Siracusa. Sequestrata casa vacanze all'Arenella: ampliata la volumetria senza autorizzazioni
Avrebbe realizzato opere edilizie abusive, ampliando la volumetria di una villetta dell’Arenella. Nell’ambito di controlli mirati, i carabinieri della stazione di Cassibile hanno denunziato una donna siracusana, legale rappresentante di una società immobiliare, in quanto ritenuta responsabile di avere realizzato opere edilizie abusive. I carabinieri, con l’Ufficio Tecnico del Comune, hanno nel dettaglio constatato che in una villetta dell’Arenella erano stati realizzati lavori di ampliamento della volumetria attraverso la chiusura delle verande e dei balconi senza le necessarie autorizzazioni. La villetta, adibita a casa vacanze, è stata sottoposta a sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Furto in gioielleria, arrestati dai carabinieri Bonnie e Clyde siracusani
Tentano di rubare preziosi da una gioielleria di un centro commerciale di Priolo. I carabinieri, nel corso di un’attività di contrasto ai reati predatori, soprattutto quelli commessi negli esercizi commerciali, hanno tratto in arresto, per furto Isabella Campisi, 47 anni e un siracusano 40enne.
I due, sarebbero entrati all’interno di una gioielleria che si trova in un centro commerciale della zona e avrebbero trafugavano dal bancone, celandolo all’interno della borsa della donna, un bracciale in oro dal valore complessivo di circa 800 euro. I carabinieri, intervenuti, hanno arrestato la coppia. La refurtiva è stata subito restituita al legittimo proprietario.
Siracusa. Grave incidente stradale a Monasteri, un ferito in elisoccorso al Cannizzaro
Ancora un grave incidente sulle strade siracusane. Pauroso lo scontro avvenuto nel pomeriggio in contrada Monasteri tra un tir ed un furgone. Quest’ultimo mezzo è finito diversi metri indietro a causa dell’impatto. L’uomo alla guida è stato trasportato in elisoccorso al Cannizzaro di Catania. Non sono ancora chiare le cause dell’incidente. Sull’asfalto, visibili i segni lasciati dagli pneumatici. Una lunga frenata o un lungo trascinamento.
Centrale della droga scoperta a Siracusa: cocaina, hashish, marijuana e munizioni
Una vera e propria centrale per la produzione e lo spaccio di droga. L’hanno scoperta gli agenti della Squadra Mobile di Siracusa, unitamente alle Unità Cinofile della Questura di Catania, che hanno arrestato Pasqualino Daidone, siracusano di 51 anni, già conosciuto alle forze di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione illegale di munizionamento di arma comune da sparo.
A seguito di predisposti servizi di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare che ha consentito di rinvenire e sequestrare 66 ovuli e un panetto di hashish del peso di 906 grammi, due buste di marijuana del peso di 1.298 grammi, tre involucri contenente cocaina per un peso di 37,50 grammi.
Rinvenuto inoltre materiale per il confezionamento , 4 coltelli a serramanico intrisi di hashish, 4 bilancini elettronici, materiale per la cottura della cocaina e 39 cartucce ricaricate calibro 9.
Il quantitativo di droga sequestrato e la sua varietà (hashish, cocaina e marijuana) sono ritenuti precisi indizi di una fiorente attività di spaccio. Il materiale per il confezionamento rinvenuto, ovvero i bilancini elettronici le buste di cellophane, i coltelli ed altri utensili intrisi di droga e il materiale utilizzato per la cottura della cocaina inducono gli investigatori a ritenere di essere in presenza di una vera e propria centrale per la produzione e lo spaccio di droga.
Daidone, a termine delle operazioni di polizia è stato condotto nella Casa Circondariale di Cavadonna.
Inoltre, nel prosieguo dell’attività gli agenti della Squadra Mobile, insieme ad unità cinofile della Questura di Catania, hanno arrestato Giuseppe Noto, siracusano di 28 anni per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli investigatori della Squadra Mobile su indicazione del cane App hanno concentrato la loro attività su uno stabile sito nei pressi di via Immordini e, in particolare, nell’abitazione di Noto.
A seguito di una accurata perquisizione domiciliare gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 600 grammi di marijuana e 74 grammi di cocaina.
Anche in questo caso il quantitativo di droga sequestrato fa pensare che, come per Daidone, anche Noto sia al centro di un’altrettanta fiorente attività di spaccio.
Quest’ultima operazione, che ha portato all’arresto di due presunti spacciatori, si inquadra nell’ambito dell’azione mirata alla disarticolazione dell’attività di vendita di droga nell’ambito delle così dette piazze dello spaccio.
Siracusa. Market della droga in via Immordini: "Fiorente attività di spaccio", un arresto
Una fiorente attività di spaccio un uno stabile di via Immordini. La Squadra Mobile, insieme ad unità cinofile della Questura di Catania, hanno arrestato Giuseppe Noto, siracusano di 28 anni per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli investigatori della Squadra Mobile su indicazione del cane App hanno concentrato la loro attività su uno stabile sito nei pressi di via Immordini e, in particolare, nell’abitazione di Noto.
A seguito di una accurata perquisizione domiciliare gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 600 grammi di marijuana e 74 grammi di cocaina. Il quantitativo di droga sequestrato lascia supporre che Noto sia al centro di una fiorente attività di spaccio .
