Siracusa. Il pedagogista "maneggione", l'assessore regionale Razza chiede sanzioni esemplari

Anche l’assessore regionale alla, Ruggero Razza, ha espresso una forte condanna dell’atteggiamento del pedagogista siracusano “incastrato” dalla trasmissione tv Le Iene. L’uomo è stato sospeso dall’Azienda Sanitaria Provinciale. Razza ha parlato di “squallide iniziative” messe in campo da chi “abusa delle professione e del luogo di lavoro”. Poi la reprimenda: “occorre agire duramente verso chi porta avanti simili azioni compromettendo l’immagine e la reputazione di migliaia di onesti professionisti che lavorano ogni giorno a servizio dei pazienti. Alla madre del bimbo va la mia solidarietà”.




Siracusa. L'arresto dei parcheggiatori abusivi, le intercettazioni: armi e "ora glielo dico chi ha incendiato l'auto…"

“Così gli faccio passare i guai. Ora glielo dico: (…) la macchina al sindaco gliel’ha bruciata (omissis)”. Il nome è stato cancellato dagli investigatori ma pronunciato chiaramente da una donna intercettata e vicina al gruppo dei posteggiatori abusivi arrestati. Una “leggerezza” che finisce per confermare in maniera pressochè diretta i sospetti dei carabinieri, impegnati nelle indagini sull’atto intimidatorio ai danni del sindaco Garozzo a cui, nel novembre dello scorso anno, venne data alle fiamme l’auto. Il marito riprende subito la donna intercettata: “…finiscila…e non parlare al telefono…”. La preoccupazione di essere “ascoltati” è evidente come evidenti – ricostruiscono gli investigatori – sarebbero le crepe che via via emergono nel gruppo, solitamente compatto, dei parcheggiatori abusivi. Sull’episodio dell’auto bruciata, non tutti sarebbero stati d’accordo circa le modalità adottate. Le minacce, più o meno velate, sino a quel momento non avrebbero funzionato ed ecco allora – ricostruiscono i carabinieri – l’episodio dell’incendio. A compiere materialmente l’atto, però, potrebbero essere state altre persone, assoldate per l’occasione dal gruppo. Le indagini sono ancora in corso.
Secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia, l’emissione dei provvedimenti restrittivi avrebbe subito una accelerazione anche perchè i carabinieri avrebbero ricevuto informazioni circa la disponibilità di armi da fuoco ed alla possibilità di usarle quali mezzi di risoluzione di conflitti che andavano delinenadosi tra i nuclei familiari. Circostanza che emergerebbe da una intercettazione telefonica del dicembre scorso. Intanto tra gli amministrazioni messi “sotto pressione” per ammorbidire il contrasto agli abusivi ci sarebbe stato anche il vicesindaco Francesco Italia oltre all’ex assessore alla Mobilità, Salvo Piccione, ed il sindaco Giancarlo Garozzo.




Droga e una pistola nascoste all'interno della tomba di famiglia: arrestato 44enne a Priolo

Arrestato a Priolo il 44enne Salvatore Vasile per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e possesso illegale di arma clandestina. L’uomo è stato accompagnato in carcere.
Gli agenti di Polizia lo hanno notato transitando per via Montana, davanti all’ingresso del cimitero. All’interno della tomba di famiglia, sono stati rinvenuti e sequestrati, in uno stanzino all’uopo ricavato, 1,4 chili di marijuana, un bilancino di precisione e una pistola clandestina (calibro 6,35) provvista di relativo caricatore, con inserite quattro cartucce.
Nell’abitazione dell’arrestato trovati altri 19 grammi di sostanza stupefacente ed una piccola pianta di marijuana.




Siracusa. Un mimo col vizietto: apprezzamenti pesanti verso le donne di passaggio

Mimo si, ma col vizio di commentare troppo. Soprattutto quando a passare dalle sue parti era una qualche donna di cui apprezzava particolarmente le grazie. Sono dovuti intervenire i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, perchè l’artista di strada con apprezzamenti e commenti di cattivo gusto molestava le donne che gli passavano vicino.
Identificato, è stato invitato a lasciare il luogo dove esercitava la sua “arte”. Si tratta di un 46enne senza fissa dimora di origini tedesche.




Rosolini. Marito e moglie accusati di spacci di stupefacente: cocaina nel bordino dei pantaloni

Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. E’ l’accusa mossa nei confronti dei rosolinesi Antonio Nigito, di 40 anni, e Loredana Cannata, 41.
I Carabinieri, insospettiti dall’insolito via vai dalla sua abitazione di persone gravitanti nel mondo degli stupefacenti, hanno deciso di monitorare i movimenti della coppia; bloccati, sono stati sottoposti a perquisizione personale che ha permetteva di rinvenire un “pezzo” di cocaina del peso complessivo di 10 grammi. Era occultato nel bordino dei pantaloni della donna.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire un bilancino di precisione e materiale per il taglio e il confezionamento dello stupefacente che, al dettaglio, avrebbe prodotto dalle 70 alle 80 dosi.
I due sono stati posti ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.




