Priolo. A passeggio con un coltello nascosto nella manica: voleva intimidire qualcuno?

Un muratore di 47 anni è stata denunciato a piede libero per porto di armi o oggetti atti ad offendere. E’ stato sorpreso dai carabinieri mentre passeggiava con fare sospetto in via Grimaldi, a Priolo. Perquisito, è stato trovato con un coltello occultato all’interno di una manica della sua maglia. Lungo 31 cm e con lama acuminata e tagliente. Gli investigatori non escludono che la sua intenzione potesse essere quella di intimidire qualcuno.

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Siracusa. Ordinanza di custodia cautelare in carcere per un 44enne: tre furti commessi

Si sono aperte le porte del carcere per il 44enne siracusano Mario Comandatore, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa. Le indagini dei carabinieri hanno consentito di ricostruire ed individuare il responsabile di 3 furti commessi in città nel periodo febbraio-aprile 2018. In quelle occasioni sono stati trafugati una bici elettrica, denaro contante, un orologio ed alcuni oggetti preziosi per un valore complessivo pari ad euro 3.000 circa.




"Sistema Siracusa", concessi i domiciliari a Giuseppe Calafiore: prime ammissioni

Concessi i domiciliari anche a Giuseppe Calafiore, avvocato siracusano coinvolto nell’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Siracusa” ed in carcere a Catania da febbraio. Dopo avere chiesto ed ottenuto di essere ascoltato dai sostituti della Procura di Messina che coordinano le indagini, è arrivato nel pomeriggio il provvedimento del gip favorevole alla concessione degli arresti domiciliari. Ha così potuto lasciare il carcere come in precedenza anche l’altro avvocato siracusano Piero Amara, ascoltato a Roma dai pm della Capitale in un altro filone di indagine, e l’ex pm di Siracusa Giancarlo Longo.
Anche Calafiore avrebbe collaborato con i magistrati messinese, fornendo dichiarazioni ed elementi utili anche per la prosecuzione delle indagini. Calafiore è accusato di associazione per delinquere, corruzione, falsità ideologica, concussione per affermare gli interessi propri e di alcuni clienti da lui e dagli altri indagati considerati di particolare rilievo.




Immigrazione clandestina, tre presunti scafisti fermati al porto di Augusta. Arrestato un tunisino

Tre presunti scafisti sono stati posti in stato di fermo dopo lo sbarco, dello scorso 26 maggio, di 721 migranti al porto commerciale di Augusta. Grazie al lavoro del Gruppo Interforze di Contrasto all’Immigrazione Clandestina della Procura della Repubblica si è arrivati alla loro individuazione, sulla base delle testimonianze raccolte sul posto. I tre sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina mentre una quarta persona è stata arrestata poiché già espulso dal territorio italiano.

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Avola. Furto di 13 confezioni di parmigiano reggiano, in carcere un rumeno 21enne

Il rumeno Robert Teodosiu è stato arrestato ad Avola con l’accusa di furto aggravato. I poliziotti lo hanno bloccato all’interno di in un esercizio commerciale da dove – secondo l’accusa – avrebbe tentato di trafugare 13 confezioni di parmigiano reggiano (per un peso complessivo di 6,5 chilogrammi) e una lampada. L’uomo è stato accompagnato in carcere a Cavadonna.




Noto. Semi di cannabis e piante di marijuana in casa, arrestati padre e figlio

I carabinieri di Noto hanno tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente il 54enne Vincenzo Crapula ed il figlio 22enne. Gli investigatori hanno proceduto a perquisizione domiciliare presso l’abitazione degl’interessati i quali, sin da subito, si sono mostrati particolarmente agitati ed insofferenti ai controlli.
In diversi barattoli in vetro trovate diverse centinaia di semi di “cannabis indica”, 23 piante di marijuana in infiorescenza coltivate in un terreno adiacente all’abitazione ed un totale di circa 100 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
I due uomini sono stati dichiarati in arresto e posti ai domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa.
La sostanza rinvenuta è stata sottoposta a sequestro in attesa delle analisi di laboratorio.




