Calci e pugni contro gli agenti della Municipale, arrestati due fratelli di Francofonte

Due operai originari di Francofonte sono stati arrestati ad Augusta dagli agenti della Polizia municipale con l’accusa di aver aggredito, con calci e pugni, due vigili urbani. La scena, violenta, è stata ripresa da diversi telefonini, ieri pomeriggio. Ed il video è divenuto subito virale.
I due arrestati, fratelli, si trovano ora agli arresti domiciliari su disposizione della Procura di Siracusa e sono comparsi ad di pranzo davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa per l’udienza di convalida della misura cautelare.
L’episodio si è verificato in via Lavaggi, dove gli operai erano impegnati in lavori di ristrutturazione di un edificio. Secondo una prima ricostruzione, l’aggressione è scaturita quando i due hanno assistito all’emissione di una multa per divieto di sosta da parte degli agenti nei confronti del proprietario di un’auto, risultato poi estraneo ai due lavoratori.
Infastiditi dal provvedimento, i fratelli avrebbero iniziato a inveire contro gli agenti della Municipale. La situazione è rapidamente degenerata fino a sfociare in un’aggressione fisica davanti a numerosi passanti, testimoni attoniti della violenta scena. L’episodio ha destato grande sconcerto per la gravità del gesto e per l’inspiegabile reazione nei confronti delle forze dell’ordine. Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente la dinamica e le motivazioni alla base dell’aggressione.




La vigliacca uccisione della cagnolina Timida, due persone denunciate

I carabinieri hanno denunciato due persone per l’uccisione della cagnolina Timida. L’episodio, avvenuto in via Lido Sacramento, ha fortemente scosso l’opinione pubblica siracusana. Si tratta di un 48enne con precedenti penali in materia di stupefacenti e per reati contro il patrimonio, e di un 26enne. L’uccisione di Timida, cagnolina di quartiere, è avvenuta in maniera brutale la sera del 14 aprile.
Le tempestive indagini condotte dai Carabinieri di Ortigia, a seguito della denuncia sporta dall’Enpa, hanno permesso di identificare i due che, in quell’occasione, avevano anche distrutto, buttandole sulla scogliera, le cucce dove i cani di quartiere trovavano riparo.
Sono in corso approfondimenti circa eventuali responsabilità di altre persone.




Cane smarrito sulla Priolo-Floridia, rischiava di essere investito: salvato da vigilantes

Rischiava di essere investito dalle auto in transito. Un cagnolino, Beagle, questa mmattina, intorno alle 9:30, si era smarrito in zona Carancino ed aveva raggiunto l’incrocio della Floridia-Priolo, quando, visibilmente confuso, si è ritrovato nel cuore della carreggiata. Una pattuglia della Vigilanza Italia, istituto privato, stava transitando lungo quella strada. Immediatamente, i vigilantes sono intervenuti, facendo salire il cane in auto e allertando la polizia municipale di Priolo per verificare i dati contenuti nel microchip. Individuata la proprietaria, il cane è stato riconsegnato alla famiglia, ben felice di riabbracciarlo. Un’occasione che l’istituto di vigilanza utilizza per lanciare un appello agli automobilisti e a chi percorre le strade del territorio affinché si presti attenzione agli animali spesso a rischio lungo le nostre arterie e a prestare soccorso in caso di necessità. La guardia giurata che si è distinta in quest’occasione avrà un riconoscimento dall’istituto di vigilanza.




Francofonte al setaccio dopo l’omicidio di Nicolas, controlli a tappeto con il Reparto Prevenzione Crimine

Controlli straordinari di controllo del territorio a Francofonte, ancora fortemente scossa dopo l’omicidio di Nicolas Lucifora, il 17enne ucciso nella notte tra il 19 ed il 20 aprile. Le indagini hanno condotto all’arresto di Francesco Milici, 22 anni e proseguono per chiarire l’esatta dinamica dei fatti. La richiesta di maggiore sicurezza e legalità è partita anche dall’Associazione Genitori di Francofonte nelle scorse ore. La polizia del commissariato di Lentini ha predisposto un servizio con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale di Catania, passando al setaccio il centro di Francofonte e le contrade limitrofe. Numerosi i posti di controllo allestiti per innalzare la percezione della presenza delle forze dell’ordine da parte dei cittadini e contrastare fenomeni di criminalità e violenza,la grande emergenza emersa nelle ultime settimane con drammatica chiarezza in provincia di Siracusa. A Francofonte i poliziotti hanno identificato 81 persone, 16 delle quali già note alle forze dell’ordine , e controllati 57 veicoli.




