Controlli in mare, scattano 9 multe per un totale di 16.564 euro

Con l’inizio della stagione balneare, la Guardia Costiera di Siracusa ha intensificato i controlli lungo la costa per garantire la sicurezza di bagnanti e diportisti. Durante la scorsa settimana, le pattuglie via mare hanno elevato 9 sanzioni amministrative per un totale di 16.564 euro. Inoltre, è stato sequestrato un motore fuoribordo perché privo di assicurazione.
Le sanzioni sono scattate per conduzione di natanti da diporto adibiti a noleggio senza la patente nautica, per trasporto di un numero di passeggeri superiore a quello previsto dal certificato di idoneità al noleggio e per conduzione di unità da diporto a motore senza la copertura assicurativa, con relativo sequestro del motore fuoribordo.
La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Siracusa ricorda a tutti l’importanza di una balneazione sicura e invita chi va per mare a controllare sempre l’efficienza del mezzo e la presenza delle dotazioni di sicurezza prima di salpare.




In possesso di crack e hashish, 32enne denunciato a Floridia

Un 32enne è stato denunciato in stato di libertà dai Carabinieri di Floridia per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nello specifico, durante un controllo finalizzato alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti tra giovani e giovanissimi, l’uomo è stato trovato in possesso di di alcune dosi di crack e di hashish e 290 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio.




Tentato furto di materiale ferroso, denunciati due uomini

Un 53enne e un 45enne, entrambi con precedenti penali per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, sono stati denunciati in stato di liberà dai Carabinieri di Augusta per tentato furto aggravato.
I Carabinieri, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno sorpreso i due in contrada Correale/Martelletto mentre asportavano materiale ferroso da un capannone industriale. La refurtiva è stata restituita.




Agghiacciante violenza ai danni di un anziano, cinque minorenni finiscono in comunità

Eseguita nelle prime ore del mattino l’ordinanza del collocamento in comunità, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, nei confronti di cinque diciassettenni originari di Siracusa. Sono accusati di atti persecutori, violazione di domicilio e danneggiamento aggravato in concorso, ai danni di un anziano signore.
La delicata attività investigativa ha tratto origine dall’intervento effettuato nei primi giorni del mese di gennaio 2024 dalle Volanti presso l’abitazione dell’uomo. L’anziano riferiva agli agenti che, da circa sei mesi, subiva angherie continue da parte di un gruppo di giovani che, quasi ogni notte, si recavano presso la sua abitazione, diventata il loro punto di ritrovo. Non riusciva ad opporre resistenza alle condotte poste in essere dal gruppetto, anche in considerazione dell’atteggiamento sempre più aggressivo tenuto dai giovani.
I ragazzi, infatti, avevano manomesso la porta di ingresso dell’abitazione dell’anziano, così da potervi accedere liberamente e, nel corso di un ampio lasso temporale, avevano video ripreso l’anziano. E lo molestavano abbassandogli i pantaloni e rasandogli i capelli a zero con un rasoio elettrico.
Non solo, per mero divertimento avevano dato fuoco ai suoi effetti personali, versando anche una bottiglia di cloro per casa.
Una sequenza di violenze continue e continuate, con i 17enni che rimaneva in casa dell’anziano senza permesso fino a notte fonda. L’uomo veniva deriso, costretto a consumare sostanze stupefacenti fino a farlo star male e obbligato a dormire su una sedia. In un’occasione gli indagati allegavano casa e appiccavano fuoco a quattro sacchi dell’immondizia che l’anziano teneva in cucina.
Gli investigatori della Squadra Mobile, sotto l’attenta direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, hanno svolto un’accurata attività investigativa, riuscendo ad acquisire elementi di riscontro rispetto a quanto narrato nelle denunce sporte dall’anziana vittima.




Violenza ai danni di un anziano: “La vittima sarebbe stata vessata dal gruppo per almeno sei mesi”

“L’attività investigativa condotta dalla squadra mobile della Questura di Siracusa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania, ha consentito di procedere all’esecuzione della misura del collocamento in comunità di cinque minori di 17 anni, originari di Siracusa, gravemente indiziati dei reati di atti persecutori, danneggiamento aggravato e violazione di domicilio, ovviamente fatta salva la presunzione di non colpevolezza fino all’accertamento definitivo all’ultimo grado di giudizio. Si tratta di un esempio di stretto coordinamento tra l’attività di polizia giudiziaria e l’attività di controllo del territorio, in quanto il tutto prende le mosse da un intervento delle Volanti della Questura di Siracusa, allertate dalla segnalazione dell’incendio di alcuni sacchi dell’immondizia all’interno dell’abitazione di un anziano signore del ’58. A seguito degli approfondimenti investigativi, coordinati dalla Procura dei Minori di Catania, si è addivenuto all’identificazione di questi cinque ragazzi e si sono raccolte delle evidenze secondo le quali l’anziana vittima sarebbe stata assoggettata per almeno sei mesi alle vessazioni da parte del gruppo”. Così ha dichiarato Annalisa Stefani, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Siracusa.




