamo perché non si debba prendere in considerazione un elemento oggettivo come la perizia neurologica”.
Durante il processo di primo grado, era stata prodotta dal collegio difensivo una perizia psichiatrica del consulente di parte che attestava una schizofrenia paranoide di cui sarebbe affetto Paolo Cugno. Ma quella perizia venne in un primo momento contestata e poi non confermata dall’esame che il gip affidò al consulente Filippo Drago.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, al culmine di una lite Cugno uccise la sua compagna con sedici coltellate. Il corpo venne poi gettato in un pozzo, nel tentativo di occultarlo. Poco dopo la macabra scoperta, confessò l’omicidio, al termine di un interrogatorio fiume. Era il marzo del 2017.




Siracusa. Furto di agrumi, stretta nei controlli: in due arrestati con la moto "carica"

Contrasto deciso al fenomeno dei furti di agrumi: nella tarda mattinata di ieri, gli agenti del Commissariato di Ortigia hanno bloccato nei pressi di piazzale Marconi due uomini (rispettivamente di 45 e 27 anni) a bordo di un motociclo. Avevano alcuni sacchi pieni di arance, rubate poco prima rubate in un fondo agricolo di traversa Case Abela. I due sono stati arrestati per furto.

foto archivio




Rapina ad un supermercato, da un'impronta digitale la svolta: arrestati due 23enni

Sono accusati di aver commesso una rapina aggravata ai danni di un supermercato di Carlentini. Ordinanza di custodia cautelare in carcere per i 23enni Andrea Finocchio e Raoul Lo Re. Ad eseguire la misura, emessa dal gip del Tribunale di Siracusa, sono stati gli agenti del commissariato di Lentini. L’episodio contestato risale all’ottobre del 2018.
Le indagini svolte hanno permesso di raccogliere “precisi riscontri probatori” già nell’immediatezza del crimine.
In particolare, sono stati fondamentali i rilievi operati dalla Polizia Scientifica che ha individuato un’impronta appartenente ad Andrea Finocchio, all’interno dell’auto utilizzata dai rapinatori. Rinvenuti anche gli indumenti, sui quali sono state trovate tracce biologiche riconducibili ad entrambi i presunti autori del reato.
Raul Lo Re è stato condotto nel carcere di Cavadonna mentre Andrea Finocchio ha ricevuto la notifica del provvedimento restrittivo direttamente in carcere, perché già detenuto per aver perpetrato un’altra rapina ai danni di una farmacia del lentinese nel dicembre scorso.




Siracusa. Roghi notturni, sequestrato terreno all'Arenella: discarica abusiva di sfalci

Il nucleo ambientale della Polizia Municipale di Siracusa ha posto sotto sequestro una vasta area all’Arenella, nei pressi di via Isole Marchesi. La zona era adibita a discarica abusiva di rifiuti di vario genere, in particolare sfalci di potatura in grandi quantità (anche tronchi d’albero) e inerti. Niente plastica o amianto. Il terreno incolto era facilmente accessibile ed era diventato quasi un “centro” organizzato per simili operazioni abusive.
Adesso sono stati apposti i sigilli.
Il proprietario dell’area dovrebbe essere nominato anche custode giudiziario del terreno ed evitare il ripetersi di simili fenomeni, di cui non è ritenuto al momento responsabile.
Negli ultimi giorni, i residenti dell’Arenella avevano denunciato il ripetersi di misteriosi roghi notturni. In diversi casi erano intervenuti anche i Vigili del Fuoco.




Siracusa. Furto in casa, arrestato il ladro dopo una fuga tentata tra le impalcature

Nella serata di ieri, agenti delle Volanti sono intervenuti in via Filisto ed hanno arrestato il 45enne Massimiliano Riani.
L’uomo si è introdotto nell’appartamento di un’anziana signora, in quel momento non in casa. Per arrampicarsi, ha utilizzato il ponteggio montato intorno al palazzo in fase di ristrutturazione.
Accortosi dell’arrivo degli agenti, il ladro ha tentato la fuga ma è stato raggiunto ed arrestato. La refurtiva, consistente in monili in oro ed argento per un valore in fase di accertamento, è stata recuperata.