Tentato furto di rame all’autoporto di Melilli, ladri messi in fuga

Tentato furto all’interno dell’autoporto di Melilli. Questa notte, intorno alle ore 00:50, le immagini del sistema di videosorveglianza, collegate in tempo reale alla centrale operativa della vigilanza privata Securitas, hanno permesso di individuare quattro uomuni intenti ad asportare cavi di rame e altro materiale custodito nell’area. Scattato l’allarme, le pattuglie in servizio si sono recate sul posto, sorprendendo i malviventi che si sono dati alla fuga.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Augusta per effettuare i necessari rilievi e avviare le indagini.




VIDEO. Incredibile ad Augusta, agenti della Municipale aggrediti in strada da due uomini

Due agenti della Polizia Locale di Augusta sono stati aggrediti da due persone, non residenti nel comune megarese, mentre erano in servizio. L’episodio, le cui dinamiche sono ancora in fase di ricostruzione da parte delle autorità competenti, ha suscitato indignazione e preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni.
A seguito dell’aggressione, è arrivata la condanna del sindaco Giuseppe Di Mare, che ha espresso sui canali social la propria solidarietà ai due agenti coinvolti e a tutto il corpo della Polizia Locale.
“Apprendo della vile aggressione subita da due nostri Agenti della Polizia Locale da parte di due soggetti non di Augusta. La mia totale solidarietà va ai due uomini che stavano facendo il proprio lavoro ed a tutto il corpo della Polizia locale. Saremo inflessibili e perseguiteremo in ogni modo e ogni persona che si è resa complice di questa indegna aggressione”.




Agenti aggrediti ad Augusta, il sindaco Di Mare: “Faremo di tutto per punire questi facinorosi”

I due agenti della Polizia Locale di Augusta, aggrediti questa mattina tra viale Italia e viale Lavaggi, stanno bene e hanno riportato una prognosi di pochi giorni. A pesare, però, è lo shock psicologico, aggravato dalle gravi offese ricevute durante l’episodio. Sull’episodio è intervenuto questo pomeriggio ai microfoni di FMITALIA il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare.
“È una storia incredibile che dovrebbe far riflettere tutti. – ha commentato con rabbia il primo cittadino megarese – Mi metto anche nei panni di quegli agenti che subiscono pugni, pedate, e poi non possono reagire se non cercare di bloccare e di evitare di prenderle. La signora multata non ha niente a che fare con questi soggetti. Io mi sono premurato di andare a vedere come stanno i ragazzi. Per fortuna stanno bene, – continua Di Mare – ma capite che sono sotto shock psicologico. Parliamo di due ragazzi giovanissimi che si trovano a fare un lavoro straordinario. Si trovavano in viale Italia, all’altezza di viale Lavaggi, per fare una multa a una signora, e da lì succede quello che avete visto. Sono volate delle parole, ma comunque non giustifica scendere per voler menare la polizia. Menando la polizia si mena lo Stato. Dovremmo avere tutti più rispetto per chi indossa una divisa. Sono andato in ospedale e i due agenti hanno dei problemi fisici, che supereranno vista anche la loro età, ma hanno un problema psicologico importante, anche perché sono volate parole pesanti. Noi siamo fiduciosi nella magistratura, che sicuramente metterà nelle condizioni questi due uomini coraggiosi di poter tornare a lavorare in serenità. Su queste cose bisogna essere rigidi”.
Durante l’aggressione, alcuni passanti sono intervenuti in aiuto degli agenti. “Questo mi fa capire che Augusta è una città perbene. Il fatto che questi due aggressori non siano di Augusta mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo: non perché non fossi preoccupato, ma perché mi conferma che Augusta è una città dove c’è rispetto per chi indossa una divisa. Tutto quello che ci sarà da fare per punire severamente questi facinorosi lo faremo. Andremo anche a vedere cosa facevano e per conto di chi. Non lasceremo niente”, ha concluso Giuseppe Di Mare.