Rapina alle Poste di viale Teracati: due uomini in fuga

Rapina a mano armata questo pomeriggio, intorno alle 14, all’ufficio postale di viale Teracati. Due uomini a volto coperto e armati di una pistola, non si sa se giocattolo, sono entrati dall’ingresso secondario e si sono fatti consegnare il denaro, facendo poi perdere le proprie tracce. La somma asportata non è stata ancora quantificata. Nessun ferito. Indagano i Carabinieri di Siracusa.




Scacco alla contraffazione, la Guardia di Finanza sequestra oltre 277.000 prodotti illegali

Duro colpo inferto alla rete della contraffazione e della vendita di prodotti non sicuri in provincia di Siracusa. L’ha inferto la Guardia di Finanza, con l’obiettivo di tutelare l’economia legale e garantire il rispetto delle regole del mercato. Attraverso un’articolata e mirata azione di presidio economico del territorio, i reparti del Comando Provinciale hanno condotto numerosi interventi, individuando e sottoponendo a sequestro oltre 277.000 articoli irregolari. Accessori per la casa, strumenti per l’idraulica e l’illuminazione, ricambi automobilistici, e ancora giocattoli e capi di abbigliamento contraffatti, spesso destinati a un pubblico inconsapevole dei rischi derivanti dall’utilizzo di tali prodotti non certificati.
Tra le attività più rilevanti, il sequestro di circa 119 mila articoli, risultato di controllo presso un distributore di articoli per la casa. Accessori per ferramenta, idraulica e illuminazione sono risultati privi delle indicazioni minime di sicurezza, in violazione del Codice del Consumo.
La Compagnia di Augusta, invece, durante un’ispezione presso un esercizio commerciale di ricambi per auto, ha sottoposto a sequestro 435 filtri motore recanti marchi contraffatti di note case automobilistiche, pronti per essere immessi in commercio. A Noto, i finanzieri hanno individuato e sequestrato 179 capi di abbigliamento e calzature recanti marchi palesemente falsi, esposti su bancarelle nel centro cittadino di Rosolini. Nella zona nord, la Tenenza di Lentini ha sequestrato oltre 3.250 giocattoli e articoli per bambini, anch’essi privi delle prescritte indicazioni di sicurezza. Altri interventi sono stati condotti dalla Tenenza di Pachino, con il sequestro di oltre 2.000 articoli per la persona (elastici, fermagli, fasce e cerchietti per capelli) sprovvisti delle informazioni obbligatorie previste dalla normativa vigente.
Sei persone sono state deferite alla Procura della Repubblica di Siracusa.




Francofonte, sospesa per 10 giorni l’attività di un bar considerato ritrovo di soggetti pericolosi

Disposta la sospensione dell’attività di un bar, a Francofonte. Saracinesca abbassata per 10 giorni, a seguito della proposta avanzata dai Carabinieri della locale stazione e relativo decreto emesso dalla Questura di Siracusa.
Nel corso di quotidiani servizi di controllo del territorio, i Carabinieri hanno riscontrato che il locale del centro cittadino è abituale ritrovo di soggetti socialmente pericolosi.




Ubriaco e molesto con i clienti di un supermercato e con i poliziotti: denunciato 53nne

Resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Con questa accusa, agenti delle Volanti hanno denunciato un uomo di 53 anni, originario della Nigeria, per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale e sanzionato per ubriachezza molesta. Alcuni clienti di un supermercato della zona di Santa Panagia hanno, infatti, allertato il numero di emergenza segnalando un uomo in stato di alterazione alcolica e con atteggiamento molesto. Immediatamente intervenuti, i poliziotti
hanno tentato di allontanare il cinquantatreenne e farlo desistere dai comportamenti irriguardosi e molesti commessi nei confronti dei clienti dell’esercizio commerciale. L’uomo, in stato di agitazione, ha assunto nei confronti degli agenti un improvviso atteggiamento aggressivo, tanto da rendere faticoso l’intervento dei poliziotti per contenerlo e porlo in sicurezza. L’uomo è stato accompagnato in questura per le operazioni di identificazione e per la denuncia.




L’aggressione di Avola, individuati 5 componenti del branco. Si valuta aggravante razziale

Sono stati identificati dalla Polizia cinque minorenni che sabato scorso ad Avola hanno dato vita alla violenta aggressione che ha sollevato un’ondata di sdegno nell’opinione pubblica. I cinque, quattro ragazzine ed un ragazzo di età compresa tra i 13 ed i 15 anni, sono stati individuati grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona ed ai video diffusi sui social.
Il movente dell’aggressione è ancora al vaglio degli inquirenti che stanno anche valutando la posizione di altri giovani coinvolti nell’episodio.
Al momento, i minori maggiori di 14 anni sono indiziati di lesioni personali non escludendosi, allo stato, anche l’aggravante razziale. La madre della giovane aggredita ha riferito di insulti riferiti anche alla provenienza della sua famiglia.
Per gli altri, la legge non esclude che il Giudice competente realizzi un giudizio di pericolosità sociale con tutte le conseguenze del caso.