Noto. Ricettazione di uno scooter: 22enne passa dai domiciliari al carcere

E’ stato arrestato dagli uomini del commissariato di Noto Giuseppe Caruso , 22 anni già conosciuto alle forze di polizia, in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento della misura degli arresti domiciliari cui era sottoposto e la sostituzione con la custodia cautelare in carcere a seguito della modifica del capo di imputazione originario di furto aggravato in quello di ricettazione di un ciclomotore.




“Ombre nere”, perquisizioni anche a Siracusa nell’indagine sull’eversione di destra

Perquisizioni in corso anche a Siracusa ed in alcuni centri della provincia nell’ambito dell’operazione condotta dalla Digos di Enna su estremisti di estrema destra. Secondo gli investigatori, era stata messa in piedi una rete per la costruzione di un movimento d’ispirazione filonazista, xenofoba ed antisemita chiamato “Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori”. La Procura di Caltanissetta dirige le indagini, in collaborazione con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. “Ombre Nere” il nome dell’operazione.
Per il momento non filtrano particolari dettagli sui risultati dei sopralluoghi condotti dalla Digos di Siracusa nel territorio della provincia. Confermata però l’attività in corso.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini scattate due anni fa, il gruppo si sarebbe speso in campagne di reclutamento social. In alcune conversazioni intercettate si sarebbe fatto riferimento alla presunta disponibilità di armi ed esplosivi.
L’inchiesta è coadiuvata dagli omologhi uffici di Milano, Monza Brianza, Bergamo, Cremona, Genova, Imperia, Livorno, Messina, Torino, Cuneo, Padova, Verona, Vicenza e Nuoro. In totale sarebbero 19 gli indagati.




La morte del maresciallo Licia Gioia, un nuovo colpo di scena in aula

Ancora un colpo di scena nel processo per la morte del maresciallo dei carabinieri Licia Gioia. Una foto scattata dai Ris di Messina durante il primo sopralluogo nella villetta di contrada Isola, e da sempre presente agli atti, ha infatti permesso all’accusa di aprire una crepa nella ricostruzione operata dai superperiti del gup.
Nelle loro conclusioni, veniva indicata come prospettabile e compatibile agli elementi disponibili la tesi del suicidio. Si sarebbe trattato, nella ricostruzione, di un colpo esploso accidentalmente: l’intento del marito, Francesco Ferrari, era quello di disarmare Licia Gioia, in preda ad una crisi nervosa che l’avrebbe portata a puntarsi l’arma alla testa. Il maresciallo morì nella notte tra il 27 e il 28 febbraio 2017.
Ma la foto analizzata in udienza con il contributo del perito medico-legale Giuseppe Bulla sarebbe in contrasto con la tesi suicidaria. Le piccole e numerose macchioline di sangue presenti sul polso del maresciallo escluderebbero infatti che fosse lei ad impugnare l’arma. Un passaggio su cui ha particolarmente insistito il pm, Gaetano Bono, insieme al legale della famiglia Gioia, Aldo Ganci.
Secondo l’accusa, qualunque movimento operato dal marito avrebbe dovuto cancellare quelle tracce invece visibili. Circa sessanta sarebbero quelle individuate nella foto. A determinarle, sarebbe stato un rush sanguigno da sparo che non sarebbe compatibile con un suicidio. Inoltre, i periti del pm hanno anche sostenuto – sulla base di analisi matematiche e di traiettoria – che il primo colpo potrebbe esser stato quello alla gamba ed il secondo alla testa. Una sequenza difforme rispetto alla ultima ricostruzione fornita dall’imputato.
Sulla scorta dei nuovi elementi, il gup ha riconvocato i super-periti con rinvio dell’udienza al 13 gennaio 2020.




Rapina violenta in casa, una donna finisce in ospedale. E’ caccia al responsabile

Ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso del Muscatello di Augusta la donna rimasta vittima di una rapina in casa. Un uomo è riuscito ad entrare in prossimità della casa della donna in via Risorgimento e, dopo averla picchiata, ha arraffato soldi e preziosi. Gli investigatori stanno ricostruendo con esattezza l’accaduto, anche attraverso le immagini delle telecamere di sicurezza presenti in zona. Si cercano dettagli importanti per la dinamica della rapina che presenta ancora lati oscuri. Le parole della donna potrebbe fornire altri elementi in grado di indirizzare le indagini, condotte dalla Polizia di Augusta. La volontà è quella di stringere in poche ore il cerchio attorno al responsabile.




