Immigrazione, la Alan Kurdi a largo di Siracusa: fa rotta verso Palermo

La Alan Kurdi è diretta a Palermo. E’ arrivata nelle ore scorse l’indicazione del cosiddetto porto sicuro, per cui la nave umanitaria sta facendo rotta verso l’altro capo della Sicilia dove potrà far sbarcare i 78 migranti a bordo, soccorsi in due distinti interventi a poche miglia dalla Libia.
Per qualche tempo, l’imbarcazione ha stazionato al largo di Siracusa, fuori dalle acque territoriali, mentre attendeva l’indicazione di un porto di attracco.
Intanto, dopo lo stop di 10 giorni fa a Siracusa per alcuni interventi di riparazione, la Open Arms ha effettuato due soccorsi in poco meno di 12 ore. Sono adesso 158 i migranti a bordo.
La Ocean Viking, invece, arriverà questa sera a Taranto con i suoi 403 naufraghi.




Siracusa. Estorsione ad un commerciante, contestata l'aggravante mafiosa

Due avvisi di conclusione indagini sono stati emessi dalla Procura distrettuale antimafia di Catania. I magistrati etnei contestano l’estorsione aggravata dal metodo mafioso ai siracusani Luciano De Carolis e Andrea Fortuna, entrambi di 46 anni. De Carolis è considerato esponente di primo piano del clan Bottaro-Attanasio.
Secondo la Procura distrettuale, nel 2012 si sarebbe consumata una estorsione ai danni di un rivenditore di auto e moto. L’uomo sarebbe stato costretto a cedere agli indagati uno scooter, senza che da loro venisse pagato il prezzo di vendita. Secondo quanto ricostruito dai magistrati, la vittima non avrebbe avuto altra possibilità perchè i due avrebbero fatto “pesare” la loro presunta appartenenza alla cosca mafiosa.




Viola ripetutamente i domiciliari, per una donna si aprono le porte di Piazza Lanza

La continua violazione dei domiciliari costa caro alla 32enne Angela Fiaschè. I Carabinieri di Priolo Gargallo hanno eseguito un ordine di revoca della detenzione domiciliare, emesso dal Tribunale di sorveglianza di Siracusa. La donna dovrà scontare la propria pena in carcere a Catania, Piazza Lanza.
Il provvedimento è scaturito a seguito delle numerose violazioni delle prescrizioni inerenti gli arresti domiciliari a cui Angela Fiaschè era sottoposta per sostituzione di persona, furto in abitazione e tentata truffa.




La confessione in aula: "ho ucciso io Corrado Vizzini"

Ha confessato in aula, Massimiliano Quartarone, 29 anni, imputato nel processo per l’omicidio di Corrado Vizzini. “Sono stato io a commettere l’omicidio, avevo paura per la mia vita”, ha detto durante le dichiarazioni spontanee rese al gup del Tribunale di Siracusa. Ha invece negato di essere l’autore materiale del delitto Giuseppe Terzo, altro imputato con rito ordinario insieme a Quartarone.
Il 55enne Corrado Vizzini venne raggiunto da alcuni colpi di pistola mentre si trovava in via De Sanctis, a Pachino. Era il 16 marzo dello scorso anno. Morì dopo una decina di giorni al Di Maria di Avola.
Per questo delitto sono sotto processo altre due persone, Stefano Di Maria, 25 anni, e Sebastiano Romano, 28 anni, che, però, hanno deciso di essere giudicati con il rito ordinario.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, Vizzini avrebbe pagato con la vita una intimidazione compiuta il 9 febbraio, con colpi di pistola contro la porta di casa di Quartarone.
Questi, temendo per la propria vita, avrebbe pianificato di uccidere Vizzini, con la complicità degli altri imputati.




Siracusa. Firmopoli, domani il processo per l'ex sindaco e altri 11: ex consiglieri e funzionari

Al via domani il processo Firmopoli, sulle presunte firme false per la presentazione delle 13 liste che hanno partecipato alle elezioni amministrative del 2013. I 12 imputati si presenteranno al palazzo di giustizia. Devono rispondere dell’accusa di falso ideologico. Tra i nomi, quello dell’ex sindaco, Giancarlo Garozzo. L’inchiesta è partita dalla presentazione di una denuncia di Giuseppe Patti, capolista all’epoca di Rinnoviamo Siracusa.  Disconosciute alcune firme. In altri casi ci sarebbero persone che hanno firmato ma senza la presenza dell’autenticatore. Imputati  l’ex vicepresidente del Consiglio comunale, Michele Mangiafico, l’ex assessore alle Politiche sociali, Liddo Schiavo, gli ex consiglieri comunali Sebastiano Di Natale, Luciano Aloschi, Natale Latina e Riccardo Cavallaro, oltre ai funzionari Ignazio Leone,  Ettore Manni e Salvatore Gianino ,oltre ai consiglieri provinciali, Sebastiano Butera e Nunzio Dolce. Nel 2021 si dovrebbe a prescindere arrivare all’archiviazione che per alcuni è già stata decretata.