Augusta. Motopale in spiaggia senza autorizzazione, stop immediato ai lavori

Con due motopale stavano movimentando circa 50 metri cubi di sabbia, senza alcuna autorizzazione. Per questo, i militari della Guardia Costiera di Augusta, intervenuti in località San Leonardo Sottano, hanno immediatamente ordinato la sospensione dei lavori. Elevate due sanzioni amministrative per inosservanza delle disposizioni dettate in tema di utilizzo del demanio marittimo, ammontanti a circa 1.000 euro ciascuna.




Con il primo caldo scoppiano gli incendi: fiamme lambiscono le vasche dell'area industriale

Si alzano le temperatura e con il primo caldo si ripresenta l’emergenza incendi. Pomeriggio di gran lavoro tra Priolo e Melilli, dove le fiamme si sono sviluppate su di una vasta area a ridosso della zona industriale, arrivando a lambire le vasche-serbatoio da 150.000 degli stabilimenti nord. Fortunatamente, il lavoro di prevenzione (vegetazione già tagliata) ha reso più semplice l’intervento delle squadre interne, dei vigili del fuoco e della Protezione Civile di Priolo impegnata sempre questo pomeriggio anche a Siracusa.




Siracusa. Oltre 600 candidati per il Consiglio comunale: "troppi interessi, vigili l'antimafia", esposto dei Verdi

Il responsabile legalità della federazione dei Verdi, Peppe Patti, ha chiesto l’intervento dell’antimafia per vigilare sulle candidature alle amministrative di Siracusa. Patti ha parlato personalmente con la presidente uscente della commissione, Rosy Bindi, che si è riservata la possibilità di attivare una eventuale istruttoria che dovrà comunque essere portata avanti da quella che sarà la nuova antimafia nazionale.
“Non ho sospetti particolari, ma 670 candidati per 32 posti in Consiglio comunale sono una enormità. Perchè c’è tutto questo interesse e da parte di chi?”, si domanda Patti che all’antimafia chiede fondamentalmente di verificare se tutti i candidati rispettano il codice etico proposto dalla stessa commissione e se sono nelle condizioni di accettabilità della candidatura (carichi pendenti, processi, condanne, etc etc).
La richiesta scritta inviata in commissione a Roma è anche diventata un esposto presentato alla Procura di Siracusa e alla Direzione Investigativa Antimafia di Catania.




Lavoro nero o irregolare, controlli in provincia: sospese tre imprese edili, 32.000 euro di sanzioni

Controlli serrati in tutta la provincia per il contrasto del lavoro nero e del caporalato. Nell’ultima settimana i Carabinieri del nucleo ispettorato lavoro, con il supporto dei tecnici dell’Ispettorato Territoriale del lavoro, hanno eseguito cinque accessi ispettivi in altrettante aziende di Augusta, Lentini, Portopalo, Rosolini e Pachino. Verificate 37 posizioni lavorative. Individuati otto lavoratori in nero e sei lavoratori irregolarmente occupati oltre le 40 ore settimanali contrattualmente previste. Sono in corso anche verifiche sulle posizioni contributive ed assicurative delle aziende ispezionate.
In tre delle cinque aziende è stato trovato lavoro nero oltre la soglia del 20% dei lavoratori complessivamente impiegati, quindi è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale: si tratta di due imprese edili operati ad Augusta ed una impresa edile operante in Sortino.
Inoltre è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa nei confronti del titolare di un esercizio commerciale, che aveva installato impianti di videosorveglianza senza preventiva autorizzazione: consentiva il controllo dei dipendenti anche tramite dispositivi cellulari da parte del datore di lavoro. Disposta l’immediata rimozione.
Nei confronti di altri quattro datori di lavoro, infine, è scattata la denuncia in stato di libertà per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro per non avere allestito i ponteggi in modo sicuro per i dipendenti, così esponendoli a pericolo di caduta dall’alto. In tutti i casi sono stati adottati i provvedimenti interdittivi, finalizzati al ripristino del corretto utilizzo dei ponteggi a garanzia dell’incolumità dei lavoratori.
Le sanzioni amministrative irrogate ammontano ad oltre 32.000 euro e le ammende contestate sono pari ad euro 7.053. Nel corso degli accertamenti, inoltre, sono stati recuperati contributi previdenziali ed assicurativi per complessivi euro 40.000 circa.