Siracusa. Venti grammi di cocaina in auto, arrestato 44enne

Il 44enne Angelo Assenza è stato arrestato in flagranza di reato. Fermato lungo la strada per Floridia dai Carabinieri, ha subito mostrato un atteggiamento sospetto ed insofferente durante il controllo. Motivo che ha spinto i militari a procedere ad una più approfondita verifica del mezzo, terminata con il rinvenimento di due involucri di plastica termosaldati contenenti circa 20 grammi di cocaina.
Lo stupefacente, sottoposto a sequestro, sarebbe stato destinato probabilmente allo spaccio nella città di Siracusa ed avrebbe consentito di guadagnare diverse migliaia di euro.
L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato posto in stato di arresto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




“Ti sfregio con l’acido”: 36enne di Pachino non potrà avvicinarsi alla ex compagna

Condotte persecutorie condotte con minacce, molestie e lesioni aggravate. Sono le ragioni che hanno spinto la Procura di Siracusa ad emettere un’ordinanza cautelare a carico di un 36enne di Pachino. L’uomo non potrà avvicinarsi alla ex convivente.
Avrebbe persino minacciato di sfregiare la donna con l’acido, per impedirle di rifarsi una vita dopo la fine della loro relazione. Le puntuali indagini del commissariato di Pachino hanno ben definito vari aspetti della triste vicenda. E dopo dieci giorni dalla denuncia della vittima, grazie all’attivazione della nuova normativa del Codice Rosso, è stata eseguita l’ordinanza disposta dalla Procura.




Augusta. Rete da posta sequestrata nel porto, pescatori multati: 1.000 euro

Un’altra rete da pesca, da posta, sequestrata nel porto di Augusta. Sanzione amministrativa di 1.000 euro comminata a carico del trasgressore. E’ il bilancio dell’ultima attività di polizia marittima e di vigilanza della Capitaneria di Porto.
Nei pressi dei forti Garsia e Vittoria, individuata un’imbarcazione impegnata in una battuta di pesca illegale, senza averne titolo e per di più in zona vietata. Ai pescatori irregolari è stato intimato l’alt. Sequestrata poi una rete di circa 100 metri ed elevata la relativa sanzione. La rete è un attrezzo da pesca che non può essere detenuto senza prevista licenza.




Avrebbe favorito detenuti, contestata l’aggravante mafiosa a poliziotto penitenziario

Avrebbe favorito esponenti mafiosi rinchiusi in carcere a Cavadonna. E’ la nuova contestazione mossa nei confronti dell’agente di polizia penintenziaria arrestato nel giugno scorso perchè accusato di aver passato informazioni all’interno ed all’esterno dell’istituto di pena.
Le indagini sul 55enne avolese, coordinate dal sostituto Gaetano Bono e dal procuratore aggiunto Fabio Scavone, sono scattate dopo alcune segnalazioni sul comportamento dell’agente. Utilizzate anche telecamere per ulteriori riscontri. Le accuse a suo carico sono di atti contrari ai doveri di ufficio, peculato e false attestazioni. Da giugno si trova in carcere.
Il difensore dell’indagato, Sebastiano Troia, nega seccamente che l’agente 55enne abbia percepito somme in denaro per i suoi presunti favori. Gli unici “doni” ottenuti sono stati una bottiglia di amaro ed un caciotta.
Nei mesi scorsi, intanto, due detenuti, entrambi avolesi sono stati trasferiti dopo il provvedimento cautelare nei confronti del poliziotto penitenziario.




Siracusa. Poliziotti coraggiosi: premiati per meriti di servizio dal Questore Ioppolo

Sono stati premiati questa mattina dal Questore di Siracusa, Gabriella Ioppolo, gli agenti di Polizia che si sono particolarmente distinti per merito di servizio. Alcuni sono stati premiati per l’abnegazione dimostrata, rinunciando in alcuni casi anche alle ferie estive; un agente, in particolare, è prontamente intervenuto durante uno sfratto, bloccando una donna che, per impedire il procedimento, aveva reagito estraendo improvvisamente un coltello e ferendo se stessa e il poliziotto che, nonostante le ferite riportate, riusciva a disarmarla.




Circa 140kg di miele sequestrati a Sortino: prodotto di incerta provenienza

Circa 140kg di miele sono stati sequestrati a Sortino. I controlli effettuati in un’azienda dedita alla produzione e commercializzazione di miele hanno condotto alla scoperta di prodotto di incerta provenienza. La mancata tracciabilità del prodotto è anche “costata” una sanzione di 1.500 euro.
Ad effettuare le verifiche sono stati i Carabinieri del reparto tutela agroalimentare di Messina. L’operazione rientra nell’ambito di ampi controlli finalizzati alla tracciabilità, rintracciabilità e/o etichettatura dei prodotti alimentari.
“Ringrazio i Carabinieri per l’intervento di controllo sull’azienda dedita alla produzione e commercializzazione di miele. È necessario che sulle nostre tavole arrivino prodotti estremamente sicuri e riconosciamo che l’articolata catena dei controlli pubblici e privati a tutti i livelli dell’intera filiera, assieme alle normative sanitarie, in Italia, sono tra le più rigorose ed efficaci al mondo”. l sindaco di Sortino e presidente nazionale dell’associazione “Città del Miele”, Vincenzo Parlato, si complimenta così con i militari dell’Arma.

foto archivio