Fratelli presunti pusher ai domiciliari: carabinieri aggrediti, uno morso dal cane di lei
Fratelli presunti pusher. Sono stati arrestati nella tarda serata di ieri dai carabinieri della Tenenza di Floridia, Nella tarda serata di ieri i Carabinieri della Tenenza di Floridia, a seguito di un mirato servizio volto al contrasto dello spaccio delle sostanze stupefacenti. Stefano e Maria Consuelo Garofalo, di 28 e 29 anni, già noti alle forze dell’ordine,sono accusati anche di resistenza a pubblico ufficiale. Con attività di osservazione, i militari hanno appurato che dalla propria abitazione Garofalo avrebbe venduto droga ad assuntori locali. Scattata la perquisizione, rinvenuta ulteriore droga all’interno di un mobile del salotto. Sequestrati 600 euro, verosimile provento dell’attività di spaccio. La sorella, trovandosi nell’abitazione in cui vive con il fratello, avrebbe tentato di opporsi alla perquisizione, scagliandosi con calci e pugni contro i carabinieri e aiazzando il proprio cane, di grossa taglia, contro un carabiniere, morso alla coscia. I due carabinieri hanno riportato alcuni giorni di prognosi . Sequestrati circa 12 grammi di marijuana di cui 7 ad alcuni assuntori locali e circa 5 rinvenuti presso l’abitazione. I due fratelli stati sottoposti agli arresti domiciliari come disposto dalla Autorità Giudiziaria competente.
Amministrative 2018, bufera a Carlentini: la Procura mette sotto indagine una sezione
E’ bufera sulle operazioni di voto del 2018 a Carlentini. Tutti i componenti di una sezione elettorale si sono visti indagati dalla Procura di Siracusa. La Digos ha notificato nelle ore scorse l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a sette persone. Nel loro seggio sarebbero state registrate diverse anomalie.
Secondo l’accusa, avrebbero inserito false indicazioni nel verbale delle operazioni elettorali e negli atti ad esso collegati, certificando – dopo lo scrutinio – un numero di voti non corrispondenti al vero. Il confronto tra i dati riportati nei verbali e quelli rilevati dal riconteggio dei voti disposto dalla magistratura ha fatto emergere che nel verbale risultava un solo voto ad un candidato che in realtà ne aveva ricevuti 15 validi.
Le indagini sono scaturite dalla presentazione di un esposto di alcuni candidati consiglieri.
Siracusa. Pompe funebri gestite dalla mafia: quattro rinvii a giudizio
Le mani della Mafia sulle pompe funebri. I magistrati della Procura distrettuale di Catania hanno ricostruito un quadro ben preciso relativo a due agenzie di onoranze funebri di Siracusa, che sarebbero state sotto il controllo dei clan Bottaro-Attanasio e Santa Panagia. Rinviati a giudizio per associazione a delinquere di stampo mafioso Antonino Fontana, 44 anni, Alfonso Gentile, 49 anni, Maurizio Ferrara, 60 anni, Giovanni Maiorca, 60 anni . Compariranno davanti al giudice, a Catania, il prossimo 25 giugno. Le indagini si sono avvalse anche delle rivelazione di un collaboratore di giustizia. Fontana e Gentile sarebbero stati componenti del clan Santa Panagia. Nel provvedimento del pm Alessandro La Rosa si legge che l’organizzazione “era caratterizzata dalla forza di intimidazione dei suoi appartenenti e dalla conseguente condizione di assoggettamento e di omertà, sia all’interno che all’esterno utilizzata per la commissione di delitti e per la realizzazione di profitti e vantaggi ingiusti. In particolare, Fontana e Gentile si occupavano per conto del sodalizio dell’agenzia di onoranze funebri, i cui proventi confluivano in parte nella cassa comune dell’organizzazione”. L’altra agenzia sarebbe stata gestita invece da Ferrara e Maiorca del clan Bottaro-Attanasio.
Scontro auto-moto, centauro perde un piede: è un siracusano di 57 anni
Grave incidente stradale attorno alle 7 di questa mattina. Un uomo ha perduto il piede destro. Era in sella alla sua moto quando, per cause in fase di accertamento, è avvenuto lo scontro con l’auto.
Impatto violento, sulla ex statale 114, tra Augusta e Priolo, all’altezza delle portinerie industriali nord.
L’uomo, un siracusano di 57 anni, è stato soccorso dai passanti e poi dal 118. Una volta stabilizzato, è stato richiesto il trasferimento in elisoccorso al Cannizzaro di Catania. Scene drammatiche.
Sul posto i carabinieri. Traffico fortemente rallentato in tutta l’area.
Ordigni bellici nelle acque siracusane, gran lavoro per i sub della Marina
Gran lavoro anche nel siracusano per gli esperti subacquei dello Sdai di Augusta. Su segnalazione della Prefettura di Siracusa, sono intervenuti nelle acque della Marchesa e del porto del capoluogo. Sono stati rimossi e neutralizzati 66 proiettili di piccolo calibro, 19 di medio calibro e 2 di grossi calibro, 30 bombe a mano, 20 bombe da fucile, 8 spolette e 3.700 munizioni per armi portatili. Il materiale esplosivo è stato rinvenuto a 2 metri di profondità ed a circa 5 metri dalla costa.
Tutti gli ordigni ritrovati, risalenti alla seconda guerra mondiale, sono stati rimossi e trasportati in zone di sicurezza. Qui i palombari di Comsubin hanno potuto neutralizzarli attraverso le consolidate procedute, in uso al Gruppo Operativo Subacquei, tese a preservare l’ecosistema marino.
Il comandante del Nucleo Sdai di Augusta, tenente di vascello Marco Presti, invita chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili, a prestare grande attenzione. “Tutti i manufatti ritrovati possono essere molto pericolosi e, pertanto, non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, per consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin e rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare”.