Siracusa. Cocaina per un valore di 10.000 euro nascosta in auto: arrestato presunto pusher

In auto nascondeva 261 grammi di cocaina, per un valore commerciale di circa diecimila euro. Arrestato in flagranza di reato dagli uomini delle Volanti Giuseppe Sanfilippo, 30 anni, catanese. Gli agenti stavano svolgendo un servizio di controllo del territorio, con posti di blocco lungo le principali strade di accesso alla città. Nel corso di tale attività, i poliziotti hanno intimato l’alt all’auto condotta da Sanfilippo, mentre percorreva Contrada Spalla. Alla richiesta di esibire i documenti, il conducente avrebbe dichiarato di aver dimenticato la patente di guida, manifestando segni di nervosismo che hanno indotto gli operatori di polizia ad accompagnarlo in questura per ulteriori approfondimenti. All’interno del veicolo, il rinvenimento della cocaina. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotto nella casa circondariale di Cavadonna.




Siracusa. L'incendio dell'auto del sindaco Garozzo: quattro arresti, ci sono i parcheggiatori abusivi

Sono stati arrestati i presunti autori dell’atto intimidatorio ai danni del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. A novembre dello scorso anno, la sua auto venne data alle fiamme. Le prime testimonianze parlavano di due persone viste nella zona poco prima dello scoppio dell’incendio. Nella notte il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa ha proceduto con gli arresti.
Sono quattro le persone arrestate. Si tratta di parcheggiatori abusivi che operano nella zona del Teatro Greco. Pare volessero intimidire il primo cittadino dopo il piano repressivo messo in atto contro il fenomeno del posteggio abusivo. Tre uomini e una donna: Francesco Mollica, Salvatore Urso, 58 anni Andrea Amato, 36 anni e Lucia Urso, 37anni (moglie di Mollica) sono adesso accusati di estorsione e danneggiamento aggravati in concorso.La donna è stata posta ai domiciliari. Secondo le indagini condotte dai carabinieri, a seguito di denunce presentate dal sindaco e dall’assessore alla Mobilità e Trasporti, l’episodio sarebbe legato all’approvazione del nuovo regolamento dei vigili urbani, con l’introduzione del cosiddetto Daspo Urbano, misura adottata per contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi. Gli inquirenti si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche e ambientali, da cui sono emersi elementi chiari sulla vicenda.
Sarebbero inoltre stati scongiurati altri possibili episodi di danneggiamento. In base a quanto emerso, le minacce sarebbero state costanti. La donna avrebbe spesso utilizzato come argomentazione “convincente” la propria appartenenza alla famiglia malavitosa. Anche il sindaco sarebbe stato avvicinato durante le regionali, nel tentativo di dissuaderlo dall’applicazione del Daspo Urbano. In più occasioni i mezzi utilizzati dal primo cittadino sarebbero stati fotografati sotto casa, con il probabile fine intimidatorio. Le pressioni su Garozzo sarebbero state condotte anche attraverso Facebook.




Augusta. Barca in avaria, interviene in soccorso la Guardia Costiera: scortata alla nuova Darsena

E’ intervenuta la Guardia Costiera di Augusta per prestare soccorso ad una imbarcazione in difficoltà. Motore in avaria mentre l’unità si trovava in navigazione sul versante settentrionale. La motovedetta della Guardia Costiera ha scortato l’imbarcazione ed i suoi occupanti all’interno della nuova darsena del porto di Augusta. All’ormeggio ha provveduto il Gruppo Ormeggiatori di Augusta.
Questa mattina l’intervento di un tecnico per riparare il danno e ripristinare la piena efficienza dell’imbarcazione in questione, pronta a riprendere il mare.




Sistema Siracusa, accolta la richiesta dell'avvocato Calafiore: sarà ascoltato dai pm. Rivelazioni in arrivo?

Lunedì sarà ascoltato dai pm della Procura di Messina l’avvocato siracusano Giuseppe Calafiore. Ha chiesto, tramite il suo legale, Mario Fiaccavento, di poter parlare con i magistrati che indagano sul cosiddetto “Sistema Siracusa”. Una richiesta accolta con incontro fissato per l’inizio della settimana prossima.
Calafiore si trova in carcere a Catania dal 10 febbraio scorso accusato di associazione per delinquere, corruzione, falsità ideologica, concussione per affermare gli interessi propri e di alcuni clienti da egli e dagli altri indagati considerati di particolare rilievo.
Potrebbe decidere di collaborare con gli inquirenti, come nei giorni scorsi ha fatto l’altro noto legale finito coinvolto nelle indagini, Piero Amara, che dopo alcune rivelazioni fatte – definite “importanti” – ha lasciato il carcere per i domiciliari.




Avola. Furto di un registratore di cassa con spaccata, arrestato un 55enne

Arrestato ad Avola il 55 Salvatore Bianca, ritenuto responsabile di un furto nell’esercizio commerciale “Golden Point” di via D’Agata, avvenuto nella notte del 20 febbraio scorso. Dopo aver sfondato la vetrina con un vaso di terracotta, avrebbe portato via il registrato di cassa, all’interno del quale erano custoditi 700 euro. A ricostruire i fatti sono stati i Carabinieri che hanno raccolto una serie di elementi che hanno delineato un quadro probatorio definito “chiaro e qualificato”. L’uomo è stato posto ai domiciliari.