Lentini. Controlli in tre imprese alimentari: una sospensione e sanzioni per 5 mila euro

Nella giornata di ieri, Agenti del Commissariato  di Lentini, insieme a personale dell’ASP di Siracusa, hanno effettuato dei controlli amministrativi in tre imprese alimentari ed hanno riscontrato carenze igienico – sanitarie che hanno determinato sanzioni amministrative pari a circa 5.000 euro totali.
Per una delle imprese controllate, a seguito della particolare gravità delle carenze igienico sanitarie riscontrate, è stato adottato un provvedimento di sospensione immediata dell’attività.Le forze dell’ordine non hanno fornito i nomi delle imprese interessate.

Foto: repertorio




“Farai la fine del topo, guardati le spalle”: minacce di morte a prete ortodosso di Noto

La lettera è stata inviata al prete ortodosso Corrado Puliatti, di Noto. “Farai la fine del topo”, si legge in dialetto nel testo, scritto con una penna blu. “Non nominare uomini d’onore”, si legge ancora prima della chiara minaccia: “ti uccideremo presto, guardati le spalle”.
Nella lettera minatoria viene citato anche il giornalista sotto scorta Paolo Borrometi. “Mi affido alle Forze dell’Ordine affinché facciano chiarezza rispetto a questa gravissima minaccia di morte. Tutta la mia solidarietà al sacerdote ortodosso Corrado Puliatti”, le parole di Borrometi.
Nella busta, con la lettera minatoria, anche un proiettile. Puliatti ha denunciato tutto alla Polizia che indaga per far luce sull’inquietante episodio. Non è la prima volta che il prete ortodosso diviene oggetto di “attenzioni” poco gradite, via sms e su Facebook: minacce ma anche aggressioni come nel dicembre del 2017.




Notte di fuoco ad Avola, incendio distrugge due auto in via Mazzini

Due auto sono state completamente distrutte dalle fiamme ad Avola. Le vetture erano parcheggiate in via Mazzini, lungo la strada. Poco dopo le 2 della notte scorsa, l’incendio. Sono intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Noto. Nono sono stati trovati elementi per stabilire le cause del violento rogo. Sono andate distrutte una Audi A4 e una Fiat 500. Le indagini sono affidate ai Carabinieri di Avola.




Siracusa. Furto in appartamento: tre giovanissimi sorpresi all’opera e arrestati

Sono stati arrestati e condotti in carcere a Cavadonna i tre presunti topi d’appartamento, bloccati dai Carabinieri di Siracusa. Li hanno sorpresi in flagranza. all’interno di una abitazione.
Secondo la ricostruzione dei fatti, i tre (Emanuele Gennuso, 22 anni, Davide Alfonso, 21 anni, e Andrea Raitano, 19), dopo aver stabilito l’appartamento da razziare, si sarebbero accuratamente organizzati per portare a termine il furto: parcheggiata la loro vettura sotto il balcone, uno di essi è rimasto in macchina a fare da palo, mentre gli altri due si sono introdotti all’interno dell’abitazione, arrampicandosi su una grondaia e sfondando la porta finestra della cucina.
La loro incursione è però durata poco, poiché i due ladri sono stati notati dalla pattuglia Radiomobile dei Carabinieri in servizio che è prontamente intervenuta riuscendo ad arrestare l’intera banda, nonostante un tentativo di fuga sollecitato dal palo.




Siracusa, processo Eclipse: le minacce di Zuppardo, Borrometi conferma tutto

Ai giudici della Corte di Assise di Siracusa, il giornalista Paolo Borrometi ha confermato di aver ricevuto minacce di morte da Paolo Zuppardo, poco dopo la pubblicazione di un articolo sulle attività illecite ad Avola che lo avrebbero visto coinvolto.
Borrometi è stato ascoltato nell’ambito del processo Eclipse su mafia, estorsioni, droga ed armi ad Avola. Nel procedimento si è costituito parte civile contro Paolo Zuppardo, 43 anni, avolese, che risponde di tentata violenza privata, minacce di morte aggravata dal metodo e dall’appartenenza mafiosa. È ritenuto elemento di spicco del gruppo criminale vicino al clan mafioso Crapula di Avola.
Nel processo Eclipse, Zuppardo è imputato insieme ad altre sei persone. “Ad Avola non esiste né mafia, né delinquenza, è tutta una tua illusione… io non minaccio ma visto che sei così ti faccio finire male”, il commento apparso nel 2017 a corredo dell’articolo realizzato da Borrometi.




Incidente sulla strada per Floridia, si scontrano un camion e tre auto: donna in ospedale

Tre auto ed un camion sono rimasti coinvolti in un incidente avvenuto poco dopo le 9 sulla 124, la strada per Floridia. Non è ancora chiara la dinamica dello scontro, pochi metri dopo la prima rotatoria all’incrocio con via Ascari. Una donna sarebbe stata estratta dall’auto da personale del 118, intervenuto sul posto. E’ stata trasportata in ospedale a Siracusa per tutti gli accertamenti del caso.