Siracusa. Furto di agrumi, denunciati in tre: in 5 sacchi, 500 kg di arance

Ancora furti di arance dai fondi agricoli della provincia. In tre sono stati arrestati dalla Polizia a Siracusa: hanno 22, 27 e 45 anni. Sono stati sorpresi in un fondo agricolo in via Tempio di Giove mentre stavano tentando di asportare circa 500 kg di agrumi, già suddivisi in 5 sacchi. I tre, già noti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati per il reato di tentato furto di agrumi.




Siracusa. Controlli su strada dei carabinieri, multe per più di 2.000 euro

Ancora controlli su strada dei Carabinieri, con un occhio particolare alle cattive abitudini alla guida. Nel capoluogo sono stati 95 i veicoli sottoposti a controlli. Riscontrate infrazioni al codice della strada, con multe per circa 2.175 euro, fermi amministrativi dei mezzi e decurtazione di punti patente.
Fra le violazioni più riscontrate: la mancata revisione dei veicoli, la mancata assicurazione e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco alla guida di moto e scooter.




Siracusa. Furto di ortaggi, sacchi di melanzane sullo scooter: due denunciati

Due uomini sono stati denunciati perchè scoperti dai Carabinieri mentre asportavano ortaggi da una nota azienda agricola siracusana.
I militari hanno sorpreso un 45enne ed un 27enne mentre cercavano di caricare su di uno scooter alcuni sacchi di iuta colmi di melanzane appena raccolte.
Dopo aver acquisito la denuncia del proprietario del fondo ed avergli restituito l’intera refurtiva, i carabinieri hanno proceduto a denunciare a piede libero i due uomini alla Procura della Repubblica di Siracusa.




Le ricorrenti cattive abitudini alla guida: cellulare, niente cinture, zero assicurazione

Ancora nessun segnale di inversione di tendenza. Anche gli ultimi controlli su strada operati dai Carabinieri segnalano come “ricorrenti” le solite brutte abitudini quando ci si mette alla guida.
Su 206 vetture controllate, numerose sono state le sanzioni elevate perchè gli automobilisti sono stati sorpresi alla guida con il cellulare. Aumentano i casi di multe per mancato uso delle cinture di sicurezza, quando invece quest’ultimo veniva invece ritenuto un comportamento corretto ormai “acquisito”.
Sono stati sequestrate alcune auto perchè prive di obbligatoria copertura assicurativa. E non accennano a diminuire i casi di motociclisti in sella senza casco, con conseguente fermo del veicolo.
I Carabinieri hanno concentrato i loro controlli, nell’ultimo fine settimana, su Augusta. Ed hanno segnalato alla Prefettura di Siracusa 3 persone, trovate in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti. Complessivamente sono stati sequestrati 4.5 grammi di marijuana.




Duplice omicidio di Lentini, l'autopsia: vittime colpite alle spalle, sparati sei colpi

Sei colpi di fucile sparati: sono quelli che uccidono Massimo Casella e Agatino Saraniti, nei campi di contrada Xirumi, a Lentini. Agatino, il più giovane dei due, 19 anni appena, sarebbe stato colpito altre due volte quando era già a terra, indifeso.
I nuovi dettagli emergono dall’autopsia eseguita sul corpo delle vittime. E tra gli investigatori comincia a farsi strada una ricostruzione di quanto accaduto poco compatibile con la legittima difesa invoca dal 42enne custode di fondi agricoli, Giuseppe Sallemi, fermato dalla polizia poche ore dopo il duplice delitto.
Ai magistrati, l’uomo avrebbe detto di essersi sentito minacciato dai catanesi che avrebbe sorpreso in quei terreni mentre rubavano delle arance.
Dalla perizia medico-legale, però, sembrerebbe che le vittime siano state colpite alle spalle. Circostanza che, se confermata, poco sarebbe plausibile con l’ipotesi della legittima difesa. La difesa di Sallemi, intanto, ha chiesto una perizia psichiatrica nei confronti del suo assistito.
Pochi giorni dopo il duplice delitto ed il ferimento di una terza persona, la Polizia ha arrestato anche un secondo custode, il 70enne Luciano Giammellaro. Nell’interrogatorio davanti al gip, l’uomo ha preferito non rispondere alle domande del magistrato.
A dare un input deciso alle indagini sono state anche le indicazioni fornite dal 36enne scampato all’agguato, Gregorio Signorelli. “Hanno sparato in due”, avrebbe raccontato agli investigatori dal letto di ospedale dove era ricoverato.