Traffico di migranti, altri tre arresti in Egitto negli sviluppi dell’operazione El Rais

Altre tre persone sono state arrestate in Egitto, sospettate di far parte dell’organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta di un ulteriore sviluppo dell’operazione internazionale El Rais, in cui riveste un ruolo di primo piano l’attività della Squadra Mobile di Siracusa.
Lo scorso 8 aprile, su disposizione della DDA, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Catania che ha disposto la custodia cautelare in carcere di 15 persone di nazionalità egiziana gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di migranti e del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso, con l’aggravante della transnazionalità. Nell’ambito della cooperazione investigativa internazionale, nei giorni scorsi, in Egitto, gli ulteriori 3 arresti. Tra loro anche una persona che, sulla base degli indizi raccolti, sarebbe il “braccio destro” del capo del sodalizio, nonché nipote. Operava direttamente dalla sua città natale, gestendo gli affari illeciti insieme a suoi collaboratori. La nuova serie di arresti ha definitivamente messo fine ad uno dei più articolati e ben organizzati sodalizi dediti al traffico di migranti sulla rotta del Mediterraneo Orientale. Sarebbero riusciti a favorire l’ingresso clandestino in Italia di almeno 3.000 persone a partire dal 2021. L’organizzazione criminale avrebbe guadagnato almeno 30 milioni di dollari. Era stata messa in piedi una complessa rete criminale operante tra l’Egitto, la Turchia e la Grecia con importanti connessioni sul territorio nazionale.




Lutto cittadino a Francofonte per i funerali di Nicolas. “Sua morte è sconfitta collettiva”

Francofonte si stringe nel dolore per l’ultimo saluto a Nicolas Lucifora, il 17enne tragicamente ucciso nella notte tra il 19 e il 20 aprile. Nel pomeriggio, alle 16, nella parrocchia di Sant’Antonio Abate, saranno celebrati i funerali. Il sindaco Daniele Lentini ha proclamato il lutto cittadino: bandiere a mezz’asta e commercianti invitati ad abbassare le saracinesche durante la triste celebrazione, in segno di rispetto e cordoglio per la giovane vita spezzata.
L’Associazione Genitori di Francofonte, nei giorni scorsi, ha espresso un profondo senso di sconfitta per la comunità intera per la violenta perdita di una giovane. “Una società che non sa proteggere i suoi giovani, che non riesce a prevenire il degrado, l’emarginazione e la rabbia che generano certi gesti, è una società che ha smarrito la bussola”.
Le indagini sull’omicidio hanno, intanto, portato all’arresto di Francesco Milici, 22 anni. Avrebbe accoltellato Nicolas durante una lite scoppiata in via Nastro Azzurro, nel cuore della movida cittadina. Ai magistrati ha spiegato di essersi difeso da un’aggressione e di avere sferrato fendenti a caso. Le indagini proseguono per chiarire la dinamica esatta dei fatti.




Botte per una donna, ex aggredisce anche gli agenti: bloccato con lo spray e arrestato

Botte da orbi per una donna. Gli agenti del commissariato di Augusta sono intervenuti, nel cuore della notte, per la segnalazione di una lite furibonda fra due uomini, il compagno attuale e l’ex di una donna si affrontavano con violenza. All’arrivo dei poliziotti, uno dei due, 32 anni, ex fidanzato della donna con cui l’altro giovane ha attualmente una relazione sentimentale, era in uno stato di evidente ira e nemmeno l’arrivo delle forze dell’ordine rappresentava motivo di contenimento. Al contrario, l’uomo avrebbe aggredito anche gli agenti, costringendoli ad utilizzare il dispositivo spray Oleoresium Capsicum per bloccarlo, metterlo in sicurezza ed accompagnarlo in commissariato per le incombenze di legge.
Il trentaduenne è stato posto ai domiciliari. Gli agenti hanno dovuto far ricorso alle cure mediche, riportando lesioni giudicate guaribili in sette giorni.