Siracusa. Alimenti mal conservati, i Carabinieri chiudono ristorante in Ortigia

Per un ristorante del centro storico è stata disposta l’immediata chiusura. I controlli operati dai Carabinieri e dai tecnici dell’Asp, hanno portato alla contestazione della non-idoneità infrastrutturale dei servizi igienici e del locale dove i dipendenti si cambiavano per prestare servizio. Contestate, con l’ulteriore sanzione amministrativa di 1000 euro, carenze igienico sanitarie nella conservazione degli alimenti.
Le attività hanno portato inoltre al sequeatro amministrativo di complessivi 75 chilogrammi di vari prodotti alimentari scaduti o privi di etichetta di riconoscimento/tracciatura, in particolare pasta fresca, prodotti ittici, preparati di carne e pesce.
Il locale si trova nei pressi di piazza Duomo.




Furti in abitazione, arrestati quattro catanesi in trasferta attivi ad Augusta

Grazie una telefonata al centralino della Polizia, sono stati arrestati quattro catanesi in trasferta per furti in abitazione. Proprio tentato furto e ricettazione le accuse di cui dovranno rispondere. Gli agenti sono intervenuti in contrada San Paolo, ad Augusta. Diversi gli episodi denunciati nelle ultime settimane. Lì hanno intercettato un’autovettura con 4 persone a bordo che, alla vista della Polizia, repentinamente, invertita la marcia e cercava di allontanarsi.
Durante l’inseguimento i fuggitivi hanno buttato dal finestrino alcuni oggetti appena rubati e, subito dopo, venivano bloccati dai poliziotti.
Sono stati così arrestati il 62enne Riccardo Rizzo, Giuseppe Scarpaci (47), Francesco Rizzo (31) e Massimiliano Bertolini (42), tutti catanesi e già noti alle forze di polizia. Sono stati condotti in carcere.
Oltre ad arnesi atti allo scasso ed alla refurtiva poco prima prelevata dalla citata abitazione, sono stati trovati in possesso anche di un computer rubato in un’altra casa il cui proprietario, essendo fuori città, ancora era ignaro del furto.




Blitz dei Carabinieri in via Italia 103, sequestrate oltre 300 dosi di stupefacente

Non si arresta il contrasto allo spaccio di droga. Blitz dei Carabinieri, nella serata di ieri, in via Italia 103, nota piazza di spaccio del capoluogo. Sequestrata una ingente quantità di droga all’interno di una palazzina. In un pertugio, i militari hanno trovato 262 dosi di cocaina per un peso complessivo di quasi 70 grammi, 150 dosi di marijuana per un peso complessivo di 105 grammi e un panetto di hashish del peso complessivo di 23 grammi.
Lo stupefacente, destinato allo spaccio nella città di Siracusa, avrebbe fruttato diverse migliaia di euro. E’ stato posto sotto sequestro.

foto archivio




Fugge sui tetti, la Polizia lo arresta: finita la latitanza di un 29enne lentinese

Lo cercavano da tre mesi, lo hanno sorpreso a Lentini in un’immobile del quartiere Santa Maria Vecchia. La Polizia ha così arrestato il 29enne Alfio Scandurra, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e latitante dallo scorso novembre.
E’ sospettato di essere uno degli autori della rapina aggravata commessa ai danni di un club privè di Carlentini. Per quella vicenda era finito ai domiciliari un altro giovane.

Le indagini coordinate dalla Procura di Siracusa hanno permesso di individuare il nascondiglio e nonostante il tentativo di fuga attraverso i tetti delle abitazioni vicine, Scandurra è stato arrestato. La Polizia aveva cinturato la zona. E’ stato condotto in carcere a Cavadonna.




Fortunato Marino, l'incidente mortale: "lui vittima, nessuna responsabilità"

“Nessuna responsabilità può essere attribuita a Fortunato Marino”. E’ un punto fermo per l’avvocato della famiglia dello sfortunato 54enne che perse la vita a maggio dello scorso anno, in seguito ad un incidente avvenuto durante una gara ciclistica di cui era tra gli organizzatori.
La Procura di Siracusa, per quei fatti, ha emesso un avviso di conclusione indagini per omicidio stradale nei confronti del 49enne che era alla guida dell’ambulanza con cui si è scontrato Marino. Lasciando però aperta la porta alla possibilità che le responsabilità del tragico impatto possano essere divise, in diversa percentuale, tra i due mezzi coinvolti.
L’avvocato Salvatore Marino non concorda con una simile eventualità. “In questa vicenda ci sono, a mio avviso, dei punti fermi”, spiega. A partire dalla ricostruzione dell’incidente, avvenuto a pochi metri dal’ingresso di Canicattini Bagni. “A tagliare la strada è stata, con una manovra azzardata, l’ambulanza. Avremo modo di chiarire e dimostrare che la stessa ambulanza si trovava in una posizione del tutto illegittima: dietro i corridori anziché dietro la macchina chiudi gara, come da regolamento delle competizioni ciclistiche. Quindi troppo a ridosso dei corridori a causa, presumiamo, di inesperienza o distrazione da parte dell’uomo alla guida”.
Quanto alla eventualità che Fortunato Marino tenesse una velocità superiore ai 35/40Kmh orari, il legale mostra diverse perplessità. “Non correva e non poteva correre. Lo provano, ad esempio, i danni lievi riportati dalla moto e poi quello era un tratto di gara ad andatura rallentata, non agonistica, non si superavano i 35 kmh. Diverse testimonianze possono confermarlo”, dice ancora l’avvocato Salvatore Marino. “Aspettiamo comunque di ricevere la documentazione completa dalla Procura”.