Il fiuto del cane Ivan “trova” marijuana in garage: arrestato un 19enne a Carlentini

Grazie al fiuto del cane Ivan, i Carabinieri hanno arrestato a Carlentini un 19enne. Nel corso di una perquisizione presso la sua abitazione, trovato nel garage una busta di plastica trasparente con all’interno 34 grammi di marijuana, nonché vario materiale per la pesatura ed il confezionamento in dosi dello stupefacente.
Nel marsupio del padre del 19enne rinvenuti circa 3 grammi di hashish. Il giovane è stato tratto in arresto, mentre il padre è stato segnalato alla Prefettura di Siracusa quale assuntore di sostanza stupefacente.




Siracusa. All’ingresso del Tribunale con due coltelli, denunciato 65enne

Voleva entrare in Tribunale, a Siracusa, con due coltelli di genere vietato. Ma i controlli di sicurezza all’ingresso hanno subito segnalato la presenza delle due armi. L’uomo, di 65 anni, è stato bloccato e, all’arrivo degli agenti delle Volanti, denunciato. Non è il primo caso simile avvenuto quest’anno.




Siracusa. In fiamme un furgone espurgo: possibile messaggio intimidatorio?

Non viene esclusa la pista dolosa: potrebbe quindi trattarsi di un inquietante messaggio intimidatorio. Nella notte è stato dato alle fiamme un camion espurgo, parcheggiato all’interno di un’area di sosta privata in via Necropoli del Fusco, di fronte al Consorzio Agrario. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco che, una volta domato




Siracusa. Ricordato il Carabiniere eroe Carmelo Ganci, ucciso nel 1987

I Carabinieri del comando provinciale di Siracusa hanno ricordato Carmelo Ganci nel 32.o anniversario della tragica scomparsa. Deposto un cuscino floreale sulla tomba del Carabiniere con la resa degli onori da parte di un picchetto della Compagnia Carabinieri di Siracusa.
Carmelo Ganci era nato a Siracusa il 30 luglio del 1964, appena 18enne si arruolò nell’Arma dei Carabinieri e fu ammesso a frequentare il corso d’istruzione presso la Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias (CA). Al termine del ciclo formativo fu destinato in provincia di Napoli, presso la stazione Carabinieri di Massa Lubrense, vicino Sorrento. In seguito fu trasferito in provincia di Caserta, presso la Stazione Carabinieri di Castel Morrone, ove prestò servizio per circa una decina di giorni prima di quel tragico 4 dicembre 1987, data in cui compì l’atto di valore per il quale venne insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: “A diporto in abito civile unitamente a pari grado, appreso che poco prima quattro malviventi armati avevano perpetrato rapina ai danni degli avventori di un esercizio pubblico dandosi poi alla fuga a bordo di autovettura di grossa cilindrata, con altissimo senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo, si poneva alla loro ricerca con la propria autovettura. Intercettati i fuggitivi ed ingaggiato con essi conflitto a fuoco, nel corso di prolungato inseguimento ad elevata velocità fuoriusciva con l’auto dalla sede stradale finendo nella sottostante scarpata, ove, ferito ed impossibilitato a difendersi, veniva vilmente ucciso dai criminali con numerosi colpi d’arma da fuoco. Luminoso esempio di elette virtù militari, ammirevole abnegazione e dedizione al servizio spinto fino all’estremo sacrificio”.
Un destino beffardo accomunò in quel maledetto giorno il giovane Carabiniere Ganci ed il collega Pignatelli che, liberi dal servizio, a bordo di una Fiat Ritmo si lanciarono immediatamente all’inseguimento della Saab 9000 di una banda responsabile di una rapina consumata pochi minuti prima nel centro abitato campano. Dopo un lungo inseguimento e pur non avendo percorso la stessa strada, i due Carabinieri intercettarono l’auto incriminata tra Castel Morrone e Piana di Monte Verna. I rapinatori, dopo una curva ed approfittando dell’oscurità, svoltarono in aperta campagna, e, spegnendo i fari, attesero il passaggio di Ganci e Pignatelli. I due militari, raggiunti, affiancati e mandati fuori strada, diventarono bersaglio facile dello spietato commando che, imbracciando un fucile si accanì con inaudita violenza contro di loro. I due militari rimasero feriti e, pertanto, impossibilitati a muoversi e a difendersi; una condizione di debolezza che, secondo la sentenza che anni dopo condannerà all’ergastolo i tre autori, non sfuggì ai rapinatori. I tre, da quanto emerso dall’inchiesta, scesero dalla loro Saab e, a sangue freddo, fecero di nuovo fuoco per essere sicuri di aver ucciso i militari tant’è che a terra furono ritrovati oltre 60 colpi esplosi.